Critica Sociale - Anno XV - n. 1 - 1 gennaio 1905
CRITICA SOCIALE 15 niche, ccc., ecc., è viceversa larghissima cli maniche quanto ai requisiti tecnici dei piroscafi, dei quali non prescri"e limiti d'età e autorjzza una velocità minima di 12 miglia apparenti e 11 reali all'ora, mentre è noto che oggi si raggiungono facilmente velo– ci ti\ di 22 e 23 miglia. lJna riforma. della leggc,cho im– ponesse ai piroscafi un limite massimo di età di 20 anni, una velocità cli almeno 18 miglia nominali (alle prove), miglioramenti tecnici riguardanti la doppia elica, l'apparato motore, una migliore aera– zione, ecc., potrebbe anche permettere il trasporto di un maggior numero cli passeggieri, in proporzione allo spazio, di quello concesso attualmente per le cabine costrutto sopra la linea d'acqua, e - assicu– rando alla bandiera italiana il monopolio del tras– porto degli emigranti, sempre 1 s 1 intende, con riserva di fissare per essi il prezzo massimo dei noli - dar modo agli armatori di allestire navi più convenienti anche ad altre categorie di passeggieri, e più atte a vincere la concorrenza straniera nei traffici com– merciali non pii1 muniti cli speciale pro;tezione. La ragione addotta dall'on. Piaggio a giustificare la eguaglianza di trattamento a tutte le bandiere nel trasporto degli emigranti - che cioè essa. facilita il conseguimento di benefict corrispettivi nei trat– tati di commercio, i quali ai conchiudono, come è noto, assieme a quelli cli navigazione - ha perduto gran parte del suo valore dopo che gli ultimi trat– tati di commercio ridussero a così poca cosa le age– volezze alle nostre esportazioni. Dal punto di vista socialista poi, le prescrizioni lla noi vagheggiate costituirebbero un avviamento a I la nazional izzaziouedel lana vigazione,costi tu irebbero anzi una forma di nazionalizzazione ind.iretta, forse preferibile a.Ila diretta. Il monopolio del cabottaggio - che già esiste in Germania e negli Stati Uniti - ordinato in modo da evitare illeciti lucri, rafforzerebhe per altra via la nostra marina anche nella navigazione non pro-– tetta. Oltre la già. accennata sostituzione, all'A.ttuale Registro diretto dagli armatori 1 di un rigoroso Uf– ficio di ispezione governativo che impedisse la na– vigazione alle carcasse decrepite; e la.sciando di altre riforme minori; sarebbe essenziale concedere la entrata in franchigia doganale alle materie prime per la costruzione dei piroscafi - senza di che il ma,!rgior costo dei materiali in Italia sarà sempre proibitivo pei nostri cantieri - e notevoli ribassi ferroviari, come si fa con tanto successo in Ger– mania, alle merci dirette ai porti 1 o inoltrate da questi in terra ferma. Basta considerare i raffronti del Supino, nello studio già citato, fra le tariffe tedesche ed inglesi, per intendere l'enorme influenza cli tali ribassi, specialmente sulle esportazioni. . .. Se il Partito socialista, e particolarmente il Gruppo parlamentare, penetrandosi dell'importanza vitale dell'argomento, otterrà dal Governo e dalla Com– missione parlamentare la sollecita preseutar.ione ed elaborazione del disegno di legge, che già dovrebbe essere pronto, sui servizt marittimi, e riescirà a farvi prevalere un sistema consimile a quello che tentai di sbozzarej si renderebbe, credo, benemerito non solo cle1Josviluppo cH una delle industrie più essenziali ciel nostro paese, ma altresì degli interessi di una numerosissima. popolazione operaia, che, negli stabilimenti metallurgici e nella navigazione, sconta 1 colle crisi e colla disoccupazione, le imperfezioni del presente regime, e sopratutto quell'instabilità e precarietà permanente di esso, che rende impossibile ogni ardita iniziativa dell'industria e del traffico. Grno MrrRIALDI. FRA LIBRI E RIVISTE Avv. H,An·.u:u: CoTU0N0: La Pugli(t nella, questione me– ridionale. - Bari 1 La.terza, Hl05 (J>ag 168 1 8°). t~ un libro che non va confuso con certi altri del ge– nere: non abbonda. di tabelle statistiche, non amman– nisce speciose induzioni antropologiche, ma.è il frutto di severa meditazione, di sincera carità. del natio loco, di una esperienza. personale, che invita a richiamar l'at– tenzione su di una delle più nobili o più trascura.te pro– vincie del Mezzogiorno. L'autore ha inteso di guardare il complesso problema. da tutti i lati: ca.use transitorie e permanenti, fattori esterni ed interni, condizioni economiche e morali son oggetto di sottile e coraggiosa diagnosi, che rivela ma– tura conoscenza di uomini e di cose. Avrebbe ratto bene però a dilungarsi meno in certe digressioni teoriche o in certe generalità ovvie ad ognuno, come anche ad evi– tare il tono oratorio o aggressivo, che nuoce alla sere– nità dell'esame. Dopo aver messa in rilievo l'opera negativa dei Go– verni, i quali, sia con lo sfruttamento delPJtalia agricola. in pro di quella industriale, sia con la mancauza. di ogni seria funziono educativa, sia principalmente con la corruzione dei metodi di lotta politica, Hi mostrarono cosl inferiori al loro mandato, egli si domanda: Da chi aspettarsi la sal\'ezza? Non dalla borghesia, disorganiz– zata e utilitaria, la cui azione è stata così rovinosa. per tanti aspetti, come, ad esempio, nella trasformazione agricola e nella funzione del credito i bensl da una forza nuova, che, rimovendo la principal causa del male, cioè la dissociazione, prepari un decisivo rinnovamento, che non può essere " un atto di libera!Hà. di qucst.o o quel Governo, il risultato dell'azione di questo o quel Gruppo parlamentare, di questa o quella riforma ')· I! vero rimedio, secondo Pautore, sta uel principio di or– ira.nizza1-ione,sta nell'opera " di tutto le classi lavora• trici, associate in un'azione che allo Stato segnerà ine– luttabilmente la somma dei doveri ed i limiti del suo intervento e della sua tutela 11 • Ala è Yano parlare di risorgimento economico, se non si cura quolla morale debolezza, che non dipende da inferiorità di rana o de• generazione ftsiologica, ma da cause tra11sito1·ie dep,·f. menti, le quali non cesseranno flnchò non si provvederà. efficacemente a rifare la pianta uomo e a raV\'h•are il culto delle idealità. umane con una savia e radicale ri– forma dell'educazione, dell'istruzione e degli ordina– menti giudiziari. •raie, per sommi capi, la sostanza del libro. Certo non s'insisterà. mai abbastanza sulla. necessità di combattere l'individualismo esagerato 1 che è la vera cancrena dei ì\lcridionali, sopratutto del Pugliesi. JJ socialismo non ha gettato profonde radici in questa. popolazione, la cui ffiA!;!"gioranza, nell'intima sun struttura, è ancora egois;tA, quattrinaia 1 intesa unicamente All'utile personale nella forma J)iù gretta e più angusta. È un socialismo erflmero e d 1 occasione. Jndividui, che, presi isolatamente, val~ono molto, non son capaci di far convergere le loro attitu– dini a interessi di ordine genera.le , e, lasciando correre pnssh'amente anche là dO\'0 sarebbe necessaria la pro• testa collettiva, non riescono quasi sempre ad altro so non a fare il gioco delle Amministrazioni e dei Mini– steri. La Milano delle l'uglie informi in proposito. Auguro sinceramente al buon libro del Cotugno la. fortuna che merita; ma non mi nascondo che lo sperAto risanamento della sua regione difficilmente potrà com– piersi tanto presto, essendo troppo tenaci e inveterate le resistenze che bisogna vincere: e credo che solo un lento e fatìcoso lavorlo di trasrormaziooe potrà fecon– dare nelle coscienze i germi di vita spar:ii dalle nuO\'0 correnti sociali, purcbè esso non sia, com'è stato flnorJ, intralciato dall'azione deleteria dei Governi e delle classi dirigenti. AflCIIEU! LOSACCO. .1/ooertiamo che abbiamo 1Joleoolmo1Jlt1 ribn.-;– snlo i prezzi del/' abbonamento cumulativo Cri• tica. Socia.le e 'romJlO e soppresse le vecchi!:! differenze fra gli abbonali rii /J'/ilano e quel/i rii fuori.
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