Critica Sociale - Anno XV - n. 1 - 1 gennaio 1905
I:! Clll'l'ICA SOCJAUJ merci considerate variano nelle ~tesse direzioni, con,·er– robbo dehtrmioare In quali J>erccntuali i di,·ersi consumi son rappresentati nella spesa complessiva delle famiglie studiate. Il Oei8sor procede invoco molto più semplicislica– menle. 'J'onta di calcolare Il costo dell'abitazione, ma 1 non avendo a. sua diSJ>Osizionoohe i dati per Milano, desunti dal censimento operalo ratto dall'Ufficio del La– ,,oro della Società Umanitaria noi 1903, rinuncia al calcolo o meglio tende a generalizzare il dato di Milano per tutti I bilanci operai italiani. Passa poi ad elaborare una tavola di prezzi riguar– danti merci cbe difficilmente si potranno calcolare nei bilanci delle clnssi lavoratrici. Infatti, la tavola del Goisser presenta queste partlcolCLrità.: a) registra. merci cho non 1:10110 di consumo operaio: carta, burro, ferro greggio; I>) registra merci che rappresentano beni di or– dino superiore, che devono subire trasformazioni ulte– riori prima di essere utillzzn,ti : canape grezza, cotoni grezzi, lane naturali, cnrl.,on fossile, bo,•i 1 vacche. Quasi che Il ,·alore della materia prima o dei beni di ordine superiore ro!i'iel'espressione del valore dei beni di con• sumo; e) registra i prezzi <lei commercio all'ingrosso e uon i prezzi ttl minuto: vino, olio d'olivo, petrolio, zuc– chero, ecc. 1 ecc. Che ~i può concludere con questi dati? Anzi, se volessimo soHstlcare, troveremmo che nella ta– vola Oei;iser lo minori differenze di ))rezzo tra i due periodi presi ad e!'-lnme, 1~79-81 o 1901-903, si riscon– trano prOJ>rioin quelle merci che ven110110 più diretta– mente consumate dal lavoratore, quale il riso già lavorato, le pelli conciate da suola, e che la carne ))resenta un aumento di prezzo im•ece che una diminuzione. Ad ogni modo, sarebbe utile indagare le oscillazioni del ))rezzi per I generi alimentari, sapendosi che nei bilanci della classe lavoratrice una oercentuale assor– bente è costituita dalla spesa per gli ai imenti. Ma intanto occorrerebbe studiare e determinare l'altezza di questa percentu1llo 1 dato della massima Importanza, come ap– pare dall'inchiesta citata doll'Ulflcio del Lavoro degli Stati Oniti. 11 nostro Autore non si preoccupa della ricerca, e, di fronte alle migliaia di famiglie studiate dall'L'mcio americano, contrappone l'esame di 26 fa– miglie di mezzadri della provincia di Treviso, durante il triennio Ih93-95. Non solo, ma, quando si tratta di elencare i generi alimentari, l'Autore dà importanza ma'!slma alle oscillazioni del pre:r.zodel frumento e del mais; anzi, 1:1ulle oscillazioni del prezzo di questi pro– dotti è tutto basato il si'ltema del numeri-indici adottato dal Oelsser. Oru, è sufficientemente dimostrato 1 che le curvo del prezzo del rrumento non sono sincrone e di– rettamente 1>roporzionali alle curvo dei prezzi dello rari ne, o che questo ultime non sono sincrone e diretta– mente proporzlonKll alle curve del prezzo del pane. •rrattandosl di lavoratori Industriali, l'e.:1amedel prezzo del pane è essenziale; ma è Jlure e,•idente che la consl· derazlone dei prezzi del frumento riflette un indice molto lontano dalla reale od effettiva condizione di cose che 11idovrebbe rilevare. E allom? Senza. una rilevazione adeguata dei saiart e dogi! orari, .senza un rilevazione precisa od approssi– mata dal prezzo dei generi di consumo operaio - im– pos'!lliilo una conclu'!iono generale sull'evoluzione dei salari, anche solo industriali in Italia. 2° L'AZIOS"E VELLE OROA '-1/.Z-\ZIOSI OPERAIE. ~ Ma, anche ammes10 che si" provato l'incremento dei salari in ltaliu e per alcune iudu-itrie lo si può ritenere pro- ,•alo ; anche ammesso provato il saggio dell'incre- mento e qui il Oeis'ler non J>ro,·a alcun saggio -; rimangono da determinare lo cause dell'incremento in questione. Il Oolsser ò unilaterale. F.gli vede il rattore supremo, quatti esclusivo, dell'aumento dei salari non solo, ma dall'ovolversl essenziale della. società, nelle condizioni tecniche della produzione. Ed è Indotto a dare la minima lmJ>Ortanza all'influenza della organizzazione operaia nell'acquistare condizioni sempre migliori di lavoro. Anche per questo lato rlol problema si tratta di asser– zioni soggetti,·e, piuttosto che di aftèrmazioni poggiate sul fatti. L'Autore afferma la forza assai disuguale, e in com– plesso modesta, delle organizzazioni in Italia - ma pro– balJ\Jmcnte non possiedo I dati intorno a queste organiz– zazioni, e non sa che nello locnlitil. e nelle iodustrio 1 ove l'organlzzaziono si è affermata., li~ si ebbero guadagni evidenti e nei salari e negli orari. Cito, a caso, 11orga– nlzzazlone dei cappellai, quasi completa e perretta, che ha saputo Imporre tariffo e contratti collettivi. Cito l'or– ganizzazione dei lavoratori del libro, l'organizzazione dei roruai per alcune plazze 1 l'org,rnit:zazione dei lavo– tori del vetro. Cito, per l'industria agricola, l'organizza– zione del lavoratori della terra nel Mantovano, nel– l'Emiliano e nel Ravennate, che ha saputo rialzare i salari e stabilire condizioni più elevate di lavoro. Di tutte queste organizzazioni e dei risultati ottenuti me– diante la loro azione di resistenza si banno già studi e dati positivi, pubblicati nelle monografie dell'Ufficio del t~avoro dell'lJmauitnria e nel BolUtti110 dell'Ufficio na– zionale del Lavoro. Che ,·olete di più? L'Autore stesso implicitamente nega la sua tesi 1 nell'unica Illustrazione un po 1 diffusa ch'egli dà di un'industria esaminata, l'industria. delle co'!truzioni. A fa1·loI\J>posta,la Memoria sulle mercedi nell'industria edilizia di Torino e provincia, che costi• tulsco l'allegato VIIl del lavoro dol Geisser, viene a provare che ogni aumento di salario lo si ebbe in se• guito a scioperi condotti dn. un'organizzazione forte ohe si faceva riconoscere ed apprezzare. Il vero si è che il Oeisser non può pretendere di aver detta l'ultima parola sull'efficienza dell'organizzazione, come sembra credano i facili critici che portarono a Ile stelle le sue conclu3loni. L'organizzazione è la forza princlpnlo dalla quale pos'!ono sperare salute le class lavoratrici. ~~ una rorla dirensiva 1 iu quanto impedisce lo sfruttamento da parte di altre classi. Ed è una rorza attin, creatrice di novello energie, in quanto spingo lo al.tre classi al miglioramenti tecnici produttivi. Sembra una contraddizione, ma ò cosl. Il Oeisser canta un inno alle conquiste dell'intelletto umano aulla natura. lfa queste conquiste devono pur risJ>Oodere ad una co1n•onien1.a o::ouomica. E, flno a quando I salari son bassi, l'offerta di lavoro disorganiz– zata ed anarchica - l'imprenditore preferisce sfruttare gli uomini, Rnzichò correre il rischio di nuo,·i procedi– monti 1>roduttivi,sfruttanti meglio In natura. Solo Forga– uizzazlone cosciente dei lavoratori provocherà il passaggio d1l un sistema di sfruttamento dolt>uomo a un sistema di sfruttamento pili economico dello forze e dell'am– biento naturale. ÙlùVANSI Mt1~TElf:ARTISI. Uobbiauio 1·inumdare al prossimo munero, per tli– (etto <li spazio, L'arte della vita cli Oco1.,e1.,w E\-AN~.
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