Critica Sociale - Anno XV - n. 1 - 1 gennaio 1905
CRITICA SOCIA LE 11 nffermando, su dati lnncleguati, alcune tesi che assumono per cli più una portata politica e sociale eminentemente conservatrice. Le tesi del Oeisser si riducono a due. Egli sostiene che: a) J snlA.rt reali industriali, in generale, sono gran– demente aumentati, dal 1862 ad oggi, nella nostra patria, in rispondenza a <1uanto venne accertato per gli altri paesi civili. A questo incremento dei salari si accom– pagna un minor rorldito del enpitale. b) L'azione delle organizzazioni operaio hn. avuto ben poca parte nel mi– glioramento dei salarì 1 che invece si deve principal– mente ascrivere al fattori tecnici della grande industria moderno. Lo tesi sono cosl irnportnnti 1 per le illazioni sociali o politiche che se no possono ricavare e che se ne son già ricavato, che sarà bene esaminarle separa– tamente. 1° L'AUMEN'fO IH:I MA.LAlti. -- La tendenza ad un miglio– ramento dei salari, nella seconda metà ciel secolo XIX, non è solo afferm1Lta da Oeisi;;er, ma è anche misurata. Questa misurazione darebbe risultati strnordinart; l'au– mento medio <lei salari reali, nelle indL1strie in generale, sarebbe stato, secondo l'Autore, da 86 nel 1862 a 192 nel 1908 1 ossia in ragione del 123 °'o nel periodo di 40 anni. Queste cifro danno un JJO'da pensare. Trattandosi proprio di salart reali e ))ensando alle crisi attuali che minacciano parecchie iudugtrie, alle intiere falangi di lavoratori in braccio alla clisoccupazìone, all'im?erver– sare dell'emigrnzione c10,•uta 1 al dir di molti, ai salari delht rame - ,•ien fatto di domandarci, quali tristi con– dizioni siano state quelle dei lavoratori cinquant'anni or sono, quando il numero ba,;o dello statistiche del signor Oeisser segnavi\ un 8R di fronte all'attualo in– dice di 192, 13isogna 1>roprio rivoclere i calcoli. Ed allora troviamo che i calcoli furono istituiti su un numero esiguo di dati e che il calcolo presenta Imperfezioni tecniche ri– levabili ad occhio nudo. 'l'anta che basta a negare al Oeisser Il~ J)Ossil>ilitÌI-di arrivare: con quel materiali e col suo procedimento, alle conclusioni a cui arriva. Un'indagine statistica per stabilire l'evoluzione del reddito reale della classe lavoratrice dovrebbe basarsi su i seguenti clementi: A) determinare anzitutto quale fu l'andamento dei salari nominali i B) determinare quale fu l'andamento del 1>rezzidel generi di consumo delle classi la,·oratrìci; riuscendo in questo modo a calcolare quali furono le alterazioni del valore della moneta ))Or ciò che riguarda il fa.Ubh,ogno monetario dei lavoratori. Operazioni, queste, delicatissime e che non si devono prendere troppo alla legq-era. A) La dete,·mina:lone dei salm·I nominali dovrebbe farsi rilevando il numero più grande pos-;ibilo di salariati. La. rilevazione si può rare, o col metodo dei censimenti, o colle denuncio periodiche degli interessati. Pur troppo i nostri censimenti non si occupano di salari; e di de– nuncio perioclichc, come A.V\'Ongonoin altri paesi, spe– cialmente in Jnghilterrn, se ne Ila traccie sporadiche. Volete co11truire un edificio su questi casi isolati? Ne <le1·ivnnoao;surdità sorprendenti. Oli unici dati che ab– biamo per l'Italia consistono in alcune denuncio fatte da pochi stal>ilimentl indu11triali e che venh•ano e ven• gono stampate uegli An11uari statistici della nostra Di– rezione generale di stati◄tica. 'l'utto il nostro materiale co11li1t1wlit'Q consiste in que'lti pochi dll.ti. Oià altra \'Olta (Mercatn del lciroro, t1orme metodologiche, in Giornale degli E,:0110111isti, 1004) ebbi a rilevare le deficienze di un metodo di rilevazione, ch'io chiamavo metodo monografico, basato sull& rilevazione isolata ed atomi'!tica di parti– colari stabilimenti, senza tentare di pa':lsaro a fonti pili larghe e compren'iive. Jnutile indugiare su tali questioni. Ba<iterà un'esem– plificazione 1>erchiA.rire la cosa. In un'inchiesta ratta. dall'Uffl cio del lavoro, e giìt da qualche tempo 1>ubblìcata, sulle basi tecniche di una Cassa cli maternità, si poterono rilevare 1643 stabili– menti per le indu,trie tessili, nei quali i salarì variavano rortemente da regione a regione, da industria ad in– dustria, cla mestiere n mestiere. Prendendo solamente le cifro sintetiche e medie, si andava da un salario giorna– lerio medio di r,. 0,70 a un salario giornaliero meclio di L.1,so. Il che significa che lo condizioni di luogo banno grande influenza nella determinazione dei sala.rì . Che fa il OoiRser per arrivare allo sue conclusioni generali intorno al movimento dei salari nelle industrio tossili? Tiene conto di due cotonifici, di tre lanifici, di un cannpiflclo. Sul dati forniti da que!iti 6 stabilimenti, tutti lavorn.nti nell 1 Itu.lia settentrionale, il Oeisser co– struisce delle tavole, fabbrica dei numeri -indici. Fin qui nulla di male, porchè non è colpa del Geisser se la statistica italiana offro solamente dati continuativi per 6 stabilimenti; ma il malo ,·ien dopo, quanrlo il Oeisser vuole da questi dati trarre conclusioni generali, ed allargare a tutta Italia, a tutte le industrie tessili ita– liane, le conclu'iloni particolari che gli avevano fornito i G stllbilimenti studiati. Lo stesso J)rocedimento si ripete ancora per le altre industrio sottoposto ad esame Si tratta dell'industria. della carta? Il Goisser fa le sue rilevazioni su un solo stabilimento e controlla i dati con l'esame di due altre cartiere. Si tratta delle industrie chimiche? E l'esame è fatto, anche qui, su due soli stabilimenti. Non occorre dire che, per concludere sugli orari e sull 1 occupa1.ione media dei lavoratori, si adotta lo stesso sistema monografico, basato su frazionate rilevazioni. Per ciò che riguarda il salario agricolo, non insistiamo che su una considerar.ione di metodo, visto che 11.Autore non intendo genernlizr.aro i dati raccolti per il Circon• dario di Pavia. Il seguire, nella ricerca dei salari agri• coli, il sistema adottato dal Rota, consistente nel divi– dere i salari in estivi cd invernali, registrando solo i massimi ed i minimi, è certo un trascurare l'elemento più importante per la determinazione del reddito reale del lavoratore dei campi, l'elemento della disoccupa– zione. Il dato del salario de,·e essere integrato col dato delle giornate di lavoro, o su questa via non mancano già ricerche statistiche, anche da noi in 1talia 1 ricerche che non rurono ricordate dall'Autore. 8) Veniamo alla detern1i11azio11e dei p,-ezzi delle merci di con~umo OJJeraio. Senza questa determinazione la conoscenza elci primi dsltl riuscirebbe inutile. Ma, per ottenere un attendibile ed utilizzabile materiate, occor– rono alcuno cautele od avvertenze. Anzitutto converrà stabilire co11precisione quali sono lo merci di consumo operalo; Uisognorà basar.ii di couseguenza su un numero grandissimo di bilanci di famiglia. Converrà poi tener conto dei prezzi al minuto, o non dei prezzi del grosso commercio. Queito ò il procedimento seguito nelle mi– gliori inchie~to straniero; citiamo fra. le ultime quella condotta dal JJureau of Laboi· di Washington su ben 2567 famiglie scelte in sa Stati della Confe !orazione americana del Nord (8ulleti11 o{ the Bureau o{ lAbor, Washington, N. 53 1 july 1004: Wag,..saml cosi o{ lin"!I), Inoltre. siccome probabilmente non tutti i prezzi delle
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