Critica Sociale - Anno XIV - n. 23 - 1 dicembre 1904
360 CRITICASOCIALE prh•nti prr In costrutionc di N.. 16 na,i di gran– dissirnu vtllocità e forte tonn<'llng~10, che potessero scnirc ('Omo navi nui.iliario alla flotta militare pei scr\'izi logistici cli rifornimento di materiale e di munizioni alle nn\'i da guerra, di esplorazione dei movimenti del nemico, ree., ccc. . L'on. Ping/,?io, n sun ,•olh1, mentre approYa 11 con– cetto infurrn11tore di <1ueatnpro1>osta,dimostra _c~>n calcoli minuziosi rimrnffìrienza dell'assegno stab1hto dal Bettolo e, 11cr riptu·nrvi, non 1>ropoue un au– mento dt•llo stanziamento, bensì alcune modificazioni di ordine tecnico nclln legge sulla emigrazione, mi– ranti a far preferire nel trasporto degli emigranti quesle nnvi veloci e di grossa portata., ad esclu?~rn~ Io vecchio na,'i coll'imporre piu rigorose cond1z1om di velocità di tonncllnggio, di np1>arccchio motore, e n concodoro muggior capacitò. di trasporto di per– sone. di quollft. nU11nlmcntc consentita, ali~ na\'i modcrue che collocano g-li cmi:.trnnti in lomth sopm la lincn d'ncqun. . • * Quanto al terzo problema, cioè allo sviluppo dei serrt:l romuu1·rwl1 cln compiersi dalla nostra marina, I'on. Hettolo propone di impieg-arvi annualmente? " come incoraµ-giamento diretto a promuove~e sui mercati nuo,•e clientele u fa\'orc della produzione e dei traffici nazionali ,.,, gli undici milioni e mezzo che residuano dei diciotto ora spesi dallo Stato per la murinn mercantile - dopo l'assegnazione dei cinque milioni ai seni1.I postali e del milione e mezzo alle navi ausiliario alla marina da guerra. E la distribuzione elci suddetti undici milioni e mezzo dovrehbe farsi in baso n queste formole compendiose: 1° Studiata l1iudolo economica dei mercati mon– diali, ritipetto nlla nnturn ed all'entità. delle loro im• portnzioni ed rsportnzioni o alla. parte che nel .mo• \'iment.o commcrciulo \'i rappresenta la band10ra nazionnlr, si do\'rebbero scegliere, con accurata inda– gine, quelli che cl~nno m~glio a 'Sperare rispetto_ allo sviluppo elci nostri scnmb1 o della nostra produzione. 2° Stabiliti in tnl guhm i mercati verso i quali co1worrcl>ho prnf'oribilmenlo avviare i nostri traffici, per conquisturo nlla hnndiora. o ai prodotti naziom1;Ji credito clieutelo ccl ospunsiono, sarebbe necessnno assegn!ro allo nrtcrio che conducono a tali mercati u,m parte proporzionata delle somme cli cui Io Stato può disporre o. benefizio dei suoi traffici commer– ciali istituendo n favore cli ciascun mercato una spcC'le di dote, cornmisurnta così agli oneri ed alle difficoltà da superarsi 1>crconquistan-i la desiderata influrnza rconornicn, come ai henefizi che se ne pos– sono BJ>erurc. 3° 'falc dote sarchbc con equa proporzionalità ripartitu fm gli armatori o le Società di na,·i!f<}zioue che affrontando l'alea dell'impresa, riuscissero ad acc:escerc i nostri scambi commerciali marittimi sotto bandiera nazionale. La distrihuzione della doto assegnata a ciascun mercato o arteria di traffico avverrebbe coi seguenti criteri: a) al J>remi dovrà concorrere soltanto la merce importata cd esportata o l'aiuto essere maggiore per 11esportaziono ; b) essi \'errnnno accordali solo in caso di ac· cresciuto m0\'imento di esportazione e importazione a bandiera itnlianu. per o dal mercato che si consi– dera, od In ragione. dell'aumento, nel limite massimo dello. doto COIIIJ)ICSMIVlllll0Jtt0 ai:iscgnata; e) il tmf'fìco sarà esercitato con linee regolari e periodiche, rscluso ogni vincolo circa il materiale da usarsi nell1escrcizio, purchò esso sia di costru• zionc nuzionale. Alla dimostrazione dei criteri che informano il suo progetto di S0\'vonzioni commerciali l'on. Dettolo fu seguire l'esposizione JHlrticolarcggiat~ dell'~ppli--; cnzione di qursto progetto nelle attuah concl1z1om dei nostri trnffici o stabilisce nel seguente modo le arterie commrrciali n cui vanno assegnate le doti e l'importo drllo stesse: I. Turchia EurOJ>ea ed Asiatica 2. Egitto . . . . . . . . . 3. rl'riJ)olitnnia, 'J'unisia, Algeria 4. Indie (com1>reso Singapore e isole della onda). . . . . . 5. Cina e Giappone G. Australia . . . 7. America centrnlo 8. Brasile . . . . 9. Chìlì C Perì1 . . L. 600.000 700.000 G00.000 3.700.000 1.000.000 900.000 800.000 2.200.000 1.000.000 •rotn le L. 11.500.000 Continu nndo noi suoi cnlcoli, istituiti col corredo elci cln.ti riferentisi oi nostri traffici marittimi, 11ono– rev olo B ettolo precisa Fammontarc del premio per ciascuna tonnellata. di importazione e di esporta• ziouo da. o per i singoli mercati, e per ciascun pi• roscafo in rapporto alla propria stazza. L'on. Pia~gio, mentre accetta i criteri fondamentali elci sistermt. dell1on. Bettolo, espone tutta una serie di ossenazioni e di emendamenti alle norme relative. Anzitutto lamenta. che dai premi vengano esclusi i trasporti di passeg,::ieri, che vanno ogni giorno più, e segnatamente J>Crcerte linee, assumendo speciale imJ>Orfanza. Circa il criterio di commisurare i premi a111accre– scimento ciel traffico di ciru;cuna arteria, l'on. Piaggio ossena come raumento di un dato traffico dipende da molti fattori o non esclusivamente dalla maggiore o minore iniziati\'a dell'armatore; come inoltro l'ab– bondanza di merci, pur essendo estranea aJPinizia· tiva clclrarmatore, porta a questo maggiori noli; onde la conseguenza che i maggiori premi gli \'er– robbcro quando meno no sentirebbe il bisogno, e gli mancherebbero proprio nei momenti di crisi contro cui la buona volontà clcll1arrnatore è impotente. Inoltro il premio unico por qualunque merce ò ingiust o, in quun to 11011 può parificarsi l'esportazione cli unn tonnellu.tn. di sotn. con quella di una tonnel– lata. di mattoni. 11 fissare insomma i criteri per la distribuzione dello doti è, secondo l'on. Piaggio, cosa complessa o difficilissima. A differenza dall'on. liettolo, l'on. Piaggio vuole escluse dai premi lo na,•i vecchie, che non corri· spondono ulle modflrno esigenze del traffico, condi zione indis1>ens11hile ad ott(•nere un naviglio capace <li fnr concorrenza a quello estero, e ad impedire la speculazione sullo na\'i vecchie, utile ai singoli ar• malori, ma dannosa allo S\'iluppo della nostra :\la rina mercantile; r vorrehhc norme severe per a~si– curare i premi esclu~ivamento ad armatori italiRni e a mut('rialc nazionale. I premi dovrcbhero poi essere estesi alla naviga• zione cli cabotaggio tra i varì porti nazionali, anche questa. gro.,•cmento insidiata dalla concorrenza estera. L'on. Piaggio studia infine le condizioni delle varie arterie di traffico in rapporto al commercio italiano, insistendo specialmente per Io sviluppo di quelle del– l1l~stromo Oriento, dell'Australia, del Chilì e del Perù. . • • Esaurito cos) l'esame dei duo importantissimi studi degli on. Bettolo o Pinggio, che costituiscono oggi, all'iufuori dolio deliberazioni elci Congresso dol pcr– sonnlo marittimo, tutto un piano organico e concreto di riorcli11amonto della Marina. mercantile, conclu– deremo con taluno nostro proposte, delle quali potrà \'olersi, come di clementi di studio, il nostro (lruppo parlamentare. (Co11l11111a). GLXO MURIALDI.
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