Critica Sociale - Anno XIV - n. 20 - 16 ottobre 1904

CRITICASOCIALE 315 8cuoh,; R Cremona si affermò la nece:isità di una pii1 equa ri1>nrtizionc fra i bilanci dello Stato: a Homa la Federazione ha preso posizione politica a fianco della democrazia italiana. Son è in ciò tutto intero questo particolare pensiero sociale, ma ò questo il complesso delle Ano idee centroli, capaci di renderne ht figura e di rivelare il processo logico <lclllL sua. formazione. 11 11cnsiN0 della 1>artecipazionc alla vita ed alle lotte politiche domina intanto la psiche di tutta la Federazione; ciò era, inevitabile e prevedibile, data la nntura dcll'or~anizzazione, deter– min1tta, come s01>ra abhiamo notato, ,tall'ambiente sorhtle in cui essa si svolse. I/idea ciel Partito della Scuola cm una forma incerta e, diremo così, prepa– ratoritl di queHto pensiero .. \ l•'irrnze la Federazione si trovava ancora sotto la preoccupazione e la pres• sionc della sua costituzione materiale, e una oricn– tuziono determinala nella vitlt puhblicn, oltrec·hè inop– portuna, snrchho statn. pratiramento impossibile. Oc– correva. 11llora propiziarsi la pubblica opinione, oc– ro1-rcvu pic~aro il pensiero 11llce~ig-cnze della vecchia fr:.tcllC'ttuulità che avevn tiornpro proscritto dalle as– sociazioni l'azione politica come elemento disgroga– torP. Le idee nuove, tutto il nuovo atteggiamento intellettuale si sarebbero insinuati nclPorganizzaziono in sr~uito, per 01>era delht discu~sio11e quotidiana e del contatto diretto e illuminato cogli uomini e colle cose. J,a Federazione si prcorcu1Ht a Firenze ed in• siste nell'affermuziono che esea, pur prefiggendosi di conseguire un miglioramento nello condizioni econo– miche dei suoi membri, non trascurerà. il perrezio– nnmonto degli istituti e dei programmi scolastici 1 mentre era già co1winta che tale còmpito non 1>otr:\ essere da essa. assunto che in un periodo ulteriore e più evoluto della sua esistenza. B si concepisce quel Purtito clella Scuola ('he clo\'C\'B eontempora• neamcntc entrare nella politica ed essere superiore ed estraneo allo competizioni politiche, quel partito chc 1 mentre dn. un certo punto di ,•ista si considerava capace lii nobilitare e animare le forze parlamentari degne del suo appoggio, sotto nitro aspetto veni\'ll considcrnto misero espediente cli utilitarismo politico senz'nninrn. e senza contenuto sociale. O che! è forse il partito politicò una crC'aziono artificiale ed arbi· traria. architettata su uno schonrn prestabilito? 'L'a.1- \'0lta. può nnchc essere tale e il trasformismo poli– tico cc no ha forniti e~om1>i passati e recenti; ma in qu{'Klo caso esso, anzichò un 1>roclotto fisiologico e vitale dellu societlt, è un1l su1>crretazione che mi– stifica e corrompe. Gli insegnanti non anebbero po– tuto mai rcrmurrli ad una concrzione o ad una pra• tica sociologica. così arretrata. Il partito politico è quello rhc è-, 1rrodotto dtlll'tunbicntc cosmico, storico, economico, nella. sua complessa o integrale conce– zione sociale; esso si rafforzo, anzi vive, delle energie scaturenti da particolari biso~ni, propugna, secondo 11opportunità della lotta, questa o quella riforma, si vale di que),\ta o di quella forza, ma non può circo– scrh•ersi nell'orbita di ncs&un problema singolo, fosse c1uesto anche ìl prohlema dell'cduca1jone nazionale. li Partito della Scuola, dominante noi pensiero del Congresso di Firenze, riap1>orso incerto e fioco al Congresso di Cremona, qualunque significato e ,·a– loro avesse avuto nella mente che lo concepì, nella storia. della Federazione non poteva rappresentare, cd effettivamente non ha rappresentato, se non l'af– fcrmnziono che la nuova organizzazione faceva della pl'opriu. esistenza e della proprin ,•irtualità come forzn politico. A Firenze si comph•a la fase costituti\'a; da quel momento In stroda e,·a aperta alla preparazione psi– chka dcll'organizzazionc 1 alla determinazione dei suoi fini. A Cremona infatti, nel Con~resso successivo, il J>roblcma economico, fonchuncntale, pregiudiziale, si im1>oso; esso non poten1. essere disgiunto dallo studio drlla sua soluzione e, mentre il Congresso res1>inso 11idca di un aumento dello tasso scolastiche che anrbbc beneficato la scuola a danno della scuola, ci additò i bilnnci militari, i bilanci imJ)rocluttivi, come unica fonte a cui 11.ttingerc il necessario allu. scuola od agli insegnunti. L'orientamento intellet– tuole, necessario, ine\'ilahilc, era determinato; la. scuola, organo socinlo eminentemente progrcssho, ancora. una ,·olt11 nella. storia, si trovava di fronte lo sopra.v\'h·cnr.o del passato. La scuola \'8 cauta, i suoi passi sono misurati, logiri, ma la scuola non indictreggfa. Le ri\'elazioni ,wvenute intanto in occasione dello scandulo Nasi, l'ostentata noncuranza e il mal celato disprezzo prr lo questioni scolnstiC'hc manifestati dal– l'ultimo Oabinctto, l1inn1.ionc ,•olontaria o forzata del prrscnto ~linistro della l'ubblica rstruzionc, l'ul– timo \'Oto del Parlamento sull'ordine del giorno V1l– rnzzani, spingevano In. l◄'oclcrnziono ad agire; cssn. era matum alln lotta e rcrCllvn la sua arme . .11Con• ,crresso di ltoma. " clolihem che le sezioni della li'ccle– " rnziono spieghino ufficinlmcntc, in tutte le contin– " ,cronze drllu "ita nazionalt.•, una azione politica a " favore del J>rogramma e dei rappresentanti le varie " frnzioni delln democrazia italiana .,. Le anime timo– rate cd estranee nlla ,·ita. delhl Federazione, le ra• riuticli dell'insegnamento e dello istituzioni, i 1>oliti– canti della museruola e della forca, i ruderi tutti del J>Rssnto, hanno cmeS!.O un grido di terrore e di al– larmo: è In ri\'oluzionc che invnd<' la scuola. La fe– derazione non a,•evo fotto che un nuovo passo su quella vin in cui, fìn dal principio, stava scritto: procedere o scomporirc. Xci momento in cui si lrntrn,·a di agire, il Parlito della 8cuolll si rh•elavo privo di significato, e"ane– scente nella sua grandiosit:). I partiti politici veri esiste,·ano nella \'ita nazionale come organi rappre– sentativi legiltimi cli com1>lc:ò!senerl!ie sociali e non potevano cAsi piegarsi o restringersi agli interessi della scuola; essi ricevono appoggio o dirigono, alla. scuola spett ava il còrnpito di dare In sua forza. Quale o quali do,· ov1.mo essere i prescelti? 'J'utti contem– pornncnmonto 110 1 poichò ciò sarebbe stato. opcrn \'01rn; dunque uno o alcuni. l,a natura delle cose, 11011 l:l volonh\ delle 1>0rsonc, ora guida e legge in questa contingenza. li pen!!icro dollu Federazione è ancora allo stato emhrionalc, esso non ha delineato che alcuni punti fondamentali cli quella che do"n\ essere la sua costituzione futura; ma essi fanno parto interamente, indiscutihilmcntc del pensiero di tutti i 1>urtiti democratici italiani. l partiti radicale, re1mblJlicano, socialista. comprendono J>er intero, o sono i soli che lo com1>rcnclono 1 questo che per ora. è il programma. della l•'ccloraiione: libertà di orga– nizzazione degli insegnanti; ~aram~ie giuridiche por esi;i; miµ-lioramento dello loro condizioni economiche per opera di una piì1 equa ripartizione fra i bilanci dello Htato; scuola elementare e secondaria effetti– vamente gratuite o lnichr; mnggiorc incremento delhl scuola e dei suoi istituti sussidiori. Oli altri partiti, oh ! noi li abbiumo conosciuti anche alla. pro\'a del potere; essi sono in ben nitre faccende affa.ccendnti, o la scuola, quando non è eia essi circondata di sospetto o di diffidenza, ò considerata istituto trascu• ralJilc di fronte a <1uclli su cui si appoggiano il loro potere cd il loro bencssoro; essi alla scuola non po• tranno mai dare elle dello promesso e... degli amici. I.a scuola italiana. dovevn dare la sua fiducia ed il suo appo1,rgio 1t. tutti inclistintamonto i partiti che fanno ca1>0 nll'Jt~strenrn Sinistra. parlamentare, e il Congr<'sso di Honrn ha intrsa In sua missione. Vorr,ì il momento che In Jt'oclcrnziono degli ln!=iie– gnauti si ,•ol~erà a coniidcrarc il nesso dei suoi in• toressi o delle sue aspirozionl colla attuale politica tributaria, doganale, estera. Il benessere degli in:1e 4

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