Critica Sociale - XIV - n. 18-19 - 16 set.-1 ott. 1904
280 CRITICASOCIALE Ron cose fritte e rifritte, elette o stampate ripctu• tumente eia più di un secolo; ma imlle quali è forza ritornare, perchò gli uomini politici hanno la me– moria labile e si ostinano, come orsi in gal)bia 1 a dondolare fra quei due sistemi senza volersi accor gerP che, dopo la replicata e infelice esperienza che di ambedue è stata fatta in Jtalia e fuori, sarebbe almeno ragione,,olc tentar~ altro vie. . .. Noi Collegio uninominale è prima di tutto notevole l'eccidio delJe minoranze. Bashmdo la differenza di un sol ,·oto a determinare l'elezione, contro i 2000 voti raccolli sul candidato vittorio8o i 1999 dati a un nitro non hanno alcun valore: son ,•oti gettati al vento. Se, spingendo il fenomeno nlla caricatura, un risultato nmnerico di quel genere si verificasse in tutti i Collegi a beneficio di uno stesso partito, que– st'unico partito conquistercbbc tutti i seggi, e quasi la metà degli elettori restorehbero senza nemmeno un rappresentante. Ed ecco la fotogrAfia di un gruppo su due file, di cui una ha complctnmente nascosto 11altra. 1i: Ycro che, all'atto pratico, vi sono dei compensi, perC'hè un partito che è in minoranza in un Colle~io può essere in mag-gioranza in un nitro; ma restano sern1Jro enormi sproporzioni, e le forze numeriche dei 1>artiti in Parlamento non corrispondono mai alle for·ze numeriche dei partiti nel corpo elettorale. Piut– tosto, a chi si scalda alla fascina dei compensi, il sistema del Collegio uninominole può dare qualche Yolta ben nitra consolazione; quella cli vedere nlla Cnmoro. in mag-giornnza il partito che è stato in minoranza nel paese: un vero rovesciamento del– l'irnagine ! Qualche esempio numerico gioverà a mettere in piena luce le sproporzioni, gli spostamenti e le in– \'ersioni a cui può dar luogo il sistema del Collegio uninominale. .Nel 1895, in Italia, gli eletti raccolsero complessi– vamente tl23.867 voti, e i candidati non eletti ne raccolsero 392.900: cioè quasi un terzo dei voti andò disperso. l socialisti ebbero circa 1 '.?odei voti e con– quistarono soltanto 13 seggi invece di 25. Dei 39 dc– putnti toscani, 10 sarebbero rimasti a terra, se fosse sl·ato in vigore un sistema di rappresentanza pro– porzionale. JI Ferraris fu eletto ad Acqui con 4641 voti e il Pandolfi a Nicosia con 560. nen 293 can– didati hocciati raccolsero più voti ciel Pandolfi. Nel 1897 gli eletti raceolsero 806.2L6 voti e i non eletti 393.359. Dei 39 deputati toscani, 11 sarebbero cadut.i con la rappresentanza proporzionale. li Col– legio cli Biella a,·eva 12.323 elettori e quello di Re– galbuto 1279. Binelli fu eletto a Massa con 4592 voti e nota a Zogno con 511. Nel 1900 gli eletti ebbero 869.274 voti, e i non eletti 402.318. 'l'urati fu eletto a Jlilauo con 5883 voti e Carboni Boi a. Oristano con 690. Su 508 candidati che conseguirono maggior nu– mero di suffragi 1 400 risultarono eletti e 108 non riuscirono ad ottenere un seggio nella Camera, mentre lo ottennero altri 108 che avevano riportato miuor numero di voti. rn Olanda nel l SSG i liberoli ebbero complessiva– mente 47.000 voti e conquistarono 47 seggi; mentre i consenatori con 54.000 voti ne conquistarono sol– tanto 39. Nel Canton Ticino, noi 1890, i liberali ch– bero 12.200 voti e 35 deputnti; i conservatori 12.800 voti e 77 deputati. Agli Stati Uniti nel 1892 il partito den1ocratico col 47 °,n dei voti conquistò il 59 '/., dei seggi; ma non fu da meno nel 1894 il partito repubblicano che, col •18 % dei voti, conquistò il 68 ¼ dei seggi. li caso d'inversione più grave - perchè più gravido di conseguenze nella politica mondiole - fu senza dubbio quello che sì verificò in ln1,rhilterra nelle clc– :tioni che 1>rovocnrono In caduta <lelrultimo Gabi– netto Oladstone. In <1uclle elezioni i liberali ripor– ti1rono circa 1.400.000 voti, cioè la maggioranza sui conservatori, che ne ehbero 1.200.000; invece riusci• scirono eletti 356 conservAtori e soltanto 296 liberali. .Ma. questi inconvenienti aritmetici, che son piì1 pericolosi di quel che molti a prima vista ritengano, son tuttavia superati nel Collegfo uninominale da altri inconvenienti d'indole politica o morale . ~: quasi sempre soverchiante il predominio del capoluogo, od è eterno il conflitto fra i due centri più popolosi del Colle~io. E resa possibile la riuscita - vita natural du– rante di nullità danarose o intriganti, che vege– tano rigogliosamente sotto l'ombra protettrice del loro cam1>anile, e che in nome ciel campanile di\•cn– tano predoni del hilancio dello Stato, cacciatori di porti, cli ferrovie, di l'L'g"gimenti eia ospitare noi Col– legio, di sussicH, di onorificenze, di visite reali, di stazioni cli monta; e, sempre in nonie ciel campanile, scendono in guerra contro ogni riforma d'indole ge• nerale. Di più, 11idea che la perdita di un sol voto può determinare la. caduta spinge il campanilista ancora un g-radino µiù in basso, e lo fa diventare il procaccia 1 il commissionario dei singoli elettori. Concentrandosi - fin dal primo scrutinio 0 1 in ul• tima analisi, nel ballottaggio - la lotta su due sole persone rappresentanti di due gruppi più o meno omogenei, se fra i due gruppi vi è notevole spro– porzione di forze, impern l'apatia; se le forze si bi– lanciano, poichè la vittoria dell'uno è strettamente collegala alla sconfitta. completa dell'altro 1 scoppia la guerra a oltranzil. con tutto il corredo cli corm· zioni, di calunnie, cli trnnelli, di promesso bugiarde, d 1 intimidazioni, di ingiurie. Se poi nel Collegio vi è frazionamento di 1>nrtiti politici o personali, scaturiscono, di qua e di lì1, ibrido alleanze, che cominciano con la confusione dei programmi e termi1rnno s1>esso col dissidio fra. gli ullcati del giorno a.vanti, menomando l'autoriti\ elci, l'eletto e sconcertando la mnssa. cletloralc, quando pure la questiono delle alleanze non divenga la que– stione dissolvente d'ogni singolo partito. . .. Lo scrutinio di lista fu applicato nel 1882 in Italia a Collegi di 5 1 di 4, di 3 e perfino di 2 deputati, ottenuti con la riunione di un corrispondente numero di Collegi a scrutinio uninominale. Soltanto nei Col· legi con 5 deputati fu introdotta la cosidetta rappre– sentanza delle minoranze, stabilendo che l'elettore a,·esHc da Rcrivere quattro nomi soli sulla scheda per lasciare un posto 1.lila miooranza 1 per forte o debole, per compatta o frazionata che fosso: una. specie di cedibilità e talvolta, come vedremo, una specie di sequestrabilità. del quinto! (,·\, principalmente questo riconoscimento teoriro del diritto delle minoranze che iuebriò, fatte poche eccezioni, l'Estrema. Sinistra; ma dieci anni cPcs1>0- rienza bastarono a mettere in rilievo tanti difetti del sistema da determinare nel 1892, senza notevoli contrasti, il ritorno al Collegio uninominale. Si era creduto che, ampliando il Collegio, doves– sero cadere a fondo le nullità. Invece quasi dapp<'r'• tutto dietro al nome cospicuo do! capolhsta si ac– codarono le solite nulliti\ formando una società in accomandita e portandovi ciascuna il contributo del proprio campanile o delle proprie clientele. 'i era creduto che gli interessi locali o gli inte– ressi personali degli elettori, in contrasto con gl'in– tercssi generali della nazione, avessero da perdere il loro patrocinatore; e si ebbero invece di\•ersi patro• cinatori in gara fra loro per mostrarsi più compia– centi e pii1 servizievoli.
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