Critica Sociale - XIV - n. 18-19 - 16 set.-1 ott. 1904

300 CRITICA SOCIALE - - .---- I 1-: siccome 11 11rogre.,so, 1n ultima nnalls1, non con~isto * • che nel sotto1>orrc i renomen1 e le energie naturali al Xon alJbmmo ,oluto certo rlao;;sumero l'articolo del PO· dominio dell'intelletto, !ili puì• d1rc 1 senza ombrn di .esa• riodlco fiorentino soltanto poi piacere di trovare rn gcrazione e di 11pr\\'aldoria 1 che pro9rtJSO o SO<'lfrl1smo campo dh·erso dal nostro - un appoggio o un'ade~iono sono due lince concorrenti nello quali _è insita '!'- ton– quahiasl nll'indlriz1,o che noi tentiamo di darf', in Jtnlia, denza ad avvlcinan1i sempre più, e ~n tempo sia puro al partito -;ociall-itn: indiriu:o che, per ora, è l'unico ve• indoflnltamento lontano - a confonders1 comp~otamente: ramentc realbtlco e po~ith'o pel proletariato e all'infuori II malo 1>urtroppo si ò che, per ora, l'etichetta d! del qunle non esl~to che il rumore Yano e la chiacchiera homo .liflJ)ie11s non è nppi<'~lcab_ilc che ~ulla front~ d1 infeconda: ma anche, e soprattutto, per far constatare nl un'esigua minoranza dea l.11ped1 implunu po1>olnnt1 la pullblico che ci leggo un fatto degno di nota: il ratto, terra... e, 111. cioè che, dallo colonne di un giornale serio di economia politica, si parli del sociali.!lmO non solo con m4?1t3: b~ne– ,•olen1.n o con un C<'rlo ri11pctto, ma anche gli s1 raco– noscn una funziono utile nCllft "ocietà. t-: l'iò è sintomatico, dato l1trntagonl11mo antico o tradizionale fra la scienza economica o Il soolalh,mo, questo flglio bastardo e ri– bell<' ai saggi iu-.c-gntunenti della madre prem1;1rosa ! . Il fatto co nstatato signlfka che, anche tra I cultori, diremo co:-;1 ufllcln.li dell'Economia. politica, si comincia ad ammott~r o l'utlli tò. di una azione socialistica, In mozzo 1\\lil società. E poichò la tendenza socialista, nllft qua.le l'l'À.•o,iomi,~ta nugum il trionfo definitivo per la ,,ite.~ :,acawfa del prog,-e.,.~o ririle, rapJ>rosenta oggi in Italia una. forza operante cito \'uole sempre più e.-.ten– dere il camJ>Odella legiAlazlono socinlo, innalzare col mezzo della or1,eanizzaziono i salari e il tenor di vita ctelln cla,;iso la\'Oratrice, e, premendo ~ull'opinione 1>ub– blicn, allargare la sfera d 1 azione dello Stato e del Co– mune mediante lo 1>rogre!-isivo!\ìOcializzazioni dei mezzi di produzione; CO!-il non ò arbitrario e arri~chiato l'ar– guire che nella corchia - finora su1>erbamente chiusa - degli ~conomisti ortodossi, cominciano a infiltrarsi le ere ..le del sociali•rn10, e a penetrare idee e concezioni ver,;o le quali non 1>nreva po..sibile altro contegno che non roi-.e quello drllo sprezzo e dell"ironia. La formuletta unica ed as<1oluta del lasciar (ai·e e la· sciar }><1S.i<tn on Hen e du11que piÌI; l'im1>ot enza, i l danno del UOll-llllt'l't't.'II.ZÌOIIÌ,W/10 C del nichilismo - .tata.le O am– miuislr,ltÌ\'O si rendono sempro più manifes ti; l a legge fatale della domnndn e dell'offerta, che ripartisce au– tomaticamente lo ricchezze, i 1>rofttti, i salari, può essere piegata e infrnutn; la legl:-ila1.ione sociale ce:1110. di essere un rlnnno o un impaccio alla 1>roduzione per di\'entare uno i1trumcnto di gradualo ele\'azionc ciel 1>roletnriato; i pre~unti incoll\'Cnienti dolio municipalizzazioni e delle statlr.zazioni si ri,;;ol\'Ono in allrettanti \'antaggi JlCI con– sumatore, il quulo non do-1idora che di pugnre i prodotti al loro prezzo di costo, di eliminare lo rendite di mo– nopolio, suddi\'ldcndole fra tutti i componenti l'aggreg,1to soC'iale; I:\ giustizia economica - con~lstente nella ri– duzione dei redditi ai ('O'ltl eff'etth,amento SOJ>portati - ce'!stl di essere <'Oncepita come il prodotto spontaneo dello J)reteso i11ftcs<illlllileggi naturali, J>Cr di\•enirc il ri'lu\tato di sfor1.I preordinati; il giuoco della libera com• pcti1.ionc è d1<'hiarato im1,otenle a demolire le i1111ume• re,oli 1>osizionl monopoli-;tlche che i !1r11ppi 110nC<Jt1c<>r– re11t, (C11in1h1) sono riusciti a conquistare; gli oxtrared• diti e gli extraJ)rofltti cho tali gruJ>pi percepiscono non pos,;1)110 ,·oniro sOJ)pre~➔i che mediante l'occupazione, da J>Rrte dell'Ente <'Olletti,·o, delle pe:,izioni monopoli,tiche, o..sia medianfo la trasformn1.ione dell'impre"r'" privata libera In impresa pubblica coallit-<1: le classi la,•oratrici po-;,;eg,:0110,·lrtunlmonte la forza di poter sempre più ~opra,•nlutare, in confronto degli altri fattori J>rodutthi, i !iCn 11,{i che J)re..:tano alla :1ocietà 0 1 in conseguenza. di J)Otor trasformnro la macchina dello Stato di gui'!a, che questo strumento secolare li! oppres<1iono divenga un'arme po,lcro,m di liberazione; si afferma come realtà l'ipnte-.i che il J>roletarlato sappia 1-{raclualmentc acquistare tutto le Ctlpncità tecniche o amministrativo necessarie a com• picro intcgratmonto le run1.ioni della produzione. Ì-: 1 In 1>ocho pnrole, rit•o11osciuta l'importanza dellrl so• lidurietà e <1<'111~ roopernziono intelligente, dostìnnte a 11r( 1 11dore il llO'llOcloll'i11divid1rnlismo contti,,0 1 nberrn.ntc, 1mpubh•o 1 pri\•o di qua.l:,fo'Ji bussola orientatricc. ì: riconosciuta In po,;~ihililÌt di so~tiluire - anche nei raJ)J>Orti "ociali il raziocinio, la ,•oloutà co~cienle ed ori,canizzatn, nll'i.stinto, nll'automatici!lmO cieco dello forze brute. Pnre una cosa da nulla, CJ)pure qui è racchiuiO in 1-('ermPtutto lo s,·iluJ)J>Oiil llu·tnire del sociali'1mO. 11et– lf're la ragione nl posto dell'i:-1tinto, diventar ,empre più ,111,111111 e :,empro meno f.Jrst,e, ecco il socialismo! Ucvnbblicll, monm·chin e sociali ..:mo. La stnmpa t.,orghc'IC in genere, o quella francese r~a• zionnria i11 ispecie ha trovato modo di trarre Il maggior pnrtlto po'!..:lbilo dalle C!ipres~ioni che Bebcl nel mo• morabilo duello orn.torio rl\•uto ad Amiterdam con Jaurès n. J)ropo11ito dolln. tattica del Partito - ebbe a manife– stnro circa lrl Rcpubhlica ~•ranceso e i vantaggi eho poi prolotnriato tedosco può offrire tempornneau1011to la mo· narchia co~lituziouale di ùuglielmo Il. Ora ecco come Kautiky cerca, nell'ultimo numero della Seu, Zeit, di di~sipare gli equi,•oci elle si sono ac cumulati intorno alle vcs~ate parole di Bebel, e tenta di ~ostituiro la giusta interpretazione a quella falsa e tendenzioM degli aV\'er~art. " La re1mhbllca - dice Kautsky non ci è Roltanto sim1>atlca per riguardo alla futura, e 1>iùo meno pros• :,ima, Hepullllllcn -,oci11le. Anche come semplice Hepull– bli<'a borghese, es'la do\·e O'l:i:eredal proletarinto npprez• zaltl più che non la Monarchia; per modo che il pro– letariato douà ~empre dare prererenza alla Re1>ubblica, nel ca,o di -.colta tra le duo forme 1>oliticbe. .. La Re1mbblica borghc-.e ò infatti quella formn di Sta~o nella quale la lotta tra il proletariato e la borghe'!1a 1rnò e~-iorc combattuta nel rni.1,?liorc modo 1>?>1sibile. Il <'ho ~lgniflca che gli antagouismi di cla-;se, 111 He1mb– blira, giungono alla. loro piìi acuta o pili chiara e-.1>res- :.lonr. . . • 1 Ben è vero <'he la ~fonarchia prende una pos11.1ono nemica di fronte nl J>roletariato cito pugna per la sua llberazionP, poichò tale liberazione reclama e 1~reJup~one 11al>olizione dello clas~i, e, di conseguenza, l'eh1mnaz1o~c delle condizioni ronchl.mentall d'esi~tenza della )lonarch1a ste~sa. ~la questa non ha alcun interer;,;e a lasciar giun• gore all'egemonia qualsia..,i altra clRsse; la potc1.1z~ della Monnrchl1\ ò gnuulii!'ilma là do,·e diverso cla'!s1 s1 tengono in equilibrio. Pertanto un Governo monar– chico J>uò, in doterminnte circostanze, J)rendero sot~o la sua protezione il proletariato, in odio alla horghesrn. " D 1 altra p11rte 1 in una formn. monarchica, In.borghesia può sentirsi pli1 Impacciata e pii, oppressa pe1: l'opera del Ooverno, li r11wle ,1011 sia la dirtlta ema,rn,:_1011e della 1wovria clas."''i rhe uon per quella del proletariato i es;,n J)ub implorare cd agitar➔i per l'indebolimento del Go– ,,crno, e cercare di raffor,arsi per raggiungere lo scopo. " In fine, In un 1>noio retto a forma monarchica, il 1>roletariato 1 di regola 1 tro\'a ,11 fronte a :,è 11011 solo la hori.rhesia, ma un nuovo e diverso avver-iario: la llo– narchla. Ui tal che la Mia attenzione resta disperia e suddi\'lo;;a, rimangono attenuali gli antagoniimi di cla'lse, rie-ice indebolita l'intensitù. della lotttl sociale. " 'l'utt'altra COill accado in una Repubblica borghese, nulla quale Il sbtema cnpitnlistico di produzione ➔la molto sviluppalo. "Qui la bor,:che'lla domina direttamente; qui il proleta• rialo sta. imrnodiatamonto di fronte alla borgheiin.; qui· il proletariato non lrn da superare alcun muro ,li\'isorio nel caso ,•oi-tlla prendere lfl borghesia per i I col lo. " Nei pae➔I monarchici - e ciò vale tanto 1>ii1 quanto pii1 In Monnrehia ò as!ioluta - il proletariato ò ~IJ)es~e volto co~trotlo a concontr1uo tutta la sua for1.a per com– t,aUore il Oo,•orno. Noi cruio esso riesca in questi paesi ad n.bbnttcro la potenza dolio Stato, non ha affatto finito la ~un lottn, hen~l si trova nelle condizioni di do\'crc intraprenderne una f1L--enuo,·a e piìt intensa. "' Il contrario accade in una Uepul,blica borgh<'-.;e,poi– chò, se (lui gli riesco di abbattoro lo Stato esistente, c~➔O può dire di a,•ere detlniti\'amcnte sconfitto la bor– ghe.,,ln, compiuto in modo irreparabile la espr01lriazio110 politica ed economica di essa. " Da ciò la grande importanza che la Repubblica borghese ha 1>elproletariato. lla appunto per ciò è anche

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