Critica Sociale - XIV - n. 18-19 - 16 set.-1 ott. 1904

CllITICA SOCfAJ,g 285 Circa m('ti't <1ui11di ciel traffico, siu. di J)asseggicri, ~ia di merci, ci è tolto in casa nostra dagli stra• niC'ri. ~~ ciò, dopo tutti i Sllcrifizii sop1>ortati dalla na• zionc JJ<'rll\'Cre una marina moderna e forte) dopo la lnrga distrihuzionc dei premi sì di costruzione che di rrnvigai.ion<', e delle sovvenzioni per i servizi marittimi. Al q1111lc,,roposito. il cinto pill shnlorditi,·o e, nello stes~o tC'rn1>0, lliÙ doloroso è <lato dall'on. Cocco-Ortu nello Helnzioni? al disegno di leggl' pel rredito na– vale. Affrrmu 1 1 011. ex minbtro che, mentre rim1,orto dei prt•mi o delle sov,·cnzioni pag.,ti d11ll0 Stato per la muri11tLascende a circa 300 milioni, il ''<llore della nostm flotta rncrrantile non impcm i 200 milioni, è rioè di 100 milioni inr<'riorc nllc somme per e:,sn pag-nte dullo Stato - 100 milioni passati nelle tasehe delle varie cntrgorie di capibtlhiti interessati nolhL mnrinn: pl'Oprietnri di ferriere, costrnttori e proprie– tari di canliori, armatori. Chl' pii'1? si vogliono conol'!lccrc Jr condizioni del Xn– vig-lio dl)lla N. G 1., di qucst11 noidru massima Com– pognin1 così largamente sussidiuta. dnllo Stato? I.a. X. (J. I. J)O~sedevu nel 190:t X. 109 piroscafi, dei quali soltanto 26 costrutti in Italht, mentre, degli altri :1, 11 pirO'icaft hnnno I ◄2 anni 40 35 28 30 3I n ,, tlal to ai 30 e solo :? mono di 20 anni. Qunli le cause di sì triste stnto di C'0se, tanto piì1 trisro in quanto eon1rnsta a~pmmente rol passato glorioso, non pur dello republ>liche marinare italiane, mn. della nostra marina a ,·eln. intClrno nl 1875'? Le ragioni generiche della ritardata applicazione della navigazione a vapore per troppo tenace attac– camento alln. vola, lo s,•iluppo rapido delle altro flotte straniero - spocialmonto dcl1 1 inglese - aiutato clall'csilitenza delle colonie, du. una precoce e grave produttività indushialo, eia\ minor costo delle ma– terio primo o del carbon fossilo - tutto queste ra– gioni SJ1iC"g-tu10 l,impossihiliti\ per la nm1trn. mttrina clicornpeìt're con quelle straniere ~ui mercati esteri - non d;\11110però ragiono del rcnomeno per cui essa si tro,•i nei ()Orti italiani in i:,tatO di inferiorità di fronte n <1uelle stesse nutrine che qui suhiscono condizioni di ambiento analoghe, Sl' non peggiori, a <1uelle che ostacolano la murinu. 11nzionnlc. I duo vnlenti relatori cercano perciò le ragioni i,perifìrho di tanto decadimentc, in una serie di altri fattori ucutnmente e sperimcnt,llmcnte investigati: 1° Il maggior costo di coittruzionc dei piroscafi nei cantieri italiaui che non in <1uelli stranieri e spocialmente inglesi; 2° li sistema finora seguìto, con utile finanziario incli,·iduale o rnomentnneo, dugli armatori, di ad i biro al trafli('O vecchio na, ·i COll\()e ratc all'c$tero quando coHt sono messo fuori sorvi1.io e destinate alla de– molizione; :3° C troppo lauti dividendi che i capitalisti vo– A"liono trurre dal denaro impicg-uto nella marina· ,1° Ltt nrnncanza di normo por favorire l'impidgo cli piccoli capitali nelle costruzioni cd ottenere il piccolo e,·cclito per lo aziende nutrittime (ipoteca 11m•alf'); 5° Lu. dipcmlenza della 11rnri11a mercantile da que~la. militare ucll1orgunismo governativo e le~i– slativo; fì 0 Il protezionismo dop.n11nlc ituliano, per cui l'im11ortaziono di ,·nrio merci, e specialmente <lei grano, 11cm raggiunge l'intensità cui potrebbe aspi– rare con un regimo liberista. Cia~cuno <li (fuesti fattori è lumeggiato nella sua importnn1.a e nelle sue cuust) .. \ll'cstero il minor costo delle costruzioni mu•nli ò determinato: a dal risparmio sui trasporli clclle materie primo e del rarbon fossile, meno distanti dai cantieri; b) dalla minor quota di spese generali, stante In maggior quantità di lavoro; r dal minor tn:,so d 1 interessc sul capitale cir colante. Qui la Hclu;done constata che i 1>remi istituiti coll11 leJ,!ge drl 1~96 hen1•hè t.tnto onerosi - non riesl'irono a compcmmre la. cliffcrenza di co:;to sopra ricordato. Questa dilfercnZll, cnkolata in relazionù a cirea .;o lire per tonnolluta C0Mtrutta, di fronte nl pronlio di I_,, 77, 11011 ,•cninL compe□sata che 11Pr circn L. 17, srnntc l'ohhligo nei costrnttori di f'or– nirdi por i 3 ~ di materialo nnzionnle, protetto con un duzio molto l'orto. Cm1icchè, in defiuith·a, i premi costituirono un utile per lo industrie siderurgich<', non por lo navali: il " SlU.'t'hionismo ., quindi non snr~bbc dei cantieri, mn. delle ferriere. La nuovu. sistenrnzionc dl'i premi colla legg<' del 901 - 35 lire per tonnellnht rrl esenzione dal dHzio sopm il materiale importato dalrestero, purchò non bupcri il terzo di quello im1>iegato - non ha spostato le condizioni fll'l'ennntt•. Himane perciò st11- hilito che la. nostra. industria narnle, per ragioni non artificiali, ma perfettamente naturali, è in u1111 condizione di infi?l'ioritì, che ~li spedienti finora escogitati non valsero ad eliminare, come ciel resto 1>rovnno luminosa.mente lo Rtati.:Jtiche delle costru– zioni. Cosl pure il mag-gior utile indh·iduale e rnomen tauro d1c dcrivu, a danno dC"Jrinteres::ie genemh• dcll 1 industria, tlall'impil'~O di vecchie carcasse (17 , da un piroscafo di 2.; a1111i,!I O O da un piroscafo nuovo è un vero fenomeno di involuzione econo– mica, ijimilc n <tuello uell'ordiuo biologico - di un uomo che riuscisse a fare larghi risparmi eco– nomizzando sulla propria n.limentnzionc quotidiana abbrevinncloai porò notevolmente l'esistenza. , Si noti che i piroscafi di cti\ normale hanno una sposn por carbono fortis1:1i111tl c i fronte all'assenza. di promf cli navigazione; rnn per contro, dato l'u~o I inclustrinle inglese e t(~de:1co cli togliere dalla. navi• g,lzione i piro:;cafi di efa superiore ai 20 anni, ve n'è t..ilc affluenza sul mercato, che il loro costo è molto hnRso, senza dire del forte risparmio nello spese di ammortizzo e di ussicurazione. Certo, il fenomeno nou unebbc assunto caratteri stiche allarmanti s0111.a ht connivenza del Hegi.'~lro llaliww. Questo istituto, che hn. la soneglianza ncll1interesso pubblico ~pcriolmentc - del na,·iglio naziorrnlc, in Italia ò esclush·u111ente nelle mani dogli armatori; il controllo, che in ln,l!hilterra e in Gcr– mnnht ò cotil rigoroso, in Italia cliventJ. illusorio, (' le vecchie carcasse, cht•, continu,wdo per decenni a navigare, ingrassano gli armatori, lasciano che le flott{' estere, sempre e fìn troppo febhrilmente rin– novantisi, si accaparrino tutto ,,aumento di trntfico e <11rnlchernmo gii'Lav,•iato dei trulliei esistenti nC'i porti italiani. SurC'hho i1-1truttiva una rnccolfa cli aneddoti cirrn le n1wi d1C\, ceduto du. n.rmntori stranieri µcrchè I tr~ppo a.rrct_ra~c, ~•cnnero da noi adibite ai trAsporti do, pusscgg1cr1 d1 1 11 chu1so soprn. linee nelle quali h\. l'OIICOrrenzu.estcm C'm forti1:18imae continuarono a navi~i1re imperturh,tl>il111onlo 1•01·l5 o lG anni. Al qunll• 11ro1,osito hl Helaz.iorH' invoca 1lnllo Stato l'isti– tuzione di un Otmo 1mrnle per il controllo delle 1uwi l' che dovrcbbt•, rnu!i..irm.. ) nei primi tempi, essere assolutt1mcntc inflessibile. Quanto all'avidità degli arma.tori italiani, parli l'eloql1<.•11.1.1l de le cifre:

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