Critica Sociale - XIV - n. 16-17 - 16 ago.-1 set. 1904

CRl'l'[CA SOCIALE 259 politica colletth,a (sinonimo, per essi, di politica sovver- giungere; dh'ersa è 1>ertanto la ,•ia da tenere, diverse siva), quanto gli altri, pili numerosi, i quali volevano le armi con le qua.li combattere. senz 1 altro votare L'adesione ai partiti popolari. Jn linea Oli operai hanno lo sciopero, il hoicottaggio. la rorza di ratto, dunque, accogliere il consiglio di .r. y. sarebbe del numero: per noi la forza del numero non esiste, lo fare un pn.,:;'loaddietro, disracendo il già ratto. sciopero o è inopportuno o è di scarsa ertìcacia; il lioi- E del resto, so anche non si trnttaiso di questo, io cottnggio ò impossibile. Noi, impiegati dello Stato, non non ,•cggo il fondamento razionale della condotta sug- lottiamo in regime di libera concorrenza, perchè lo fun– gerita da :r. y. e non iutendo in che possa consistere la zioni pubbliche sono soggetto ad un monopolio. In sm•iezw cli quella astensione .. r. !J. cita l'esempio classico compenso di questa condizione di inferiorità, abbiamo cd ort0<losso delle Camere ciel la,·oro e delle Leghe dei il beneficio di poter influire abbastanza direttamente :-;u contadini: o questo mi farebbe qua<;i dubitare che egli quella 1>crsona collettiva, alla quale lochiamo l'o1>era voglia riferirsi a quel canone di apoliticità delle orga- 110<1tra . .Xoi possiamo cioè, con l'azione politica e spe- nizzazioni operaie, intorno a cui discussero, dopo il cinlmente elettorale, determinare un mutamento nel- Congre:-;so contadino di Bologna, ron tanto acume, su l'indirizzo dello Stato e creare una condizione di cose queste colonne. Turati, 'J'reves. nonomi e altri. favorevole al raggiungimento dei nostri fini. ~~, d'altri~ ~la siffatta apoliticità. non significa in modo necessario parte, nell'azione politica ò la pii'! sicura e pili sn.ldu. \'a-.tonsione dalle lotte elettorali. J,:sia significa non porre nostra armo di combattimouto. Rinuncin.re a quell'aziono alcuna etichetta sulle organiu:azioni, per modo che non significherebbe talora rinunciare por la metà o per tre abbiano ad essere, invece che forzo. di coesione, ragione quarti ngli utili e agli sCO))idella. orgauizzazione. <li dis~idio e 11i disgregamento; si!{nifica uo11 stabilire 1: non valo sostituirla con quella orientazione e illu- alcuna pregiudiziale teonca (perchè rHcrentesi ad eventi minRzione di coscienze con.;igliata. da x. y.: cosa o 1m- lontani1 mentre urgono i bi.:;ogni dell'oggi}, dov<1solo lo rnmentc platonica o ipocritamente uguale a una parte– neceqsitò. p1·atU:he hnn <liritto di ,tettare e dirigere l'a- cipazionc alla lotta. La coscienza dell'impiegato, rifug– zione. r:, sotto tale ri'lpetto, l'apoliticità. della Federazione gente come tale - fino a J)OChissimi{due o tre) an11i degli in-iegnanti non potrebbe uepJ)uro esser oggetto di addietro - da ogni forma di politica 1 è ancora. cosl discu-,sione: essa ò assiomatica. oscillante o dubbioc;a, che hn. blsog-no qua'li di codift- :Ma l'astensione dalle lotto elottomli è ben altra cosa. caro con una deliberazione e~plicitn i suoi movimenti, Qui non si tratterebbe pii'! di abbattere una pregiudi- o di segnare con ordini dol ~iorno, \fCro pietre miliari, zialo, ma di rinunziare ad una dello pili efficaci forme i passi che va muo,•ondo. In questo solo modo poi l'o- d'azione. La partecipazione alle lotto elettorali e ad rientazione collettiva si riL paleso cd acquista il suo altre manirestazioni politiche avrebbe ,,alore di pregiu- \'alorc: ed ha bisogno di farsi palese, anche perchè dizinle solo contro gli astensionisti per principio: ma questo ,·aloro nou è tanto nel contributo numerico dei questi o non ci sono fra noi, o sono in numero cosi voti, quanto nel fatto steiso di quella orientazione. Ciò insignificante, che non occorre tenerne conto. Per noi è vero sopra. tutto per noi in'ìcgnanti: il contributo di la questione vera è di determinare In condotta nei sin- autorità morale, di propaJea.nda, di suggestiono, che noi goli casi: cd è questione per la quale non occorre il pos~inmo arrecare a favore di un candidato con un ap- consenso di tutti, come su una affermazione di principio, poggio os1>licito, è troppo superiore al contributo del ma basta il ,,oto di una mnggiora,nza, percbè, se su pochi nostri voti 1 perchè noi dobbi:uno rinunziarvi. ogni atto si volesse e dovesse raccogliere il voto di tutti, Cbo in tutto questo 1Jccorra prudenza, che non si debba molto probabilmente si finirebbe per condannarsi ad and:u oltre a quanto lo cose suggeriscono e la coscienza una inerzia permanente. JI che non è precisamente il collctti\•a ò diqposta a consentire, io so benissimo e lo fine dolio organi?n.azioni. sentii appunto al Congres-,o di Cremona, presentando il Si dovrà cercare che nei singoli casi l'orientazione mio ordine ciel giorno: ma tutto ciò - ripeto ancora politica i,;ia giustificata dai fatti, non suggerita da pre- una volta - si attiene alla tattica. e non intacca il concetti; che la minoranza non sia e non si senta so- principio. praffatta in modo da pro\far bisogno di una secessione, *•• o molti altri accorgimenti potranno essere necessari i So non temessi di allargar troppo i confini della rii- ma si nttongono tutti alla tn.tticn, non alla questione di .scuqsione, vorrei intrattenermi a. considerare iu !llOdo principio. pili compiuto le relazioni tra lo associazioni economiche Nò ò vero che le orgnnizzazionl operaie si astengano e i partii.i politici. dalle lotto clettora.li iu modo cosl das.,;ico, come sup- Uno dei fenomeni piÌl notevoli di questi ultimi anni pone x. !J· Se anche fo.,se, l'esempio non sarebbe cal- mi pnre sia la preminenza che, anche noi cnmpo poli- znnte. So ò vero che dalle organizzazioni operaie tico, hn.nno assunto le organizzazioni economicho sugli molto hanno <la a1>prcuclere lo altro organizzazioni ve- stessi partiti: e, man mano che gli npriori:,mi teorici nuto dopo di esse 1 è pure vero che ognuna ha le sue cedono il posto alle con'3id.erazioni pratiche, sempre pii1 armi speciali. La,;ciamo anche anelare la questione del- I la politica non accademica emifrra dalle chiuse pareti l'astensionismo, una pregiudiziale che paralizza le forze dei Circolotti nel camJ)O n1)orto delle associazioni opo– di molle Camere del lavoro (cito ad esempio quella di raie o professionali. Anche sotto questo )}iù largo ))Unto Ancona, ohe conosco più da vicino) o che non esiste dì vista mi paro che il consiglio di .r. y. disconosca l'in– por nessuna categoria di ìmpleg-ati; 11011fermiamoci segnnmento dei fatti e vada a ritroso dei tempi. lo nou neppure a considerare come in realtà l'orientazione po- so che cosa signiflrhi riconosC'ere liL necessità. di " uno. litica della clas'ie operaia si determini spontaneamente, anima politica nella lata significazione del termine,, e tantochò qual'ìiasi deliberazione sarebbe, nel pili dei di.,sunclore In maniera assoluta ogni II determinata vesto car;i, !òluporflua.C'è pure sempre la. ragione suprema e J>Oliticacd elettorale , 1 • anche transitorio, anche giu,ti– fondamentalo ùella differenza tra le organizzazioni degli ftcata e suggerita e re.:ia necessaria dai ratti. Le orga- operai e quelle degli impiegati, specialmente dello Stato nizzazioni ,on fatte per l'azione, non per la speculazione; F: diveri;o il !)unto d 1 attacco, son diversi i fini da rag- l'anima politica è priva di ogni valore, se non si esplica.

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