Critica Sociale - XIV - n. 16-17 - 16 ago.-1 set. 1904
Critica Sociale RIVIST.ll QUINDlCIN.llLE DEL SOCI.llLISMO Nel Regno: Anno L. 8 • Semestre L. 4 - All'Estero: Anno L. 1.0 . Semestre L. 5,50. Lettei·e e vaglia all'Ufficio di CRITICASOCIALE - MILANO: Portici Galleria V. E. 23 Anno XIV - N. 16-17. Non si vende a nuuie'l'i seJJlirati. JI Milano, t 6 agosto-1 ° settembre 1904. n Conr11•esso d•i, Amste,•dam, sulle etti p1·i11eipa1.i delitJei·azioni volevamo dm•e le no.st >·e 'i11np1•essioui, ci ha 1 ritc11rllato, pi'ìf elle non potessimo •imaginal'e, il niime,•o del 16 agosto. Lo abbiamo fttso pe1•eiò, ee– <·czional1nente, rol 1 ntnne1"0 scyuen,te. SOMMARIO Attualità. Ad Amste,·dam: J.a vttlo,.la apporente dei cm18ervof11,-;, {I,,\ CRITICA SOCl,\1,1::). - La~ mozio11e di Dresdt1 ~· J>Jscon;J al ro119resso (JAt•11t;s,Ou>:So>:, Ass•a:u:). Ftlice i11t;;lo: ti partito socU/tista co11t,·o lçt g1tt1Ta (~'01). L'l1-redt11Usmo f il co,wrg,w dt Udh1e (Av,·. LUHJ! (l,1.',P,,nOTTO), Dt11wc,·azUt fe,·,·ovUll'la (F11,11'PO Tu1'l.\T1). L11polUic<1 delle ol'gm1l:::a::io11i- eco11omlcJie e u p,·os:#1119 Co11unsso degH h1seg11m,u Stc0lld(ll'U (Prof. Uoo GUIDO Mosoou·o). Studi sociologici. Per le otlo ore hl l'isaia; OU scioph·L dtllll pri11uwe1·a dtl 1901, Il (ftno) AU:SS.\:<!OHO SCHL\\'I). I,e Casse (li. ,wttu11Uà, 1\' (flnC); La C(lssa /l(IZlQll(l/6 di l)/Oltn1itù (Dott. GIULIO CASAI.ISI . Pe1· t'i111pta11l0 tli 1111aCanltna comuuale a Cm111eto Pavese, lii, IV (DOti. LUJOI MOSTEMAltTINI). Filosofia, letterat.ura e varietà. Co111e G1'ulo Podrecca mette bi can:011tl/o L ,wstri ,1ier1'ivot11:io- 1uu-U (• 0 ). F,·CI Ubri e RLvi-$te: " [,A.VOl'O e ()ropr!otù del suolo !\C(lllCO " riel dott. 1~t1 1 L Mo,·euos )I. r,ui1so . AD AMSTERDAM .Ca vittoria apparente àei conservatori Nella C1·itica del 16 aprile, commentando i risul– tftti del no~tro Congrl'.'sso di Bolog-na (1 . ci sforzammo cli nnalizzare lo ragioni psicologiche e stol'iche della convivenza, nei partiti socialisti d'ogni nazione, di due partiti, di due anime, cli due - . come altri ama chiamarle - " tendenze,,, opposte al tempo stesso cd inseparabili, di cui Puna è sempre la minoranza più avauzata, perennemente accusata di deviazione o diserzione, e che, quando riesce vittoriosa e di– venta maggioranza, si stacca di nuovo e procede oltre, uuovamente attaccata ed ingiuriata da coloro che ne ripet.ono i procedimenti cli poco prima; sem– pre in arme contro le vecchie formo le superate, contro i semplicismi oltrepassati, sempre per l'azione nuova che le esperienze fatte e le cresciute energie e le esigenze nuove comandano. Questo perpetuo conflitto, questa audacia sempre trattenuta, questo misoneismo sempre combattuto e vinto, sono la vita stessa del partito socialista, la ragione del suo innovarsi e progredire, ciò che da (') I due parWL (CIUTICA, 1001, J)&g. IIS). un lato gli impedisce di stagnare o cli putrefarsi, e dall'altro gli impedisce di sminuzzarsi e di dissolversi. Anche l' « anima conservatrice ,, ha la. sua funzione difensiva e provvida nel partito, come quella che raffrena non solo gli « scarti,, dell'iniziativa indivi– duale, ma gli stessi slanci del pensiero novatore che, abbandonati a se stessi, scinderebl>C'ro esigue mi– noramm dalla massa rlei militanti e d"i ~-.· 1 ~uari, sempre conservatrice pet· inerzia <li ::ipirit<\ e inùc– bolircbbcro la continuifa e l'unità d'aziono dell'eser– cito. Onde, come risultante naturale delle due anime, si forma poi uel partito Panima media, anch'essa in continuo spostamento; la più ripugnante alla lo– gica, la meno simpatica, anche pei molti interessi persona.li cho d'ordinario la determinano; ma an– ch'essa necessaria e benefica come cuscinetto e come glutine, e quasi sempre trionfatrice, non per virtì.1 propria - chò non può arerne nessuna - ma per le necessità tattiche del movimento. E come, inoltre, i conservatori delle formolo antiche, i predicatori dei vecchi versetti biblici, si penetrano a poco a poco, negli atti se non nelle parole, riluttanti o spesso inconsapevoli, delJo spirito nuovo, del veleno dell'e– resia; così, per converso, le schiere più avanzate e meglio veggenti, anch'esse con gran dispetto dei logici puri, dopo a,•erc combattuto per le proprie concezioni, dopo averle virilmente affermate, piegano, uci momenti decisivi, un poco allo stile e alle forme venerabili del rito consacrato, contente di avere pro• iettato, nell'annoso otre, un ricco zampillo di \'in nuovo. Chi avesse la malinconia di rileggere quelle sette colonne, si convincerebbe facilmente che - per commentare i risultati del Congresso internazionale - potremmo riprodurle senza quasi modifirazioni. Anche ad Amsterdam, come a Bologna, la vittoria apparente fu dei conservatori: - lotta di classe, intesa nel senso primitivo e un po' fanciullesco delle origini, nel senso del periodo del reclutamento e dell'affermazione; anatema alPA.zione complessa, cli penetrazione o di collaborazione vig-ile ed armata che, a rendere fruttuosa la lotta, si impone al pro– letariato nei regimi democratici, dove esso può, a poco a poco, valendosi d'ogni concessione, giostrando fra i clissiclii delle classi dirigenti, pesare sullo Stato, prevalere nello Stato, conquistare e trasformare lo Stato; diffidenza (giustificatissima iu flrigine, in ra– gione della. stess~l impotenza politica del proletarf'ato, e giustificata tuttora nei paesi più arretrati politi– camente) contro l'opera dello riforme. - Nei partiti la intransigenza nel senso di timore dei contatti 1 dei compromessi, della cooperazione con altri partiti - sta sempre· in ragione della debolezza, che rende quei contatti effettivamente inutili e pericolosi. AJlc origini, un partito può conquistare così poco, così nulla, che ò tentato necessariamente, por affer– marsi e far proseliti, di ravviciuare a se stesso lo ultime mete, appena intravvedute, come fossero a portata di mano, cli sopprimere gli sta.clii intermedi, anzi di posporli. Il gheclismo pone le riforme dopo
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