Critica Sociale - Anno XIV - n. 11 - 1 giugno 1904

CRITICA SOCIALE 167 mede:,ime ricerche anche por In seconcln tabella e te– nendo conto del fatto che anche nelle industrie perico– lose non tutti i lavori sono Insalubri, ma solo alcuui 1 si arriverebbe ad una cifra tale da potere con tutta raci– cìlità, provvedere all'indennizzo di quelle poche donne che ogni anno In gravida.mm costringorobbo ad i~bban– donare il lavoro. Afa sarebbe meglio vietare in modo assoluto il lavoro alle donne in queste industrie perchò - anche all'infuori dello stato di gra,·idanza - gli or– gani genitali della donna, come hanno potuto constatare coloro che si sono occupati in modo s1 >ecia.le di questi studi, sono gravemente sconvolti dalle intossicaiioni pro– fessionali. Concludendo, ò neces!lario chiedere che le industrio insalubri siano totalmente ,•ietate alle donne o che al– meno queste ne siano escluse noi periodo della gravi– danza e ,1e11 1 allattamento. In Jnghiltcrra e in Oermonia alcune industrie, che danno luogo allo intossicazioni professionali, sono vie– tato alle donne dopo i primi tre mesi di gra,•idanza. Ancora pili severi sono la legge svizzera e un decreto d0l Consiglio federale che proteggono le gestanti contro le intossicazioni e le causo traumatiche che hanno in• ttuenza sullo s,•olgimento della gravirlanza. Come si vede non manca chi ha tracciato la via. Il. Riposo prima del parto. - La scienza ha vinto una bella battaglia costringendo tutt,i gli dtn.ti - ad ecce– zione della Francia - ad introdurre nella propria le– gislazione sociale il riposo di puerperio. La maggior parte delle nazioni ha adottato il termine di quattro settimane; solo la Spagna, in ,•ia ordinaria, e l'Italia in via eccezionale si accontentano di tre; mlL la Germania e la Norvegia pos!lono arrivare a sei. La Svizzera, pili innanzi di tutti, ha accolto nella sua legge il riposo di otto -;ettimane, di cui duo J>Ossonoes:;erc ratte anche J>rima del parto. Il riposo di puerperio contenuto nella legge italiana può accontentare gli igienisti, per quanto riguarda la maclre 1 perchè è sufficiente n permettere il normalo o tranquillo processo dell 1 involuzione uterina, così neces– sario alla salute della donna e al buon ei-ito delle gra– vidanze successive. Per quanto riguarda i neonati è un altro nffaro. Per– mettere alla madre d'allattare e di assistere, come l'a– more materno consiglia, il bambino nel primo mese rii sua esistenza, non potrìL che riuscire in sommo grado giovevole. T..a mortalità. del primo mese di vita, che noi 1899 (') ora circa un decimo della mortalità. generale, (63.280 su 703.893 morti) 110n potrà che ridursi. ì\la oc– correrebbe molto di J)iù. Quando si pensi che la mor– talità italiana del primo anno di vita ha raggiunto la enorme cifra di 23 l.269 - un terzo cioè di tutta quanta la mortalità nazionale - si comprende quanto sarebbe giovevole non allontanare lo madri dai bimbi prima dello svezzamento. Ma dispero che - date le condizioni attuali degli animi e dello cose - si possa rare di pili. Su di un altro tasto desidero insistere, perchè in CS'IO sono insieme interessali la madre e il fanciullo e vedo che anche alcuni di quelli che - nelle scienze mediche - vanno per la maggiore, ranno fiuta di non intenclero. Non è ignoto a nessuno quanta iruportanzn. diano gli ostetrici alla tranquillità di corpo e di SJ)irito nello svolgimento della gravidanza. I dottori Platon e Ytprt, concludendo un minuto capitolo sull'igiene della domHL (1) Statistica delle cause di morte dell'anno IIS99,l)ag. 38 e 4'.3. incinta, rin"!sumono così il loro pensiero: 11 Conviene ChC' tutti sappiano che la gravidanza lrn. tt1nte maggiori pro· babilità clì svolgersi in modo normale, o il feto di svi– lupparsi ìn condizione pili naturale e completa, quanto pili la donna si trO\'erà posta, durante la gestazione in condizioni particolari di benessere; d'altra parte ogni donna incintA. sovraffaticata è O'lpo5ta a partorire pre– maturamente "' (') 'l'utti gli scienziati e i pratici la pen 4 sano cosl 1 ma i migliori consigli non sen•ono che per le donne ricche. 11 nostro Parlamento si ò riflutato a modificare nl• quanto questa condiziouc di cose, o a introdurre il riposo innanzi il parto, beuchò ros-ìe invocato, oltrechè dalle donne inlercs~ate, dal Oruppo parlamentare socialista o da altri, dalle Accademie scientifiche o dai Congressi speciali che avevano esaminato i rapporti tra maternità o h1.voro. Questa hicunn. deve essere colmata al piì1 presto. Per gli 'ìtuclì e le ricerche del celebre prof. Pi11anl e dei dottori narltimm1l, J_ ,plourn.ew ·, Sarr<wle l..011r1/ ed aliri, è accertato che, lavorando negli ultimi me.,i rti gra\'idanza, In donna dà vita a bimbi mono sviluppati, e innanzi tempo In altre parole, le affaticato generano l>imbi deboli e prematuri destinati a soccombere prestissimo o a rim1\· nere, per tutta la vita, degli incapaci o degli infermi. Il dott. llarhimont, pesando i neonati dì donne ohe à\'evano lavorato in piedi o sedL1teflno al parto e quelli di donne che si erano riposate i due o l1'0 me.:-i ultimi della gra,·idanzn, venne alle conelu-,ioni indicate in questa tnl>ella (') l'e:;;omrdio cle, bambini alla 11utu-ila. l'rim!J)Are Donne che lavorarono in piedi flno al parto (355 primipare, :->23 mul- tipare) . kg. 2,flHI Donne che lavorarono seduto flno al parto{210 primipare, 388 mul• )lultllJllr(' tipare). · :3,0H7 3 1 303 Donne che si riposarono 2·3 mesi {298 primipare, 301 multipare) ,., a,291 " :J,457 Donne che si riposarono oltre tre mesi (109 primipare, 2:M multi- pare) . ,., 3,255(') ., :i,4:,7 I medesimi risultati furono tro,·ati anche nello gravi- danze gemellari. La dottoressa SarrrwlP·IAuril - parai• lelamente a qul?ste osservazioni - constata,·a che la \luratn della gravidanza ò di 20 giorni minore nello donne che hanno lavorato, che in quelle che si sono riposate. J loro figli sono dogli esseri prematuri. J: in base a queste o ad analoghe osservazioni che il prof l'i• nard chiedeva il diritto al riposo negli ultimi tre mesi dolla gravidanza. Quanto siamo distanti dalle timide clomande de11lioperai e dei socialisti, che erano dls1>0:aiti ad accontentarsi di molto meno! Contro questa richiesta di riposo, alla Camera italiana nella discussione dell'ultima logge, si sono 01>1>oste duo ragioni dal relatore deputato Di &m GiulUmo: la man• canza dollA. Cassa <li maternità e l'im1>ossibilità di pro• 1 1 D.r:1 l'l,.\TO~ et <;;1w•:T, 11v11lint dt la (tmmr 1 l)&g. 11;>. .:, Tolgo (IUCl\18 tabella da un dl\lqent(> rAl))IOrto llrCbellltllo da dou. t',\UQU•:T all',US0tk1li-011 1111tlo11C1lt (r(lllf(IL~t JH)llr u, profrrtlo11 1é11c11t clts t,·M•awm,·:1 Il 29 gennulo 1908. ('i li minor peso del lll'Ollatl di donne cli~ !Il r!11osarono p\Ìl tl1 tre 111estdlpC'IHl6certamente dal raito che le Jfl'~lantl che si rtvo~Rrono prima del set1to mese si trovarono In condl.tlont &)alologteho.

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