Critica Sociale - Anno XIV - n. 10 - 16 maggio 1904

CRITICA SOCIALE 151 di 45 parti annui per 1000 opemic-anno dai 13 ai 54 turni di cth) cui fa riSf'Ontro la media quasi tripla di 120 puerperii per 1000 donne di ugtrnle et:\ e cli tutte le categorie ( 1) 1 riduce a mnw della metà il (abbisogno finanziario presunto; tanto più ove si con– sid('ri che detta cifra di 45 per 1000 risultando da uno studio che potè considcrnrc mono di un terzo (160.812) dolio operaie della iudustrio libera o tu/te invece lo 11.553 operaie delle indust1·ie dolio Stato (Oucrra e li'inanze), la cui feconrlitì1 effettiva è u~uale a ben due \'Olte e mezzo (IO.>contro 40) quella dello prime, si troverà certo - di fronte al mezzo milione cli donne da inscrh·cr:,i alla. Cassa alquanto supe– riore ul vero '). I~ il busso quoziente di natalità nella popolazione considerata, ripercuotendosi sul premio di assicura- 7.ione, ci permetterì1 di arrivare al risult~to propo– stoci hrnto più sicuramente, in quanto c1 sarà con• cesso di 110n esigere alru.n contributo dall'erario dello Stato! Lo sforzo di contenere ogni proposta nei limiti clelln più facile attuazion<' ci imporrà una rinuncia hen pii, dolorosa se dovremo, per ora almeno, lasciar prive di ogni sussidio le gestanti nelle ultime setti– mane della gra,·idanza. Chi scrive è intimamente c-onvinto che il dovere di n1:1sistenza le~ale non sin. affatto minore per il periodo, per quanto non sempre facile a. predeterminarsi, che precede immediata– mente il puerperio - periodo forse pii1 decisivo del susseguente per la salute o la robustezza tanto della. nrnclrc quitnto clolla prole; e spora avere il Consiglio ronscn:deute almeno nel deciso proposito cli provocare provvedimenti legislativi in questo senso, tostochè il primo spC'rimento della. Cassa ci swrà ('Onfortati a s1>icg-arC'meno pavidi voli ( 3 ). (I) "<'COIU.10 Il C(•n11lmento 1\-01,!Il ebbero nel 1000,ln !talla, U)67.S76 lltl<'rl)('rll eu d.900.000 donne !ra i I!> e I 54 111111\. 1.'lnchlt';ihL dell'ufficio del 11noro cl dà 65!)3 pucrpcrll 1111 7:l.S6!> 011eralo oucrv1ttc 153.695 opC'ralc-anno). \!) Anrh(' Il tlOtt. Giulio C11sallnl, 11('1IIUO studio: ,t (},fesa (}tilt lll(ld1·t 0/ltl'(l/t Cl'ltkll Soclalt, 1903)1 trnrctando lo lln('O di UII 11ro– gotto eo111111Rrlo 1,cr la oroaz\ono <Il1111nC1\Hn 111 mntcrnltà ucl Clr– comlnrlo di Rl('lla, partl dal 8UJ)l)O!ltOChO Il blocco dello 11.000 OJ)O• raie <h-ll'lnd11strln bionese ros~t' compo~to di elementi nnnloght, !lJJChOl>l'r In Off('tt!va re(Oll<llli~. a c1ur111d('ll'ln~ll'mO della l)Op-Ola- 710110 tcmmlnllc italiana rrn I 12 P I CO armi CalCOlantlO 11ulnd! un 1,rolJRbl\(' numrro di 6100 marlrntc, ro111uozten1r di n1llalllà ùrdlnarlo del 21 JH:'rcento, ne dedusse un toiale annuo di IH:? gravlclanze, Ad a~~lcuraro R clucuna delle 11uRll un sus<1lcl.lO cll una lira al giorno 11Pr SO i,::lornl di riposo, gli oceorrC\IUIO clr1•a annue I,• .W.000, chc 11ro1)011r,·R di rRceoglle~e merci• un contributo di 6 llrc annue per elR11cuna 01,erala mRrllata, vf'r&Rto mctà clall'o1,crRla o meli\ dal– l'lncl11!1trlale L. 36.960), e un contributo com11lo111011tp.re cli una lira IJOrclai,ouna OJJ('rah\ (I.. G,ICO conferito dRI Comuni tenuti au•nssl– stcm:a sanllRrla d('tl(' rlspcuh•e 01,ernlo (totRIO I,. 10.120). Se II Casn- 11111 nvo~so potuto studiare Il 11uozlonto vero di natalità delle sue 11.000 opornlo, gli sarebbe J)ro1.Jabllm('11to riuscito di ridurre a 11oco 1itù d1'IIR mot/t Il contrllluto rlchleslo 1 <'Vllcrndo anche la compllca- 1.10110 del rlcor~o RI Comuni. ''> Il 11roic<'ttOd'Iniziativa soc1all~ta, dnlla cui parziale fm!lone <'01prOgf'tto Carc1mo risultò la 1cggc 19 giugno 190:l, propone,·a agli Ml 1 Cli 8: • .lrt. 7. - I,(' donne lltllt: lfltimf .,ti. itltl/11(11/t dfllll gn,rldat1:t1 (' ncllc :-1('1 lll'IIIIIIRIIOdt'I J)Ul'rpt•rlo non 1)0~!10110 (•~sere KU\JllC~SCKI lavoro. Qul'Sll termini saranno allariatl 1(tUU1tlo ,w rlsulil la necessità dM 1111 ccrt1lkato dell'rrltclo sanltnrlo del comune. M ,.,.,. ~. ,\ll'a~11lstcnza (lello (hHIIUl nel J)~•rlodo (/ll/trtdt11/e (' 8Ul'Ce11111,·o nl 1mr10 J)rO\'\'CdC'rli la CR~ia di rnflt<-rnltà In ragione del 1r, 11<"rC(•11tod1•1snlarlo glornullero M lltll'~ta C'n1:181L do ..rà essere l11tltultn rntro un ,umo <ln\Ju 1>romul– ,c11zlo11eCINlll llrl'HOlltO leggo O !jll,r,\ forrnnl/1 eol 8U881(11o tlollo Stnto. con l'fls'41Cur11:1.10110 dello tlonno lnvornlrlol, obhllgntorln por chi to a~~umo nl lnvoro, con un contrllrnto delle Ut•M~I'01wrnlo, o con tutto li• ponullh\ JlOCUIHlrle1iro,•on1011t1d:1\le trRi1Cre:1:1ton1o.Un. J)resente 1Cggo.,, ~ risaputo che, 1nsola11cloda un c,uuo I on~• mlaerovo\l di donne che venio110 colto dalle dog\le mentre 10110 sul 1a,·oro, gli stra11a:ut n('I periodo euromo do\lR ge1tazlono 11 rh101vono per lo più In anll• e11m·i1ono del parto, minor pe"'o del neouall, mnturlor numero di nall morii o non vitali. In c1ua11tlmilioni o mlli11rdl cli lire è calco- 1a1Jlle t'a,·a"rla del "capitale umano ~ dovuta a c1uesta causa P • .. Su <1ueste basi e con queste limitazioni Pl.'fficio del lavoro ha calcolato che 1 ammontando la somma dei saluri giornalieri delle partorienti •su un sula rio complcssh•o cli lire 15H.75!1.770 per 300.000 operaie– anno) a sole lire 30.l•i7,~'.2, ed e!!sendo il salario giornaliero medio delle operaie osscn·atc pari a lire 1 1 20 e delle operaie pilrtoricnti pari a lire 1,:M; lu <'ifra annua dei su8sidi di p11rpcrio 1 nella misunL <li 3 /, <li ,r;alariopfr i so giorni pnri.i:;fi dall'art. 6 (it•llrt legge, non su1>ererehhe le lire 680.000; ad a::isicurarc le quali basterebbe un prnni1J rii asxirurazione uguale a 4:J clecimillesimi dt .wtla,-io; e che, quando per ogni opc:rnh, fra i 15 e 51 anni fosse versata- in– clividualmf'nte o complessivamente - ,ma giornata e mezza cU wtlario all'anno - computate nel salario le eventuali retribuzioni acces8orie, i g-uaclagni del cottimo, ccc. - il fahbi!:logno finanziario sarchhc largamonto coperto. l_ja misura ciel sussidio, adC'guatn ai i¼ del f{rtlario normale la cui cifra sarò. desunta dal salario medio dell'annata prececlentC' per o~ni operaia - ci pan'C' pili equa ch<' non quella dC'I !-!C'IIIJ>liee mezzo salario, anche in vista del quale a buon conto 11Cfficio del l:woro aveva indirizzato i suoi studì, trattando~i <li un J>Crioclonel quale le curC' igieniche e la necessit.'t di una buona alimentazione importano un dispendio anche maggiore dell'ordinario; tanto maggiore, anzi, qtrnnto più, colla esiguità del snlario, fu meschino il tenore precedente di vita. 'l'a.ntochò fu 1.dfacciata. dn un commissario l'idea che il sussidio, anzichè pro– porziorrnto al salario ed al contrihuto individualo, dovesso essere unico ed u~uule por tutte le puer– pere: idea generosa senza duhhio, ma che al Comi– tato permanente apparve non ahba!-!tanza pratica per potersi accogliere. È dn notare che i 3/l del !'ia• hlrio, venendo pagati anche IH"r i giorni festh·i 1 si adeguano <1uasi ai '✓io della mercede effettiva nel periodo di un mese. Ad ogni modo fu ammesso, a proposta dello seri· vente, che in nessun caso, il sussidio giornaliero dovr-h essere inferiore a mw lira. lnutile aggiungere che elci sussidio dovranno fruire, qualunque sia il loro stato eivilt•, tutte le operaie' ai:n\icurate. i..; poi evidente che guarcntiti i :J0 giorni di sus– ~idio, ('eS~fl la ragione per la quale l'art. G della legge ronseurh·a che, in ,•ia eccezionale e sul fon. damC'nto di un <'ertificato dell'L"fficio sanitario, la astensione dal lavoro si ,,otesse limitare a 3 setti• mane, iil\'ece di un mese. Questll. seconda parte del• Part. 6 dovrebbe quindi essere soppressa. * * * Accettato queste hasi cli massinrn 1 cd accolto. per ragioni intuitive, il concetto doll'w~.~icnmzione ohbli· gatoria, o di un'unica Cassa (,rnzichè di Casse con– sorziali)1 da istituirsi, con ordiruunento autonomo, preijso In Cassa nazionale di pre,·idenza; dh·c-rse <1uE"stio11i s presentorono al C'omitato permanente l' alla SJ)CCialeCommissione 1>er In liforma dclht lcg-g-c in discorso t 1 ), relath·e alla distribuzione e al ,rr– sGmento del J)remio di Gssicurazione: a) se, e in che rispettiva misura, dehhpno con– corrervi le operaie e gli industriali i h) se il contributo dchhH. Jlr0porzionarsi ad ogni singolo salar io, o stab ilirsi in un11quota fissa, unica per tutto le assicura.te ; r) se, i ndipendentem ente dalla proporzione col salario, clebha variare coll 1 otà dello operaie. . .. a) Si fece interprete il collC'g-11. Saldini, nel Co mitato permanente, del desiderio tli taluni inclutitri1tli 11, !ialdlnl, nclna, ruratl. Callegarl.

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