Critica Sociale - Anno XIV - n. 9 - 1 maggio 1904
CRITICA SOCIALE 137 Il male è che nnche questi aumenti sono in 1>11rte apparenti, pcrchè dti essi si elevo detrarre la ttlsim di ricchezza rnohill' per alcuni aumenrnta, per ultri, finora esenti, imposta. Per consog-ucnza il guadagno effettivo della categoria a) invece ,li e-.sere di L. 800 è di L. 248,i5 b) 11 250 ,, 11 160,- c) Il 200 Il ,i 117 1 50 e così di seguito. Peggio, poi, stanno lo cose per i maestri e mae– stre superiori. Siccome ogni aumento dato n. costoro doveva ri– petersi anche per i maestri inferiori parificati, no nasceva che un t1ument.o, per es., di lj, 100 dato ad essi recava facendo i conti sui soli 39.524 mae– stri godenti lo stipendio lc~alc - non solo una maggiore spesa di L. 400.000 per i maestri superiori, ma un 1 altra di tre milioni e mezzo per gl'infcriori; cioè, facendo lo 1>roporzioui rol totale di 50 mila insegnanti, la spesa nlRggiore 1-1»rebbestata di :; mi– lioni. i:; allora tl.ddio bilancio! Così dei 3939 maestri superiori godenti attualmente del minimo legale, nelle scuole urbane 77 maestri superiori guadagnano L. SOall'anno 369 uo 1171 100 72 94 30S 962 e nelle scuole rurali 120 100 658 mae,,tri suJ>eriori guadagnano L. r,o all'anno 52 ,, ,, 100 228 maestre ,, 80 82 ., 70 11 110 Queste cifre sono così eloquenti, che lo stesso .\li– nistro, nella spemnza cli attutire le proteste dei de– lusi, ha escogitato Fespodientc di assegnare a titolo Ji assegno personnle la differenza fra l'aumento le– iiale e tu. somma di LOO lire a Lutti coloro, a cui la nuova tahella non conferisca un aumento di almeno I00 lire: metodo, in verità, non molto raccomunda– bile dal punto di vista. morule, perchè 8i sforza di tappar la. bocca ai predenti per lasciar a denti asciutti i futuri e che per giuntu. ha in questo caso il difetto cli adoperare ... un tappo troppo piccino. C 1 è poi l'affore della ricchcz1.11 mobile, la. quale falcia gli aumenti ai più e ad ttlcuni produce ... una perdita. Infatti gli insegnanti superiori maschili di prima urbana. guadagnano lire 30 di stipendio legale, 1>iì1 lire 70 di assegno per,,onalc, de,•ono pagare in ricchezza mobile L. l0l,25 più di prima: c1uindi per– dono L. I,25. J1J nito stC8SO modo i !rnperiori ma– schili rurali di prima classe llerdono L. 6,25, e c1uelli di seconda L. t,50. gviclentementc il Ministro dcll'l'struzionc noi com– pi lare la tab ella non 1>ensòa questo piccolo tiro che la ricche1.za mobile avrebbe giocato lt lui e ai mae– str i; e ricon oscerà. lui per il primo ht neccs1:1itàdi esentare dalla ricchezza mobile gli aumenti, o cli modificare le tabelle in modo che la ricchezza mo– bile divenga ... innocua. Ciò che, poi, non si capisce ò come mai l'onore~ vole Orlando, con quel 1:1uo ingegno lucido e pratico, di cui tutta la legge, coi suoi stessi difetti, è testi– mone, abbia potuto proporre che questi aumenti - non d(•l tutto disprezzabili, sehbcne sempre insutlì– tienti per gli uni, irrisori per gli altri - dchhano esser conseguiti in un triennio, in ragione di un terzo ogni anno. La escruzionc di mm leggr è ammissihil<' che si gradui por lo :-ipuzio di un triennio r magari di un !;C~sennio, se hl leg1-;eril'lolwi tll'finitn•nmentc tutte le que8tioni o dit un assetto 8tahile alh1 materia rhc vuol regolare: ò incon('epihile in una lrgg<', In <1ua\c dagli stessi più heuevoli non 1,otrebhr csi;erc con~i deraca che comr un provvedimento non disprezzahile, quando ne fosijcro corrotti alcuni difotri <'videnti, ma provvedimento inadeguato allo sropo, e perciò di indole tram~itoria. Voler fare a pezzi and1e la trausitorietù. o la immllicienza è come voler sm1c·itare contro la leggo h, opposizione nnchc di coloro che ne sarchboro srnti in qui.dche modo, con unu C'secu– zione immediata 1 a,·vuntaggiati. . .. !~sposti così i difetti e la insufficienza della lcg-gc, noi senthuno, per altro, il ilovere di tlonrnudnrci se i,ia opportuno, se sii.t utile desidennC', come molti fanno, che la. lfgge non arrivi in porto, visto e con– siderato che non p11rifica lo donne a,g-li uomini e non eleYa a 1000 lire gli stipC'ndi minimi. Dei quattordil'i milioni IH'l'<'ssari ai lllRC'stri il progetto OrlRndo 11011 ne dà che otto: <1uesto e senw. dubbio clcplorcvole; ma intanto ne di't otto, e pari– ficando i mal•slri inferiori ai superiori elimina un ~rave inciampo a una ulteriore riforma definitiva. In siffatte condizioni non sarcbhe a!:l:rnrdon•spingC'rC la riforma, 11erchò è incompleta, senz'altro v11nb1g~io che quello cli lasciare tali e quali IQ difficoltà pn•• senti'! Giacchè c'è modo di fare fin ,la ora mezza strada, pcrchè voler rimaner fermi e aspettare u farla in seguito tutta intiera? Molti maestri comhattono la legge per<'hè temono che dopo di essa por un pezzo non Ri parli più di scuola cleme11taro; ecl è questa evidcntement<' la in– tenzione ciel C:ovcrno, pel quale la legge Orlando de,· 1 e::iserc la pietra sepolcrale della aspris~ima. que– stione. :\fa dev'csser cura doi maestri non la~ciarsi schiacciare dalla pietra. t o non è la loro organizzazione' così salda dn sostenere, suhito dopo quC'sta primn vittoria, unn nuova hattag-lia '! li unno o non hanno essi la co– scienza del loro diritto e dclii\ loro forz,l, e sono essi co1winti l!he alla loro cau~u non debba uumcarc la simpatia dC'I paese'! Se hirnno quc::;ta C08Cicnza, non dovono nulla tcnwre dalla prima conquista; se non l'hanuo, allora il meglio che pos~ano fare è tli ijtar zitti, e di nccett11ro qudi e Hommedsi l'elemo– sina, che dc,·0110 sentir(' cli non mcrih1re. D'altra 1>arto 1 nullu è più ingrn~tificato d1e la paura. ùi veder per lungo tenq>o sepolta la qurstiono della scuola o dei maestri. 11 nostro 1>acseuttmYer8u oggi una crhJi profondissim1l, h\. cui soluzioni' defini– tiva si a,·rà. alle prossime C'lezioni genenili. Se in queste prevarrà la corrente ronsen•uLrice militarh,tn, allorn sì che non si parlerà pili por un J)C'ZZ() nè dì 1:1cuolcelemrntari, nò cli scuole !!econdarir, ma si parlerà solo cli cannoni, rannoni, cnnnoni: <', in ,·ista di queatA. possihilitì1, il meglio cho i nrnestri possono fare è cli approfittare di quf'st'attimo fugg-cnte per afferrare piit <'he possono. Se pren1rrì1. la corrente riformatrice antimilitari.:;ta, allora. la questione della scuola diventPr1\ In que!ltionu capibile della 11ro81si111a legislatura; e lo divcntcrìi. 80(>ratutto, se la dasse in::;cgnante avrll contribuito ('On tutte le sue forzo alla grnnde hattag-lia pc>I ri1111oviuncnto politico del paese: o in quo::ito <.:aso,la lt•gg-t,Orlando servirà. non più di pietra t-1e11oleralc,ma di primo gradino per In. riforma dcfinitiYa. Ol'imiegnanti hanno la loro sorte nelle proprie m,rni 1 purchè vo1.diano e l:!lìppiano usare della loro forza: se no n v orranno, st• non sa– pranno, non lrnnno nessuu i.li ritto da accampare; tacciano e la smettano cli 1 ·int ronar le orc<·chie al mondo con le loro querimonie vane.
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