Critica Sociale - Anno XIV - n. 8 - 16 aprile 1904

116 CIUTICA SOCJALE dcll"nttualo mag1,porauza del 110... tro partito ci di\•ide il 111,J<fo di ralt1lr11·el'opn·a J><11·lumr11tar,., quella in ro'1{ro,1l<1 <lrllr ,wym11.::":io11i ,li mr.,ti, ,.,., rltfla r,zione drgli sl'io– Jlf'l'i. cct•.; <'i dl\"ido uu comples;;o di apJlrczzamcnti o di con<.'ctti, i quali ri J>Oll{fmw wlla tlir,lfim dPi riformisll, pili che 11011in quella dei rholu:donari Ecco perchl• ap– pnrtcniamo alla minornnza 1 OC<' •. 1 Delle .. dnC' anim{' M all'C'rrnall•:-ial Congre:-~o, è dunque ht'n l'hiaro (JUHI<'il proponente reelamas:;e per ~ua. Nè noi ::;enza rreare requh·oco ben magg-iore di posnro a dh)sidenti da quello che, sulle questioni prnticho os:st.'nzi11li, è il nostro proprio pcn– sit•ro potr,•omo ri1111eg->1rnc la compagnia dopo ;ner ('!iaul'ita in primo snutinio 111 nostrr. più precisa afl'C'rmnzionC' Hol pt•rd1l' hl formula. del Hig-ola ll('CC!lllll\'!l all'unitiì del )Hll'tito - chC' non impli('n, anzi csdud<' 111 unione' di clementi incompatibili e aC('C'nrrnYH alln lll'l'C'!-!Rit:1, che' è cli ogni partito mili– htnt<•, di ,·ontt•mperiu·c la piena lihertì1 della critica con Ja disl'iplin11 11C'll'nzio1H': postulato che cli,,cnta 1.1ssurdo soltanto ncllu. l11rgn di maniche, anzi scami– çiata formulo fcnia1111,come quella che, ammettendo teorknment<' in un piutito medesimo la cui azione' ò quasi tutta di 1>ropagandn 1 ossia di critica - prin· ci1>i t' metodi r<'di,.nmenic antit<'tici, cd elidenthd a ,ieC'mlu, in,nh·NC'hlw il rinnl'i?fUllC'ntoattivo e la pro– sti111zi01w ,,O1011tal'i11, )lt'r la minoranza, della coscienz,1 pro1ufo P del IJl'OJ)l'iOJll'll!:oiCrO. 'J'uuo l'iÒ può spi1H•(•r1•agli (':,tc,ti, agli adoratori dd g-P~to, ,zahclhrnti t'Olllt' fierC'zzn i comodi <lei proprio t'1,.t"0tilrn10 indi,·idtrnlc. Invano opporremmo a l'Ostoro che la nostra ficrrzza trionfò, como mt>glio non si ~aprcbht• ima:.dnnr<', per lt• nostre dichiant– zioni, sdegnose di og-ni ll'nocinio d"arte diplomntica, per In fon:a del numrro e, la. coerenza delle idct• dichiarate. 'l'antol'hè non solo ò assicurata la vita dei nostri ('ir<·oli autonomi quelli che sono e quelli che :rnranno 1 Jl<'I' \(' stt•s:,C' nCCC'SAità. che fc<"ero sor– g-No i primi contro i quali ogni non supposta so– pniffozio11c o di DirC'ziono ciel p11rtito o di nfert'udu111 ò destinata a :-.p1111tarsi nella solidale resistenza di circa la ml'tÌt dC'I partito, irnzi del suo gruppo piì, 1111111C'ro15O e piì1 suldo; ma, quel eh\· pii,,(' assicurata ht. osplicuziont• lihom t' sil'ura, e disi1nolta eia ogni ('quivoco ormai, di tutto il nostro 1>cnsicro e di tutta ht. nostm azione: In quale, rimossi gli equivoci o numerate le forze, toglierà ragione cd asprezza al pcrdit<'mpo delle polemiche vane. Che la no:,ha posizionr !.i sia rafforzata nel Con– !!.Tl'stw, è 1·n~u cht• fu H molti inatt(•sa, e lo confC's– :-anmo1 P dw l' urrnuinrnmcnh- ricono~t·iuta. Xon noi ('C'rtanwnt(• a, n•mmo ng-~i hbo~no cli atrcnuar('i e rim pil'l'iolin•i, rinrnnd:rnd o, co me 1tltri fa 1 le cagioni pro– fomk ck\l"immt•dintn dh.st •n:-.o, prima act·ampat<' l'osi :-.1nL,·ulliamentc, :tll(• cnlcndc greche dell'anno :W00. 1) Xè tiarà dalla parte nostm che si iwn't !"edificante spettacolo della C'Saltaziorw smaccata, a scopo cli propria difc~a (' coni:ioliilflmPnto 1 di chi è desig-nato Yittima Ili non lontani P g-iil meditati fcostini. Qut•,.ta u~l'lolula ~i11<·t•1·itì1 1 questa c"plicazionc in– tl'ra di JIC'll~it•ro (' di prog-r,unma, si ha dtl pretender da noi. )la imrPhhC' l'OZ/.1tr 11C'll'1,~sunlo :-e quC'II<' il•:.:·g-idi g-r,uluulWt e di adathtmento progr<'liSivo, di tui pn•diC'hinmo il 1·ispC'tto in rapporto alle cla:;si hor,i.dll•bi <·on l'Ui siamo in lotta, vcnhsscro da. noi (•alpcstat(• nC'i rupporti con cii> che ò Pogl,.!'otto imme– diato <lolla 11oi:itl'll 11~ion(• e della nostra. illimitata clernzionC' di militanti: noi rnpporti col 1woleta.riato. l~A CHITICA SOCL\1,E. Y(•l(l(('8\ I\ 11or1u110110 arth·olu di (I. I, M fHIJ)O /Il rif/01•if1 ~ l\!'llR AUW(l/1(/l'flifl. 11-l'i nprlll• La liberazione del proletariato ('on 11111'~10 titolo il /,111·1w11 di fit>norn {14 rorr.) rill,.sumc. 1wlrarti1•olo <'lw ~,,gue. IP ~111• linnli impre,--.;ioni ~ui rh;ult~ti del <.:011.l{n•~rn ili Hulo1{1111. ~0110 id('(' <•hi>, in fornm d:\·cre1u. 1•nllinrn110 f'olfo 11011tr1>, Pàpr('hP i4oprn. PPr<'ii, le riproduciamo. lit•ti ,lei ('011~('111m 1•--~1•111inh•. :'\e siamo uscili <'Ome da un mortorio .. \ndrea <.:osta, che è ror,,o il solo italiano dotato della potenza di olo– ,,ar~i dallo bassure del momento ai cieli dell'ideale sempitcrno 1 non ebbe cuore di pronuncinre il discor~o di prammatica. l"no spunto dell'/11110 dti Lrll'orafOl'i si smorzò nel1 1 aru gre,·c. Lo iroso parole o i rcrrci propositi dei \'incitori, in quell1istnnto, piÌI che 11110 scherno ai vinti, pa.re\ 'ano l'cpice,tio rlell'unitò. del partito. l,a quale ò morta, stramorta e bene incassata: l'alba triduaua non la \'Cdrà. risorgere. Tutti, o <1ua:-;i 1 coloro che si recarono a Bologna col mandato di propugnarla (come se potesse concepirsi la commis<iione di rar dh entar uno ciò che è due) dovettero persuadersi che In scissione è proronda, organica, dipen– dente da causo IJen altrimenti serie e generali che 11011 i pettegolezzi d1:,lla tale eittil o i nervi del t.alc scrittore. Do,·ettcro persuader,i che siffatte questioni non si sciolgono con la rormola banale del ~ .:-empre avanti ()er la \'ia maestra, scn1.a dc, iarn 111'. 1 a destra nè a :-inhtra ,.,, clappoichè resta '!Cmprc da -.aJ)ere quali :-iano le de,•ia- 1.ioni e, sonntutto, 1,0 in rondo alla co-.idetta ,,ia maestra, -.;plenda il ,olo doll1av\'cnire o ~i mostri In luna nel pozzo. Xè d Yenga. OPJ)O"ttoche, come uno è il proletariato, ('0-~Ì uno de,·e es'lero il partito che lo rappresenta. Anche la borghesia (,, sotto certi aspetti, una, e pure i partiti <·ho la rappresentano sono molteplici. E non è esatto che il prolctarinto costituisca un monolito: fra nntelligenzn, hl colturn 1 la CO'lcionza, le esigenze, i bi:-01.p1i 1 ltl ,·ita, i11- so1111nncollo sue nspirazioni e il~ sua. tattica, di molti gruppi 01·ga11izzati 1 o la vita di t,t.nta pO\'Orn gente di– S))orsn, incosciente o quindi supinamente passi"a o tor– ,·amento impul:!i\'a, pa,;sa u11 gran tratto, onde s'irrndiano radicali dift'ero11zc nel metodo d'azione. Or co,ì nel (;ongres:-io la ma).{gioranza catastrofica ru dC'torminata dal \'Oto delle ::..czioni meridionali. Xci )lcz– zogiorno1 prho di indu~trie e reudalo nell'agricoltura, lo ~car~o sociali-.1110 è naturnlmoutc cata-,trottco. La mi-.eria è gr,uui(' e gli animi ei;aspcr,lti .\tn\'icn. è l'accidi.1. )lanca la ror1.a 1 la J)o-.sil)ilit:\ di concepire le riforme, di sollernr-.i t:ol la\'Oro in,lcfrs,o. Xon resta che giuocarc 1111 terno al lotto della rholuzione e a-.pettare. Ora 1 ('hC questo sin lo 'liato d'animo di povere folle ar– famatc, ,'intende e -.i compl\ti-.;ce porche è umano. Ma non s'intende che a tale inreriore concezione dcUIJa acconciarsi quel proletariato clie ha già saputo clc\'ar.,,i 1 che ha giÌLcomincialo n costmrre la propria casa, che, nell'org1inlzzaziono O('Onomica o,::nor sviluppantesi e fran• cheg-giata dnll'nzione Jwlilica, vede il graduale divenire del socialismo, cioè di una società. senza padroni. r.e speusiorotezze 111·csuntuo,;e 1 che :10110proprie degli '!Chiavi, non si con\'engono a coloro che hanno saputo liberare i loro occhi dul velo dolio supcrillizioni 1 a coloro che, vi\'('IHIO in quello stato d1:rnimo e fra quella lecnic:l porrczionntt, ('h<'. -.;cco1HIO il manismo, cofltituiscono gli antecedenti log-ici o n<'cessnrì del .:,ocialismo 1 lrnnno da lottare non eon llC'lniei ipotetici e lontani, ma coi ne– mici cli tutti i gior11i, su questioni pratiche di determinato

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