Critica Sociale - Anno XIV - n. 8 - 16 aprile 1904
CRITICA SOCIALE 127 battaglia su questo terreno, in attesa di quel suffragio universale che semhrerebbe dover far parte del pro• gramma democratico, nella ipotesi che esista un programma democratico. Lo 2500 scuole sono stato giudicate insufficienti per i bisogni della ignoranza nostrana; e tali in realtà sono; ma intanto si comincia a far qualcosa, e per cominciare basteranno. Quando si saranno ma.– nifestato insufficienti - e auguriamo che ciò ~ia presto - dovrà esser cura dei partiti democratici - dato che arrivino a capire 11importanza del problema scolastico - chiedere e imporre che sieno aumentate. * * * Riassumendo le nostre osservazioni su questa prima parte della legge Orlando, sembra a noi che essa si possa paragonare a una macchina, che sarebbe rie– scita magnifica, se il costruttore avesse potuto se– guire la ispirazione g-cniale primitiva; ma, siccome la macchina por 1>rodurre tutti i suoi effetti avrebhe dovuto consumare molto carbone, il costrnttore hit dovuto durante il Javoro cambiai· piano, ridurre le proporzioni deJla macchina, rattrappirlA, mutilarla, deformarla, finchè ha ottenuto di farle consumare solo la dose di carbone disponibile, rinunciando però a quasi tutti i ,•antaggi di essa e aggiungendovi qualche danno. Dovere delle organizzazioni scob-Ht,iche e di quei 1rnrtiti politici i quali per caso comprendessero la necessità di trattare con scrieb\ i problemi della scuola, è quello di impadronirsi delle idee fonda– mentali fecondissime del progetto Orlando, svilup– parle e farne la piattaforma della propria agita,.,ione. In via subordinata, quando non si possano far subito prevalere le idee pili larghe, è dovere accettare il progetto Orlando, salvo modificazioni nei particolari, fra cui ci sembra indispensabile la sopprnssione del– l'esame cli maturità e della relativn tassa ( 1 ); ma, questo non donebh'esserc considerato se non come un piccolo acconto su quel programma di riforme immediate, su cui le organizza,doni degli insegnanti dovrebbero prepararsi ad aspettare e.... stroncare i deputati cli questa Camera agonizzante alle prossime elezioni. GAE'l'.\i'iO S.u,vt:i\11s1. (Al prossimonumero l l•ro,•vedimenti [JOr i maestri). ( 1) Il 1>as:1agglo une ,iccondarle c10,·rebbo co11t1nuRrC a(I avvenire clopo la qulntll, flnchè non fosse Istituito Il corso pre11araiorlo. LEGGI SOCIALI INGESTAZIONE LA LEGGE SUL LAVORO RlSlOOLO. li. Il lavoro risicolo e l'igiene. Quando gli apologisti, ad ogni costo 1 della risaia hanno - con cifre alla mano - dimostrato che ò rehi– tivameute non grande il numero dei lavoratori che si infetta di malaria nei lavori risicoli ed anche in quello tanto criticato della mooda 1 credono dì toccare il cielo col dito. Vedete - essi esclamano, con lieto accento di trionfo - la risaia non è antiigienica come voi 1 con vieta e bolsa rettorica, andate cianciando. Oli entusiasmi di queste ottimo persone sarebbero fon– datissimi se l'insalubrità della risaia con.<iistesse solo uei suoi rapporti colla malaria, ma il guaio è che - se an– che questa per inC'anto sparis~e - il lavoro rìsicolo e in particolar modo qttello di mondatura non perdereb– bero i loro .caratteri irreduttibilmente cont.rart ad una buona salute. Non ra bisogno di essere de' tecnici. Basta essere sem– plicemente degli uomini ragionevoli. Rimanere, per dicci, per dodici o pili ore col corpo piegato a metà, compri– mere gli organi digerenti specialmente nelle ore della digestione, sottrarre allo stomaco, nel momento culmi– nante della digestione, sangue a mezzo del pe<lilu,•io caldo continuato, rimanere lungamente coi piedi nell'ac– qua, ricevere io volto il vapore caldo che nelle ore po– meridiane si sprigiona dall'acqua, essere sferzati, per ore ed ore, da un sole torrido, tutto ciò non può che avere la sua ripercussione vicina o lontana sullR salute. Se poi si tratti di donne gestanti, il pericolo è pii1evidente. 11 dott. Pezza, - uno degli entusiasti della risaia - osserva, a questo proposito: u Io non ho osservato, nè gli altri colleghi lomellini hanno annotato l'accidenta– litl~ degli aborti e dei parti prematuri nelle mondatrici: ma è fncile cosa concepirne la po!tsibilità reale, por la posizione del bacino durante il !iwOro,la rivulsione eser– citata dal pediluvio caldo e le congestioni seguenti, l'ec– citazione delle contrazioni uterine provocate dalla fles– sione addominale. " (!) Il dott. Ragazzi invece afferma che '" non di rado si verificano aborti e parti prematuri ., o aggiunge: u Co– nosco il ca~o di una donna: che, sorpresa dalle doglie mentre mondava, ebbe appena il tempo di ritirarsi dalla squadra e partorì in mezzo alla: risaia. ,, (') Di questi casi pietosi ne capitano tutti gli anni. Pil'1 frequenti sono i disturbi gastro-enterici e le der– matiti. 1 disturbi gastro-enterici, numerosi sovrntutto tra i mondarisi immigrati, dipendono dalla qualità del vitto che viene loro fornito, dal modo con cui è confezionato, dal suo volume, dalla sua invariabilità, dall'uso di acqua pessima, dall'insufficienza. del riposo nel momei1todella digestione, dalla posizione del mondariso nell'acme di essa. Altrettanto frequenti, se non di pili, sono le dermatiti a.i piedi, alle gambe 1 alle mani. t: chiaro che la perma– nenza per uua lunga giornata in acqua, la cui tempera– tura gradatamente si eleva, la ripetizione per giorni e per giorni di questa immersione, l'azione delle erbe in decomposizione, delle sostanze chimiche rlestinnte alla fertilizzazione ciel terreno, la presenza, forse, di orbe speciali dotate di spiccate qualitit irritanti (la cosidotta erba grata?) debbono avere un'influenza dannosrn, sulla pelle soggetta a questa molteplicità di azioni nocive convergenti. t~ così che - doJJOqualche tempo di lavoro di mon– datura - le gambo ed i piedi, specililmente, si arros– sano, si tumefanno, si screpolano, danno luogo a \•ere e proprie malattie della pelle che - per quanto non sem– pre bene individualizzate, per quanto non ancora del tutto studiate - sono innegabilmente una malattia. pro– fessionale, legata indissolubilmente alla natura del la– voro. È difficile stabilire quanto siono diffuse queste ma– Ia.ttio, ma tutto ra credere che non si limitino a. pochi casi sporadici. Oli impiegati dcli' Uma11itaria 1 interrogando le squadro dei risaiuoli che ritorna.vano dalla monda, hanno potuto fare questi rilievi. Nelle squadre provenienti da '/'1·0111ello e Viyemno gli ammalati sarebbero stati il 40° 0 , in quelle di /.,Qmello il 30 ¾, Di 200 risaiuoli diretti a Modena, 70 erano ammalati di eritema alle mani ed eczema ai piedi. ( 1) noti. l't:zz", loco cli .. rrng. ss. (1) l)ol.t. IIAO,\ZZI, loco cli., l)l'g. Il.
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