Critica Sociale - Anno XIV - n. 6 - 16 marzo 1904
______________ c_R_IT_I_C_A--:s_o_c_IAL_ E __ _ ___ _____ ss_ . .. E ,•calamo all'ultimo punto, cho ha t,isogno di essere Illustrato, dell'articolo di Enrico rcrri. " Ln lotta dì classo non è la collnbornziono di classe.,, - egli 11cri\'8- 11 alle riformo noi dobbiA.mo contribuire spronAnllO o controllando, ma non collaborando colla classe dominante; un partito che assuma parzial– mente il gO\'Crno od appoggi slstomnticnmentc un tnf.llrlzzo di go,·erno in pieno regime borghese-capitali– sta sarà tutto (uorchè un 1mrtlto socialista, che seguo Il metodo della lotta di clas1s" • ., }~d ceco che anche Ferri golln la scomunica, mentre poco dopo confessa II che 11ulla ri ,•, di as~oluto edi i11fal– libile ,. cli i11wmtabile 11til1110111l0 ,mumo ,,. Opcrchè allora non ,,o<i,lamoanche noi ucrc l'opinione decisa e ferma cho I laln•folisli polrnnno essere tutto ruorchè dei socin• listi? 'l'nnto più che le no~lre eonclusionl sono In con– seguenza di ragioni inconrutnblll, mentre l'on. Ferri nel suo articolo ra delle pure e sempll<'i affermazioni. Ma veniamo alla collabom:lu11e di dn.i'lt, a QUC!-ila t1.dullerazlonc, sccoodo il Ferri, delle\ lotta di cla'-sl. Cos 1 ò la lotta di classi? r.conlda Uissolati in un aureo opuscolo che nacque in epoca troppo lontana dagli nnonlmenti attuali per essere so~potto, polemizzando col r.uzzatti intorno alle alte Idea– lità della borghesia, non sosteneva che la legislazione sullo fabbriche e la introduzione del lll)ero scamUio In Inghilterra non furono che Il risultato della lotta di classi combattuta fra gli induslrlali o i ))ropriotari ron diari, aiutati un po' gli uni, un po' gli altri, a seconda del lo scopo, dalla cla:;.sc operaia? 11wuggesth·o opuscolo di Carlo Yan: sul libero scambio - nel l~fl - ò (orse l'opera di un borghese? Quando )!far'( nell'indirizzo dcll'Jnternnzlonalo scrh•o,·a: " I no– tevoli vantaggi fisici, morali o lnlollettuall, che derivano (dal bili delle 10 ore) agli operai dello fnbbrichc 1 sono ora riconosciuti u11i\•ersal111enlo., - esaltava ror'IC', colla collaborazione di classe, l'nclulternziono del metodo socialista? Jutattl, cos'era, se non colfolJOra:lont cli classe o della peggioro specie - secondo Il Ferri - l'appoggio dalo nelle cleiloni dapprima ai liberali e ool ai conservatori, per ottenere dagli uni l'abolizione del dazio sul grano, e dogli altri la legge sulle fnbbrlche:' Lo sluillo di nuo,•e leggi di riforma - tributarie, giu• ridiche, sociali, ccc. - pa..-.ato per Il crh•ello della crilicn. del ))artito socialista o della rnn'!sa operai:., per mezzo del loro organi - Leghe, Camere del lavoro, 1:ec10- razlonl, ccc. - o portato per mezzo del nostri rnppre– scntnntl, in Parlamento, non ò contemporaneamente lotta o rollal,on,zio,re di classe'!' La nostra Ol)Cra. nei Muni– cipt, nel l'arlamenti 1 quando non ò di solt1 critica, ma ò materiata di aziono positiva - mediante controprogetti (ad c\empio, quelli militari o sul riposo festivo)- non ò ugualmente in pari tempo lotlu e coopera:ioHr di cla.s')e':' J.otla, perchè contro una o pli1 frazioni borghesi; COOW· raziu11t', perchò a noi si unl'icono dello rrazioni borghc,i In conlra'ito d'intere~si collo comiorelle. Nella campagna contro I succhioni non si ebllo l'aJ)· poggio dei liberisti odella 1,orghesla produttrice? L' Ava11ti! uou publ)licò con compiacenza gli articoli di porrottl borghesi, non ebbe l'ade.slono o l'incoraggiamento di giornali notoriamente borghesi':' La lotta contro la rea– zione non venne combattuta o vinta anche mercè l'ap• poggio di frazioni borghesi':' Non proclamò Cari~ Mar_x In persona, che l'idea della massfi 1101uilmtnte 1·t<1z101,ana di tuttti la borglie;,ia, ò in contra-,to colla realtà e col sociali'imO ilcientif\co? La CQ[l(lboraz-io11e o coopua:im,,. di ('/a.-1sr, nel sen~o datolo da Turati o dal cosidcttl riformisti, quindi, 11011 ò che un aspetto della lotta di classe in generale. •; Il Ferri, che non è pH, l'intrnn'!lgonto di una volta, in seguito alla persua'li\'a polomlca col Prnmpolini, rortie rra poco non si prenderà J)IÌI soEl'goziono della parola collal>ora:iont. Per certi timori 1>udil)o11didi coscienze Inquieto o deboll 1 che temono qual'lla,;i I onta Ho borghese, ,•In! - , ci sono gli anarchici! ~ol dobbiamo es~ero soddidnlti della compagnia di ,,._1:ngel'I, che, criticando i profughi bla11quisti della Comwrt, I quali non volevano compromessi di sorta colla borµhe-.la, scri\•e,·a nel 187,: 1< I comuni,;tl tedeschi sono c-omunlstl, perchè essi, attraver~o a tutto le stazioni inter– medio od I compromessi che 11011. so110 <la r.-1sic/'eali 111(, cl<lllt>SfilUJ>JJO storico, ,•edono chiaramente e proseEfuono Il fino ultimo: l'abolizione dello cla'!'!i o la costituzione di una società in cui non esl'!tn pili proprietà 11rhata della terra o del mozzi di produzione n- ( 1 ) co~l mi paro che rimanga ancho risolto l'appoggio ad un lndlrino di go,·erno anche borghese, quando l'appo~gio porti maggiore utilità al proletariato che l'opposl·ziono o la bono,·ola diffidenza o Il c<uo pe1· raso di t:. Ferri. Nò ,•ogllo dilungarmi di piì1, po\chò ,•edo nella Crlfic<i ultima Illustrato magniflcamenlo da Leonida Dissolatl Il mio punto di \'lstn, che ò 1,01quello di un vero socia– li.:1tasenza aggettivi ( 1 ). ... Ma YOIdimenticate la partecipazione parziale al Oo– ,·erno? Xon è questa la negazione della lotta di eluso socialli,ta? Guglielmo LiclJknccht, rii cui ne~suno corto può duiJl– tare, o meno ancora gli intrnuslgentl 1 dei quali in Ger– mania era Il capo pili In , l-1tn 1 scrlve\'a, a pro1ioslto della nazione germanica, o ncll'ipote3I che, in un a,·– ,·eniro ))rossimo, il partito conquistasse una note,ole influenza sulla legislnziono: 11 f: lecito 1iensare (sebbene non so ne liebba tenor conto che nelle alto sfere si comprenderà il pericolo o che si tenterà, con l'ini.tio di rirorme Intelligenti, di pre,·enlro una catJstrore altrimenti lno,•ltnbile. In lnlt' caso 1 t 11ostropartilo sarehl)e llf('f'.'1SC1riflmt11le chiamato a 1 Hri·lt't1J)rtre(ll yoi·cn/Ot partiCQ/ar111t'lllti11ca1·katodi migUo– rarr le comli:io11i tltl lawro. Son diremo di altre po!l,i• t,illtà I quello che abl)iamo J)re,•cdulo bastano a 1limo• strnre che il metodo della no.~tra aziono dipenderà. dallo circo'ltanze nelle quali avremo conquistalo 1m'i11/luenz<1 uottrole. 1 .Mache cosa s 1 intendo per Influenza. nolO\'Olo 0 sufllclente? 11 Si tratta di Influenza C'IClusiva? Della po!lsibllllà. per noi di applicnro I nostri principii 1 senza allro limitazioni tuor di quello che c'importorebl)o lo stato economico stes'io? Si vuol dire che avremo in mano il potere goYernath'o ~Osi \ uol dire !ICmplicementc tho avremo doll'inttuonza s01irt1un gO\erno formato i11 lutto o in grandissima pM·te degli nitri partili~ In quest'ultimo caso, ò ben naturale, noi dovremo comportarci altri– menti che nel primo. t 1lcntro ciascuna dello possibilità abbou.atc da noi, sono gradazioni innumerevoli, sfuma– ture, ciascuna delle quali determina un difl'orento modo di azione." Che no dice Il Ferri di questo chiaro affermazioni riel l' l'•1rl11etoclall.~te di llarx eJ t:n1e1~. pag. f). P, 1.l!OlCIDA. Bl~llOL~TI: SOrioll•mo f Ooren1I (Cdtit(I SOclolc del 10 man.o ltol).
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