Critica Sociale - Anno XIV - n. 4 - 16 febbraio 1904

GO CRITICA SOCIAU] Cre<linmo cioè che !'li trov('rÌt necessario di sceve– rnrc d:l.l1a legge sul Contralto di lavoro tutta In materia ~iurisdizionale <" Jll'O<'('durnle, limitamlosi f'i-sn n consacrare le re:rolc di diritto rhc reggono il contratto di lavoro; mentre quanto riguarda la rappresentanza delle pnrti, la conciliazione e Parhi– trnto1 o if' prOC('durc rchttivc, dovrchbC' naturalmente rostituirn la. sezio1w introdntth·a. di quell'altra legge procl'durale bilobata (probiviri industriali e commer– cinli, probiviri agricoli) rhe della legge suJ con– tratto di la,•oro permetterìt '11 piÌI spNlita, 5-icura P soddif-lfaccntr applirr-·~:onc. La Hclazione, pur co1h,•ntcn1lo nclln ncce-s11ità di dif– fondere ln, magistratura clcUivn, elci lavoro e di renderne pili spiccia l'istituzione <10,•unquo I\{' può essere proficuo l'es))erimont.o, non ammette perì, l 1 ohhligatorietà assoluta <loll'idtituziono dei Collegi in tutte lo località nelle qunlì \'Cnga richiesta da un qualsia-;i ente interessato; prerc– rendo rimettere la decisione al l'omitnto permanente del hworo, come quello che, mentre ò munito di tutte le in– rormnzloni necessarie, acccssibllo a tutti gli stimoli degli interessati e può proHedore colla massima pron– tezza, eviterà però - coll'esame dei casi singoli - In inutile ipesn o l'inutile esperimento di Collegi probì– vira.li dove lo condizioni locali li conclnnnercbboro n sicuro rachitismo. In questo tema il problema più interessante è quello dei Collegi misti, di com))etcuza generica, che il pro• gotto Cabrini vorrebbe istituiti in tutti quei capiluoghi di provincia nei quali non sia possibile di costituire di· stinti Collegi per determinati rami lii commercio e di industria. Togliamo ancora dalla Relazione: Collegi misti generici. Circa, i Collegi misti, di, rompetn,za generica (art. 2, cnpov. 2°1, la loro conYenienza è fieramente dispu– tata. Si osserva che " competenza g-enerica 11 è con traddiiione in termini; che, so manca la tecnicitù, vien meno alla magistratura speciale ogni ragion di cskere, e preferibile appare il magistrato ordinario. ~i 01>pone, dal canto opposto, che necessit:\ non ha leg-ge i che, se le condizioni locali impongono il Collegio unico o misto, ogni discussione è superflua; che, inoltre, la tecnicitìl, che si esige dai Tribunali del lavoro, è, almeno per la massima parte delle con– troversie, una tecnicità relativa, data dal senso delle esigenze generali dell'industrh1, dalla conoscenza delle consuetudini locali, e-cc.; quando occorrrano nozioni pili specifiche, non è tolto ai probiYiri cli sentire te– stimoni e periti. Anche col sistema oggi vigente In tecnicità. assolutamente s1>ecificasi ottiene raramente, i Collegi non essendo formati per industrie singole, ma 1>er grup1>i cli industrie piit o meno similari. Il valore del magistrato probi virale, piì1 ancora che dal suo tec– nicismo1 è dato dalla clettiYilù e dal senso di equità u ('ui può e de,•e isJ>irarsi; <h\ uth\ competenza, di rcmmo, piuttosto negath·a che 1>ositiva ; dall'es– ~erc, por la formulazione di un diritto in gran parte nuo,·0 1 su n11tterie in grlìn parte nuoYe, disinvolto dni precetti e dalla tradiiionc e dall'ahito mentale ('l\C distinguono, e sovcntr inceppano, il giudice to– gato. Infine, ò proprio nelle plaghC' ove prevale In piccola industria - dove quindi si fonderanno questi ('ollcgi generici - che, per l'nng-ustia dell'ambiente, per la scarsa organizzazione operaia, maggiori sogliono essere gli abusi e le prepotenze padronali, più utile !-larebbe il presidio della magistratura probivirale. Questo cumulo di ragioni precipita, ·ì11 astratto, la hilnncin a pro delPistituzione del Collegio misto; e spiega come l'inchiesta dell'l 11icio del lavoro ci diu unn iòltrAbocchevolC'ma~giorunz:t :l favore 1 ). ~la 111 ronrrrfo le difficoltil ~0110 molte e tenaci. XelJe st<'S'-1' risposte affermative al Questionario, molti chiC'dono ehc- peri> nrl Colleg-io shrno nggruppate le induRtri<• nflini (il che l· contraddittorio all'ipotcsi1, " siann rapprrsC'ntnto - f' deve intenclrrsi bilateraln~rnte . tutte J(' industrie del luogo, per modo che 111 0,!!111 giudizio l'elemento tecnico non manchi. Ma. è chi,1ro - e non pare che i rispondenti 11abbiano osservato che, là appunto dove i Colle1,timisti d?ncbbe.ro.isti~ tuirsi, ivi, per l'esiguo i:.viluppo delle rndustric 111tc– resRatc, la cosa è semplicemente impossibile, o non 1>otrebhe effettuarsi, nell'ipotesi migliore, so non tO· gliendo l'elezione al corpo c-lcttornlc per deferil'ln a un magistrato i e allora il CollPgio misto formerebhr quasi un duplicato colla più volte rammentata Com• missi0111'1n-ori11ciale, In c1uale, dove i Collegi prohi· virali non esistono amitto 1 o in numero minore di tre, è eletta dal presidente della Corte cl 1 appello (art. IG ,lei progetto; e nrt. 54 e 55 his del Contratto cli la– voro) ('J· li progetto elude, non affronta, le difficoltà, rimet• tendo ogni cosa al regolamento per l'esecuzione della legge. V'hnnno immense plaghe in Italia, nelle quali, in un deserto industriale, fiorisce, quasi come onsi) qualche forte industria isolata. O l'industriale è unico, o sono due o tre nella provincia, in concorrenza. fra loro. Dovrà esso, per lP. contro,•ersie coi suoi operai, adire un Collegio misto di agricoltori, di artigiani e cli piccoli mercanti 1 in cui egli o non è affatto rap· presentato o lo è dal suo forse unico rivale? I/obbiezione fu affacciata - con esempi concreti -– nel vostro Comitato permanente; e parre così forte, che fece scaturire la proposta cli sottrarre, i11 simili casi, al Collegio, quando una. parte lo domandi, le questioni strettamente tecniche, deferendole in"ece, dopo un'istruzione sommaria, al viciniore Collegio specificamente competente .. Ma la difficoltà di sepa– r·are, in questioni di lavoro, le pili tecniche e le meno tecniche, e cli configurare in proposito un precetto legislativo che non sia. seme di liti.=tisenza fine, non è scmhrata vincibile: e il Collegio viciniore sarebl)(' qualche volta lontano centirrniu di chilometri - forse separato dal mare! Ond'è <'he - pur con riluttanza - siamo venuti nel– l'nv,·iso di ammettere bensì il principio dei Collcqi misti, che, in provincie di piccole industrie nascenti e disseminate, renderanno utili servigii e saranno come l'indistinto, da cui, mano mano, collo s,•iluppo clell 1 ambiente industriale, i Collegi specifici potranno quindi germinare; mn. di ricusare anche per essi il precetto nprioristìco della ohhli::wtoricfa uniforme ed a"'sol11t.1. Vcdrlt il Comitato del hworo, caso per caso, pl'n vincin per provincia, se e comP il Collegio misto vi possa funzionare e fruttificare, e potrà dalla compe!· tcnza del medesimo e.:!cluderc quello o quelle in– dustrie, rispetto alle quali la "' competenza ., dC'l Collegio non sarehbe ehe un'irrisione ( 3 • t') r1wore,·01t 20 Camere tll comrnl'rclo contro 3; CAm('r(•dl 10.– ,-oro 11, contro 2. ecc. t') Il 1,ror. I,. ;\lor1arn, nelln rlis11oi.tn nl (Ju<.'stlonarlo, suggerll:IO(' Il tC'mpernmC"nto che, nllorqunndo In l'ontro,·ersln rlgunrdl pnrll<'O· lnrll1\ tfl<'nleho ()fOJ)rlo di una lll)O<'ll\16 lndustrln, Il Collegio 8tf'IIIIO po~!la ng1,,rr.irar8I duo fl'ludlcl, uno J)Cr elnuo, appnrtcnenll 11 11ul'I· J'lntluiltrln. {~)~on cl <tlsslurnllamo elio <l\terilll riOlu1,loneaccrescerebbe Il 110. vraccarlco di lavoro di cui Il Comitato p('rmtmcnle i• giù.mlnncclato, che tende per tanti motivi n rapidamente aumcntnre, e nl quale 11011 gli sRrà certo 1>0nlbllc far fronte col mezzi ll•nllat!sslml di cui l'rf• neio del lavoro nttualmente dispone. Qul Il Oo,·erno do,·rù decldn,· 80 ,·uolc elle l'l'fftclo (ICIln,·oM SOd(ll~tt O no al bl~0/{111 JJf'r I 'I" ,11 fu lq111u110.

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