Critica Sociale - Anno XIV - n. 2 - 16 gennaio 1904
26 CRJ1'1CA SOCJALE terra salo a prcu:i ranta-.ticl 1 o l'accompa!lnn uno sminuz– zamento crf'e,,ivo. I salari si 1llzano an('h'e-,,;i o i hn•ora– tol'i, appena hanno ri,1>armi,,to qualche soldo, comJ)rnUO un rauol<"tto di terra o si uni~('ono in rinque per pagare un ettaro di terra 20.000 rrnnrhi e dh·Jtlorlo poi in dieci partì. La rapida imprOV\ isn prO'iJ)erità -,i trndus"o in abhel• limenti delle città e delle abitazioni. tra.,rormò il ll'nor di \·ita dei coltirntori rcmlendoli "iJ)Cndcro('cie -.co-.tumati. ~fa. 1 nel momento in cui si comincia a temere una. cri-.i di SO\'rttJ)rodu1.ionc, il tta!{ello terribile della fllo-;– sern devnsta nel 18i4 i vig11cti1 p1·odpita ìl \'tllore llella ternt e il ta-.._odei ~alari, J)Orta la rO\'in1\ in miglitlia di famiglie, che non solo dcb!Jono vendl)re il loro 1>01.- 1.etto di vigna, ma -;on co.,trcttc a cmìj,t'rare per,,ìno nel– l'America del Sud per trovar lnvoro e so,;te11tamento. Jtcsi– steUero solo i porhi piccoli viticultori che avevano messo in ~erbo qualche -.on111rn, e i gra11di proprietari che .soli riuticirono ll ricostituire i ,·igneti, ricominciando J)er~ino due volte lo piantagioni ))rima di tro,•arc le viti ro-.i• stenti e adatte al suolo. Oggi i vigneti sono del tutto ricostituiti e vengo110 coltivati ad economia JH'r mezzo dei bracC'ianti ,•ICC~i dalle mont,,gnc ,•irine, ro1.zi , ignoranti ma -;ottomc:Jii o laborio.:i 1 im1legnati a 1110-;e e licen1.iati quando si ,·o– glia; per mezzo dei contndini e dei cnrrettieri impegnali ntl anno, immigrati da regioni dove l'intlucnza religiosa ò ancora dominante e li f,~ quindi soJ)porturc facilmente l'autorità. dol reggitore. Il salario medio rli quc-.ti l'lvoratori, vitto compreso, oscila tra i 2,rn e i 2,90 secondo i paccii. )la questo por• i!Onale non ba,.ta. àlla coltlvnzion~ della vi~na cd occorro anche l'opera dei giornalieri indigcui, ~ degli stranieri, spagnuoli e italiani. Questi ultimi ranno giornate J)ii1 lun~he, f.lono occupati in lavori di J)ianegg"iamento che a-i..,umono di J)rerereuza a <'Ottimo. Per que,;to suscitano vive antì1latie negli OJ)erai del luogo 1 antiJ)atie che S('Ofll– paiono non appcoa gli stranieri si fhsano nella località o rinunciano a fil.re eia abl>us.;a-salari. I.a maggior parto dei Sindacati operai contano degli stranieri come !,OCie li considerano come buoni cornpagoi. Dei giornalieri, alcuni sono a;;;sunti a settimana, altri la\·orano nello 1<tes"o1>odcre a un 1>rez1.ofls;iato e ,om– prc uguale - 18 a 21 franchi la settimana quaii tutto l'anno o corri,.1>ondono ai nostri .w111-ohUliyali. Que– sti giornalieri sono lavor,ttori molto abili e s\·elti, ma sono anche molto su~cetti!Jili e mal 1mti.,;cono le o,;scr– \'azioni e hworano da 6 a 9 ore per un salario da 2 a 3 franchi o di 4 J)Cl· la vendemmia agli uomini, di 2 franchi alle donne. In que'lti ultimi auni, in seguito al riba-;so del prezzo del ,•ino, anche i salari sono ribas-mli, ed ai lavoratori che protestavano, come in Italia i proprietari ri,;J)otHIC– vano - andate da Giolitti , 11 così in Francia dicevano u andate a domandar lavoro a Walcleck-Housseau od n Jnurès 11 ! Oggi si può calcolare che un operaio lavori nella \'i– gna 200 giorni e quindi il guadagno ò compreso tra 150 o 550 franchi e 650 e bOOfranchi; una donna può ln\'O– rare 150 giorni a 1 1 50 o 25 a 2 franchi, guartaguando in · tutto 275 franchi. Questa somma viene consiclcrat11 come affatto in~ufHciente 1>er una famiglia di :, J)ersonc del Mezzorziorno 1 dO\'e la vit.t è molto cara. l'un famiglia di braccL.rn1i del rerr.ire-.e o del R-l\·e1111lltOnon di~pono che della metà di un red(lito siff,,tto! Convien dire però che, mentre i nostri braccianti sono sobri o tutt'altro che delliti al vino, i giornalieri francesi si alcooliuano fa- cilmento nello lmc('lte.o; dei sobborghi, clovo arrivano al– ter ,1.ti dal pe,10,;o lavoro e nrill dalla. polvere delle strarle, e dO\'e ,;ii rerrnano a bere il J)ericoloso aci'ìenzio prima di rientrare in ('a-;a. r piccoli prOllrietari, elio hanno più di tre ettari di terreno, non stanno meglio dei giornalieri, perchè /oJOllO pieni di debiti e son cocit1·etti a vendere il loro prodotto al prezto che piacerà a chi ha loro proò!tato i vasi vi– nari. La piccola proprietà, che non ha capitali di eser– cizio sufficienti, e eho 'li trova. sminuzznta in piccolo parcelle a. Jlarecchi chilometri di dbtltn1.a l'una dnll1al– tra1 è n,ui lfl pili col1>ita dalla crisi ltttlu\le. ~~ il gior– naliero, cho poiiiede meno di due ettari di \'igna, invece di trovare in Cò!ia un complemento al salario, ,,i trova invece una fonte di debiti. Per la \'Cndemmia scendono dai monti squadre di In• voratori, reelutati corno I nostri mond1ui,;i che vengono dal Hoggiano in Lomellina. Hìce,·0110 un salario di 4 lire gli uomini, di 2 lo donne, alcuni hanno anche il vitto o tnholta Il viaggio. La più 1>arte si preparano in co– mune le vivande e nelle ore del riposo da1ll.ano e bo– \'Ono. Ln som della partemrn, non re.➔tl~ quasi nulla in tasca nò agli uorni11i dei cento franchi, nò alle donne <lei 40 che hanno guada~nato. T1llvoltu, approflttaudo del– l'urgenza del lavoro, minacciano d1 scioperare per strnp· pare qualche aumento ai proprietari, i quali ora sono ricorsi al mozzo cli appalta.re la vendemmia pag,uuto il la\'Oro secondo la quantità. del vino prodotto, OJ)pure secondo il peso dell'uva portata in cantina. J I sistema \'a per gli s))agnuoli che sono sottomes..,i agli appalt,l– tori, ma non elimina il pericolo dì scioperi se si tratti di operai pii1 indipendenti. In qualche podere, dovo gli operai partecipano al guad11gno dell'impre:-ia, gli uomini sono riusciti a gua– dagnare H 1 IO nel 1901 e 5,-lO nel 1:JO:?,o le donne 2 1 90. Que:-iti la\·oratori sono a<hrnque in condizioni econo– miche n"ìsni misere e, pagati come la,•oratori agricoli, conducono In vita e prornno i l>isogui dei 1a,•or1ttori delle città. Oltre a ciò, ,·odono i loro sala.rì abbas-.arsi in tempo di crisi e non ri:;alire che debolmente nei pe– riodi di prosperai:~. I): qui lo spirito di classe che li anima, accentuato dallo lotte politiche, alle quali parte– cipano conquL,tando parecchi Consigli munici1>ali 1 e di qui la cessazione dei rapporti di cordialità che un tempo corrC\'ano fra operai o padroni. Su questo terreno la propaganda dei socittlisti delle città ha facilmente frut– tiflc,1to1 e i Sindacati si moltiplicarono presto nel lb9:?- 93 91 1 ma. poi si indebolirono Per le divisioni interne, co~l che l';lziono loro fu quasi 11ull1l. La J>ropaganda ha ripre~o vigore nel 1900, e lo scttcco subito dal Parti. om•;·ier ('O\ suo programma agrario del 180:?ha permesso agli avversari del parhunentarismo di rar accettare le loro idee che, per la loro semplicitJ\ e per il mi:..tiCiilllO eh-., lo avvolge, sono i!pocialmento accesiibili ni conta– dini che e'lse seducono anche col pessimismo che le n.t– trìsta, o~sendo le popolazioni del ~lezzogiorno mciii allo scoramento come ai subiti entusiasmi al pari di quelle d'Italia. li.a, per quanto lo scopo ultimo ed unico degli anar– chici che guidano quo,iti Sindacati sia lo sciopero e, me– glio, lo sciooero generalo, pure sino ntl ora sono ben 1>oche le lotte in cui i cont1vlini fr,uiccsi si sono impe– gnati. Si sono aYute ;oltanto scaramucc1e: a Vic-le,i-Ernngii, vidno a 11ontpellior, nel m.uzo •o~, i contadini, do1,o un giorno di scioJ)ero, ha11110ottenuto di lavorare 6 ore in• vece di 6 1 / 1 ; ad Ainrnrguos nel Oanl gli operai prete– sero di lavorare anche qunndo i lavori erano stati so-
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy