Critica Sociale - Anno XIV - n. 1 - 1 gennaio 1904

CRITICA SOCIALE assicurazioni sulla vita alle Banche e degli immobili da 'lueste a quelle. :Marosta ora da sapersi so lo Compagnie d'assicura– zione si presteranno generosamente a una simile ope– razione senza domamlare al Governo l'affidamento di qualche compensoi il quale, necessariamente, de,·e essere di natura tale, da allontanare il giorno in cui l'industria assicuratrice - specialmente quella rittettcntc la vita umana - sarà avocata allo Stato. r~ siccome questo ò un postulato del programma non pure socialista ma semplicemente democratico 1 in ltalia J1il1 che altro,·e facile a conseguirsi data l'estonsivilìl delle operazioni che va prendendo la Cassa Nazionale delle Pensioni istituita dal Governo, è necessario che noi socialisti stiamo sul guard'a \'Oi, a fine di impedire qualsiasi pregiudizievole compromesso. Non è guari il 'l'empo aveva una corrispondenza da ùinevra 1 in cui era data la notizia che il Comitato cen• tralc del Partito socialista gine\'rino s 1 era ratto inizia– tore di un progetto di [,egge sull'assicurazione mobiliare cd immobiliare contro l'incendio, da esercitardi sotto rorma di monopolio dallo Stato, cho è un'industria molto pii, rischiosa o tecnicamente pili ardua che non quella dell'assicurazione sulla vita. Rinsaldare ognor più questo servizio pubblico nelle mani di Società prirnte, che lo esercitano con scopo pil, o meno palese di puro lucro, sarebbe un nuovo strappo al programma democratico. Le Società di asdicurazioni sulla \'ita, lo riconoscc\'a testò JJa Finanza, rendono un grnnde servizio allo St,ito, aiutandolo efficacemente ad affi·cttare il risanamento della circolazione bancaria, e poll'ebbero, dice\'a 1 sperarne quald,e compensoùulirelto: ad es, qualche dimiwtzio11e nelle tasse or(t gravissime, s'ò affrettati\ a soggiungere quella Rivista milanese. )la, se noi riteniamo che le Società di a5sicurazione non si accontenteranno, per una sì ingente operazione fi11anziaria 1 di una semplice diminuzione di tasse (che per loro non mppresenta alcun compenso, perchè tali tasse esse se le fanno rimborsare integralmente dagli a:-.sicurati), non ci si accusi <li pessimisti· per lll'ogetto. Eh! conosciamo i nostri polli! ALDO. Nel J)rossimo numero: Il rnoyimeuto contadino in 1''rancia di Au~sS.\XDRO Sc111Av1. FRA LIBRI E RIVISTE CA)lll,LOSui-1xo: /'1·i11ci1Ji cli f·.',;01tomia politica; Napoli, L. Picrro, cdit. 1 lt)04. ErT01u; A1tuu1xo: J,,'lemeuli di J•,'couumia politù;a; Li,•orno, Giusti, etlit., I003. Da qualche tempo in Italia si ha umt confortante fto• ritura di manualetti di economia politica e cli scienza delle finanze JlCI' lo scuole; ma eiò che è anche più signiflcati\'O ò l'indubbio carattere di modernità. a cui essi s'informano. Sarebbe superfluo il profon,lcr laudi ai due manuali di scienza dol!o finanze del Nitti e del Flora. Specie nel primo la questione palpitante del pro– tezionismo è lungarnente discussa senza apriorismi di sorla. lu,·cce qualche parola vn delta dei duo mauuali d'economia. politica del SuJ)ino e <lell'Arduino, in cui ò evidente il ril1esso del nostro movimento operaio negli ultimi anni. Como già. sapevamo da 1 suoi scritti sulla Concorrenw e sull'l11divfrl!talismo ero11omico, SuJ)ino riconosce il col– cttivismo come una funzione complementare indispen- sa.bile nell'evoluzione sociale, perciò non meno natura.lo dell'indil'idualismo, e compenetra la teoria pura con i dati dell'esperienza storica. Perciò non è di poca impor– tanza il veder in un manuale di q_uesto genere ricono– scere che storicamente il capitale, alla qualità di strn– mento di JH'Oduzione 1 può aggiungere quella di strumento di dominazione in mano di una classe speciale, e quella di fonte di reddito risultante da beni non produttivi. J\ concetto di economie che si succedono e si trasformano incessantemente spicca in bel contrasto col dogmatismo statico dei soliti manuali del liberismo ultra. Non solo, ma si mettono in evidenza i fin qui tropJlO negletti in– convenienti della divisione del Invero o i rimedi esco– gitati consistenti nel limitare la parte della l'ita umana dedicata all'attività economica; e non solo nell'individuo si studia il soggetto dell'atti\'ità economica, ma so ne cdaminano gli organi, come la fa.miglia, le imJ)rose a scopo di lu<!ro, gli enti pubblici. Per la prima volta in un libro recente troyiamo ampliamento portata a cono• scenza di tutti l'economia dei mezzi di trasporto. Il manuale dell'Arduino sotto qualche riguardo ri.sente anche più delle recenti agitazioni. Vi è, nd esempio, uno special o capitolo sull'economia marxista; in tre ca1>itoli si cliscute ampiamente la teoria e la pratica della poli– tica commerciale. Uu capitolo concerno i mezzi per migliorare le condizioni dei la\'Oratori (cooperazione, partecipazione al profitto, organizzazione di resistenza, scioperi, contratto collettivo, legislazione socia I<'). In questo capitolo troviamo perfino l'eco di recenti polo– michP. sulla tattica degli scioperi, sugli scioperi {!enera!i, sul riconoscimento delle organizzazioni operaie, sugli arbitrati obbligatori, sulle case O:Jeraie 1 sulla sospensione o rottura del contratto di lavoro e loro e\'entuali con– seguenze. Anche In teorica dei salari o dt•i profitti ò modernamente discudsa. Un pregio del volume è il suo indirizzo storico. Le questioni delle origini e l'evoluzione delle teorie contribuiscono infatti a prevenire molti dogmatismi teoretici. Però non possiamo a meno cli notare qua e IÌL lo spunto di preoccupazioni metafisiche politico-sociali nel– l'autore. Questi talora uon dà prova di eccessi\'a sereni fa ne' suoi giudizi. Non mancano neanche capitoli d'indi– setltibile superficialità: tale quello sul probloma della popolazione o sulla teoria di .Malthus. Come mai l'autore ignora ciò che sull'argomento ebbe a scrivere il Pareto nel mirabile capitolo sui capitali personali? La teorhi della rendita è esposta a modo antico, senza tener cauto delle generalizzazioni di cui la mostrarono suscettibile il .Marshall, il Patten e il Clark. Son mancano anche apprezzamenti storici ormai dimostrati erronei. Ad esem– pio, è ormai possibile sostenere ancora sul serio che sia stato il cristianesimo a far tramontare la schiavitl1? In tal caso, perchè popoli cristiani la ri11novarono nelle lorn colonie? In ogni modo, noi abbiam parlato di questi libri, solo per documentare un ritlesso della nostra vita 1H·atica sulle teoric 1 che sembrano tanto spesso escogitate s11l1• specie (r'lemit(tti$. a. e .A coloro tlte, 1·i.1movwulol'a/Jbonamenlo alla Cri– tica, clesicleJ'(mO un gio1·11ale che ne sia il comple– mento quolidi(tno, 1·acconut11Cli<t,nori11a111e11te la com– binazione cumulativa col Tempo, il giornale so– cialista milcme.1e diretto da, Claudio '.l'rcvcs e 11el quale, col recente agyiunyersi alla redazione li i I va noc Uonomi in .l!Uano e cli Bissolati e Cassola co1TiSJ)011• denti quotidiani ,i(tl(a cavilale, si è 1'i.versata 1 si J)lt<) dire, i11lerctla redazione clel vecchio A\'anti! 1·oma110, Colla innovazione clellellue edizioni - la 11uttl1tti11a J)er )filano e la serate ver la vrovincia - il 'l'ompo arriva in tulht l'Alta Jlalia e l'llali(t Centrale 11el mattino) 1·eranclo le ultime 11otizie clell(t !Jio1·1tala i11 conco1'renz(t coi [JiornaU locali e con tutti i giornali della, uotte. //abbo11ameulo c1wwlalico (tt rispanniare sull'ab– bon(t11tento 2 lire in ~\filano ect all1estero, wm lira in tuft(t l'Italia. (Vedere le co1uli,do11i11oll'ult.i111a 11ngi1111).

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