Critica Sociale - Anno XIV - n. 1 - 1 gennaio 1904
Il CRITJCA SOCIALE Ond'è che, leggendo quella lti,mntina sentenza della Cassazione romana, -.i affaccia alla memoria il distico ili Olosul• Carducci: llllprunta IIHIIR tloruundRlfl ltOmfl, m,mntlo es~! h' 111111 dato. Como i <lotti IJizantini, cosi i nostri magistrati si ar– rouda110 placidamente dentro lo poltrono vellutato nella. penombra delle aule cadenti, chiudono gli occhi agli al– hori della umana civiltà socialista che s'annunzia rra sprnui di luce ora sanguigni, ora radio,;i, e recitano in catlcnza: .\rt. 22: uon ')0no elettori uò eleggibili i condannali per eccitamento all'odio fra le classi sociali, ~ulvo i casi di riabilitazione, ì,; lecito importunarli~ Xon sono rorso essi i savi mo• 1lcrni che vigilano sui rati della giustizia italiana? A. YIOXA, ..tH pro.~simo numero: Gli orizzo111i giuridici del 111ovi111('11to socialista {/1 A~Otl.O CHESPJ. PER LASOVRANITÀ ELETTORALE 1'11 disegno di legge d'iniziatirn. 1mrlamentaro Si eouncttc al\ 1 aq;o111cnto trntbd.o quassù dal col– Jcg·a deputato Vigna il prngctto d'iniziati\,a par– lamentare di cui riferiamo il testo <' la relazione, e che• verrà svolto e coltivato alla ripresa elci lavori purlumentari se il gruppo socialista. e PEstrcma 8i– nistr11) coll 1 asscnteismo e col clisintCl'essamento, non frustreranno l'iniziati\·it <lei proponente: Moditlcazione all'art. 22 della legge comunalee provinciale relativa all"elettoratoe all'eleggibilità amministrativa. 0111,revoli colleghi.' Una l'ccenlissima scntem~a del la Cassazione, che escludo dnll 1 elettorato e dalla elcggil>ilità amministratirn, a seu-,J dell'art. 22, comma f, capoverso 2°, alcuni elett.i dal :mffragio popolare a far parte dei Consigli comunale o JlrO\'incialo di una importante città, o fra essi persino qualche nostro collega, J)0r essere incorso in altri tempi in condanno per iitolo dì eccitamento all'odio rra lo classi sociali, o questo malgrado le successh'e amnistie, con violenta interi>retazione - secondo anche pane a eminenti magiilrature - dell'art. ~6 del Codice penale; climo.:;tra col fatto quanto fOisero assonnate le preoccu– pazio11i manifestate dall'onOre\•Ole senatore Corte e dal nostro collega Andrea Costa, allorquando la legge comu– nale o proviuci&le venne discu~sa al Senato { 1 ) o in questa Camera(~), circa l'al>uso cho ancbbe potuto riusi dell'art. 247 del Codice pennie e della connessa disposi– :idono dell'art. 22 della legge comunale, o circa le as– surde conseguenze a cui quell'abuso avrebbe potuto comlurre. In <1uell 1 occa"lione re))licarono gli onore\•oli relatori e il ministro ))roponento che dove\'a aversi fiducia nella magi~tratura. e che in nessun caso l'art. 247 Codice pe– nate anel>be ))Otuto esser torto a scopi di 1>crsecuzione JlOlitica. Quanto l1argomento fosse fondato 1 rii mostrarono i ratti. Or non essendo conceisO alla Camera, rispettosa del conflue dei poteri, di insorgere contro il ))ronunziato 1 nel caso speciale, della suprema autorifa giudiziaria - e in attesa di una re\·isionc del Codice penale, cho con– !l0llta di al>rognre, o quanto meno di modificare, la di– sposizionQ ))enalc dell'art. 211, cho ò la prima radice di ~onscguenze così strane come quella piìt ~opra accen– nata - un dovere elementare di coerenza legislatiYa o ~:o~~,~~~t'o~:~1~ ~s~a:~~:~~s~ 1 ~~o c~1!~~!~e~!\:1~~1~~~~~g:1~ ( 1) T11rruU1' ~.:! 110\"l'nllJrt\ 161,S. 1t,,,1tOJ1IO, JJB)l'IIIR !6i~. 1t1 Toruntu 17 111l1·r111lm• 11-~-;. llt~r1ru111n, 1•n~inn Gl:.I. cancellare senza indugio almeno quella parte dell'arti– colo :!2 della legge comunale, per la quale è resa pos– sibile questa cnormitìl: che a chi ha l'onore di sedere nella ('arncra dei deputati in rappresentanza della Nazione sia conteso, nonchò <li rappresentare, di eleggere chi rnpprosonti i suoi concittadini nei Consessi del Comune o ctclla Pro\•incia. ì,; perciò che, sonz'uopo di plìt larghe motivazioni 1 propongo alla vostra approvazione il seguente Articolo unico. Nel i,ccomlo caporerso citi romma r dell'art. t2 cle/1(1 leggr ,:,m11111ale prot'i11ciale I ma[lyio B98 testo unico so,:osoppresse le parole: ~ J}('I" c,.:c,tamento<tll'odio{l'a le t:ariP classi sociali ,.. 'l'l.:IL\l'I IlProgramma diunademocrazia diGoverno ruu li(n'e lal'nnn 11e11"11rticolo di Uonomi. Xella siutesi felicissima dell'ultima esposizione finan– ziaria dell'on. Luzzatti, fatta da Bonomi ( 1 ), fu trascurato l'annunziato 1>rogetto per la co:,tituzione di un Consorzio fra lo Compagnio di assicurazione sulla ,·ita. esorconli in Italia, che l'attualo ministro del Tesoro aHebbe in animo di proporre allo scopo di far rilernre dagli isti. tuti di emissione parte ,lei loro stabili civili, situati in ltoma, Kapoli e in qualche altra grande citt:1. 1'01· meglio rendere con esattezza il pensiero del mi– uistro, ecco le sue testuali parole: "Ad accelerare ancora più le liquidazioni delle immo– l>ilità del nostri Banchi di cmissione 1 giO\'erà consentire alla Caua lù,zionale per la t•f'ccltiaia e alle ComJJ(rg11it et, rtssicm·azio11e sulla rita di comprendere gli immobili di buon rendimento nelle loro rh.erve tecniche, le Yin– colato o le libere, ora costituite, le vincolate eselusiva– mente1 le lil>ere principalmente, in titoli di Stato per un insieme di :!31 milioni di lire. Lo risen·e vincolate, tutto in titoli di Stato, giacenti presso la Cassa dei cleposilie JJl'C/Jtili, salgono da sole n 130 milioni e mezzo. Per effetto ciel ribasso generale delPiutoresso dei capitali e delle ine– vitabili conversioni, si affilCCi(I. il dilemma di trasformnro e migliorare la facoltà dei loro investimenti o di ag– gravar le tariffe. Non parmi difficile costituire un Con– sorzio fra le ))rincipali imprese d'assicurazione sulla vita, inteso ad acquistare parto degli immobili de~li istituti di emissione di pili certo e migliore reddito verso cessioni di valori di Stato, i quali poi le Banche gra– dl\tamente alienerebbero, ritirando l>iglietti e ,•olgondoli tl O))erazioni di sconto. Le Società d'assicurazioni ~ullfl vitn ingle~i e tedesche e lo C11-;segermauiche dello ns– sicurazioni di Stato, mettendosi per questa via, poterono addolcire le loro tariffo e diffondere con sani intenti democratici l'opera boneflca dell'assicurazione. " :-iecondo questo progetto, lo :Società di assicurazioni sulltL vita verrebbero autorizzate, con apposito dise~no di Legge, a commutare nei detti lu\'estimenti immobi– liari il consolidato ih.lìano che hanno dovuto acquistare in forza dell'art. 1-1:-, del Codice di commercio o che tengono in deposito nelle Cnsse dello Stato; la somma ivi giacente a tale titolo supera i 130 milionì di lire. Sotto il punto di vista conse1·,·ato1·e, nhrn dul>bio eho In combinazione di,•isnta d1.lll'on. l,uzzatti è splendida, I giornali flnanziarì la dico110 addirittura geniale. l'e1· Ji. bera1·0, dicono essi, le Banche di l>uona parte clell'in– gonto patrimonio immobiliare che lo aflligge, non occorro raro alcun a))t)ello ai capitali del paese o gettare di botto sul mercato cospicuo partite di titoli pubblici. Basta un -;cmplice passaigio dei titoli dalle Sociel:\ di
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