Critica Sociale - Anno XIII - n. 22 - 16 novembre 1903

B1b 342 CRITICA SOCIALE misterioso, del nuovo .materiale di artiglieria turba veramente anche il senso morale. La Camera ne fu ingannata, non la. Giunta dell'uno ç dell'altro con– sesso, che lo sapeva. li Pneso saprà completamente fra poco tutta. la storia edificante del nuovo mate– riale d'artiglieria e dovrà finalmente convincersi che non è più possibile o sarebbe puerile fidarsi alhi parola elci tecnici militari, i quali 1 forse in buona fede come tutte le combriccole e caste, messi fra l'interesse del Paese e il pro1>rio 1 " tiran l'acqua al proprio molino " ('). . .. R proseguiamo le litanie dello benemerenze mili– tari del Ministero Zanardelli-Giolitti. Sotto i suoi auspici fu stabilito che i capitani di compagnia avessero ca.vallo. E fu un provvedimento poco utilo in tempo di pace, mentre poteva e doveva bastare la concessione per p!tde dello Stato di una bicicletta, mozzo cli trasporto spessissimo piit utile o pili adatto del mezzo cli trasporto-cavallo: disutile e dannoso provvedimento riuscirlt poi in tempo cli guerra, come è del resto avvo,·snto e non accolto in altri eserciti, nonostante che per questi i terreni cli manona si adattino anche molto meglio dei no"!tri a simile innovazione ossia complicazione di servizio. n ca.vallo era stato già concesso una volta non tanto lontana, poi tolto sul parere quasi unanime dei comnndltnti di corpo di arn1ata; e ora veniva ridoto nuovnmcnte, non per rngione di servizio, nut por movimento di cal'ita.tovolc condiscendcnz.a 1 mista a pensieri cli individualo vanittt o vanngloria, sulle quali ,•irti', la educazione di caserma, seria al solito e morale, non tralascia ancora di contare. li fatto ò che i capitani cli fanteria montati sono I•II0 1 secondo il bilancio di quest'nnno, e la spesa t1nnua 1 qu11.si completamente nuova (prima ciel 1901 erano soltanto 185 i catJitani montati, cioè aiutanti mag• giori in prima ed altri) 1 ascende ora a oltre un mi– lion<', mentre il Ministero della guerra l'aveva indi– cata in lire 588 mila. e la. Giunta, meno bugiarda, la calcolava in 7U9 mila tiro per 1260 1 non 1410, quanti dovevano essere inf1,tti i cnpitani montat.i, e frah1scinva scientemente di calcolare pei cavalli il m11ggior costo del foraggio superiore allo assegno (Relaz.ionc i\Jarazzi 1 130-A 1 del I marzo 1901). E tutti e due, ministro e Giunta, avevano nascosto alla Ca– mera la. somma dei prestiti cli clennro ehc il prov– vedimento avrebbe necessitato per l'acquisto dei ca– vaJli, prestiti che ascesero subito n circa 700 mila lire e si manterranno sempre sulle lire 500 mila. li Ministero, che non aveva quei denari per darli ai capitani, se li fece prestare al 'l'esoro dal solito conto corrente. . .. Nel bilancio corrente appare por la primn volta quasi sfacciatamente un abuso: la concessione o meglio il regalo abusivo di Ci\.Vftlli dello Stato, presi fra quelli di truppa t, dati in uso esclusivo e gratuito a ufficiali di cavalleria e artiglieria. Nessuna legge consente questa sottrazione dai materiali di proprietà dello Stato. O-Omecompenso cvi una JXtrlicolare condizione di servizio la legge fissò per gli ufficiali di cavalleria e artiglieria. due speciali assegni in pili dello sti• pendio - che è uguale in tutti i corpi clell 1 esercito - fisso cioè per loro in pili una indennità di arma ed una intlonnità cavalli 1 700 annue lire circa in com1>lesso fra l'una e l'llitra per gli ufficiali cli ca– valleria e 640 circa per gli ufficiali inferiori d'arti– glieria. l~ assegnò puro a favore di quegli ufficiali (') "CIHeuno tiri 1•11,equa l 11ro1irtomolino u dlll!IC Il ,enerale o mlnl11tro ncrtolè ,•tale alla C11mer111clgiugno 1881. C n B lo rnzioni del foraggio n carico del bilancio e la indennità :t valore commerciale per caYalli perduti a cug-ione cli servizio .. \la non c'ò nulla nella lel?l?C ulLima. del 1898 che autorizzi gli ufficiali ad attri– buirsi l'uso gratuito ed esclusivo cli cavalli cli pro• prieH~ dello Stato, sopraccaricando il bilancio di un'altra. spesa non s11ncibt da legge; e così fu infatti sempre creduto e prflticato per molti anni. L'audacia per violare sempre pilt abbondantemente la legge anche alla luce del hilaneio ò venuta .sotto il Mini– stero Zanarclelli, e non si tratta, si capisce bene, di 1>000. J cavalli dati in uso grnluito sono per ora 1060, ma credo che il bilancio nasconda t.uttora una parte della verità. n loro valore al prezzo di acquisto e di allernmento è di l milione e 6 / 10 , e il rinnova– mento annuo costa 160 mila lire. Questo carico abusivo è uno cli quelli che si pos– sono documentare. Ma dello stesso g'('JlCrc sono altri abusi, che datano da anni, come la somministrn.1,iono del pane a. ufficiali, loro famiglie e servitori a un prezzo inferiore al costo Yero, e lo alloggio gratuito o semigratuito concesso, non p(l:r ragione di servizio, a ufficiali in fabbricati dello Stato 1 anche nello stesso palazzo del Ministero della guerra, dovo si può per di più usare e si usò abusivamente della. illumina– zione a carico dello Stato. Abusi questi due ultimi che - sia detto iL suo onore - il ministro Ot.to• lenghi procurò e in parto forse riuscì ad abolire ns– sicme a talurii altl'i, per esempio le gratificazioni di migliaiit di lil'C che si usa. cla.1·0 a impiog,~ti dell'am• ministrn;,;iono centrale militare nllorchè ,•anno a ri· poso. MigliAia di lire cho non fi~urnno in bilancio perchò non sono consentite dalla legge, ma. che i ministri trovano modo cli conferire prendendole da fondi a loro disposizione, ignornti da tutti ufficial– mente, ma non meno esistenti. Di una parte dei quali fondi anzi il Senato era solito dare ogni anno la sihrnz.ione, pubblicandola assieme alla Relazione sul bilancio della guerra. Ma per l'anno finanziario corrente esso ha interrotto la. huona. consuetudine. 11 perchè l'on. rchttore Taverna. non ce l'ha detto; o non lo sapeva, o non poteva dirlo. Chi sa?! (Co11tinuri). SrLYA V1nAx1. ANCORA LAQUESTIONE FERROVIARIA La questione ferroviaria, la cui soluzione potriL uvere una decish·a efficacia sullo s,,olgimento della cconomi!L 1rnzionalc in Italia nel prossimo e J>ro– mcltente periodo cli una esistenza pH1 rigogliosa, attrae lo intelligenze più eletto alle sue feconde di– scussioni. Attilin Ca.bhtti, in 1111 H,rticolo da molti aspetti pregevolissimo, pubblicnto in questa Rivista {lG ottobre) col titolo: Lei 11azionalizzazio11edei mezzi di trasporto, riassume i principi teorici relativi alla politica delle tariffe e, opponendo ai risultati le CO· sidette cliflicolfa della pratic(I, viene a conclusioni amitto contrarie all'esercizio di Stato. Benchè io non app11.rtenga alla. schiera cli coloro, che, secondo quanto il Cabiati afferma, vorrebbero " rivedere le bozze della creazione ,,, convinto, piennmente convinto della tesi contraria, desidero prescntaro alcune brevi os• servnzioni cos} sul metodo da lui scguìto nella trut• tazionc delPimportanto argomcnt0, come sulla reale portata di talune suo obbiezioni. Una prima riflessione mi ,•iene suggerita dal fa,tto che il Cabiati 1 pm esponendo con esattezza scientifica. alcuno premesse relativo alla politica delle tariffo, restringe ad un flolo aspetto dell'argomento il campo del dibattito. Inversamente, ap1>ena scende allo ap– plicazioni della sua tesi all'eeouomia italiana, afferma

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