Critica Sociale - Anno XIII - n. 22 - 16 novembre 1903
348 CRITICA SOCIALE dietro l'infatua,:ione di quello e questi due sentimenti cospirano a scoraggiare Io sforzo individuale. I cittadini governanti vcggono nel primo potente che passa o nella moltitudine che urla un p;tdrone di cui fa d'uopo con– quistar le grazie. Il politicnnte si aggiunge così ai clas– sici tipi di bassezza elaborati dal genere umano da Caino a 'J'arturo; mai mentre c'è qualche grandezza in Caino e in Harpagon stretto a un'unica passione come Prometeo al suo scoglio, qui non c'è che un'ttnima d'arlecchino tessuta ùi milio miserie, cui unico legame ò la viltà, incoraggiata dalla viltà dei sudditi. La macchia d'olio denunziata dal :Oe 'l'ocqueville in capitoli indimenticabili s 1 è così estesa a dismisura a cagione del culto per la majority, per la 1·egulal'ity, e la vita di partito non è che uua lunga scuola di sommessione servile. · Senza dubbio. Le varie opinioni J)Ossonoreciprocamente tenersi in iscacco 1 ma perciò bisogna che ttttte abbiano la libertà. di esJJlicarsi. Ma il partito non permette cli discutere. 8i può ben avere In. libertà di parlare o di scrivere, ma che vale essa q_uando ogni caso iu cui viene usata è considerato come un delitto cli leso onor del partito, di seminagion di zizzania o d'altro? Cosl le mi– noranze sono J)rivate del loro potel'o d'intimidazione e le maggioranze non vincono con la forza. d'un'idea, ma con quella inerte del pregiudizio convenzionale. Cosl si isterilisce la stessa fonte dell'ideale, a cui ogni libera società attinge le sue forne, e cli cui la democrazia fa la sua ragion cl'essere sociale. li fatto che ad esso si rende un ])Ubblico culto è il punto di partenza JJcr la degenerazione del culto in un rito, con cui la fede non ha. più nulla a che fare. 'l'utto q_uesto ha un'altra. conseguenza: l'eguaglia.nza nei diritti sancita da tutte le democrazie non togliendo le ineguaglianze naturali, una società. non può procedere che con la guida <l'una élite naturale, scaturente dal suo seno. li formalismo politico diffonde invece la medio– crità; ne deriva che ciò che non è fatto dallo sforzo morale della élite naturale vien fatto o si crede di farlo movenclo la ma.novella della. m1cchina legislativa. J,a 1·outi11e si sostituisce alla. vigilanza. li Governo meccanico al JHwsonale. li caucus, così in America come in lnghil• terra, ò il prodotto ultimo di questo abbassamento delle clcmocraiie per effetto del formalismo di J)artito. Come si sa, cotesto nome clesiguava in origine un J)iccolo gruJ)po d 1 t1ominì che reggono nello coulisses lo sorti cli un partito, cd ora ò sinonimo di club di partito, ove si pre1>ara. l'opinione pubblica, si scelgono i candidati, ecc. Esso non fa che dar nuova foria e forma alPeterno di– battito tra lo srorzo e l'inerzia, tra la convenzione e la innovazione, tra il servilismo che abdica e la dignilà. che insorge 1 nel quale l'umanità si contorce senza tregua sotto peua di suicidio morale. . ** Come uscire da questa situazione? Si può mai far senza di partiti? li Uurke definiva il 1>artito: "un corpo d'uomini che si uniscono per mettere i comuni loro sfol'zi al servizio dell'interesse nazionale, sulla base di un principio cui tutti aderiscono. 11 Per quanto elastica, questa definizione assegna elci limiti alla entità "par– tito"' Nella J)ra.tica questi limiti furono oltrepassati. Le lotte che si ebbero a sostenere in Inghilterra per la liberti~ prima dell'instaurazione del regime rappresenta– tivo aveyano creato partiti che erano 1>rÒo contro la Corona e che della conquista del potere dornvano rare il loro obiettivo. L'esercizio del potern da parte del partito vittorioso ora. la condizione si11equa 110n per far trionfare nella realtà. la concezione politica, che questo partito 01 10 e \. no d \j rap1>resentava. E pur dopo la vittoria. urgeva clifendel'e la conquista come in tempo di guerra . .Maqueste stesse azioni e reazioni crearnno l'opinione pubblica e i nuovi principi, risponclenti alle nuove condizioni di vita sociale 1 divenivano suoi elementi costitutivi, e allora la necessità della classica divisione in due partiti e della conq_uistn. del potere come obbiettivo di questi partiti perdeva l'ob– biettiva sua ragion d'essere. Jnfatti, delle due funzioni d'ogni Ooverno, fare le leggi ed applicarle, la seconda sfugge acl ogni divergenza di principi politici. Quando in Inghilterra sono al potere i conservatori la libertà dei citta,lini non soffre alterazione d'una grinza in senso restrittivo, come non ne sotfre in senso contral'io quando governano i liberali. f.,a stessa cosa ò in America; C(l essa non si Yerifica solo per la politicJt interna, ma ancora per l'estera, E; indifferente che il potere esecutivo sia in mano a. un partito 1iiuttosto che all'altro; basta che sia in ma110ad uomini onesti e capaci. E quanto alla flln– zione legislaf.iYa, benefiche e necessarie sono nel suo campo le dh'ergenze e col consolidarsi della libert.lt si accrescono; ma nppunto per questo diviene inutile di mirar a.I potere; dal momento che è inclifferente che le leggi siano applicate da questi o eia quelli, basterà cho ci sia ,,oita per volta una maggioranza in favore di questa o quella riforma, perchè essa divenga legge. Acl esem1)io, in Inghilterra e in America nessun Governo di IJCr.'<one liberiste penserebbe a viola.re leggi protezioniste, o viceversa; ond'ò che l'obbiettivo ciel potere non è giu– stificato. Tuttavia i partiti con l'obbiettivo del potere continua• rono a sussistere perchè chi ha gustato il JJotere stenta a rinunciarvi. Sul continente 1 dove Jc lotte per la libertà sono lungi dall'esser finite e si è nella fase che anche in Inghilterra giustificò i partiti, si prese ad irnprestito da questo paese un sistema di metodi che si continua. per sola inerzia e che ser\'O a fini egoistici, mal dissi– mulati sotto gloriosi emblemi idealistici. li potere da mezzo si trasforma in fine; per conquistarlo il J)a.rtito deve darsi un'organizzazione permanente, o quindi ser– virsi di professio1111els, che poi do\·rà ricompensare col fare moneta elettorale delle pubbliche funzioui, col di– spensare titoli onoriflci 1 col concedere lavori pubblici, contratti di forniture, franchigie, esenzioni da pene, multe, ccc. Siccome questa conquista clcl potere continua. a parer necessaria anche quando non lo è piì1 1 cosi ad essa si subordinano le soluzioni dei problemi vitali e si sacri– ficano tutte le di\'ergenze d'o))inioni pili ronclatc. Negli ultimi anni in .America la cosciellza di questi inconve– nienti si ò venuta intensificando e cli pari passo quella dei necessari rimedi. Al partito si va sostituendo la lega per ogni determinata questione, senza l'intento della conquista del J)otere. Ogni cittadino per ogni questione che l'interessa. può iscriversi a quella lega con cui sente d'aver comuni le idee, trovandosi con persone che su altri punti la pensa.no forse in modo cJi\,erso, e su ogni altra questione può aderire a leghe in cui si troverà con persone che potranno essere a lui avverse sul primo punto. In q_uesta guisa il 1>artito 1 non potendo piì1 ada– gi[lrsi in uua <leyozione sentimentale verso un'idealità astratta 1 dovrà riposare sull'adesione delle intelligenze o dello coscienze a qualche cosa di ben determinato, a una causa speciale eia far trionfare, e da fine l'organiz– zione sarò. ridotta a mezzo. li fine de!l'asssociaziono essendo circoscritto, il citta– dino 1>otrà. seguire gli srol'zi fatti per realizzarlo; la sua attenzione avrà un centro su cui raccogliersi. La
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