Critica Sociale - Anno XIII - n. 21 - 1 novembre 1903
334 CRITICA SOCIALE un Governo di reazionarii [brutali, farebbe appello a tutte le forze di democrazia; si inebrierebbe nel com– battimento e, se riportasse un primo vantaggio, sarebbe trascinnto dal calore della lotta a suscitare e sostenere un Governo di libertà e di democrazia, anche 1>rima dell'ora fatidica in cui esso stesso ed esso solo fosse il Ooverno. Gran pericolo dunque di compromessi per il socialismo se esso subisce un assalto di reazione vio– lenta e sopratutto so esso sa vittoriosamente rintuz. zarlo. Ma pericolo anche maggiore se uu Governo, compren– dendo che il socialismo è una forza crescente con la quale bisogna far i conti, si decide a far larghe con– cessioni alla classe OJ>erain. A questo solo pensiero, Kautsky impallidisce. Un proletariato al quale i Governi ranno larghe concessioni è un proletariato perduto. ]~sso cessa di avere il senso rivoluzionario, esso oblìa l'ideale, non tl'oYa più nelle formule di Kautsky lo stesso sapore nrriaro. Invano Kautsky ripete a sè stesso, per calmare la propria inquietudine, che non si riuscirà facilmente sulla classe operaia tedesca, unita, educata, anertita 1 l'operazione che riuscl sulla classe operaia inglese. Egli resta preoccupato; perchè potrebbe cLarsi che, alla lunga, se si applicasse al proletariato tedesco la politica. di concessioni che se1>pe già praticare il capitalismo inglese, si creasse in esso lo stato di spirito dei prole– tarii inglesi, che sacrificano l'ideale dell'avvenire a delle soddisfazioni immediate. Si deJ)rechi 1 di grazia, dal pro– letariato tedesco il pericolo delle concessioni borghesi! :Maso1>ratutto, se il proletariato socialista. tedesco, fl. ducioso nella prO})ria forza, nella propria intelligenza, nella fermezza del proprio ideale, riconoscesse in coteste concessioni obbliga.te la. sua proprià potenza o si inge• gnasse di estenderle, di sistematizza.rie, di J)reparare in esse e per esse concessioni più vaste e riformo più estese, quale disastro! Perchò allora, secondando con Yedute più Yaste una politica di riforme, esso diventa. in qualche modo " un partito di Governo,., e si sente che a questa sola parola tutto il pensiero di Kaulsky cade in deliqujo. Per ventura, Kautsky, do110aver dottoralmente auscul– tata la Germania, arrh·ò a questa conclusione: che ivi i OoYerni sono incapaci d'una politica chiara e vigorosa, in qualunque direzione. La Germania ò a mezza Yin fra. il liberalismo occidentale e la barbarie orientale. Nè essa può maneggiare la politica di riforme e di conces– sioni come l'lngbilterra., nò può maneggiare lo knout come la Russia. Essa avrà delle velleità repressive, ma nient'altro che delle velleità. Bssa anà delle velleità liberali, ma nient'altro che delle velleità. La sua politica. sarà. un medio termine grigio e neutro fra. la violenza impossibile della reazione e l'auclacia impossibile delle riforme. Il proletariato non sarà dunque provocato alle temerità dell'azione e della vita, nè dallo sprone delle repressioni brutali, nè dalla tentazione delle riforme in– travvedute. Sul mare stagnante e cinereo della politica goyernativa 1 la virtù rivoluzionaria del proletariato non arriscbierà alcun naufragio. 1~ nessuna scossa brusca sarà. impressa alla tinozza, che continuerà ad empirsi di voti socialisti a milioni Oh! trionfo dello spirito di classe! :È la mediocrità. della borghesia tedesca che è, J)er Kautsky, la miglior salYaguardia dell'integrità rivoluzionaria del proletariato tedesco. ... Y'è una sola disgrazia.: che questo stato di equilibrio inerte è a.Ila.mercè del minimo incidente. È impossibile che, sollecitata. da un lato dalle pretese cattoliche, dal- B1h1ote ;:i G 10 B1arcc l'altro dalla forza socialista e proletaria., la politica del– l'Impero rimanga a lungo in uno stato di quasi indiffe– rem~a e di semi-neutralità. Il solo fatto dei tre milioni di voti sociali~ti sforzerà la politica. :dell'Impero o ad andare risolutamente verso la reazione o a pronunciarsi J)er dello riforme ardite. E il proletariato dovrà prendere immediatamente posizione. D'altronde, quand'anche questa politica di stagnazione goYornativa. desiderata. da Kautsky si prolungasse, è il proletariato socialista che griderebbe alla nazione: " Oob· biamo dunque lasciarci invadere da questo languore mortale? ,,. E al programma. d'inazione calcolata del Governo esso 01,porrobbe il suo proprio programma, il suo 11rogra.mma <l'azione non già lontana. o totale, ma d'azione immediata e 11recisa.Or bene: non si offdrel)l.>o esso con ciò alla democrazia tedesca. come 11 un partito di Governo ,,? E che rimane a.llora, vi prego, delle for– mule sapienti di Kautsky? Oii\ il proletariato tedesco sembra respirnre un'aria novella. G-ìà esso sembra deciso a pre1mrare l'effettua– zione del suo grande ideale rivoluziona.rio, non coll'accu– mulazione inerte clei YOti,non colla pura critica. e colla pura opposizione 1 ma con uno sforzo }JOsitivoe yigoroso di democrazia. e di riforme. A tal rigLtardo, il progetto di deliberazione sottomesso al Congresso di Dresda da.i socialisti di 'l'eltow-Charlot– tenburg ò ben significante. Se non m'inganno, ò quella. la vecchia circoscrizione di Liebknecht, oggi rappresen• tata dall'intransigente Ledebur, una delle più proletarie e delle pit'1 u. rivoluzionarie,, di l3erlino, e si vedrà da.I testo stesso cli quest'ordino del giorno che i suoi pr0})O· nenti restano fedeli a quello spirito di rivoluzione, giacchò secondo essi, le riforme pur lo Iliì1 ardite non possono colmare l'abisso che separa l'ordine capita.lista dall 1 or– cli11e socialista. E tuttavia, qual bisogno d'azione immediata o profonda! Che risveglio di fiducia e di .,,ita! Che programma di riforme prossime e la cui effettuazione suppone, nella stessa Germania, un Governo di democrazia. e di pro• gresso! " La ,,ittoria. elettorale del 16 giugno fa un dovere alla democrazia socialista. di accrescere e di approfon– dire i suoi sforzi per acquistare -una influenza positiva sulla marcia <lellapolitica tedesca. 11 nostro còmt)ito non si esaurisce nel criticare le classi dirigenti e la loro politica, nel respinge.l'e gli assalti della reazione contro il 1>opolo,nel migliorare e emendare i progetti del Go– verno. il GrttJ)l)O socialista, nel Reichstag è diventato, per la, fiducici degli eleUOl'i 1 -il legistatot·eattlorizzato det po– JJolo. Jliù il Governo burocratico si immobilizza e si pctriflca. in uno sterile lavoro nelPinterosse delle classi dirigenti, o in attacchi insensati contro il proletariato che compie la sua necessaria evoluzione storica, e mag– giore è il c10,·ere del Gruppo socia.lista al Reichstag di rendere feconda 1Jer la legislatura attuale la immensa forza creatrice del principio democratico e socia.lista. " Questa specie di attività ba un ti-iplice scopo. Essa I effettua 1,tili e ·importanti 1·ifonnel· mette a nudo la. J)O– I yertà intellettuale e l'odiosa. gret ezza degli amministra– tori delle classi capitaliste e dei loro agenti di O0\'erno; mostra infine il limite oltre il quale ogni decisiYO mi– glioramento nell'ordine sociale presente di\ 1 enta impos– sibile; e con ciò essa fa l'educazione degli S})iriti nel senso del programma socialista. Andare virso questo li– ~nite,da çui siamo ancot· tanto tontaui, eà effettuare tutto it possibile,ecco il nostro còmpito nella politica quotidimui. A tal fine, (!{l anche per 1·invigo1·i1·e il parlamentarismo istesso, il gruppo socia.lista ha mandato di prendere in mano le Jlii1 importanti questioni della situazione pre– sente mediante disegni di legge accurata.mento elaborati. Ogni progetto di leggo dovrà essere accompagnato da un~ relazione e da. documenti diffusi.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy