Critica Sociale - Anno XIII - n. 21 - 1 novembre 1903

B 332 CRITICA SOCIALE monarchia che attende la propria rivincita, una mag- ! gioranza di cui si ritlutano a essere Il cemento. Eccoli che lasciano crollare, sotto lo sguardo della monarchia sicura della prOJ)ria riscossa, il Governo per cui la Ger– mania si provava nlla libertà parlarucntare. "Ecco cos'è il parlamentarismo I Ecco cos 1 è la democrazia! Confu– sione e impotenza. Non son io, vostro Imperatore, che lo dico. Sono i socialisti. Essi non possono, senza com– promettersi, aiutare la formazione d'una maggioranza, la vlta d'un Governo. Essi non consentiranno a ammi– nistrare, se non quando saranno i soli padroni. La <lo• mocrazia è dunque impossibile, perchò ossa nulla J)UÒ fare senza di loro ed essi nulla vogliono fare con lei. Dunque, in attesa. ch'cssi i,iano i padroni e i soli padroni, rimango io il padrone e il solo padrono. 11 Sarà 1 unn. volta <li più, la ,•ita politica tedesca abortita. l\la K.autsky avrà conservato il diritto di schiacciare colli, sua intransigenza i socialisti di Francia e d'Italia, e il sarcasmo di llehring continuerà. a risuonare. Deliziosa compensazione! . .. 1~orse 1 a dir vero, questi uomini, che hanno tanto a disdegno il socialismo 14 borghese ,,, sono in via di im · borghesi re miserabilmente il socialismo della Oermanln. Voglio dire che ossi gli preparano, colla loro ideologitt che uccicle l'azione, la stessa impotenza, la stessa inca– pacità pretenziosa, in cui si smnrrl l'ideologia del libera– lismo borghese. l rivoluzionari borghesi ·del 1848 e del 1849 sono quasi odiosi 11er la loro sovrabbondanza teorica e 11erla criminosJ ingenui ti.\ con cui trascurarono di cogliere i mezzi di potere che ~tn.vanoloro sotto mano. Qunndo si vedono oggi i teorici del proletariato tedesco, alla soglia del periodo decisivo che può metter flne al• l'assolutismo monarchico d alla reazione feudale, legare in prevenzione colle loro formule negative il cen·ello e le mani dei aocialisti; ci si chiedo con inquietudine se il proletariato tedesco ereditò i malanni cronici della borghesia tedesca, se la Germania avrà. sempre, iu tutti I suoi partiti o in tutte lo sue classi, la stessa impotenza costituzionale a creare la democrazia e a praticare la libertà, e se 11eterna " miseria tedesca 11 ba invaso il cervello del proletariato, come quello della borghe'sin. E se ci si rinfranca un poco, ò J)ensando che sempre, da 35 anni, il peusiero del socialismo tedesco ba spez– zato, per andare all'azione, tutti gli osto.colidei sistemi; cbo, malgrado .Alarx, malgrado Llobknecht, malgrado Bebel, esso adottò il suffragio universale che gli racco• mandava la viva parola di Lassalle; che, malgrado il Liebknech,t della 11rima ora, esso preso sul serio 1 con Schweizer e coi lassalliani, il hworo legislati\'o o par– lamentare: ch'esso accettò, malgrado tutti gli anatemi di classe, la partecipazione alle elezioni comunali 7 dap– prima condannata, e che in questo stesso momento i più intranslgeutl, nel preparare le elezioni ~l La11dtay, elezioni di compromesso 1 elezioni di tradimento, mettono altrettanto fervore, quanto ue han messo a. stigmatiz- zarle; che il " revisionismo 11 - a cui con arroganza si domanda se esso è in grado di opporre a :Marx un sistema del mo11do 1 come se .Marxl\\'esse appena tentato un sistema del mondo - lavora almeno a liberare lo spirito socialista tedesco dai 11artiti presi e dalle tro.di• zioui; che infine lo formule <li Kautsky non reggono o si contraddicono e che 1 al primo movimento un po 1 vivo della politica tedesca, esso scoppiel'anno misere\'olmente. . .. 11 partito che pretende essere por la Germania moderua u una necessità. di Stato 71 e che si rifiuta a priori di a niutnre Pevoluzione moderna dello Statoi Il partito che dice che esso solo può salvare iu Oormania la forza della produzione o la forza. del pensiero 1 e che rendo impossibile, fino al gioruo in cui sarà. egli stesso sovrano, il funzionamento durevole di ogni maggioranza di pro– gresso; il 11artito che si proclama il solo su cui possa. appoggiarsi un Governo moderno, e che in prevenzione, flnchè egli stesso non avrà rice\'uto in un colpo il de– posito cli tutto li potere politico e di tutta la vita na– zionale, ricusa n ogni Governo moderno ogni possibilità. <li \'ivere od anche di nascere i questo pt1rtito che, ap– plicando lo sciopero generale alla vita. politica, si pro– clama al tempo stesso indispensabile o inattivo, e so– SJJencle il progresso della nazione e della democraiin 1 come altri \'ogllono sospendere il lavoro, fino al gioruo in cui tutta la società. assolutista e capitalista si sarà. rimessa nelle sue mani; questo partito che condanna scientemente, con una astensione ch'esso sa. mortale, tutte lo forze vive della nazione a una stagnazione misere,•ole; cotesto partito non saprebbe avere che una scusa: sarebbe la speranza. di J>rOdurre in tutto l'orga– nismo, col sottrargli lo spirito vitale 1 una crisi proronda 1 che mettesse capo a convulsioni rivoluzionarie. Or ciò ò preci.iamento contrario a tutta la sua tattica, a tutto il suo metodo 1 a tutte le sue consuetudini ili azione e di pensiero. Con nessuuo dei suoi atti e delle sue parole, esso non frascina il proletariato, e non lo prepara, a un cOIJ)Odi forza rivoluzionario. Ciò non ò nell:i tradizione della Germania. Essa lasciò passare tutte le grandi crisi ri\•oluzionnrie dell'Europa, da 120 anni, senza seriamente commuoversi, e la. sola. pro,•a ch'essa. fece nel 1848fu un misernbile aborto. È da.ll 1 1llto, ò dal potere, ch'cssa ricevette il suffragio universale i le fu largito, non l'ha conquistato. Qualche anno (ll essa lo lasciò strappare alla Sassonia, al "paese rosso ,., dove il proletariato è così deuso, senza un sussulto dl rivolta, senza un gesto di resistenza. Ancor pili di recente, quando i grandi padroni tedeschi, afflggenclo nei loro opiftct i discorsi insolenti di Ouglielmo H a J.:ssone a Breslavia, obbligaYano gli operai a flrmure degli iudirizzi di riprovaziouo contro il l'ont 1 iirts, non un solo di quegli arttssi fu lacerato, e le firme ope– raie si allinearono docilmente su dei rogli in cui tutte le loro affezioni erano oltraggiate. Lo stesse Ri\'iste so– cialiste tedesche, che ci accusano di snervare il prole• tnriato colla. nostra politica. 14 ministerialista "' diedero pubblicamouto ai proletari tedeschi la parola <l'ordino di usare quolla furberia. Che anatemi contro di noi, quali sarcasmi, che saJ)ienti e pedanti deduzioni sugli effetti deprimenti dell'" op1>ortuuismosocialista ru se noi avessimo dato agli operai francesi, nell'interesse defla nostra tattica, l'equivalente del consiglio che da,•a, in uno clei suoi organi ufflcla.li , la democrazia socialista tedesca! J~ra dunque difetto di coraggio in quegli ammirabili socialisti, in quegli ammirabili militanti ooperai tedèschi che portano, senza piegare, il peso dell'amministrazione la più tirannica e le condanno accumulato della giustizia di class_ela più sfrenata? No, certo; ma. l'abitudine fu presa di non contare sul mezzi della forza, di reprimere i soprassalti dell'istinto, e cli attendere quasi dal solo gioco del meccauismo elet• tornio la liberaziono politica e sociale. t coi mozzi della legalità ad esso forniti, ohe il proletariato tedesco vuol emanciJ)arsi. O almeno finora esso non porta 11H1in là i suoi sguardi. È colla Costituzione medesima che esso vuole trasrormnre la Costituzione, dal di denlro, o nel suo spirito più ancora che nella sua leltern.

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