Critica Sociale - XIII - n.18-19 - 16 set.-1 ott. 1903

CRITICA SOCIALE 299 una funzione che langue uct grande laboratorio della Del resto la storia dello sviluppo delle bilJlioteclrn vita sociale. popolari non fa che ripetere la storia generale dell'istru- Egual sorte, però, non sembrami debba toccare a 1.ione elementare 1 della qualo - quando si parlb di questa pubblicazione; e il porchè lo dico subito. Innanzi renderla obbligatoria - il Laveloye (!) CSJJrimeva il bi- tutto si scorge chiaramente fln dalle prime pagine che sogno bnsando!o su ragioni economiche. gli autori non sono lo solite cariatidi cho aduggiano e ~ non deve recar mernviglia cho le biblioteche del intristiscono, con l'ombra di quattro idee antiquate, le popolo sorgano dopo lo grandi biblioteche di Stai.o, cli migliori e più coraggiose iniziative delle pubbliche am- cui si giovano soltanto le nlte sfere della scienza e del ministrazioni j nè degli cmJ>irici che dissimulano la mi• : sapero, in quanto che non qu;sta solamente, ma. tutte seria estrema dei concetti o l'ignoranza delle ragioni le istituzioni superiori di formazione si costituirono prima 1>ositi,•e con lunghe digressioni sentimentali, che non dello ìnreriori, le Unh•ersità J)rìma dei Ginnasi, i Ginnasi 1>ersundono più nessuno: qui v 1 è lo studioso di lunga ))rima della Scuola tecnica e J>Opolarc." Per legge di evo– vista e cli sicuro intuito che, n raaion veduta e con luzione - dice lo Schii.ffle(1) - la istruzione scolastica ))erfotta conoscenza di causa, ricerca le origini e i pro• delle nlte classi, del clero, della nobiltà e degli altri grossi delle JJiblioteche poJ)olari dc!Pestcro, indaga le ra• centri che forniscono uomini alla funzione direttiva del gioni concrete che ne determinarono lo sviluppo, met- JlOtere, ò una condizione imprescindibile di sicurezza e tondo in luce l'importanza economica della cultura di conservazione sociale molto prima che non lo sia popolare ne' suoi rapporti coll'organizzazione attuale l'istruzione diffusa nelle moltitudini. 11 della produzione. Tant'è vero 1 che un tempo la scuola pubblica popolare Ed è fi))punto da questo lato speciale che la questione non costituiw1. ne1>pure un bisogno e di,•cnne tale sol merita d 1 esser ripresa. nelle colonne della Critica, non quando i progressi della. scienza imJlOsero processi piì1 tanto ))er l'imminenza clell 1 es1>erimento che si vuol ton• razionali a. ogni forma di att;l'itù e determinarono un tare in Milano, quanto ))Cr dimostrare in tesi generale movimento progressivo di coordinazione sempre più quale influenza eserciti la cultura, che s'irradia da questi stretta di tutti i gruppi sociali nei grandi com1>lessi centri diffusivi, sulla intensità e sulla qualità del lavoro della vita industriale e politica, che hanno per espressione umano, e quindi in che senso e in quale misura essi fondamentale il linguaggio, la ))arola scritta e il calcolo. agiscano sulle cause più prossime determinanti i pro- Solo da questo momento il non saper leggere, scrivere gressi odierni dell'evolnzione socia.le. e far di conto, il non avero un corredo sempre mng- *** giore di cognizioni J>Ositivocominciò nd essere una caui:a La funzione specifica delle 13ibliolecho popolari, e la. di debolezza, compromettente la esistenza stessa dell'in• sola. per la quale esse hanno ragione di sussistere, è divlduo e della colletU,•ità.: per ciò sorse la scuola po• quella d'integrare l'azione benefica - ma insufficiente polare. ed effimera _ della scuola. primaria; quando J>erò esse Ma ben presto, complicandosi i processi del luoro non si riducano a semplici raccolte di libri a disposizione meccanico e crescendo la richiesta di una mano d'O))era del ))Ubblico, ma agiscano al temJ>Ostesso come organi più attivn, piÌl varia, piì1 intelligente, si comprese la di guida e di consiglio per lettori sforniti d'ogni cultura necessitò. di un'istruzione superiore a quella elementare. o digiuni di qualsiasi metodo di stuclio. Il bisogno urgente di produrre intensamente, e In Credere inoltre che le Biblioteche popolari possano, somma sem1>remaggiore di lavoro meccanico sottratto in certo modo, sostituire O soltanto aiutare efficacemente dnll'ordigno al còmpito del lavoruto1·e, tendono a. ridurre Popera della scuola professionale _ oggi pur troppo Il suo sforzo fisico in pura s))esa d'energia nervosa, tendono accessibile ad una esigua minoranza. di operai _ for- a clnr riposo ai muscoli e attività. crescente al cervello. mando esso l'educazione tecnica. del la.voratore 1 mi sembri\ f,a disintensiflcazione della mano d'opera non ha eccesso d'ottimismo da cui dobbiamo rìruggire, per non punto scemata la efficienza di ossa, Pha anzi aumentata aver poi da lamentar delusioni ('). 'fanto più che per e affinata, riducendo, sl, il coefficiente medio della forza dimostrare l'utilità di questi uuovi istituti, che si vanno muscolare impiegata costantemente nella giornata di rapidamente estendendo nei J)l\CSipiù civili e di strut- lavoro, ma rendendo pili attiva e intensa l'applicazione tura economica J)iù progreditn, basterà dimostrare che deWenergia nervosa Insomma - dice la. relazione di la diffusione della cultura generale, quale può es'!ere un'inchiesta inglese, compiuta nel 1886,sulla condizione attinta alle biblioteche del popolo, migliora essa stessa delle industrie che più estesamente si giovavano del notevolmente le attitudini dell'operaio ed è una delle mezzo meccanico - basta bens1 nel regime automatico cause efficenti di quella enorme potenza produttiva che uu piì1 esiguo rendimento in energia operativa umana, permette all'Inghilterra, alla Germania e agli stati Uniti ma QCCorre più costante e 1>iì1eletto. J'.: uopo che ni di esercitare una specie di egemonia sui mercati del progressi introdotti negli organi meccanici, di cui la mondo. mano d'opera si giovl\ 1 corrispondano non meno sensibili •*• miglioramenti nella mano d'opera stessa, onde abbia Jncominciarono a sorgere lo biblioteche popolari ap- con\•eniente idoneità alla funzione di sua spettanza nella J>unto nei paesi industrialmente più progrediti, quando, moderna costituzione della fabbrica. t: necessario, in una per p introduzione della macchina di grande potenza parola, che la sua attitudine sia in J)Crfetto accordo produttiva, si comprese non esser pili sufficiente Ja scuola con la struttura complessa e col moto veloce del mac– elementare a. fornire all'operaio l'istruzione necessaria chinario motore e della macchina. utensile. per rarne un buon produttore. Per queste ragioni non è più possibile affermare che (') J.'aeelo questo rilievo 1>erchò uon vorrei che nella organtzza– zlono dello prime biblioteche !IAllnno ,·ernmente popolari, quali Il atAnno 1,muenllo In lllltmo, J)rcvalei!80 Il criterio - per me erroneo perchè 1caturcnle da un mallnteao 1cn10 di 11rallet1mo - di ridurle a l1lltu11 di complemenlo delle 101101011rorc11tonall, dotandolo con materiale librarlo d'Indole pronlontemonto tecnica. 1101:Nm la nrncchina perfezionata sostituisca. l'intelligenza degli esecutori e li riduca a rar la 1>artedi automi. Questo ratto, che il Marx. considerò come un renomeno generale, (') l,.1.n:u:n;: L'i1trli·11dW11 dli P,111)/t. l:J SCUAU'l'Lt:: Sfrutt111"(1 t ritu do torpo 80dlllt.

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