Critica Sociale - XIII - n.18-19 - 16 set.-1 ott. 1903

290 CRITICA SOCIALE che presso le Università o gli altri Istituii superiori del Regno sia istituita una speciale Seziono di magist.cro por gli aspiranti all'insegnamento di esse lingue nello nostre scuoio secondario e ciascuna Sezione sia dotata cli borse di studio per qualche mese ai pcrrezionamcnto all'estero. it Occorreva, h1vece, cominciare dal chiedere appunto quest'ultima urgentissima e indis1>ensnbile riforma; chò la m:rncanza di Sezioni di fl.lologia moderna nello no– stre Facoltà non ò una delle cause, ò la causa fonda– mentale della deplore,·ole impreJH\razione degl'insegnanti di lingue moderno; o llno a quando non esisteranno le scuole, che dovono formare gl'inscgncrnti, le Commis– sioni esaminatrici si tro,·eranno sempre allo prese con ca1H1idatiJ>rivi di ogni serìa preparazione, e saranno portate senz'a, 1 \'edcrscne a deprimere il criterio dei loro giudizi per non dover respingere, senza eccezione, tutti i candidati; o avremo insegnanti forniti dol loro brtno diploma ma incnpnci n ben prouunzìnre un dittongo o nd accozzare quattro parole senza altrettanti errori di grammatica. Con l'art. i del Uegolamento speciale 13 marzo 1902 per la scuola di :Magistero anncsia alla Facoltà di E'i– losofla e Lettore, Il Ministro Nasi stabill che " nell' Uul• vcrsilà. di Roma potrù istituirsi, con Hcgolamento s1>ecialc, una Seziono di filologia moderna: ad ossa potranno iscri• versi i laureati di qualunque li'acoltà ni ma la sezione 1 dopo un anno o mezzo, è ancora di là da venire o il regolamento relativo fluttua tuttavia nella regione dei sogni; e, sebbene l'art. 2 del Uegolnmento di FacolL.\ dica che ~ nellB l•'acoltà. si J>rorcssnno corsi di lingun francese, lingua inglese, lingua tedesca n o l'art. 17 sta– bilisca che u por essere ammessi all'esame di lauro11, oltre ai dodici csBmi speciali, i candidati dovranno n.vor superato in qualsiasi anno di studio unn ))ron di lingua francese ed uni\ di lingua inglese o tedesca n. scelta ., vi sono sem1>re racoltlt 1 per es. quella di MessiM, In cui non si ))rofessnno corsi nò di francese, nò di tedesco, nè d'inglese, molto probabilmente porohè bisognerebbe pagare una remunerazione - non troppo lauta - agl'in• segnanti, e perciò ò molto pit, igienico che le ottimo leggi rimangano ottimo nella sola. carta stampata. Prima, dunque, di cominciare a costruire il castello della nuo\'a scuola, qualunque debba esserne il disegno 1 non sarebbe meglio - se non si vuole che sia un ca– stello in aria - ))repararne le fondamenta, creando, non sulla sola carta, le scuole di tllologin moderna, e nflìdandone l'esl.- ;tenza.ad un inviolabile !lisegno di leggo piuttosto che ad uno dei solitl decreti cli discutibile \e. gnlità 1 che secondo le nostro sJ)iritose abitudini il suc– cessore del presente Ministro si affretterà senza dubbio a rc,,ocare 1 tanto per darsi l'aria di far qua\co~a? scuole complementari e professionali (industriali, com– merciali, agricole, nautiche, rii arti e mestieri, ecc.) per mandarvi i giO\'anetti a fornirsi di una modoita cultura. sussidiaria delln elementare e ad acquistar perizig_ in qualche mestiere utile per la vita. Jnvece, queste scuole o non esistono o sono insufficionti o mal organizzate; e tutta la J>iccola borghesia, che non vuol mettere i suoi figli al la,•oro fin dalla prima età e desidera a buon diritto di dare ad essi una cultura superiore a quella. del proletariato, ò costretta n mandarli nello sole scuoto che esistano oltre le elementari; e così, nelle scuole medio, classiche e tecniche, accanto agli alunni del medio ceto, per i quali In scuola. media ò quello che dev'es– sere, un 8.\'Yiamento cioè agli studi universitari su1>e– riori, o, se plì1 J)lnce, il primo stadio di una scuola pro– fessionale che Hnlsce con l'acquisto della laurea e i cui insegnamenti sono n. questo scopo tlnnlo coordinati, si nflòlla. la scolaresca sovrabbondauto e multiforme J>iC– colo-borghese, per ln quale presso che tutte le materio che s'insegnano nelle scuole medie sono perfetta mento inutili e il lavoro scolastico, .sal\'O per gli alunni prh'i• legiati di singolare ingegno, è perditempo \·ano o il più delle volte ,1annoso. I malefici eflètli di questo scarso o trasandato svi– luppo dell'iusegnamento complementnro e professionale si risentono specialmente nello Scuole e neg-1' l1'tituti tecnici, costretti a compiere due funzioni dh·orse e con– traddittorie: di scuole complementari o professionali per i computisti, ragionieri, agrimensori, commercianti 1 ccc., e <li scuole medie a tipo moderno por Bvviare una parto dei loro alunni allo scuole su1>eriori: o così c'è trop))n teoria inutile, per esempio, per i ragionieri o commer– cianti, e troppa pratica peggio che Inutile por chi deve andare alla. seziono Osico-matomn.tica doli' Università. Ma gli effetti disastrosi non mancano di ripercuotersi in ogni ordino di scuole, e non si potrebbe rile\'arli meglio di quanto abbia ra.tto il prof. 1,. Friso nel Co– mizio pro schola, tenuto a Brescia il 21 giugno u. s. "li'u detto e ridotto a sazietà.: alla. bnsc di qualunque l"iformn.eflicaco sta In necessità. di avere buon numero di scuole professionali, industriali, commerciBli, ngricotc, dove tro\·ino utile srogo le migliaia e migliaia di al– lie,'i, che oggi affollano la Scuola media, ma che in essa non vedono, e non possono ,,edere, se non un'oflt– cina in cui si stamJ)ano o distribuiscono diJ)lomi - di– plomi di cui non conoscono che il valore commerciale, come fossero titoli nominativi rappresentanti quel capi• tale di capacità, che ciascuno l'@rrà I\ suo tempo a of. frirc sul mercato, per averne il pnne. Oggi costoro sono mescolati con quolli nitri, che, meno frettolosi, ))Or fe– licità d'ingegno o J)er ngìo di domestiche condizioni, s'avviano pili serenamente agli studi suJ)eriori 1 alle fun– ziC"'ni piì1 ele\'ate, alla coltura delle lettere e dillo scienze. E ne avviene che di siffatt11. rolla, stipata nel primi gradi, ,,a J)Ordut-a.gran parte d'anno in anno, J)erdut.a prima. d'esser giunta a quell'educazione umann.- J,'iusegnnmento 11rorossio11nlc. I mente elevata, che sta in fondo alla coltura classica, avendo acquistato, invece di un corredo di utili cognl• Un'altra. gravissima questione, che bisogna in prece- zioni pratiche, l'abitudine luugn. dell'ozio signorile e del denzn risolvere se si , 1 uol evitare che i presenti guai ab-1 consumare senza produrrn. Ciò malgrado, la folla non ai . ' . . . . . . dirada al>bastanw, e uua turba numerosa, ben nota ai burno a perp~tunrs1 negli ord111nmenh scolast1c1 futuri, professori, seguita con meravigliosa costanza a picchiare ò quella dell'rnsegnnmento complementare e professlo- alle porte degli esami, ftnchè ne uscirà dopo d'essersi nale. tormentata per anni in fatiche infeconde 1 degli studi Oli artigiani meno disagiati, I J)iccoli proprietari\ i geniali ed umani non R.Yendoconosciuto che le pedan– modesti commercianti, quella vasta zona soclate 1 insomma, terio e la meccanica esteriore, portando deì verdi anni che sta fra In. borghesia proprìamenle detta, 1>er i cui ~~1 ~~:i~it ~~s~~~t~gih~b:~~f!~'tg~p?c~\tt: 8 1~!,:~~~i~n3~\1~ figli le scuole medie son fatte, o il proletariato vero o scuota, mal temJ )ern.to da quell'altra menzogn& ufficiale proprioi costretto I\ contentarsi delle scuole elementari oh 1 ò la ginnastica , - anemica di cenollo, a cui la col• e spesso, per le sue tristi condizioni economiche e mo- !~re~n?c;':~t~:r:at~~r!~~t;e 1 ~~:~à s1~;~~:tov~::i, c~!tr!~~~;,dl, rali, restlo anche ad obbedire alla legge ))er l'istruzione nelle umiliazioni, nelle frodi scolastiche. E i migliori obbligatoria, hl\ bisogno di numerose o ben specificate stessi, attardati da questa rollB, rimangono al "1i qua B1b otPn C

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