Critica Sociale - Anno XIII - n. 17 - 1 settembre 1903

CRITidA SOCIALE 265 terno, se il Municipio non agisce, e perchè provveda anche all'espropriazione, ecc., della casa insal~il:ire_. In altri paesi, come in Olanda, ad esempio, !Il mancanza di apposita legge) provvedono i regola– menti muuicipali. 11 regolamento municipale di Haye autorizza il bor– gomastro a far esaminare, nell'interesse della salubrità pubblica se una casa di abitazione si trova nelle con– dizioni i~ienìch~ stabilite nel regolamento stesso. B in– caricata dell'ispezione una Commissione di architetti, della quale fanno parte due medici. La Commissione partecipa all'interessato le modificazioni che deve ap– portare alla casa e, quando questa venga dichiarata ina– bitabile, il Consiglio comunale interdice la locazione dell'immobile('). La legge in Italia esiste, ma è - come al so1ito - lettera morta. I Comuni si occupano di seque– strare le .... mele un po 1 troppo mature presso le fruttivendole al minuto, ma si guardano bene dal disturbare rrli avvelena,tori dell'aria. Non è cosa che li rirruarda. 0 In ciò trionfa l'interesse prevalente dei prop~ietari cli case, quasi sempre consiglieri comu• nali ed anche quel superficialismo che fa provvedere ai ,;mli minol'i, che dànno un segno piì:1 vicino e pili vivace anzichò ai mali maggiori, che hanno la clisO'razia di aooire lentamente, insidiosamente. Chi ma~rria verdur; o frutta fradicia è colto da mal di vent;e e strilla, chi respirn aria viziata .... si abitua. Il primo se la cava con due soldi di olio cli ricino, il secondo si intossica e.... muorn prima. Ma questo non salta subito agli occhi. Perchè curarsene? Noi socialisti abbiamo però il dovere di richiamare Fattenzione dei cittadini anche su questa legge e di servircene. Jn presenza della importanza e della vastità. del problema delle case operaie, in ma~canza di. mezzi pronti e sufficienti per provvedervi, bisogna clnamare a contributo il maggior numero di forze sociali. E questa, del rispetto a una l~gge. benefica, non è - secondo noi - una delle m1nor1. 2° La. mu11icipalizznzionc. La prima forma di intel'vento dei Comuni nella costruzione di case operaie fu l'aiuto, sotto diversi aspetti e con diverse modalità) alle Associazio1~i filantropiche o sernifì.lantropichc. Ancora questo si– stema scrruitano a caldeggiare quei conservatori che vogliono 0 più parere che essere, e si credono fi:Ss_olti da oo•ni dovere perchè hanno fatto qualche m11111na cosa 0 a vantarrrrio delle classi lavoratrici. :Ma se su :1'tri tentativi si può rimanere dubbiosi, su questo non c'è da trarre che una conclusione sola: il sistema ha fatto fallimento. L'aiuto dei Comuni, sia sotto forma di concessione gratuita o semigra– tuita di terreno, sia sotto forma di oblazioni a fondo perduto o sottoscrizioni cli azioni, sia sotto_ forma di garanzie di ogni genere, ha avuto un r~sultato solo: di lasciare Ja questione al punto di pmna. I Comuni hanno potuto perdere migliaia e decine di migliaia cli lire, ma le Società. ~iu_tate non hann~ prosperato, hanno servito ad un lim1tat? numero ~l,1 fortunati, hanno portato. qua.lche contr1~uto al g1a troppo grosso campionano d1 case operaie, ma non sono riuscite ad altro. li Comune di Torino ha voluto di recente fare ancora una volta l'esperimento donando circa 200.0~0 Jire ad una Socielù ma i risulta.ti si accennano già all'orizzonte: la sJcietà spenderà. i denari ricevuti dal Comune (e non ne troverà forse molti altri) per {1) AMOROSO: lOCOC!t, J)Elg. ~68, B h ot G no H1ar o dare alloggio a poche famiglie di operai ben pag~ti che non avrebbero alcun bisogno delle case operaie. D'altro canto 1 il Comune che si limitasse a formu– lare severi articoli di regolamenti locali ed a curarne la pili scrupolosa osservanza, andrebbe incontro ad amare disillusioni. I miglioramenti igienici non tar– derebbero a convertirsi in aggrav·1 finanziari,' e gli operai, impossibilitati a seguire !I rialzo del. pr~z~o di affitto, si vedrebbero costretti a raccoghers1 111 minor numero di camere e a subaffittare una parte del già ristretto alloggio o anche solo un letto. Londra ha fatto, in questo campo, una classica esperienza di alcuni decenni. Del resto, ciò è quanto avviene normalmente in molte delle case e ,lelle città operaie che meglio figurano negli inni entu– siastici dei 'riformisti borghesi. Esteriormente si hanno quartieri civettuoli cli case operaie, ma, se i risultati si osservano più davvicino, si vede che l'af– folla.mento - questa massima causa della insaluhrità di una casa - non è minore che nei vecchi quar– tieri, e che gli operai, costretti ad alte quote di affitto o di ammortamento, se ne rivalgono acco– gliendo nella casa, che i sognatori vorrebbero invi– diabile asilo della poesia famigliare, estranei, per ristabilire l'equilibrio tra il salario e Ja spesa. Una maggiore vigilanza igienlca delle abitazioni pol'ta con sè la necessità di lanciare sul mercR..to un numero considerevole di alloggi operai. La nuova forma cli municipalizzazione ( 1 ) avrebbe quindi lo scopo precipuo di servire diLcalmiere, ma essa non potrebbe assolvere questo fine se non offrendo a prezzi inferiori, o almeno pari, abitazioni migliori. A questa funzione non ci pare doversi, però, limitare la costruzione cli caso operaie municipali. i\Iolte altre possono essere le cause determinanti: risanamento di quartieri particolarmente insalubri; insufficienza assoluta della iniziativa privata a provvedere al ra– pido accrescimento deJ\a popola.zione, alla straordi– naria immigrazione dalla campagna, e via via. . La pratica degli ultimi decenni ha dato risultati incoraggianti? . . Il primo risultato, che salta agli occhi d1 ognuno e che ò impossibile negare, è il molto maggior nu• mero di case operaie che i :Municipii hanno potuto offrire· alla classe 1avoratl'ice in breve tempo. Specu– lazione, industriali, filantropi, Società cli beneficenza, Società cooperative, per anni e anni avevano accu– mulato campioni su campioni, quartierini su quar– tierini; i Municipi, in poco volgere di tempo, hanno suscitato vere città. Finchè i Comuni si limitavano ad appoggiare iniziative private, a. dar terreno gra– tuito, ad assicurare interessi determinati, a prestare onerose garanzie, riuscivano ad addossare ai contl'i– buenti spese non indifferenti senza a.lcun risultato. Colla. costruzione ecl amministrazione diretta hanno portato un contributo ~ in estensione - dei pili preziosi. - L'Inghilterra. e la. Germania hanno dato, in questa direzione il maggior impulso. Le maggiori città opera.ie clell'una e dell'altra nazione hanno oramai profuso milioni e milioni, nel risanare i quartieri operai e nel costruirne di nuovi. Un entusiastico articolo, pubbJicato nel 1895 da Jarrett Pisher (2) sul Municipio modello cli Olascow, così parlava della parte da. esso avuto nell'edilizia: La Commissione per l'edilizia è egualmeute benemerita. della cittì~ di Glascow. Essa, dal 1866, anno dal quale (I) Vc1·ll.me11fo non st trntta di vern o proprl11.mun!ctp11.llzznz!onc, 11crchè 11uC?st11. dovrebbe essoro IEI gut1one mnnlclpale tll un sen•Jzlo 11r1madisimpegnato dll ])rl\'!ltl. i-;"c\ nostro CEISO Il llu111c!plO 11rovve– <1e1·ebbe fH\ una pnrtc J)ICCOladi \Ili ser\'li:lo Il CUI lnHnltl nl!rl do! \)Ili'\ JJrovveclono e contlnucrobboro n 11ron•cdere. f1 ~·,:wt,iiylllly u ,vi.tw (/l.Jlrlle, riassunto d11. Millerr:a, urngglo),

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