Critica Sociale - Anno XIII - n. 16 - 16 agosto 1903
CRITICA SOCIALE 253 . .. Qunlc deve essere in questo momento l'nflicio della rappresentanza politica del proletariato nei purla– monti borghesi? (La l'isposbt. a questa domanda involge la soluzione di :tran parte della contesa insorta 1101partito). Può il Gru1)po p11rhrn1enbu-e sociulista, nella prcoc– cupnzione di dar risalto all'ideale politico che rnp– prcsenta, cli u11a civiltà divers11. dall'attuale, atteg– giarsi ad oppositore accanito e sistematico del Oo– verno, che è espressione deJht nrng-giornnza, e dello istituzioni che la maggioranza. si è date?(') g dovo un tale atteggiamento cli fierissima r>crmancnte protesta contro 11iniquità o l'nssurdità. del sistema fosse pos– sibile, è esso compatibile con un'azione 1>ositint di riforme? )Jn questa. evidentemente presuppone una part.ecipazione attiva e vigiJc fii lavori fH1rlamentari j hl presenza negli Uflìci 1 donde lo riforme escono quasi sempre nella loro formuh1, definitiva (i), la pilrtecipazione :il lavoro delle Commissioni 1 lo studio dei disegni di legge, la conoscenza minuziosa di quei congegni com,,licati che sono i bilanci dello Stato, nelle cui pieghe si a1>piattano - invisibili ai profani - i milioni sottratti al prolebuiato. Se <1uc– st'mdone positiva cli riforme si elevo f"1ll"e - e in ciò consentimmo sempre tutti - bisognerà. pure mettersi in condizione di 11~irn col minoro spl'Cco di fo1·zoo cli tempo e per consC,!?uirne il mng-gior vantagµ-io possibile, dato o concesso che il proletariato ha. fretta ( 3 ) e non può attendere il 1mrarliso terrestre del collettivismo per soddisfare ht fame che gli torce le viscere O,!!gi. Così stando le cose, perchè si dovrebbe vietare alla rappresentanza politica del partito di mescolarsi alln,, competizio110 dei Gruppi per rnfforzare a. volta a. volta h, tendemm borghese pi ì1 democra.tica e pro– pensa alla concessione delle riforme o stornare il pericolo del provaloro di tendenze contrarie? Perchò non dovrebbe il Gruppo parlamentare, con la forzn che gli viene dal numero de' suoi componenti o dal sèguito che ha noi pnese, agevolar la ,•ia del potere ad uno o nd nlcuni suoi avversari cho 1 in un dato momento clclhl vita puhblica, danno nH1ggiore af-lì– clamcnto di soc!cliisf'arolo richicatc immediate delle classi lavoratrici 1 lo riforme urgenti o improrogahili (più libertà 1 più pane, 1>iùeducazione) che sono le condizioni indispensabili a·ogni conquista ulteriore, la ragione progressiva del socinli:;mo? (') rn in qu<'isto caso è assurdo e colpevole venire a parlare d'espericnzo consimili giit fatte e fallite. A parte che due espcrion1.c non si possono chiamare consimili quando itvvengono a htnta distanza cli tempo qunnto no intercedo dn Nicotera e Crispi all'ora prcseutc, o in tanto diverso condizioni cli ambiente (il proletariato era allora agli albori della sua. coscienza cli classe); a. parte che non tutti gli (1) \'eggas! la ,,oslllln. (T) A JJropostto: 11Forr! disse, 1rn11·u1t1mosuo discorso di ~mano, cho 1iartoci1rnro I\I 11\vorodegli u1nc1, por un {l(l(lutiltOsoc1n!lst11,SI• µ-1111\ca J)Crdoro tf11e f,i•zL del suo tomJ)O, Sc11~11, ioner conto cho h\ c.,1iresslolle In sè steua ò contu.ddlllorla, 11crla. ragione che, se Il tnro 111111, da.111, eo111 è 1empo J)Prso sotamente In 1>nrie,vuol dire 01,e quella la.I cosa el dove,·a 11ur !Me da qualcuno, o ,e si do,·eva farf', Il 101111)0 strellll!I\Cllte llCCCSSArlO a farla, e,ldcntemenic, non è ICllll)O !>Cr80nè In tutto, nò In parie. t questione di buon aenso. (') ,\ 1iroposuo: Il •·erri, som11renel suo recente (llscorso di Mll1rno, dopo 1were In cuor suo oonstnlato oho l'osom1)IOdol nolglo 11011 0011• rernHwa lo suo l)ro,·lslonl di 1111 /\\'l'C!llO dOI collcttlv1smo !I \)l'(l\'O sonden1.n, moltn saµ-g1nmente mise lmrnnzl ,11 lavoratori la 1iros1)ct• llvA.non lleia di 1111a lungA-via di JHlzlcn,:11 tlA.1>ercorrerc. t: st/\ btme; nm dove,·a anche con~lgllRr loro di 8lrlnKCr81un buco ogni giorno IA.f'lnturn del 1m11tRlonl, (4) t: neccnarlo avere Il coraggio e IA.alncerll/1 di KIUdlcare I llschl a 8accht da queijlO p1111lo di Ylstn.,eomo una 111011a loconsultn che ritorce In d1rnnu e II scorno del prolc!arlato. a uomini sono eg-ua,Ji, nè è (>Ossibile a tutti lasciare intero il bagng-lio dei loro progrttmmi all'ingresso del potere - io domando con quale diritto, per non fare 1 ad esempio, un esperimento Sacchi, ci prepariamo a ribadire al malleolo elci proletllriato la catena di un .\Unistero Sonnino? Si risponderà.: l'uno e !"altro si equivalgono: noi li immaginiamo i bei risultati di un .\lini stero Sacchi! Ci è antipa– tico, è andato a Corte, ha detto male del Socialismo. Un uomo simile è ca.pace cli tutto. - Ebbene, lasciatolo provare, o, se mai, Jo spaz– zerete via come spazz,lste Crispi, come spazzaste 'onnino, figurante Pelloux. Nella dannata ipotesi che Sacchi al potere rinneghi il suo passato e, ser· vendo gl1interessi della con er\'!lZione, non faccia diversamente da Sonnino, voi nulla avreste messo in giuoco, non solo 1 ma avreste anticipata. nel riua– clrante della st.oria l'ora estrema cli certi istituti di cui attendete il tramonto, mostrando nlla p1·ov1ldei fatti l'inettitudine dei loro ultimi sostegni a. soclcli• sfaro la ragione dei tempi. Ma se v'è una sola probabilit:\ su mille che si possa così allegg-erire cli un anello soltanto la tri– plice catena clell'op1>ressione politica., economica e superstiziosa cli cui si la gna il proletariato in questi, g-11\ora.della vita italin.na) voi non potete giocar sulla pelle dei htvorat ol'i il g iuoco disonesto d'impedire 1111 esperimento che lr~necessità. stessa delle cose consente, raccomanda ed impone (I); voi non potete foro che le istituzioni esistenti non compiano intero il loro ciclo storico o non diano tutto ciò che pos– sono dare coi loro mezzi e coi loro uomini. Fortuna, però, che i fatti contano piì1 cli milio sofismi e che, scoccata la propri..t ora., tutti i pro grammi sarnnno chìamati 1 uno a. uno, a. dar prova della loro attuazione in armonia con le esigenze ciel mornento 1 e tutti ::.rii uomini, che quei programmi rappresentano, saliranno uno dopo l'altro al potere per far l'ufficio loro cli rirormatori 1 compiuto il quale saranno messi in disparte: e la storia passerà. {La.storia passa sempre, contro l'utopia reazionaria come contro l'uto1>ia giacobina; passa. e, quel che ò peggio, si vendica d'ogni violenza, da qualunque parte le sia fatta. Lo pensavano forse su.I patibolo Luigi Ca1>eto e Massimiliano Robespierre). fn seguito, o rors 1 auche prima che la società nbhia spezzato l'involucro cleJJa sua. costituzione presento, può ,,enil' l'ora in cui il proletariato debba. mandare ( 1) In cortes!n, dlCRun 110 1 l'On. Forrl - o llOInon IO disturberemo pii, oltre - corno fil 1, soatencrc con tanto CM.loro 11J>rogetto mllllnro Clccottl din•1111tt 111 l'arlan1ento, per 1)01h1i,egnnr111capziosamente n J)Orro ogni mnnlerA-d'ost11coll aH'A-vvento di un uomo che - 11010 trA. I pii, In vista - hll pro11rlo una tale riforma nel suo proi,rumm" ~ rorae l'ullle che 1>0treb1Jo traruo Il J)fOletarlato non sta nena bontà dcllA. riforma 111sè, ma nell'ottenerla dal to1t1Mte11te Sonnino, 1itut– tosto che dall'ornplrleo Sacchi 1' Sembrereb110 <1ue11touno del tau li ml1ter1 della tnttlca lntrnnalgcnte rl\·oluztonnrln. :va no: a J)Cn81l!CI un 110•, si capisco 11ubllocho In rnfCIOneo'ò, o semplicissima. Per ,.,1 .• tenero 111. r\tluzlono delle Sl)C8e mllUMl <In 1111Mlnl8tCro rn<l1ealo Sacchi, Il 1>artlto 11011 avrcbbe e,·ldi>ntcmcnto da 11ca1ma1111rsl tro1iJJO, eucndo rlSRl)UIOche SnCClll11011 Rll<lrebbo Ili po1oro - come 11011 \'I 1111dò - se non roasc alcuro tn 11reeedeuza di aUuare questa parte del 11110 progrRmma. Se Invece sl irattaue di att·o,pare la riforma a ~01mlno, co no ,·orrebbero di comlr.i, di coorercnze, di ordini del giorno (con re\A.tlvo plilllilOal coureren:i:lerl) 1 di concioni parlA-m~n– tarl, d'lnilma1.10111,di mlnA-cce,di 1iroteate, d1 111tua101 11 A.cl a\tlnlmo ttlfluenzc contrarle, a ministri COllllllldRII,o \'18 dlCfllldO,SI aHetJbe mollo, lnsommn, di etrlllaro un 1>0',di mogtrarcl ,·1"1, d1 farci 11011- llrc, e mngRrl 11c11uciHrnreIl giornale o 8010gllorc I comizi a rurl/1 di squ!III,... o ohi 8R 1' rorse anello urrcatare e J)roeessare. O non ò Qll08to 1180clallsmof So le riforme 81ottenessero In modo ptì, 11e111- p\lce, come 81 rarebbe a dlmoslrare l'ecce11e11zn.del metodo rlvoln• ZIOnA-rlo?\'ero è che CHO richiede del tempo e rimanda tutto a\lA.so• luzlone finale: ma lnso,nma non si pouono avero tutti I ''Rntaggl In mu, volt11,,E poi, non gllo 10 abbiamo dotto al proletariato d'R,·er 1111zlo11za? Ilo. ASJ)Otlnlo1111110 .... JJUÒ dunque aapottaro nncora un 1•0'.
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