Critica Sociale - Anno XIII - n. 16 - 16 agosto 1903

CRITICASOCIALE 251 b determinato in cent. 20 1>erquintale. Da questo lato quindi lo i.pe "e di mano d'OJ><'rrt,C'l!ò!Cndo))roporzionali alln qun.ntiti'l prodotta, non re,ta110 influenzate dalla oscilla:r.ione della produzione. 111 sC'C01l(IO luogo, la nrnno d'OJ)OrR. por i la.,·ora.nti prult\ttleri non ò mai delìciento in ì\l1lano, 111>ecialmente nell'opoc1~ cho il forno progettato ,wrì~ nHl.!,C!(ior1;~,•oro. 1urMti, J)Cr l'indu..;tria della 1nnifl,~a1.io11c, il periodo di mai:gior lavoro, sì ti<!'!Ocho 1tunu1rnte 1 va dal no– ,·embro al giu~no 1 corri'lpomlonlo preci5amente al J>C· riodo scolttitico . .\la a1>pu11to in que~to periodo riscon– triamo, nella classe dei panettieri, l'epoca della maggior dlsoccuJ)R'liOne, perchè nel 1>erio1IO111 11i1cor,o arftui.;;cono a .Milano i ll\\'0ratori dei JHl<'~i ,•lcinl, che nell'estate tor• nrrno ni lll\'0ri dei campi, o cml,::rnno all'estero, o tro,·. .i.no ln.,•oro in qualche stazioue 11llmnLlcn. Per 111u-ltrnrele condizioul <il fnlto in cui trova'li In cltl~'Hl ltlvo1·1\trice dei pnnctticri n Mili\no, esponiamo alcuni dati sulla disoccu1>llziono dolh, clas~e, ricavali ,lai re)listri dcll'Ut'flcio di collocumento della Camera del lavoro. l'ATl:(lOltl,\ Fornni lmJ)nstatori Oarzonl Totale dei dbo-:.cupatl "" ----- 349 300 23i t10 :!09 'lOi 206 117 Dato que.-,te condizioni di dl1o<'cu1>azione, si capisce come debba essere racile In qualunque giornata del– l'CJlOCI\scolastica il trovare un numero sufficiente di lnvorntori per panificare i 15 quintali di pane richiesti. li rorno potrebbe rum:ionnre m!lntoucndo un personale fisso per la paniflcazziono continua di quint. 10 1 e ricor• rendo all'lHflcio di collocarnouto por la 11roduzione ttut.. tuante richiesta. dal cliente MunlciJ)i0. Como abbiamo giìl o.ft 'ermato, I co-Jti comples,iivi di J>roduzione non verrebbero menomo.mente alterati. 2. Un'altra obbiezione sarebbo la seguente: Voi, nello spo,o di esercizio, non tenote affatto conto della spesa di dl;Jtribuzione, eppure è notorio che lo scoglio della grande Industria paniftcatrice sta n1>1>untonella distri– buzione del prodotto. Ma anche qui crediamo di avor trovato il rimedio. SI tratta di abolire completamente, o quasi, tutte le sposo lii distribuzione. E questo si può ottenere, cinta la natura dei clienti o date alcune speciali condizioni ln cui si trovano i mezzi utilizzabili di trasporto in llilano. Per le scuole di àli– lano in numero di 71 1 per lo quali si attua la rerezione scohutica, Il sen·izio di di.!ltrlbuzlone si fa a<l ore con• venute e contemporaneamente. Basterebbe allora che 11 1mniflclo del Consorzio fos➔e su una linea tramviaria e che una carrozza. dolla l~dlson 1 destinata. esclusiva– mente a quest'uo110, caricasse, un 1 orn ))rima della con– so~no. allo singole scuoio, i 71 costi, trMportandoli rnJJi• <lamento in J)iazza. del Duomo. Fortunatamente la rote trnmvlo.rla In Milano è così ratta che, Irraggiandosi da piazzo. del Duomo, viene a 11ercor• rere tutte le arterie 1>rinci1>,lli• della città, audando dal centro alla 1>eriferia. Da un esame della pianta topografica. delle scuole ri• suita. che gli edifici scolasticl - ad eccezione di Go 7 - sono tutti, o sulla linea tramviaria o a bre,'e distanza. Haderohhe allora. che ))Oruna mou:'ora il .\I unici pio orJi• nn... i0 a ,rni ~ua.rdie ci\•i<'h0 uno 11pcrlnloservizio di una mrzz'ora in piazza del Duomo por iorvcgliare lo .'Jcarico dei ce-lti dal cnrro,-:r.0110cho viono dal panificio od Il carico allo riflpetth'e cnrroi',Z0 tho partono in direziono dello diverso scuole. Su1>l)0t1illmO fut<'hO che tale 0J)0ra– ziono richiegga l'impiego di duo fucrhlni pagati a J,. 2 eia• iCuno por il detto servLr.iodi un'ora, ~!Lrobbero tutt'al pil1 1 ,,er I 1;;1) giorni dell'anno di roroziono, l.. l.iOOcli mai:zgior co-.to, che non ,,errebbero ad alterare che in~ensibilmcnte li 1 ,re1.zo unitario del pane. li !!ervh:io di ritiro doHcbbe ec;-.oroaccollato ai bidelli - !!I potrebbero fornire di piccoli carrelli coi qmili offetlul\re fllrllmP-n~ il tras1>orto. L 1 opera1.ionc durerebbe coil poco tom1>0,che non inea• gllcrobbe menoma.mente il Rorvlzlo. !'or ciò oho rigua.rrhL 11\ i ;iouro1.za dolio cec;to, la chiu• sum, lo 1110,laiità. lii co11'iCJ.(t1a o di ritiro, sarebbero ljUOitO determinate in llJJJJO-llti regolamenti. ... m.,1>odo con ciò allo principali obbiezioni, tiniremo con akune coniideraziooi sulla J)orln.h rutura di un l11t1tuto 1 ehe ha per iscOJ>O la produtione di un bene di prima nccosiità. Ammei~O che i coiti di produzione, nella panif\ca• 1.10110, vnnno diminuc11do In 1>ro11orzior10 dell1aumonto dolln. produzione, sarà intorosso cloll'lstituto di allargare In. propria clientela. I•: quel!to potr1\ fare 1 purchè si uni• rorrni al duo principi iiui quali sorge. l)a un canto 1 la clientela dove es,;ere fissa e non alea• toria; d'altro canto, non deve Importare SJ>ese di distri– buzione. Per cui si potranno accogliere quali clienti tutti gli i;;tltutl, l corpi morali, ai quali J>0'l,a essere trasme,so Il 1>anacol solito sistema. dei trnnu, o coi quali sì possa raro un contratto per un tempo determinato. Anzi po– trolJboro accogliersi nella clionteln lo fabbriche le quali si trovino nolle condizioni sopradotto. Si 1wtreUbero raro abbonamenti e si potrebbero ftlro duo consegne al giorno nello ore dei pasti degli 01,orRI. In que~to modo si potrobho In un breve periodo di tempo avere la grande vanificazione. lo base ai calcoli (iLtti di sopra, se si do,·e'lse porlare la 1>rocluzione del panificio a <1uintali 50 il giorno, si 1>otrebbe distribuire un pane, con il solo 17 ••di acqun. 1 a cent. 30 e mezzo. 1-; questi costi minori, ri(jultantl dal trionfo di un tipo sui>orioro di impresa, dl\llfl soitltuziono della grande in– dul!trln, all'lndnstria anemica od anarchica, anderebbero tutti a sollievo delle c\Msl piì1 J>0\'0ro, costitttito da o 1rnrai e di~ istituti carltatovoll, verso i qua.li si devono hulirizzare gli sforzi dogli enti consorziati. ÙIOVA.SSI MosTP.llARTISI. Molli ,rnor:i abbonati (l,l s1>CO,irlo 1emtstn. ci cl1iM0110 i 1wmtri dttla Critica conltlltlllt il JWÙICipio degli studi dd dott. P•:T1tocc111 e di S. CA)lllAtn:mScuRTI la cui fi.tte f1t i11sel'ita 11elprecede11te fascicolo. Non 1,ossirmI0 co11tentarli t111ti 1 uoii avendo s11f{ì.cic11te scoria rliquei,fascicoli, 11u, ti avt't>1·ll<111to che l 1 uno e l 1 altro st11rlio·ve1111cro accolti fa opuscolo. <ìuellodel CAll:W,\ltERI: Organizzazione e politica del lavoro, è gicì p11bl>licato. l.'altro dtl dott. Puaocc111: Le presenti condizioni dell'emigrazione in Italia, ,anì pro11to fra alcm1i 9ior,1i. Oi<,sc,mo, presso la Critica, centesimi 25.

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