Critica Sociale - Anno XIII - n. 12 - 16 giugno 1903
CRITICA SOCIALE 183 tutore dei suoi amministrati 1 non fosso intervenuto n fugA.ro dinanzi a loro l'unica occasione propizia. Ma non è questa la maggior critica da farsi al– l'art. 14 1 la cui specifica l'unzione è la fissazione dei uoli. Qurtnto sia, arduo in proposito il còmpito del H. Commissariato, non è dirfìcilc l'intuirlo. Come tutti i problemi economici, quello che il Commissa– riato lieve risolvere è - lo stesso Commissariato lo ì, confessato (') - un problema pieno d 1 incognite e comJ>ostod'elementi che s'influenzano e si determi– nano vicendevolmente. Si traltnsse di trasportare ogni mese press'a poco lo stesso numero di emi– granti su ciascuna. li nea, sopr a vapori che fossero sempre i medesimi, destirrn.ti unicamente agli cmi• g-ranti, si potrebbe f or se rare un cnlcolo di quanto costa il trasporto a testa, per vitto, l)er carbone, per assistenza e via dicendo, o aggiungel'vi l'into resse commerciale del cnpihtle impiegato con un margino modico ùi profitto per l 1 imprenditore; poichò in tal caso la spesa sarebbe proporzionale al numero degli emigranti, in una ragiono costante per ogni individuo imbarcato. Basterebbe forse allora tener conto delle condizioni proprie di ciascun vapore sulle diverse linee, cioè velocità, adattamento dei locali a bordo e simili, facendo per ognuno di co– desti fattori una scala di punti di merito, come quando una Commissione di osami deve dare il suo g-iuclizio su parecchie materio. Così, ad esempio, si potrebbe calcolare l'intluemm dei preizi del carbo11 fossile, in ragione della velocità. oraria del piroscafo e del numero dei giorni cli navigazione. .\la i piroscafi non sono addetti esclusivamente al trasporto de~li emigranti; essi caricano viaggiatori di l 1 l e 211. classe, e caricano mercanzie. Nè i vettori considerano i noli eia pagnrsi dagli emigranti isola– tamente da ogni altro traffico, senza tener conto si• multaneamente dei diversi clementi del loro com• mercio. Nel fissare i noli i vettori devono a,·er riguardo non soltanto al numero degli emigranti in partenza, ma anche alla probabilità cli avere al ritorno un carico di passeggeri di 3 11 classe da rimpatriare; e devono combinare questi dat.i col movimento dei viaggiatori di 1 a e 2"' classe e colla facilità, o meno, di fare un suffìcente carico di merci, così all'andata come al ritorno. Nel calcolo inoltre va. tenuto conto dei periodi morti, in cui la corrente dei viaggiatori viene a mancare o diminuisce sensibilmente; va tenuto conio degli alti e bassi a cui ,,a sog-getto l'aggio dC'll'oro; va tenuto conto della variabilità. delle mer• cedi della gente di mare, e via dicendo. Ora ve lo immaginate lo Stato, che, a tavolino, calcolando in base a tutti i criterii suniroriti e lavo– ranclo d'immaginaiiono lit dove i dati positivi gli mancano, fissa, un mese e J>iù a,·anti, quanto deve essere l\unmontare dei singoli noli? Che cifra de,•c venir ruori non è dirfìcile indovinarlo. Una delle solite cifre approssimati,•e, uno dei soliti massimi, o dei soliti prezzi gittsfi 1 ai quali i vettori si adat• tano di buona ,~oglia finchò superano od ugu agliano quanto era nei loro voti, mu contro i qua.li fanno il diavolo a quattro se per combinazione in taccano i desiderati profitti. Allora si entra nel periodo delle contestazioni e dei contraclclittorii, i quali, quando si ,·a a discutere sull'equo e sul non equo d 1 un determinato prezw 1 non possono non essere eterni ed inconcludenti. Per esempio: nel terzo quadrimestre del 1902 il Commissariato dell'emigrazione, dopo aver interpel– lato i vari Corpi e assunto lo varie informazioni di cui all'art. 14 della legge, venne nell'intima persua• 11 e n sione che i noli, per il quadrimestre in corso, si potes.:ero a\Jbas3are. Viceversa - manco a dirlo - molti vettori chiesero, per lo stesso periodo, prezzi maggiori cli quelli prn.ticitti nei !)recedenti quadri– mestri, tanto per hl linea di Nt10\'R York, quanto pe,.· quella del Ph~ta e del Brasile (I). Di chi la ragione? Cl Commissariato non mancò di sfoderare buoni argomenti: la stazionarieti\ dei noli nei porti esteri; il ribasso n ei prez zi ciel carbone; l'altezza delle provvigioni paga.te dai vettori ai loro rappresen– tanti{'); il prezw bassissimo dei biglietti venduti dai nostri stessi vettori in America agli emigranti che devono partire da un porto del Regno; e via. dicendo. I vettori alla loro ,•olta. ne sfoderarono degli ec– cellenti: la crisi che la marina mercantile a vapore attraversa attualmente; la. minore aJllucnza di emi– granti nel terzo quadrimestre; gli oneri imposti ai vettori dalla legge sull'emigrazione (!I); il danno ri– sentito da ossi colla sospensione dell'emigrazione al Brasile; l'essere le alte provvigio11i, 1>agate ai ra1>· presentanti, l'effetto d'una. necessaria e<l utile con– correnza fra le Com1>agnie; gli alti noli pagati nel Nord d'Guropa; e chi piì1 n'à pili ne metta. Portati, la questione davanti al Consiglio supe riore cli marina, questo, nell'adunanza ciel 19 ago– sto 1902, dopo aver osservato in "ia preliminare che " lo spirito informa.toro della legge non è quello di compilare tariffe di pnssa.ggio, per la fornrnziono delle quali occorrerebbero un complesso cli dati, che solo le Compagnie esercitanti il trarfico possono avoro, ccl uno studio, che il Consiglio non è, per sua natura, chi amat o a fare; m!, solo di esercitare un controllo a t.ut~ la delPomigrazione, in modo da evitare quei tr a ffici illeciti, che la legge vuole im- 1>edire, senza J>erciò ledere i diritti elci libero com• mcrcio e cli una onesta concorrenza. ,,, espresse il parere che i uolì non si 1,vessero nè da aumentare nò du. diminuire, convenendo " mantenere una certa stabilità nella loro fìssaziono o un certo affidamento di non assoggettarli a continuo variazioni, anche porchò chi rischia i propri capitali nella industria dei trasporti degli emigranti deve avere la sicurezza. relath,a. del loro buon impiego, essendo giusto che il vettore trovi, nei periodi nei quali i noli sono pili rimuneratori, un compenso allo eventuali perdite che egli cl~ve subire quando vi è scarsità di emi– granti, o quando i noli lasciano minor margine di profitto. ,, E il Ministero degli esteri, dopo tanto disputare, attesa l'autorevolezza ciel Collegio consulente - così si esprime rassegnato il Commissariato dell'emigra• zione ( 1 ) - emise il suo brnvo decreto, col quale i noli.. ... erano lasciati precisamente all'altezza cli prima. Como il lettore vede, non occorrerebbe davvero mettere in moto tanto macchinario per ottenere si– mili risultati. i\fa ormai è indubitato che le cose pro· cederanno sempre di questo passo e che il Governo, o,·o non accetti addirittur,l le domande dei vettori, si accontenterà di far delle ricluiioni molto formali. Così i vettori, conte o~ni buon rigattiere ebreo da– vanti all'ingenuo cliente che crede forla da furbo, volendo 20 non avranno che eia chiedere 100; il Oove1·no ridurrà la cifra ad 80; poi si fregherà le mani dalla contentezza per il buon affare conchiuso C:,). (1) \', IJollelf. deU'emt[11'(lZ,, 1903, N. I, (11 VC(II lo osscrY-nzlon\ latte n questo pro1iostto dn noi a pag. 182. ('I .A \.llllamo già osservato n png. 112 comu 1lettl oneri sarebllero rl• catlutl neceuarlamentc sulle sp11,l10dciii emigranti, Jlrotlucendo !l rlnc11ro t\el noli. ('J Y. /Jollttt. dell'emJgra.:. 1 1903, ?I". 1, 11n11', ss. l'i Anche nel 11r1mo(llllldrtmeatro del 10)3 I ,·cUorl lurnno segui• lato a battere 1ul rialzo del noli, Il Conunlnarlato sul rlb::isso; Il
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