Critica Sociale - Anno XIII - n. 12 - 16 giugno 1903
182 CRITICA.SOCIA.LE vati da una tassa di cui la legge i\ gravato i vettori in rngione di 8 lire per emigrante adulto e di 2-4 lire per i bamhini e i fa.nciulli. ~: ovvio però che una tassa sopra un'impresa cli trasporti finisco sempre coll'andare a carico del trasportato, vale a clirn 1 nel nostro caso, dell'emigrante. Ne ò riprovft il fatto che tale sistema ò seguito soltanto, fra i vari paesi che ànno disposizioni legislative in materia, chlgli Stati Uniti, i quali, notoriamente, escogitano oggi tutti i mezzi possibili per ostacolare il mo,•imento migratorio. ]ifa non è questo il solo punto in cui la nostra lci;ge - nata per proteggere gli emigranti dalle varie specie di sfruttatori - minaccia di farli saltare dalla, padella nella brace. Così, per quanto riguarda il trasporto degli emigranti, è difficile dire se la. legge non finirà, prima o poi, acl ottenere tutto il contrario di quanto si propone. Il suo obiettivo, in proposito 1 è stato uno solo: salvare gli emigranti da!Punghie degli agenti e dei subagenti, il cui unico mestiere era quello di racco– gliere il maggior numero possibile di emigranti e di portarli, come ma1rdre di pecore, a quello Società. di uavigazione che pagavano le pili alte senserie. Niente di pili naturale. quindi che le Società di navigazione si rifacessero sui noli e sul trattamento a. bordo cli quanto pagavano cli esagerato ai loro sensali. , Cos' à fatto la legge? Una cosa semplicissima.. A ::ibolito i sensali, ed à. messo gli emigranti in rela– zione diretta colle Società. o Imprese cli trasporto marittimo, lasci,mdo ::-1lle seconde la libertà e la re– sponsabilità di nominare quanti rappresentanti vo– gliono per il reclut.amento dei primi. Ora è prevedibile - o lo prevede lo stesso llodio - che le Società di navigazione largheggiera.nno adesso di senserie coi rappresentanti come prima. largheg– giavano cogli agenti 1 pur di accaparrare gli emi– granti e disputarsi, ora e sempre, il carico cle!Ja merce umana. • Nè vale di certo il dire che la nuova legge è suf– ficientemente armata contro lo Società, mentre la vecchia non lo era. affatto, nè lo poteva e:isere, contro gli agenti. Quanto siano spuntate queste armi fogghitesi dallo Stato è facile vederlo. ·Esse consistono in una serie d'imposizioni e di vessazioni: - una tassa di patente; una tassa raggua.gliata al numero degli emigranti; la prescrizione d'una data velocità, d'un determinato spazio, d'una determinata alimentazione, d'un detm·· minato servizio sanitario; la sorveglianza a bordo per mezzo di regi Commis!!ari; e, soprattutto, la fis– sazione per decreto ministeriale ciel prezzo dei noli i - cose tutte più o meno buone, ma che riescono, som– mate insieme, a soffocare la libera concorrenza od a lasciare aperto il campo soltanto alle Compagnie pii.1grosse e più annate di capitali. Senza contare poi che la stessa aholi:t.ione degli flgenti, e quindi la necessità. per ogni singolo vet– tore d'avere alla. sua dipendenza una vasta. rete di rappresentanti organizzati e ammaestrati, toglie a qualunque Compagnia. e a qualunque impresa cli na– vigazione, che, per Quanto grandiosa e potente, non abbia mai esercitata finclustria del trasporto di emi– grnnti, la possibilità materiale cli improvvisare cla un 1i1omento all\tltro, cogliendo il momento oppor– tuno, la co11correnza. alle poche Compagnie che la eletta rete di rappresentanti à.nno gil~ a loro dispo– sizione. Sicchè 1 non a torto, la nuova legge è stata defi– nita il trust elevato a sistema. . .. Ma dove essa poi specialmente à. mancato al suo scopo, anzi à. forse in parte a.ggrava.to il male a cui intendeva di rimediare, è là dove à disposto la fìssa– :done dei noli per mezzo del 3Iinistero degli Esteri. Una volta che lo Stato, a torto o a ragione, rite– neva pericolosa in questo campo la libera concor– rcn:t.a, unica soluzione logica, per quanto ardita, che doveva presentarglisi dava.nti em quella di assumere egli direttamente il traspol·to degli emigranti. Lo Stato irwece ha preferito dare un colpo al cerchio e l'altro alla botte: à lasciato il trasporto nelle mani delle Compagnie, ma ha inceppato la loro azione con una lunga serie di disposizioni legi– slative e regolamentari; à. tolto alla libera concor– renza, in questo commercio, il suo massimo coeffi– ccnte, cioè gli agenti, ma, prevedendo che un tal sistema avrnbbe portato necessariamente un rialzo dei noli, ha creduto cli porre al rialzo un valido freno coll'art. 14 della legge. L'art. 14. dice testualmente così: u I prezzi dei noli, che i ,·ettori si propongouo di per– cepire dagli emigranti 1 dovranno riportare l'approvazione del Commissariato. u J\on più tardi del 15 novembre, del 15 marzo e del 15 luglio d'ogni anno, i vettori faranno pervenire le loro proposte al Commissariato. Questo provvederà alla np1H·oyazione dei noli udito il parere della Direzione generale della. marina mercantile, delle Camere di com– mercio delle piì1 importanti città marittime italiane; te11uto conto delle informazioni degli ispettori d'emigra– zione e delle Camel'C di commercio italiane all'estero nei principali centri di emigrazione italiana.; e di quelle sul corso dei noli nei 1>rincipali porti stranieri, che i consoli italiani dovranno fornirgli con rapporti periodici. " Per quelle proposte che non fossero approvate, i! Commissariato è obbligalo a im 1 itnre i vettori a esporgli, dent.ro un congruo termine, le loro ragioni; dopo di che esso trasmetterà. tutti gli atti, insieme con le sue proposte motivate, al Consiglio Superiore di ma– rina, che dOHà esprimere il proprio parere motivato. Spetterà quii!(li al :Ministro degli affari esteri di stabilire il }Jrezzo dei noli, secondo la qualità dei trasporti, la classe e la velocità dei piroscafi . "Al vettore che sorpassasse i Jlrezzi dei noli apprornti o stabilili, ovvero si rifiutasse di trasportare per tali noli gli emigranti, sarà ritirata la patente; nè potrà essergli riconcessa elle per deliberazione del Ministero degli affari esteri. "li vettore non poti-i\ ele,•are il prezzo del nolo per gli emigranti, che g,ià sia stato pubblicamente annun, ziato, ovvero fissato nel biglietto cPimbarco o in equiva– lenti scritture. u Volendo ridurre il prezzo già annunciato o contrat– tato, la riduzione donà essere estesa n. tutti gli emi– granti che Yerranno imbarcati per quella partenza,,. Singolnrissima. è quest'ultima. disposizione. A ogni vettore può convenil'C, pur di completare il carico 1 • di imbarcare una piccola parto cli emigranti a prezzo ridotto; modo semplice e conforme ad ogni buon criterio economico per utilizzare l'intero spazio della nave senza nuocere agli interessi di alcuno, anzi giovando agli interessi, non solo ciel vettore, ma di tutte quelle persone a cui il vettore ribassa il nolo. No> signori. Lo ,'tato) preso dalla fregola dell'egua– glianza, ordina.: o tutti o nessuno. Che ne consegLLe? O il vettore viola la legge, ed imbarna come pas– seggeri d_iclasse i pochi emi~ranti che vuol f,worire; oppure s1 sottomettei e allora, non potendo abbas– sarn i noli per tutti gli emigrnnti) lascia alla riva quei poveri disgrnziati che, pur mancando dell'in– tera somma d'ordirnu·io occorrente per attraversare l'Oceano, avrebbero potuto inseguire il sogno della loro felicità, ove il patrio Governo, troppo rigido
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