Critica Sociale - Anno XIII - n. 12 - 16 giugno 1903

188 CRITICA SOCIALE Perciò il parlare un po' diffusamente dell'opera di questo chinvcnncse, secondo noi degna di maggiore estimazione che non ebbe sin qui o cho può valere al suo autore non immeritato il titolo di poeta della Rczh\, non ci sembra inopportuno, ccl nnzi ci pare utile assai, ora che con Lfriclle umane ( 1 ) egli ci dà una raccolta elci 1>iù recenti e più compiuti suoi saggi J)Oetici. . .. 11Bertacchi avo,·a splendiclnmcnto iniziati i trionfi della sua Musa col Canzoniere delle Alpi, a cui la critica fece assai incoragirinnte accoglienza. hi par• lano le cose sole o in colloc 1ui con gli uomini. n poeta non ha ancor:1. sentita la poesia filosofica o sociale. Jl suo è sol o uno sforzo di trnclurre in canti le confidenze fattegli dalla nnturn .. Il preludio dice ciò che vuol essere il tentativo: . . . . . . . . Nido cd rimoro degli anni miei, pote'!sl tu con lenta llluslon di ,·eritìLdal ritmo do la parola S\'olgerti, durnndo ne la pittrice melodia do l'Inno! In questo ,•olumo - e il poeta no 1 I nega a chi gliene chiede - e rime o contenuto ci dicono con• giuntamento ch'egli assorbì il meglio che ci fosse nel romanticismo cavaHottiano; ricordiamo che, di• scorrendo con noi recentemente d'un suo scritto in prosa commemorativo del poeta cl1Alcibiade o nel quale era citata la mesta. strofa dei J..fesseni: 1n velta di Pentelio un \'Occhiogiace, egli ci disse che il paesaggio nativo eragli sempre parso fl\'Cr in sò qualcosa di messenico, qualcosa che s'accordava per lui completamente con le remini– scenze classiche che il Cnvallotti ri\'cstiva delle sue fantasie romantiche. Le feste campestri hanno in lui un instancabile interprete. In Valtellina molti sanno a memoria appunto quella Festacampestre, i cui endecasillabi formano un1Lsinfonia delle pili dolci tra le molte dei giovani o viventi poeti d'Italia. Jn essa il Bcr– tncchi canta il vino, n lui diletto, della sua tel'm: O vin frlzznnte cho PalJ>estro \'lgna d'aspri sali nutria, come t'accendi ne la luce del solo a cui di contro lo mirando ti porgo! Il mio pensiero cos\ s 1 acl!ende in te, vino doll1Alpi. 'fu ai concordi ritrovi, n. Pallegria. schietta, n. l'aperta libertà campestre torni genio ed amico. E vl\'a, o forte licor materno ..... . lo miro e ascolto. Quanti nmor floriro negli anni nndnti ai soli do! novembre melanconico. Or là sotto la terra del placido sngrato l nostri \'ecehi dormon per sempre; ma nel baldi figli Il retaggio ò 1mssato o al tristi soli l'amor rivive. Sia In. paco al morti e noi godinmo: è il nostro dl. Con lunga cura la terra maturò per noi l'allegro frutto del caBtngno o li ,,100, SJ>irtodo lo canzoni. E!!so 1 le bello pellegrine do! cor, muovon dal cuore cercando ,·la le lonlant\nzo muto del tramonto che cala .... Odo la rnlle materna il canto de 10 nostro vite e lo asconcle morente a 1>ocoa poco nei seni ignoti delle suo montagne. ---- (') llllano, liOS, Libre.ria. Ecutrlee SASlon•te (L. I). R . .. I Poemetti lirici segnano la seconda fase clcll'atti– vitò. poetica del .Ucrtacchi. .Nel llcrtncchi, giù. lo di– cemmo, il materialismo storico ha. sublto una. curio– slssinm trasformazione; non sappiamo altrimenti indicare il contenuto di questa. trasformazione so non con un'espressione che 1>uò essere intesa solo a chi conosco qualcosa sulla detta dottrina. (può dirsi tale?) e sulla 1>ocsia in questione: un canone della crilica storica, la critica storica anzi in una dello sue forme più modernamente fortunate, si è trasfor– mata in una fede dell'anima. Il poeta, innamorato delle cose che gli vivevano intorno, si innamorò anche d'una dottrina che, a suo parere, cerca,•a. di scoprire negli uom ini e nei lo ro istituti i meandri por cui dilagava e con tinua.va, moltiplicandosi e m– mificandosi, Pattivith. inesauribile delle cose, simbo– licamente riassunto nella terra . l Poemetti lirici esprimono questo momento cli questa fede; e lo esprimono con ripetizioni o con ritorni, che son troppi, anche so il poeta dica che " so monotonie si trovano nel libro .... questa ò la col1>adell'arte, ò la fede del J>Cnsicro 11 • La seduzione del nuOYO vero è cosl irruente in lui da. indurlo, per lasciar passare intatta 11cloqucnza delle cose, a negligere spesso la disciplina dell'arte. Eppure i Poemetti sono poesia della pH1 vera e della piì:1alta. Quel primo " Dalla terra alla vita " è una sintesi elegiaca d'una delle verità 1>H1poetiche che siano mai state tentato ai giorni nostri. ... sari\ questo un motivo che tornerà pertinace puro in Liriche m1w11c. Chi scrive ricorda ancora oggi con commozione il mattino di 1° maggio in cui, con alcuni amici, nel giardino del Collegio Ohislicri in Pavia, su.Ila. Critica Sociale lesso la chiusa di questo poemetto, grande o solenne come un poema eroico: Oh1come antica e fedele 1)1\rladal campi la voce J>lacidadel ritorno! Uomo, tu deporrai uel tuo rip-0so la spada, nella speranza la croce, e, chinato sui solchi del tuo dolore, udrai quel cho ti dice la madre. F.ssa lo sn.che tu desti alle suo glebe i tuoi giorni operosi o mesti; sn cho ti dove qualcosa, J>Oicho sentì nel materno grembo l'aratro o l'urto ciel tuo conato eterno come una redo del secoli. - 'l'ornate, dice la terra, - Siete ,·oi tristi, o figli? La sventura è nel tutto. lo che cono!ICO i dolori grandi del cosmo e la guerra degli elementi, io sola posso lenirvi il lutto od lnalzanl nel J>ianto.Non maledlteml. Anch'io seguo lo invitto leggi dol sistema nat\o: \'I reci tali, nò alcuno scopo o pcrchò m'ha guidata .... la ragion d'ogni cosa sta nell'essere nata. Tale un lembo, l'ultimo, del primo dei poemetti. No chiude la serie uno che \'Orrebbe essere un'eco tremante dei riflussi immortali, un accenno alla. vita che continua sempre e che non muore mai. Sento l'essere mio che si disperdo come dai campi un'aura di prorumi.... Cosl nell 1 ora in cui più so di \'lvero il mio pensiero anticipa il morir. Ma Teduta di qui la morto mia non è che un bel continuar dl tutto; il sole dorerà l'AIJ)onatla sempre o somp1·0quell'A.Jpo avrà c1uelflutto.... E le cose fedeli: i fieni o l'auro o le nevi; gli eroi, gl'innl, Il sognar torneranno pur sem1>re·.Oltre i miei sonni palplt&ndo verrà l'umana psiche ricom1>areutead ascoltar le Insonni voci del mondo o dello cose antiche ....

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