Critica Sociale - XIII - n.10-11 - 16 mag.-1 giu. 1903
154 CRITICA SOCIALE I dispernti ·~Noj ma è che le 1>opolazioni delle grandi città sono formate in prevalenza ,l'un elemento che, I mentre, da una parte, è costantemente tro1>po ricco cli speranze (speranza di lavoro o speranza di sussidi, ! da parto dei privati, ciel Comune, del Governo) che • lo trattengono dal varcare lo mura civiche, d'altra parto poi è sempre completamente sprovvisto, in tempi di disoccupazione, cli quello miserabili ric– chezze (catapecchia-, campicello, ecc.J, che permettono anche ai piit grami fra gli agricoltori di trovare i mezzi per correre affannosamente il mondo in cerca di meu peggiore ventura. Or sono appunto gli agricoltori quelJi che ànno, nell'emigrazione permanente, un'enorme prevalenza sulle altro professioni, come può rilevarsi a chiare noto dal seguente specchietto: Percentuali delle JJl'O{essio,ii nelt'emiyrazione 1>erma11ente ftaUana. 189;> 1896 Agricoltori . 10,10 65,55 'l'errnioli,braccianti,ecc. 13,20 1'1 1 49 Muratori e scarpellini . 3 1 :'>7 4,44 Artigiani ed operai . f>,f>1 G,31 Commercianti ed indu- striali 1/>I 1,58 Prorcssioni liberali 0,73 O,Sf> Domestici. 0,90 1,12 Mestieri girovaghi 0,88 0,G2 Artistl du. teatro 0,21 0,28 Altro condizioni o pro- ressioni. 2,48 3,62 Di condizione o prores- slone ignota . I 35 1,10 ASSI 1897 64,61 13,45 5,19 5,9S 2,14 1,27 1,26 0,66 0,34 4,21 0,94 1172 1,07 1,'U 0,40 0,11 5,54 1,30 2102 1126 1,47 0159 0,22 6,15 0,92 Nell'emigrazione periodica invece, per ragioni fa– cili ad intuirsi, sono i terraioli o i braccianti che ònno la prevalenza. Ma ò una prevalenza di poco. Oli agricoltori vengono in seconda fila a breve di– sbrnza, e subito dopo sono i muratori e gli scarpel– lini che clànno le maggiori percentuali. Perce11J11ali delle 1Jrofessio11inell'emigrazione tempor(l11ea. ASXI 1895 "" 1897 189S 18\)9 Agricoltori . 28,36 30,83 25,33 26,67 23,61 '.l'errniolì 1 braccianti,ecc. 34,66 31,52 36it,6 34158 -I0,47 Murntori e scarpellini . 2.J,21 23121 24,82 23,25 21,57 Artigiani ed operai . b,96 7,52 6,28 8110 1,a!> Commercianti ed indu- strlnli 1,21 1,au 1,01 1 1 :'.H 1,18 l'roressioni liberali o,80 0,$4 0,70 0,67 0!8!) Domestici. 1,10 0,77 0,05 1}03 0 1 81; Mestieri girovaghi 0,59 1,42 1,10 t,56 1,21 Artlsti da teatro 0,42 0,45 0,54 0,39 O3'.! Altre condizioni o pro- ressioni. 1,05 1,48 J,30 1,22 1,73 Di condizione o Jlrores- siono ignota . 0,64 0,66 0,22 0,19 OIH Salgono a migliaia e migliaia gli agricoltori che emigrano clall'[talia (si pensi che anche i terraioli e molti bracciaoti non sono in fondo che agricoltori o poco differenziano dagli agricoltori) appunto pcrchè l'ltnlia è nucora un paese p1·ovalcntemente agricolo e d'una agricoltura adamitica, cioè poverissima. Due qualità queste che vanno crescendo via via che ci allontaniamo dal Nord; sicchò non è da stupirsi che sia l'Italia meridionale (eccettuato alcune regioni, come lo Puglie, dove l'ttgricoltura ò JJill 1>rogredita) quella che dà i più grandi contingenti all'emigra- GI 10 11 zione lll'OJ>riao permanente, alla qut1le gli agricol– tori, e ller le ragioni già elette e per la stessa naturn della .loro professione, sono maggiormente portati. 1~:ccoqui, a questo pro1>0sito, uno schema clell'emi· grazione permanente, secondo i varii compartimenti cli provenienza, negli nnni 189 -1899. La proporzione è doll'I per ogni L00.000 abitanti: 1898 18119 1811S 189\) Basilicata 1.460,4 1.615,3 'l'oscana. 238,3 199,5 Calnbrio I.I 15 1 8 l.306,8 r,omlmrdia 100,7 166,0 AIJruzzi 826,9 1.167,8 Veneto 263,9 156,5 Cam))ania 794,G 844,7 Puglie 96,4 IM,5 Sicilia 591,7 559,5 Emilia 227,5 151,4 Marche 416,1 551,S Umbria. 113,7 54,9 Liguria 313,9 332,2 rJazio 220,5 48,7 Piemonte 240,0 263,2 Sardegna 3,1 1,6 L'Italia settentrionale invece, sia perchè ha mag– gior numero di braccianti ed operai in confronto cli sentplici agricoltori, sia perchò conta regioni di confine, cli\ naturalmente un grande contributo aliti emigrazione temporanea, come lo dimostra la tabella seguente: 1~·111iyrazio11e f mpora11ea 11eyli wmi 1898 e 1899 (cirro pro1,orzlonflll i)Cr 100.000 al)llantl) 1898 1899 1898 Veneto 3.033,5 3.484,G Puglie so,o Emilia 432)2 G-13 Umbria 60,5 Piemonte 403,2 855,4 ~forche 22,s 'l'oscnna 403,1 461\2 Lazio 18,J IJOmbardia 280,3 303,1 Liguria 17,1 Abruzzi 256,3 84,9 Sardegna 4,4 Campania 214,2 288,3 Calabria 2,1 Sicilia 118,2 123,3 Basilicata 1899 34,7 124,2 1s1,s 94,0 16 1 0 8,0 Però non bisogua dimenticare che è un criterio esclusivamente geografico quello che fa battezzare por emigrazione un movimento che si trova pure esteso nell'Italia del Sud, nrn. che, avvenendo ivi tra regione o regione e non tra nazione e nazione, non può figurare tra le statist.iche elci fenomeno che noi esaminiamo. Ma se noi, escludendo il lato geogra– fico, ci atteniamo al solo criterio economico, possiamo ben affermare che è il )fezzogiorno d'Italia quello che dà il massimo contingente all'emigrazione, in• tesa in senso stretto, appunto perchè è il Mezzogiorno d'Italia la parte 1>iù ricca cli bracciti( 1 ) e più po"era cli capitali. :Mentre dunque i vari partiti e i Yari Governi si baloccano colla questione meridionale, e si accapigliano intorno al letto del malato, questo se ne va al nuovo mondo (quando non sceglie, per fai· pili presto, l'altrn mondo), po1·tando da sò al grave problema - che ricetta òi fa.rmacia politica non pub cu.rare - la migliore dello soluzioni pos• sibili. . .. ~-:la soluzione non ò soltanto buona, perchè sfolla il nostro paese da un numero rilevante di persone le quali non potrebbero viverci che lentamente mo– rendo; ma ò ottima, perchè essa converte altrove in vera e propria ricchezza forze che eia noi rimarreb• boro inerti, consumando invece di produrre. E questa ricchezza, che fiorisce in paesi lontani, à un benefico infiusso anche sul nostro paese, perchè, como ben dice li'rancesco l!"''errara, " una delle verità che la. sciemm ha ormai messo fuori cli dubbio è che nò un bono nè un male potrebbe mai avvouire ad un CA.JJO ciel mondo, senza che al capo opposto se ne riper- ( 1) il Sord conta, ogni mille a1>t1anll. nascite 113,20; l'Italia cen • 1ral<' Sl,87: 11sud s,,29.
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