Critica Sociale - Anno XIII - n. 7-8 - 1-16 aprile 1903
CRITICA SOCIALE 105 tuenti l'umanità, e nell'associazione degli individui costituenti i popoli, come mezzo unico del loro pro- gresso. .. E quando tentiamo cli scendere da queste nuvole metafisiche a qualche cosa di pratico, ecco qua la strada additata: { grandi pensieri creano i grandi popoli. Sia la vostra vita il riassunto d'un solo e grande pensiero organico. Ampliate l'orizzonte dei popoli. Liberate la loro coscienza dat material-ismo che la opprime. Additate ad essi una grande missione. Ribattezzateli. Gli interessi materiali offesi non generano che som– mosse: 1 prùicipi-i operano solo le rivoluzioni. Risalite ai principii e sarete seguiti dai popoli. La questione che agita il mondo è una questione religiosa. L'a– nalisi e l'anarchia delle credenze hanno spento la fede nel cuore dei popoli, la sintesi e l'unità di cre– denza la ravviveranno. (Scritti, ecc., Vol. V, pag. 187) Fede ed Avvenire). E più oltre: La vita è missione - e quindi il Dovere è la sua legge suprema. (lbid. pag. 214). Ed ancora: L'analisi non JJUÒ mai rivelar la Vita ed ò impotente ad ogni cosa se non quando ù ministra ad una sintesi pre– dominante. (lbid. pag. 215). Sulla fine dell'articolo citato (pag. 216) addita ai giovani, con entusiasmo, la morale di uno scrittore polacco, lo Skarga: il ferro ci splende minaccioso sugli occhi; la miseria ci aspetta al di fuori e nondimeno il Signore ha detto: andate, andate senza riposo. Ma dove andremo noi, o Signore? Andate a moi·ire voi che dovete mo– rire, andate a soffi·ire voi che dovete soff1·h·e. Ed io domando: che differenza c'è fra queste massime che Mazzini raccoma11da ai giovani ed il servite con tremore e fervore di S. Paolo? Si capisce fin troppo come un Governo borghese abbia solenne– mente decretato un monumento a Ma__p;inin Roma e l'introduzione cle 1 suoi insegnn.mellfi morali nnlle scuole. Prof. EDOARDO BONAR0J. Al prossi.mo numero U seguito degli articoh sui 1nmti salienti clel d;iseg110 ài legge per il Cont.ra,tto ili lnvoro. MOVIMENTO OPERAIO EPRODUZIONE NAZIONALE Brani di una Conferenzapostumadel prof. Carlo Conigllani. Sono ancora ricordati da molti gli scritti vi\•acissimi e ,·ivamente discussi che, in materia tributaria, pubblicò Un Hconomista nella Critica Sociale del 1901. CARLO,\. CoNIOL1AN1, professore all'Ateneo modenese, colui che si celava sotto quello pseudonimo, mancò ai vh·ii inopina– tamente, nel flore della sua operosa e forte giovinezza 1 il G dicembre di quell'anno A noi toccava di chiudere l'annata di questa Rassegna con un mesto acldioal per• duto collaboratore. E proprio di quei giorni doveva il Conigliani venire ospite nostro a Milano, J)er dire all'Università })Opolarc una sua conferenza sopra il movimento operaio e la produzione nazionale, conferenza di cui a,·eva già affi– dato la maggior parte alla carta e che stava terminando quando fu incolto dal male che lo travolse sotterra. Oggi, mentre, a cura dei fratelli Bocca, stanno per uscire alla luce, in un forte volume di 900 pagine circa, le ope1·eminori, disseminate già nelle Hiviste scientifiche, e gli scritti inediti di economia e finanza del prof. Co– nigliani, noi ablJiamo ottenuto dalla squisita cortesia della Yedova e del cugino suo, Pa.vv.Ernesto Conigliani, l'incompiuto manoscritto di quella conferenza, !)Ordarne ,ot e no H r la postuma primizia (singolare accoppiamento di due pa– role nemiche, riconciliate dalla morte) ai nostri let– tori. C) 1;; difficilmente potremmo fare ad essi dono più grato, e omaggio più affettuoso alla memol'ia di lui. Poichè non forse in alcuna altra opera, anche fra le più J)On• derose, ch'egli lasciò, spiccano cosl nitidamente riunite le doti gagliardo del suo SJ>irito; sulla solida base di una ben nutrita coltura, una lucidità e vivezza di forma, che lo fa popolare senza togliere nulla alla 1>rofondità e complessità del pensiero i un'obiettività scientifica la pill scrupolosa, ma lontanissima da ogni affettazione e nstruseria cattedratica; slancio d'idealità qua.si entu– siastico e cautela ponderata di osservatore speriment-ale; quell'assieme cli qualità, concilianti la.scienza e la Yita, che fecero del Conigliani non pure un ,·alore come eco• uomista dottrinale, ma la promessa di una. forza nella politica economica. del nostro paese, forza che egli già esplicava come collnboratore attivo e appreziatissimo di Leone Wollemborg, allora ministro. Si aggiunga che le idee lumeggiate in ques·ta conre– renz[~ collimano con quelle che, nel medesimo tema, noi t)ure pili volte sostenemmo su questi fogli, le quali dal consenso del prof. Conigliaui ritraggono non tenue conforto di autorità. Lasciamo dunque al comJ)ianto fUnico la parola - quella. che do,·eva essere la sua estrema parola! Io debbo grazie vivissime all'egregio Consiglio dirett.ivo dell'Università popolare milanese per avermi dato l'onore grnndc di salir questa cattedrn nobi\is .. sima: e a voi pure, signori, che vi siete proposti di accordarmi la vostra benignl'l attenzione. Ve ne sono grato anche quale studioso delle scienze economiche. Poichè, Spesso, noi economisti, assorti negli studi solita.rii, siamo portati fuori dal benefico contatto della realtà: e voi, meglio assai clelle scolaresche universitarie, colla pretesa che nasce dalla partecipazione vostra quotidiana alle vicende della vita economica, voi ci costringete a uo fecondo connubio delle teorie colla verità. <lei fa.tti) a uno sforzo per cui, nello studio dei problemi attuali della economia nazionale, le nostre teorie si temperano, si purificano, si fanno migliori e pHL feconde di utilità pratica. In contraccambio voi ne chiedete una illustrazione più serena e profonda della vita economica odierna, una difesa da quelle unilateralità. ed asprezze di giudizio che derivano dalla tendenza a giudicare i fatti economici a se– conda degli interessi individuali o di classe. Questa essendo per me la portata morale ciel còm– pito affidatomi, io non potevo scegliere altro più n Il \'Olume postumo del ConlglhUll: S<tQ[Ji, /Ji, f.:C()IIQlllf<I f)OIUic<i e dO Sctenz<Ì <letlt Fi11<111::e, ohe uscirà 1101 11ross1mo maggio, com• prenderà questi scrlitl: 1° A 11ropostto di un nuo,·o sistema di ta– riffo forrov!arle. • 2° Le basi sub1cttlvc dello scambio. - 3° Il 1)1'0• fltio del eapltale tecnico. - 4° Sul conguaglio del saggi d1 profitto. - ()o L'economia ca1)ttnustten 1101 slstemn tecnico del Lor!!l. - s 0 Sul libro ciel Orazladcl. - 7° Sulla c11soeeu111\1.1one 011era1a In 1ta11a.- s 0 I J)ronost!ot del futuro soclale - 9° Le dottrine mone· 1nrle ln •·raneln durante Il medioevo. - 10° L'n11mento nmiarentc delle s11ese pubbliche. 11° Sote 1:1torlcho sulln questione g!u– rlcllca del 1mgamentl mom.1tnrl. - 12° Il eontablltsmo SOClnle del slg. Solvay. - 13° J.e lmUdt110 <md /Qan .As;;octatµm;; negll Stati Uniti. - 14° 11 diritto put,l)lteo nel sistemi fln1U1zlnr1. - H, 0 studt di teoria fln111ulfirlll. - 16° LA. sincerità nel t,11anc1 ltal1Anl. - 17° Ola<lstone o Ja nnanzn Inglese. - 113° Per l'Imposta 1wogresslva. - 19° (l. n. Frn– ganesehl e lo questioni trlb11tarlc In l,on1b11rdl11. - 20° La rUorm,'I trlb11tnrla e gll Interessi clegll 11grleoltorl. - 21° J;I\ riforma trlbu• tflrla dcll'on. Wollemborg. - 22° Sul )Ji·cteso decremento del J>Alrl– mo1110n111.lon111e. - 23° confercnzn 11or l'Unlvcrsliil. JlOIJOlare 01 Milano.
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