Critica Sociale - Anno XIII - n. 7-8 - 1-16 aprile 1903
102 CRITICA SOCIALE la potest.\ assoluta che è carattori'!tica nei costumi tielle ))Opolazioni barbn.re? Dopo che Il socialismo ha distrutto I J)rcgiudlzi e le leggende rormnto Intorno alla santità. e all'intangibilità dell'istituto ramlglil\rc, ci tocca vedere rmclallstl che accattano dai preti i pit'1 cOn:lunti sofismi ! .. Di certo, anche approvando la 1•01\ticaanticlericale ciel Clovcrno francese, non è detto ohe i socialisti debbano 1m1·teciparvlotrerendole il meglio dello loro energie. Cosl almeno 1lcnsano parecchi sociRlisli. Sono 11tflteabbozzate, in proposito, non J)OCbepregiudiziali. Qualcuno oppone, come };doardo Berth, che lo Stato è pericoloso quanto la Chiesa e che non giova togliere a questa un privilegio per conferirlo a quello ( 1 ). Ve– sagernzione è ))aleso o iwzza. di nnnrchismo. Portare lo stesso giudizio sulla Chiesa che fa logn coi monarchici o con la soldatnglln, o sul Oovorno che ha forma re– J)ubblicaoa e accoglie in ))arte il programma minimo socialista, significa dare un giudizio poco favore,·ole di sò stessi e un saggio di cecità 1>0\ltlca. Altri, come Paolo Larargue, ,•uole l'n.stensione del pro– letariato perchò la lotta della borghesia radicale ò mo– tivata dalla concorrenza che il clero le muove nel camp-0 dell'Industria ('). Anche volendo passare quest'interpre– tazione molto puerile, non è ))rovato nulla per la tesi dell'astensione: ))er l'appunto dallo rivali Lì. nate tra lo rrazioni borghesi il proletariato inglese trasse le sue maggiori conquiste. C'è chi, come Giulio Destréc, s'Illude di placare la Chiesa e di averla docile ai servlzt del socialismo, ap– pena questo accenni a trionfare ('). Costui non sospetta nemmeno una morale socialista nutonoma, la quale sarà opposta alla morale cristiana. I raciloni aggiungono che il proletariato deve stimare tutti ugualmente nemici e il Berlh è arrivato al puuto di asserire che la democrazia ,mitaf,•t, ossia accentra– trice come è in rrancia, non differisce punto dalla Chiesa. r..asclamo gli schert:i e le strirnczze e veniamo all'ob– biezione 1>iì1 forte, che è J>Oi la sollla di tutti i momenti. Parecchi, in testa ò il Kautsky ('), espongono la J)rc– giudiziale delle pregiudiziali, ammonendo che il prole– tariato non deve distrarre le proprie rori:ee che il miglior mezzo per combattere la Chiesa e distruggere il senti– mento religioso consiste nel muo,·cr guerra al capitalismo. .Mutato il fondamento economico del consorzio chlle, muterà, in , 1 irtù del materialismo Btorico, il patrimonio morale del genero umano; e il fenomeno religioso, si dice, cadrà. come una statua a cui venga sottratto Il 1>ledestallo. Onde il J>roletariaio, si aggiunge, non deve darsi nitro pensiero che di b1lttcre Il ))ledestallo; dove seguitare, senza volgersi mai a quet1tloni secondarie, la sua battaglia economica; dove circosorh·ere la sua azione nel termini tts.ii ))Ostidalla sem1>lloitù.della sua tattica; e, senza badare al lavoro altrui, deve attendere al suo prOJ>riolavoro sempre eguale, come il baco che tran– quillo si fabbrica la sua casa o si chiude nel bozzolo. Questa concezione che si hn di un grande mutamento storico ò parecchio artificiosa e somiglia alle dh•islonl schomntiche che si usano nei tra Unti per le scuole nllo scopo <li fncilitare lo studio nl giovani: divisioni elio (I) Rtt:t1t 1odo1uu 1 nonmbre 1'°z. (') Mou"tfffflt 11>etolUte, 1• marzo 190:S, (') Jlowttmmt ,«l41Ute, 1• no•embNI 1902. (•) Jloan:emmt a«tolUle, tueleoll del U no•embre, 1• dicembre e 11)dicembre 1MJ. 811-ilntec;c G1r10B1 n non hanno un riscontro preciso in nessun ))Unto della serio cronologica dei ratti. Qunndo l'evo moderno si 11taccadal medievale? Chi J)IIÒ seg11are il momento de• ci'3ivo? Ora, perchò quella concozione fosse giusta, oc– correrebbe che nllo strnt.o l>orghese lii sovrappones!ìe, tutto d'un pezzo, lo strato socialista. ~: utopia . l.hìrtitìzio, nel nostro caso, è nuche 1>H1 grosso, ))Oichè bisogna. rare quest'altra. supposizione: che prima l'ordi– namento economico socialista, nella sua integrità, sue• ceda all'ordinnmento economico borghese i e poi, subito (IOJ)O il nuo,·o ordinamento, ma soltanto dopo, scom1>aia il fenomeno intellettuale e morale attinente all'ordine aulico per dar luogo ai principi! morali ed intellettuali dipendenti dal nuovo stato economico. In altre parole, bisogna escludere che la morale socialista possa iniziare la sua formazione finchè dum l'economia capitalista; perohò, se no, si dovrobt.,c rlconosocrn l'OpJ)ortunit~ che Il proletario, nell'.atto che conctuistn. I miglioramenti OCO• nomici, non trascuri le battaglie contro il ))regiudizio religio<to e le parziali conquiste della morale nuo,,a. La. formula più rigida di questa concezione artifi– ciosa, a cui rendono omaggio il Kaubky, il Bebel, il Larargue e altri, è dal.a dal Partito OJ)eraio francese, il quale, nel COngret-so nazionale dei 24 sett.embre 1902, flssa,,a dommnticamcntc: 1 • L'ema11ci1>nzione intellettuale non può precedere, ma soltanto seguire, l'emancipaziouc economica, e per conseguenza Il solo anticlericalismo scrio, mentre dura l'ordinamento borghese, è l'antica))!• talismo. Lo religioni, come tutte lo concezioni sopranna– turali, scompariranno solamente In una società dove, scomparsa ogni classe sfrutta.trico, l'umanità, padrona del suoi mezzi di ))roduzione, sia dl\'enuta la. PrO\'\'I• 1louza di sò stessa. 11 Aut, <ml. Il Partito operaio france.se , tra Il seguire e il ))recedere, non conosce verbo inter– medio; e non vede Pe,•oluzione morale che si acoompagmr, giorno per giorno, all'e,·oluzione degli ordini politici ed economici. Questi domenicani del socialismo credono sinceramente d'interpretare Il pensiero doi mnostrl, i quali per altro non usorono mai tnnta cnHle:r.zllcHespressione . 11Van• dervelde citò, In una conrerenza ratta a Parigi nel gen– naio ultimo ( 1 ) 1 una lettera di Federico Engels, in data del 189-t,che vide la luce nel So:ialistiscl/, Aka<ltmiktr dell'ottobre 1 9~. Quella lettera dice: ' L'evoluzione J)Olitica. 1 giuridica, fllosoflca, religiosa, letteraria, arti– stica, ecc., ha ))Or fondamento l'evoluzione economica . .Ma tutte quelle e1:-ol11zio11i l'tOf/iSl'()l/0 1111a sull1altra e sul (011damento ecmiomico . ., !pst rn-cu, o adoratori della 1>n– trlstica! ... Il ratto più curioso è, che Il Kl\ulsky e gli nitri 01>– posltori delln politien anticlericale doli!\ li'rancia, mentre richiamano i socialisti nel loro IJo:r.zoloe li invitano I\ rare J)uramente dell'anticapltallsmo, si dimostrano rnvo– revoll alla sop))ressione del bllnnclo dei culti e alla denunzia del Concordalo che Il Oovorno francese ha col Vaticano. Oh Potenza delle formule consacrate nella vecchia dottrinetta ! Questa dice: P,•fratsache. E in con– formità.di essa si richiedono ni soclallstl francesi due atti, soppressione ciel bilancio dei culti e denunzia del Con– cordato, i quali sono anticlericali nncho più dei decreti n1>1rnntatlalle Congregazioni o imJ)oguerebbero il socia– lismo francese In una guerra lunga e ,•iolenta con la Chiesa. E l'anticapitalismo?
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