Critica Sociale - Anno XIII - n. 7-8 - 1-16 aprile 1903
CRlTICA SOCIALE 99 cRpitalo, rompe in brccria contro il privilegio del capitalismo, e che Rnche la sconfitta è benefica, per– chè, nellii coscienza proh•tal'ia, a,•viva il concetto o il 1:1entimontodella lotta di classe. Or quale piì1 acconcia occasiune di provare Ja sin– cc1·ità di queste nfferma11.ioni - qual migliore occa– sione ad una corag~iosa cocl'Cnza. - che la impor– tantissima lotta combt~ttutasi in Roma? 1,;p1>ure Enrico Ferri, quello fra i deputati socialisti che in Roma, dove tiene dimora, gode la maggiore popolarità. e la. più sicura inttuenzn. sulle classi ope– raio; non solo stùlo sciopero dei tipografi non disse mai aperto il suo quRlsiasi pensiero: ma, chiamato tra gli scioperanti alla vigilifl ciel minacciato scio– pero generale - c~lii una cui parola forse ancor poto,·a syentarlo - parlò....... " delle forme futuro del lavoro umano ,, ! - Sullo sciopero generale si prònunciò quulche giornobt piit hudi, da Napolii a .rwio11er o SCOJ)J)iato, disapprovandolo; sopratutto pei nrnuca.ti guadagni della popolazione romana nella se ttimana di Pasqua; ciò che a qualche giornale dava buon gioco per notare come un fatto curiosis– ~imo questa 1>rf'occupazione, in un socialista e rivo• h1iio1rnrio per giunta, dt•i 1mcifici interessi dei mer– canti e degli albergatori. Quanto a Homeo Soldi - anrh'cgli dimorante in Homa, ricco, indipendente, dotto 1n1ehe di cose eco– nomiche, a quanto affernrnno i profani - noi abbiamo fru).:'ato invano le colonne e le cronn.che cli tutti i ~iorrwli romani per ,wcrc, a proposito dello sciopero, qualchoi sia. pur tenue, notiiia dei pensamenti suoi e della sua. persona. Mancia competente a chi ci metterà sulla via .... . .. Domandiamo: che cos'è una tendenza, che, a.I mo· mento della 1>rova 1 abdica, si squaglia, si eclissa, si ,rnsconde in cantina, tacitnmente si rinnega? E va– lcrn. la pe11a, per affermare una tendenza così. ... modestnmento negativa nulle opero, di porre lo scon– q11nsso nel pnrtito 1 di gettarvi la diffidenza contro gli antichi compagni, cli Heminnro tutto quel fer– mento di malintesi o di astii, onde gli arruffapopoli si ~onfìano, e lo sfacelo è entrato nello Sezioni e nei Circoli, e ridono o si ringalluzziscouo tanto i comuni nemici? Oh, breve naso di Cleopatra, quanto è lunga l'ombra che tu proietti! Perchò noi la sappiamo molto bene la ragione per la. qua le - O compagni che vi dite " rirnluzionari ,,, qua.si lo foste voi soli o in urm guisa e misura di– V Cl'Sadalla nostra - brillò tanto la ,·ostra assenza nello sciopero romano: e la diremo a vostro onore, rostro malgrado. Egli è che altra cosa ò liberare delle vai-:-hefrasi nei Comizi, pro\"Ocando Pinnocente applauso delle moltitudini, o aflidnrle aìle pallide carte di umi HivistH; altro l: nssumcre responsabilità J)Cnose o concr.Jte 1 e cos(•ie.ntemente o~ganizzare i clisnstri; non a tutti è consentito giocare colla ignara ~empliciià. delle nrnsse, speculando sulla pelle altrui. Prigionieri dello vostre formolo e del vostro atteg-– giamento formale, voi non potevate gettarvi a tra– verso lo sciopero: sareSte passati voi pure per" addo– mesticati,,, colla aggravante della più badiale incoe– renza. :\la neppure 1>ote,•11to in coscienz~, aiutare e incorag-g-iare un movimeuto cli cui vedevate l'im- 111a11c11hile insuccesso 11011 solo, 11m l'a;,;ione incsora– hilmcnto reg-ressi"o e rc1w,ionaria, così sul tcrr~110 economico come sul terreno politico. Por quest'opera di reazione inconsapevole ed irre– sponsabile, bastava, ed era di troppo, il Parpagnoli: sul quale si addensa. ora li,. ri1>rovnzione unh,ersale, triste e pesante come l'iwlomnni di un'orgia. Ed ò ingiusto che eosì sia, ed ò ingeneroso che nessuna soJidaricUt lo solle\'i e lo assista: poichè egli, nella stessa vcrbositl\ delle suo concioni ap1>laudite e trion- B1bllot cd G1 10 B1an o f11li,non fu che l'estrinsecazione conse~uente e pra– tic11di una teoria, non eia lui ·formulata, e che - come esprnssione elci 280 voti della minoranza ciel Congresso socialista - lo aveva portato su, con voi, nelhl .Direzione del partito. n vero è che 1 all'infuori cli inconcludenti verlJa,. lismi e di pili o meno estetiche pose gladiatorie, fra socialisti coscieniiosi e coscienti, cli fronte all'azione concreta, antagonismo di tendenze non esiste e 11011 ò mai esistito. Questo, che noi sempre asseverammo, così è vero di fronte agli scioperi, come in Parla mento: dove, si votino 1n1rc quanti ordini del giorno si vogliano, per chiarire, per ammonire, per cliffe– renziarci1 per precisare, per scuotere: ma nessuno, lo ripetiamo nel onore cli tutti, nessuno ·ò nel Gruppo socialista che non senta nel medesimo modo le mcde– r:1imeresponsabilità e, ispirandosi ad essei non agisco, ogg:i come ieri, cogli stessi immutati criteri'. (1) Senonchè si dirà (prevediamo) che noi confondiamo troppo le persone e le cose. Perc hò, cd è qnesto il più fresco e prodigioso fn,rro del.la leudeuza ad inventare temlenze - frucco adoprrato a ,·oonestare l'inonoeto ricatto, pel quale fu possilnle elle la Direzione ciel partito consegnasse 11llnrnin,..ranza l'organo rcntmle l'Arrmfi !, riducendolo così P..'ll>ressioned'un gruppo ed uccidendolo come organo centralo - ora. le tendenze non sarebbero pii1 due soltanto - non pili, secondo proclamava il "Ferri, " in Italia Ferri e 'l'urati 1 come in Vrancin Ouesclc o Jaurès 1 come in Germania Kautsky e Bcrn– stein ,, - ma, fra le duo, se ne insinuerebbe una terza - la tendenza media ed ec1uidistante - che non sarebbe B1ssolati o Prampolini e non sarehbo neppure tutta Parpagnoli. Ora, se la leggenda dolio duo tendenze fu un illu– minello inventato per "ibacinare gli ingenui a pro– fitto di vanità. e di eompoti1.ioni 1>ersonali; questa, se attecchisse, terzt, tendew1a sarebbe una ancor più madornale turlupinatura. P\.•·chè, a suffragarht in qualche modo, non 11tarobbcro nep1>ure quelle diffe– renze di temperamento poròonalo, quegli, come fu– rono dotti, " stati d'animo ,, diversi, che possono crcure l'a,pparenza di una, destra e di una sinistra nello stesso partito. Afa. la terza. tendenza non po– trebb'essere che l'assenza cli ogni convinzione di froute ai problemi concreti che affaticano il 1>artito 1 o un comodo alibi per poterle vestire tutte quante, come giubbe cli ricambio, a seconda delle occasioni e del vento che spira, e un mez;,;o per dominare, viC'ppii1 dividendo e imbroglinndo le idee del par• tito. La. terza tendenza non potrebbe essere, intel– lettualmente, che l'cc1uh•oco; moralmente, che la viltà. 8 già, a_dhl10strare la vacuità ciel conato, noi tro– viamo in un giorrrnle che si professa socialista - e 110n è che fomite di natio e di volono contro tutto quanto il partito socialista italiano - l1:1 definizione di questa terza tendenza. SarcblJo essa non la intr11n– sii::cnza assoluta, nò la assoluta transigenza nelle ele• zìoni, ma una. tattica variabile cd autonoma a se– conda degli interessi del proletariatoj sarebbe la pili assoluta. libertà, cli fronte al Governo ed agli altri purtiti, nell'azione parlamentare; sarebbe non il mi– nilò!terialismo sistematico e neppure la sistematica opposizione al Governo; sarebbe un riformismo che non torce gli occhi dal fine o un rivoluzionarismo 1·ho non disdegna lo L'iforme; e una tattica utilitaria uhe tutto rende accettabile ciò che giova all'emanci- (') Pochi giorni dopo ,,otato t'ordino del giorno socialista, che dal r11cl\011I tlCI partilo venne lntcr11rclato oomo un mutamento dl tatiloa o cho r~ tirare uu resp1rono di somevo a molli del nostri glornf411 e del nostri, ... candidali perlcol&llll, si presentò l'Oe<:A81onnla l)lì1 1u:·conc1a,a proposllo del caso 001:c, di ro,..esclarc Il Otoliti.I. Clii cl 1111 (lire che (JUAlcuno del noUrl dCJJUIAtl l'AbblA '1'011110 Opropo!io~
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