Critica Sociale - Anno XIII - n. 7-8 - 1-16 aprile 1903
I lO CJU'l'ICA SOCIALE di esercitare la vlrtì1 dell'asino in unnas1,ettaz.ione 1Hls– si\•a ed inerte; J>iuttosto è mònito ni cnpi del movimento di curarsi anche della ))Siche economicn dei lavorntori, di creare in es-.i 1'1\SJ>irazionea un tenore di vita pit1 ele,,ato e pertanto ph'1p1·oduttivo; ò mònito alle classi detentrici della proprietì, di formare nel loro seno un rhaio di imprenditori; è mònito ai reggitori della cosn. pubblica di creare, colla riforma del sistema giuridieo 1 del sistema bn.ncario e monetario, <lei sistema fl.na111.ia– rio o tributario, un clima economico conveniente. Il diritto dello classi lavoratrici ha per correlativo questi doveri dei loro capi, delle cla.~si privilegiate, dei Jlovernanti. L'adempimento di questi do, 1 eri può rendere l'esercizio cli quel diritto delle classi operaie benefico n.lla produzione nazionale .... Così, a un dipresso, ma certo con ben altra ricchezza di argomentazione e fervore di eloquio, avrebbe con– chiuso il pror. Conigliani la sua conferenza - non pro– dotto di ibrido eclettismo, ma specchio di una singolare complessitiL e poliedricità di pensiero - se il destino, sbucando dal l'ombra e assassinandolo a tradimento men– tre starn lietamente ii:tento al lavoro, non gli spezzswn la penna, non gli strozzaya Ja voce.... r t. I SEMPLICISTI DEL MATERIALISMO STORICO IV. 11pseutlomnterialismo semplicistico ò stato il prodotto necessario dell'odierno indirizzo derivato a la sociologi;l di~ le scienze sociali. Jn queste, per comodo di studio, si scompone il p~ocesso uno e concreto della storia ne' suoi elementi o fattori, il diritto, la morale, la reli– gione, ecc. e si studiano se1mratameute. [,a sociologia, per essere scienza sintetica, ha preso da le dh•erse scienze le rormole, gli schemi, le nozioni più generali dei sin'l'oli rattori e ha creduto che tutto il prolJloma sia di coor– dinarli e sopratutto di ridurli ad un comune denomina• tore: ed un sociologo li ha ridotti al diritto, un altro u la religione ecc. A questo punto si ò "enuto a.conoscere il materialismo storico di Carlo Marx. Che cosa può esso significare per un cervello, in cui domini sonano Fin– diriz1.o sociologico di cui è discorso? Questo solo: che l'Economia, con tanto di maiuscola, è donna e madontu\ della storia., che il Diritto, la Religione, ecc. sono tlgll usciti dal suo grembo e... e tutte le altre belle cose che nbbiamo visto costituire il materialbnno sociologico. « Molti di quelli i quali 1>arlano di materialismo, sia in riwore o sia contro, credono di cavarsi d'imbarazzo <1uanclo affermano che tutta questa dottrina consista nell'attribuire la preYalcnza o l'azione decisiva al fat– tore economico ,,. (/.,ab1·iola). Ora tutto ciò è la perfetta negazione della forma me11tis e del metodo di Carlo .M!trx, tutto ciò è aJ)punto o nient'altro che quel metodo metafisico che il Marx e l'Engels non si sono mai stancati di combattere 1 contrap• ))Onendogli la loro concezione dialettica clelPuniYerso e della storia. "Quando noi - dice l'Engels ncll'Um1ciilzm1y c1er Wissenschaft - sottomettiamo a l'osservazione la natura o la storia, ciò' che dapprima ci si J>rcseuta è l'imngine di un concatenamento interminabile di fatti couuessi gli uni con gli altri e operanti gli uni ~u gli altri, in cui nulla rimane dov 1 ern, nò ciò che era, nè com'era, ma tutto si muove e si trasforma. Questa maniera di considerare il mondo, primitiva ma giusta, è quella del- Pnntica fllosofta greca. Ma quest.a maniera di ,,edere lascia sfuggire I J)flrticolari uon discendendo n.l loro situcliospeciale e, fino a tanto che non i,nremo in jlrfld0 di render<'i ('Onto di questi, noi non a\'remo un'idet\ chiara del tutto. Per conos<'erli ~aremo obbli/,?ali a di– :-taccare qu<'sti particolari dal loro concatenamento na– turale o storico, ad analizzarli sinizolarmente gli uni dOJ)Ogli altri nelle loro qualità, nelle loro cause o nei loro effetti peculiari. ,, Questo hanno ratto le scien1.e pnrticolnri, donde i loro progressi. " i\la questo metodo di la,•oro ci hn legata l'nbitudine di studiare gli oggetti e i processi naturali isolatamente al di fuori delle relazioni reciproche che li cOm))ene– trano in un gran tutto, di con,.iderare gli oggetti nou nel loro movimento, ma nel loro riposo, non nella loro vita, ma nella loro morte. E quando a Henne che que– st'abito pal,sò da lo scienze natura.li alla fllosofla, essio produsse la limita.tozz(Lpropria ai secoli scorsi che ha nome di metodo metafisico. 11 (1) f,a citazione è un po' Jungaj ma si dica, invece <li scienze naturali, scienze sociali, hn•ece rii filosofia na• turale, fllosofla socìale i e la critica. della socioloS,tia ò tutta. qui arnnt l<i lettre nell'Engols. r,a radice cli tutto le tendenze sociologiche giìl viste è nell'aver ,•oluto e nel voler faro del\/\ sociologit\ unn coordioazione, una sintesi dei risultati delle scienze sociali, astraendo o quasi da la storil\.. Queste scienze isolano gli elementi della "ita sociale e 11toricae li ~tudiano separatamente, sono cioè scienze analitiche e, nella ))arte non storica ma filosofica, scienze astratte. Pretendere cli cavarne una sintesi senza tornare a la considernzione del tutto di cui lo f!Cicnze!:l0Cialistudiano le parti è fA.ropern cen•ellotica o, meglio, imJ)ossibile o, meglio ancora, su– perflua: la sintesi di quegli elementi esisto già ed è la. , 1 ila storica, ed esiste già. una. scienza. di questo tutto ed è la storia. nel significato J)iÌ1largo della. J)aroln. Una.sociologia, cioè una filosofia sintetica della vita so– ciale, non può avere altra base che la storia. :Ma non la storia noi senso usuale della parola, la storia fram– mentaria, analitica, come qualche sociologo, facendo un passo innanzi, comincia a pensare. Come si è visto, la casistica storica, lo spulcia.mento della storia non J>UÒ1 ha ragione il Sorel, rlare altro che riduzioni e genera– lizzazioni di un valore molto relati\'O e, ha ragione il l.,oria, J>UÒ fornire argomenti a te tosi sociologiche più contraddittorie. Dunque'? Dunque bisogna tornare al Marx:. JI quale, inrece di spez1.arla e ridurla in fraotumi, prende, con– tinua ancora l'Engels, la vita socia.le e storica nella sua unità effettiva e reale e, come lo llegel per 11universo, la considera cosl com'è " quale un J)rocesso, cioò un ente in cangiamento, in trasformazione, iu sviluJ)p0 co– stanti, e noi quale si tratta di abbracciare il legame in• timo che fa un tutto di questo movimento e di questo S\'iluppo. Da. questo ))unto di \'ista la storia appare come il processo di svilu1>1>0 dell'umanità: e il problema con– siste nel seguirne la marcia progressiva attraverso le de,,iazioni e nel ricercare la legge intima di fenomeni dovuti in a))parenza. al caso 11• .,. Non dunque tendenza a concepir la storia e la vita sociale ne' suoi elementi astratti e nei loro rapporti sta- {') •;so~:1,s: lJiiri.11f/'f U1111rlllz1my-,HIQM1tlno. l,o stesse Idee fu– rono rletal;orate 111 S.Xi-l1ll-8mo 11topi.1tko, ecc. SI ,·egga ln 1,,1.11R10LA {t' ~l\$:'fflO) la crUICRdella seml-dotirlna del rallorl. SOREL (,'>auul (U c1·Uk11 dei ma,·.dsmo, l)Rg. ~2): • son credo conforme a lo Si)lrllo marxista Il decomporre I raul In elomenll di '""ria natura •• • In rattorl che el 1rfllia110eomo esseri e che ,1 generano secondo 1111 ord111ecostanre •• J)ag. 2111.
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