Critica Sociale - Anno XIII - n. 6 - 16 marzo 1903
92 CIU1'1UASOCIALE solo do1>0aver visto, con l'analisi dello grandi rivolu– zioni storiche, se veramente o in che modo e fino a che punto la procluzione spirihmle si plasmi su la ma– teriale, acquisterà un senso la formula astratta e gene– rnli.ssima della Prefazione a la C,·mca dell'economia. Invece, che hanno ratto i sociologi? Al solito, hanno trasformato il problema storico e concreto in un pro– Ulcma astratto. Invece di discutere se e come una ce,.ta economia, feudale, ad es., o ùorghese, ha prodotto una certa politica, una certa mora le, una certa coscienza re– ligio3a1 una ct1·ta letteratura, ccc., essi hanno sop11resso ogni determinazione e hanno preteso rliscuterc senz'altro 111 tesi astratta, se e come l'Economia determini il Di– ritto1 la. .Morale, la H.eligione 1 ccc. I~ pazienza se su queshL via si rosse pensato a tratteggiare tutta. l'evolu– ;done storica, p. es. 1 della religione o della morale in corroln,ziono a quella clcll'economin, come aveva. accen• nato a faro il Loria in alcuui Cllpitoli delle sue IJasi economiche('). Ma anche questa 11011 era impresa da pi• gliarc a gabbo, nè da lingua che chiami mamma e babbo, com 1 ò quella dei sociologi. Ungiono per cui bisognò cercar nitro e lo si è trovato e il metodo è semplicissimo. Si prende la Storia dello Stato, del diritto, della morale, ccc, si ,•a a spulciare i fatti staccati e in cui è diretto ed evidente l'influsso del rattore economico, sì mettono insieme, lì si infiora di imagini e cli bei ragionamenti o si conchiude: potete negare In dipendenza? 1'aturnlrucnte gli avversarì fanno lo stesso; spulciano quelli in cui l'inllusso economico è meno ovidento, mescolano qualche considerazione gene• raie contro il materialismo, contro il determinismo, ecc, e... e credono d'a"er ro,•esciato il malel'ialismo storico, mentre hanno solo negato il 1>seudomaterialismo socio• logico di cui è discorso. Su queste t,asi si è combattuto e si combatte da molti noni In. più vana logomachia che sia possibile imngi• nare. f; i11utile anche accennare tutte le cose amene che Sono state dotte 1 da uomini illustri, si noti, contro il ma• terialismo storico: il Kellès•Krnuz ne ha, nel volume, di cui qui sl tratta, ratta una piccola collezione molto istruttiva. Dal Novicow, il quale dice che "' i materialisti economici pretendono che l'unico motore clelle azioni umane ò lo stomaco 111 al Fouillée, il quale attribuisce al marxismo l'affermazione che " tutto si riduce nella storia alla ricerca delle utilità materiali,,, e al Limousin 1 il quale con tutta serietà obbietta al materialismo che i:: le società. sono il prodotto delle passioni umn,ne e 11011 cli una sola: la passione di mangiare,,, ecco con quali argo• meni.i i sociologi hanno discusso l'imJJOnente conce:.:ione cli K. Marx. Di chi la colpa? Di quelli sopratutto che, accettandola, l'hanno vuotata del suo contenuto e ridotta a una J)ura fùrmula astratta, a cui si è cercato, e, si ca1>isce, in,•aoo di dare uu signi– ficato accettabile. JI materialismo è la dottrina, secondo la quale tutta la fenomenologia sociale geneticamente dipende, cioè derivn,, clalPeconomia.: ecco, si è detto, il significato della formula marxista. E si ò inteso ciò successivamente in due sensi. Da })rima c'è stata la tendenza a considerare tutte lo altro rormnzioni sociali, da lo Stato a la religione, da la mo• mie n la scienza e a l'arte, quasi su uno stesso piano rispetto al sostrato economico, e a rar deriYare diretta- ( 1) I.ORIA:1-IY: U$ t:l'il~S de 1(1 1110/'Qlt. - 11-11: nasn lt:onomique, dea fro11s(o1·matkJ111 d11 droU. - lii-IV: Hicol11tkJn1 dli rlce,111 et dli 1>011r:ofr. B1b1oter~ Gino H1arro monto e immediatamente eia questo e dal suo svolgersi l'essere o il divenire, il Sein e il Werdendi quelle( 1 ). ln una celel>re discussione su la Neu.e Zeil, il Belfort-Bax chiedeva la ragion sufficiente economica di nou so qual punto della filosofia leibniziana o kantiana, e il Kautsky si accinge,•n seriamente a cercarla. Risalgono a quo• st1epoca le semplicistiche definizioni dello Stato, della religione, della morale, che tuttl sanno, e che i critici del materialismo perdono ancora il tempo a combattere. Poich6 ormai si è lontani da ciò e tutti vi sanno dire che non la genesi diretta, ma si afferma la dcri\'azione iuclirelta e mediata, 111 ultima istmua, di oy11i ratto sto– rico e sociale da la sottostante strnttura economica. Scnonchè anche questo mistero dell 1 ullima istanza, come lo chiama. il Pareto, non resiste alla critica. Quanto n l'essere, al Sei11 delle formazioni sociali su· periori, lo si è ammesso giù. " Snrebl>e assurdo, diccvn il Kautsky ('), e ripete il Oroppali (3J, sostenere che llLreligione e la fllosona souo soltanto (bloss) il J)rodotto dei rapporti economici. Questi non t,astano a St>iegare il Sei11 1 Il Sclwlfe11, l'origine, l'o• sistcnza e la un.tura delle altre rormnzioni sociali: ma pOisano bene spiegare le vnrio.zioni o. cui questo Seiu o questo Sclu,ffeu soggiace nei differenti tempi. n Ma anche questo è insostenibile e) . .Ammesso, come si devo rare, che ci siano altro rorze o altri bisogni indi– ,•iduali e sociali indipendenti che agiscono, in concor• ronza s'intende colPeconomia, nel determinare il sor• gore delle formo.zioni sociali, come credere che non C'Ontinuino ad agire nel determinarne le vo.riazioni? " Ma sono immutabili ,,, dicono il Kautsky e il Oroppali. Im– mutabili i bisogni moltepHci dello spirito e della.societìl, da cui sono derivati, in concorrenza., ripèto, coll'azione del• l'ambiente economico, lo St .i.to e la morale, la religione e l'arte? Ma è nella natura cli ogni bisogno di mutare solo perchò ha rice\'uto una certa soddisfazione e di evolvere, anche certo sotto inttucnze esterne, ma anche per una necessità e secondo una. legge intima sua. propria. Ciò significa che ogni formazione sociale, come ha radice anche in altri istinti e bisogni che non sono nè dirnt– tamcnte nè indirettamente prodotti da l'economico, cosl hn anche 1 non dico solo, forze o leggi intime di s,•olgi• monto, ed è assurdo ilire che tulle le variazioni derivino, sia puro a tra, ·er.so a tutta la serio delle mediazioni 1 e si possano far risalire, sia. pure in ultima istanza, a va– riazioni economiche. Pel Marx il modo di J>roduzione non ra che co11dizio11are (bedi11ye11 ('): si \'egga in Stuart Mili la differenza. fra condizione e causa) il processo della Yita sociale, politi~a e spirituale fa generale, in modo che, ad ogni rh·oluziono economica,"' si rivoluziona (I) È oggi <IlprammRtlca gettar IRcol11adi questa arelsem1)!lolst1ea concezione del materlalltnno tul 1,orlR. Non ch'egli 11011 abl)la 11arte• clpato 11, le csagCrl'zlont: mR è certo che In' elb non hu r11ttoche ridurre a torma sistematica 11uel materlaU,111111 ,:1dgtwl1 c11ecorreva nnnl fa, o <1ue8locon unR genlautA e cultura Ignota al più di qucll\ che ripetevano e11agerando le solito formuleite. In prova bastino gli 11,pplllU!II che RllOrA 81 levarono RI l,Orla, ttnehè, RHRlllo Il materla– llsnio arel1empllel1tloo da tutte lo parli, 11 muib comodamente l'Ol(OUl(J In t:ntd/l(lt. e:, KAUTSK\': Dù lll(lteri-aUsti-,che Ge,cl1k.hf8(lll/fau1111q, ccc., Nette Zd 1 1 !89~·H, N. n. (•1 01101•1•A1,1: La Geue,> 1:it:illle del fmomeuo st:ie11U(lf'.0 1 l)ag. ua o 1cguc11t!. (') l.'hRl\!10 già dimostrato, IICIIO loro dl~CUSSlvnl col Oroppnll, l'Altl)IOÒ nona l'reraz!ono u. la Genest s<1cialt 1 ccc. o In un:l nota eu la C<1noczlone materlal!etlca dclii\ storia (Opere, voi. Vili, 1901)o Il lfAltCm:snn (Rivi-sta dj (llo1offc1, settembre 1000). t•, Sul llgnlncato di '}UCSIO b:dl11vt11, vezgnnsl: ll.~RTII: l>ie Phv10,ophie der Gurl1lchte 0111!s«WIO(lit, l)flg. Gli. SORle!L: Co1tn1.::kJ11edet sistema ciel/a S!orkc stcom.M Jtar.r, In U~ form« a<Klale, I!! luglio 1900 1 11ng. çç2.
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