Critica Sociale - Anno XIII - n. 6 - 16 marzo 1903

CRITICA SOCIALE 91 Altre cose do,rremmo incidentalmente obbiettare al nostro candido avversario. Ma, di questo, a quando egli M'rà finito il suo ragionare, di cui non voglifuno svelare in anticipazione le arcane bellezze ai lettori della Critica. Oggi ci mosse un solo biso~no: quello di scagio– narci da una grave accusu. e di mostrare che se mai qualcuno per amore cli prova, ha mancato di rispetto al vero in questa questione, non fummo noi per certo. ATTILIO CAIUATI 0 LUIGI E1xx.uo1. I SEMPLICISTI DEL MATERIALISMO STORICO lii. Si ò visto come la sociologia non abbia discusso e quasi abbia escluso dal materialismo storico la conce– zione determinata dell'evoluzione borghese e la conce– zione generale dell'evoluzione storica, cioè, in una parola, tutta la materia, tutto il contenuto della dottrina di K. llnrx. Che cosa è rimasto in mnno ni sociologi? Una formula.. Di rormnle astratte e sintetiche se ne trovano diverse nella letteratura marxista. La J>Ìllprecisa, anzi l'unica precisa, perchè espressa, per cos1 dire, in termini di moto l>en rispondenti a la dinamica storica che vuol es1>rimere sinteticamente, ò quella por cui si fa della struttura e dell'e\'Oluziono economica la forza direttiva., la fl'eibencle Macht, la leacli11g {uree, che traccia l'indi– rizzo generale, la traiettoria della storia. L'Engels la CSJ)rime\•a in una delle ultime lettere dicendo che lo svtluJ)pO economico costituisce il tllo conduttore della storia (1): non è questa l'esJ)ressione generale ed astratta della concezione dialettica dell'e\·oluzione storica? i\la appunto perciò i sociologi non se ne sono curati aff11tto; che frasi volete ricamare intorno a questa for– mula? Per S\'iluJ)parla bisogna per forza ricorrere, non a le imagini, ai ragionamenti logici o ai fatterelli sto– rici, ma a la storiai cioè a quella concezione sintetica che i semplicisti hanno messo in dispnrtc. Cosl, anche di questn rormula non si sono curati, ed invece si sono avventati avidamente so1>ra un'altra o ne banno fatto il principio e la fine, il tutto anzi del materialismo so– ciologico. :X ella solita Preff!,zione a la Critica dell' F,co11omia 1 il Marx R\'e\'a detto: 11 L'insieme dei rapporti di produzione forma la strut– tura economica della societi\ 1 la base reale su cui s'in– nalza umi soprnstruzione (Ueberbcm) giuridica e JJOliticn e a cui corrispondono delcrminRte rormo della coscienza sociale. Il modo di produzione condizion,i (bedi11{1t: non (letrrmi11a, come han tradotto tutti) il processo della vita sociale, J)Olitica e spirituale iu generale. Non la co.11cicnzadegli uomini determina il loro essere, ma al coutrnrio il loro essere sociale determina (bestimmt) la loro coscienza. ,, Con questa e con altre simili formule sparse qua e là nelle sue opere 1 il Marx accen:-:.a\·a al rapJ)orto statico fra la struttura economica e la restante fenome– nologia sociale, en 11assa11I e senza annetten"i troppa importanza. E questo per due ragioni. A11zitutto egli non dava troppo valo1·e agli estratti LielJig, a le quintes~ senze astratte, ai concentramenti nel vuoto delle sue dottrine. J1 Sorel e il Croce l'hanuo IJen dimostrato('): (I) LSOEL!l: l,Clferll stainJ)f\t!l 111 l)•r S-0:kltisu,cht, ,U-ad1,mfh1·, 189r.. (') SOH•:L: TAi rllltsBUà t H falllllimo "tl mm·.1:'81110; In Riforma Sodale, Jt> atco11to1898. - Co~tr11zlo111, dtl 1wllt111a dtlla Stori.a ltcorido Jltir.r; In Ri(Ot'lllff &>ci.alt, U luglio 1,01. CROCI:: .\l(l/trln/l.11t10 g/orlro ttl uo1101,1kl '"m·.1:l1lfl, JJI\SS\ru. d Il 1:3 n le sue formule, a cui poi si è voluto dare un significato generalE> ed assoluto, nP, hanno per lo più uno del tutto relativo a ratti particolari, di cui souo l'espressione ge– neralizzata: o, come ha IJen detto il Kellès-Krauz, a1>– punto per questo i concetti di IJase ed Ueberbau aouo per lui metafore, traslati, figure, che solo i letternti della sociologia J)Otevano assumere ad alfa, ed omega del ma– t.erialismo. Jnoltre o'ò un'altra ragione, ))er cui li i\larx non po– te\'a accordare importauzau quella formula. Essa esprime, ripeto, il raJ>porto statico fra la struttura economica e il resto della soprastruttura sociale dh•isa e frantuinata ne 1 suoi elementi: ora, questa concezione statica e ana– litica è in un certo senso, come ,•edremo, in contrad– dizione con l'inrtirizzo mentale, con la fornm me11tis del ~larx. l~d è qui che noi giungiamo a la causa prima flCl– l'imJ)OSSibiliti\, in cui si è trovnta e I-li trova la socio– logia. odierna, non dico di discutere, ma di comprendere il materialismo storico: ed è qui che troviamo l'argo– meL1toJ}rinci))ale contro quest'indirizzo sociologico oggi domlna1Jte: vediamolo ))rima a 1'O1>eraintorno al ma– terialiiimO. )IO\'endo dal considerare tutto il materialismo storico contenuto nella formula suddettA 1 la sociologia si è pro– posta due prolJlemi: come si deve essa intendere e come .,;i JHIÒ dimostrare? Pel Marx il senso e la provo, tanto della sua con– cezione dell'e\'Oluzione storica, quanto cli qualsiasi for– mula ast.rnttA. dinamica o slaticn, è data tutta. e semJ)re dalla sua concezione determinata del trapasso an•enuto da la società e civiltà feudal~ a la l>orghese, e di quello 3\'\'enire da questa a la. socialistica: chi accetta questa accetta tutto il resto, e chi vuol combattere il resto deve combattere questa. Il problema, accennato nella formula statica, dei rapporti fra la base e la super– struttura sociale, tra l'economia e l'ideologia o coscienza sociale, trn la produzione materiale e la spirituale, ò quindi pel .Marx essenzialmerte f:torico. La prova e tutta In prova che " il modo di produzione comli::io11a ùt ge– uerale il processo della vita sociale, JJolitica e spirituale" eon11iste in questo che ~ col cangiare del fondamento economico si rivoluziona e J)recipita piì, o meno rapida• mente la soprastante colossnle Ueberba11. " L'unica questione dunque ò se sia vero e provato storicamente questo J}Rrallellsmo e questa dipendenza eau'lale. Il parallelismo è indubitato, tanto è vero che tutti parlano di economia, di società., di r.iviltà. feudale e del pas.5aggio da essa a l'economia 1 a la socictìl, a la civiltà. l,,orghese. Resta da provare la. dipendenza cau– sAle, e perciò bisogna provare come nella storia ogni ri– voluzione del fondamento economico abbia effettivamente ))rodotto più o meno presto una rivoluzione, politica, mo– rale, intellettuale, ecc. !}ha fatto il ).larx:? Dice il Mm,i– {esto: 11 Che cosa dimostra la storia se non il plasmarsi della J)roduzione spirituale su la materiale? " E nel Manifesto stesso e nel Copitale e in tutta l'opera del i\lnrx sono citati, i,i via d 1 esempio, molti,;simi casi di questo J)la;; mar.si. ~la egli non si è mai ))rO))Osto rti darne e non no ha. mai dato una. dimostrazione sistematica, provando, ad es., quale trasformazione nel campo poli• tico, morale, religioso, sciontifleo, artistico alJIJia pro– dotto il mutarsi dell'economia feudale nell'economia caplt.alisticl\. Questo dunque restava da. rare e solo in questo sen5O il Loria pote\'a. dire, non che il Marx non ha fatto nulla, ma che non ha. fatto tutto per provare la sua tesi. ~: questo il terzo J)rOblenrn. del materialismo:

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