Critica Sociale - Anno XIII - n. 5 - 1 marzo 1903

B CRITICA SOCIALE 71 di tutta ta storia, ma u11aconcezione gener(lle ddl'evolu– zione storica, che ò un'induzione o meglio una genera• lizzazione di queila. Se, infatti, vi provate ad esprimere la teoria dÒI Mani{e.:Jfo, escludendo i termini concreti di Oorghesia, cnpitalismo, proletariato ed esprimendola in termini gene1·ali, concependola, per dir così, fuori del t.empo e dello SJM,zio, voi ottenete la formula contenuta nella Prefazione a la Critica clell'Economi(t 1JOlitica. Essa ha due 1>arti: i sociologi si !!Ono fermati 1~ la prima; l'interessante invece ò la seconda: riportiamola per in– ti.:ndcrci. .\ccennato ai rapporti di produzione, cioè di propl'ieb\, corrispondenti 1L un determinato grado di S\'iluppo delle fvrze di produzione, e detto che formano la struttura. economica della società, la base su cui si elC\'I~una soprastrmdone politica e giuridica e a cui corrispondouo certe forme della coscienza sociale, il )[an: continua: " A un determinato punto del loro sviluppo le fo1·✓,e produttive della societìi sì trovano in contraddizione coi preesistenti rapport.i di produzione (cioò cli prOJ)l'ictà 1 il chti è l'equi\'alente giuridico di tale espressione), dentro dei quali per l'innanzi si erano mosse. Questi rapporti di 1)roduzione,da forme di sviluppo delle forze Jll'odut– ti\•e, si convertono in loro impedimenti. Allora subentra un'epoca di rivoluzione sociale. Col cangiar del fònda• mento economico si rivoluziona e J)recipitft }liti o meno rapìdamente la so1n·astante colossale Ueberbau. 71 Qui il processo è espresso in termini oggetth'i: ma ba~ta ricordare che pel ~Iarx (Mis;,re d" la philosophie) " clitutti gli istrumenti di produzione la pili grande forza pro,luttiva è la stessa clas-;e rivoluzionaria 711 per trn.durre in forma soggettiva, nella. lotta di classe, il contlitto messo a base dell'evo1uzione storica. Cosl la celebre formula 1 con cui comincia e che riassume il .Jla11ifcsto," la storia della società fin qui esistita ò la storia. di una lotta di classi m non ò che un'a.ltrn espressione della ste:--sa dot– trina. Vedremo poi di quale stol'i(t intende parlare il Marx. Questa la concezione materialistico-dialettica del la evo• luzione storica in generale ed ò a proposito di essa che il secondo grande problema si impone: questa conce– zione1 indotta da lo studio della. sor,i9tà. borghese, vale anche J)er i periodi antecedenti, cioè per tutta la storia? Per risolverlo c'è nientemeno che da ripetere per tutti gli ,tltri periodi il colos~ale lavoro fatto dal _t\larx per quello borghesej c'è insomma eia ,,ecJer fondo a tutta la storia. Che han fatto invece Messiew·s les sociologws? Questa teoria dell'evoluzione storica, come risultante di uu perenne conttitto tra le forze produttive, materiali e umane, e i rappo1·ti di produzione, cioò di proprietà, donde la lotta di classe, tra l'Economia 1 per dirla. una. volta tanto astrattamente, e il Diritto, con una. continua vittoria di quella su questo, è Oeu esJ)Osta i11 que.sto vo– lume clitl Groppa.li (pag. 203) o sopi-a.tutto dal Kellès– Krnuz (p. G3 e seg.): ma. io sfido a. trovare una parola cli discussione da parte di tutti quelli che si sono atteg• giati qui a rettificatori clel materialismo storico. ~ anche fuori di qui, chi, nel camp·o sociologico, L'ha seriamente esaminata. e discussa? Cosl tutto il materialismo storico di C. Marx:, e come cOnl!ezioue determinata dell1evoluzione borghese e come concezione generale dell'evoluzione storica, non che es• .~erediscusso, quasi non è stato 11eppur veduto. Questo, s'iutende, dai sociologi che tutto dì pn.rlano di materia– lismo; poichè 1 fuori del loro campo rnmoroso, ma ste– rile, uou si è fatto quasi nulla, è vero, per veclere se le leggi thc valgono per l'evoluzione della l>or.;hesi:i ab– bi.mo o no valoro gene~alc per tutt:i l.t storia, ma in te no aro compenso tutta la letteratura socialistica e antisociali• stica è una continua discussione del materialismo sto– rico come concezione determinata. clell'evoluzione bor• ghose. Se non che tale letteratura ha naturalmente trat• tata la teOL'iamaterialistica. dal punto di vista sopra.tutto pratico per trarne delle norme di conclotta: uell'inten– zion1l dei sociologi era una discussione puramente sdcn,• tifica di essa e Pintenzione era buona; ma di buone in• te_nzioni è lastricato il solito inferno. Della. sterilità. dei sociologi la colpa è, 1 non del loro ingegno o della. loro cultura, m,i ciel prevalente in– dirizzo sociologico; è colpa sua in senso negatiY0 1 in quanto non ha loro 1>e1·messo di curarsi di ciò c:he forma la sostanza. del materialismo; è colpa su(L in senso po– sitivo, perchè 1 come vedremo, li ha costretti ad o~ti– narsi intorno ad una formula n.stratta. di esso, che t)er ora e pel' sè non PllÒ a,·ci·e neiisun valore. E il peggio si è che la. forza. di quell'indirizzo è tale, che anche i marxisti e i 11mtcrialisti si sono per lo più lasciati trnnc, come pas~eremo a vedere, a discutere sul terreno, su cui è l)iaciuto porre il materialismo ai letterati della sociologia semplicista, rendendo cosl qunsi inutili le inflnit.e discussioni ratte sinora intorno al materialismo storico. (Conlimui). PJE'i'l{O FOXTAXA. ùH jVIEZZHDRIH net llb:1ean,o di leaae :,'ti/i cuntratt-i a!J1'a'1·-ii Hl. I rimedi i. A tanti dolod ecco quali rimeclii appresta il di– segno di legge, che è chtva.nti alla Camera.. 1° Per l'art. 2 lett. (1, il padrone, se richiesto dal contadino e fa dove ne esiste già. la consuetudinc 1 deve somministrare le semeuti, salvo alla libera (sic) contrattazione di stabilire a carico cli chi debb11 essere la restituzione (arg. dalla Relaz. pag. •1 1 la co– lonna in fine). 2° Per l'1irt. 2 lett. b il padrone cleYc anticipare in caso di assoluto bisogno il capftaledeli'invernata (1) in misura non superiore all1.1, metà della piirte co– lonica cli una annualità. media, soltanto là. dovo gi~ ne esista la consuétucline. 3° .La restituzione delle sementi e delle antici• paz;ioni alimentari deve essere fatta alla riLccolta e, solo nel caso che non sht possibile in generi, in dc· IHLl'O (art. 3 ·. 4° Non si può i:;tipulare a carico ciel colono nes– suna prestaz;ione che non abbia un distinto corri– spettivo proporzionale risultante eia atto scritto (.ir• ticolo 5, 1° capov.). 5° Non si può stipulare che il contadìuo ceda al padl'One o ad altri la sua quota di prodotto per (') SI vcrlltea qui Il caso ,·ernmento strnno dl un legls\/1.toro Che usa a s1)ro1,os1to J)nrolo ti cui sig111t1oato è di notizia 11111,•ersale. Per C(IJ>il<lle (ltlt'im:tl'/l(t/(/ SI Ò semJ)f\l Inteso lllCl!Ct\rO Il\ J)r0\'\'181!\ (\Cl man!j'lrnc necessario 111 \.lestlttme dur1111to l'l111'erno: ~ /. furcruu• oc• CQl'l'Wti ad (l/j.mt11tart it bestiame d111·m1/t L'/.m.:eri10, i IJIWU Ueco110 t/Jl<tl't pruvvt1.l.iiH U/IL colono " s11lo:ga !! Hlcel (Corso di diritto dv11c): - capl/(IU (lelt'l11C(t'//(/fa 8011() i fimi, i (0/'(IU(JL Stcclll, !(i /e(Jll(f, yH ,ir,·t1mi t1/f'i.11uresso dello colouio (Borsari). Il <llscgno di legge lnl'ecc, oomc ò evldontc dttlln Hoh1ilo11e (L,ng. 4, col. 2• o passim), !n1orHlll 11c1·c,111!tal:i doll'ln1·ernrt111 11 complesso delle sus.slstenzc (Il cui lt 0011tadlno può 11.v~r i.,1110;;110. So tUu':h'IO cho è tutt!\ <111est1otHl tl'ln• to1ulers1, llla ,111eslo11Lccoloratto non lilSClll ror1c sospott,uc che iii com1)1\ntor1 (11•1 1iroitctto mitncassc In mrtrerh\ l.\ \.len<:llè minima eo,npet1·11u1.?

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