Critica Sociale - Anno XIII - n. 4 - 16 febbraio 1903

CRITICA SOCIALI·! 5)3 tecnica ministeriale firmata dal Giolit Ilartolommei, ho dimostrato, non ricorrendo ad operazioni pili complesse della moltiplicnzionc, che il famosissimo grwuliosopr<>– r1etto1 ecc.,ecc. rnccoglie tre volte più acqua di quella che J>iO\'e, t·ipeto, semJ)rt seco,ulo i dati ministeriali. Ma il dott. Oiolì Bnrtolommei assicura che l'ing. Bonetti e l'aYv. Cagnassi potranno certamente oppormi {dovrebbe dire opporre al Oioli stesso) nuovi dati in difesa dei calcoli fatti. Salvo che, costruiti i serbatoi, riescano Pan•ocato o l'ingegnere insieme n moltiplicare l'acqua (come fece ciel pano e dei pesci Il buon Oes1'1) 1 dovranno sup1>orre (calcolate con ottimismo le perdite) una precipitazione atmosferica cinque voUo superiore I\ quella assicurataci <lnl Unrtolommoi: in,•cco di 300 mm. per anno, no cn– drebboro almeno 1500. Con ciò, tutta la Relaziono do! Oioli, in lotta conti– nuamente contro la scarsità dolio pioggie, anebbe un carattere semplicemente pazzesco. Non pa.re tutto ciò matematicamente esatto all'cgre~io relatore? lla egli, nella lettera a F'. 'L'urati, aggiunge: 11 Ammesso che gli studt dei sudcletti signori nonetti e Cngnassi siano in ))l\rlO errati, ciò non toglie che si possano ugualmente costruire, in Colonia, serbatoi arti– Uciali, scl>bene di una portata minore di quella calcolata nel progetto ricordato. » Certamente. Ovunque cada un poco d'acqua, si possono costrurre serbatoi. ì\la il lato economico della questione? Chi scrive, durnnte una breve J>Crmanenza iu Colonia, accarezzò l'idea di costruzioni ana.Ioghc, ma, studiato a fondo Il problema, la nl>bandonò. Ed è appunto perchè credo di avere coscienziosamente esaminata la questione, che nelle mie affermazioni sento di poter essere reciso. Se l'irrigazione delln. Colonia. Eritrea venisse a costare tre, quattro, cinque volte cli piìl di quella possibile in tante regioni dell'ltnlin Meridionale? Se il volume di acqua raccoglibile rosse 50, GO,forse 100 volte minore cli quello calcolato dall'avvocato e dall'ingegnere, otte– nendo lo lodi governative? Sarebbe consigliabile, dal punto di vista economico, costrurro serbatoi? )In il dott. Jlnrtolommei, in ultima difesa 1 scrive: 11 Quo.ndo anche si e.icludesso la possibilità e conve– nienza cli attuare OJ)Crecosl importanti, ciò non impe– direbbe In coltura. del cotone o di molte altre piante nei nostri possedimenti. 11 E, polemizzando pit't con un autorevole giornale mi lanose che con me, n.ggìunge: "11 Ci>rrierecltfla.Se,•a poi, volle andarn pili oltre af• fermando che, senza l'irrigazione, oltre il cotone, non è possibile la cultura del grano, della dura, ecc.; come se non si raccogliesse ora in Colonia un seme di fru– mento e di dura, nò un bioccolo ,ti cotone, come se i 400 mila abitanti dell'Eritrea. rìsolvessero il problema. dell'esistenza con un digiuno continuato! 1't Ecco, il signor Oioli non ha compreso il significato delle conclusioni mie, e credo anche di quelle del C-Or- 1"ieredellci Sera. f.; risaputo che in Colonia si colti\•ano la dura o il cotone. t risaputo che, anche sullo nostro Alpi, gli alpigia11i coltivano, in minuscoli appezzamenti, non piì1 ampi di un fazzoletto da naso, il frumento J>ei loro bisogni di famigliaj nm nessuno perciò si è mai SO· gnato di proporre una culturn intensiva. che ci emancipi dall'estero, in ratto dl prodt1zione di frumento. L'on. Martin!, Invece, ha presagito una grande espor• tazio11e dalla Colonia, una concorrenza. vittoriosa. al– l'Egitto, o ha sognato tanto altre meraviglie, senza pos– sedere datl che bastino, presso la gente di buon senso, te 1 roBa co a giustificare i progetti grandiosi j in questo appunto sta l'errore: da risultnti meschini, da esperimenti limitatis– simi, che possono lasciar sperare 10 sviluppo più o meno lontano di una piì1 che modesta produzione agricola, trarre aus))iCi di un ancnire agricolo ed industriale meravigli oso. Siccome poi J>Otovauofacilissimamente nascere dubbt •mila decantata 1JotmzialilcìJ)rocl11ltirn dell'Eritrea, si è sventolato in pre\·en1.ione il miraggio dei serbatoi per ta– citare le obiezioni deuli increduli, sollevare l'entusiasmo degli incompetenti, e persuadere alla fine il Go,·crno e i prh'nti a buttare milioni in opere così rantasticamente calcola.te, e che, costrutto, non senirebbero a nulla ('). i-:cco qua. infnttì un brano della Helar.ione della Com– missione delln Cnmcrn incnricnta. di riferire sul disegno di leggo rignnrdante l'ordino.mento della Colonia (png. 7) ed inspirato naturalmente dalle affermazioni del dottor nartolommci: u Spetterà a.I Governo <lei Re ili determinare con dc– eroto legislati\'O .... I modi piì1 opportuni di facilitnre a.i capitnli lo sfruttamento della. regiouo torrida. " Por quest'ultimo sono da notarsi le condizioni ecce– •'.ionalmcnte ra.vore,·oli provenienti dalla conflgurazioue topografica dell'orlo dell'alti))iano o delle sue pendici \'Orso il Mar Rosso, combinata coll'abbondanza delle J>ioggie estive sull'altipiano stesso. 'l'utto fR. ritenere che con spesa relativamente moderata possano facilmente i vi sistemarsi, per mezzo di sbarram enti, vasti serbatoi di acqua piovana, coi quali irriga.re le pianure torride sottostanti e porre in essere imprese largamente rimu– neratrici, purchè siano conrort:1te da competenza tecnica. e eia. capitali adequati. 11 Hinssumcndo: Un ilV\'OCato ed un ingegnere, proba– bilmente in una sera :c11co.rne, 1 ale, presenta.no al Oo– verno della Colonia un progetto mostruosa.mente (anta-– stico. Un dottore in scienze ngrnrio alquanto .... ingenno, iucaricato di studiare In. potenzialità produtfo,a della Colonia, accetta senz'altro il progetto fantasioso, e, senza essersi assicurato della sua serietà, lo elogia e lo racco– manda.; un Vicerò letterato, che ha bisogno, con gra.ndi trovato e grandi opei-o almeno .... 111 flel"i, cli giustiflci\re ( 1) Qucstn, di costrurro op.ere cosl081.Ulme lnntlll, In bnM a pro• getti tontasllcl Cd A l",)IC(l Bll<'rl\nzc, è lii 811CCIR1UK del Go,ernnlorl t:rltrel. )IUS !tt.UI \ 81 s11era,·n (llventaue uno del J)rlml J)Orll ll'Orl{'llte, h,le dn rlrnlcggh,ro con Atlcn. \'I 81 1irof11scromilioni a quc11toscopo e 11011BO 110 fece clic Il 11r11110 porto delh1.... Co1on111Erllrea. ~I ijl)C• rava che vl 11JoccaHe Il commercio del SudtU\ 1 o 81eostrussero quattro i:rrt11Hllosl1>11\111.:i:1 co\01111111, che cost11rono milioni, e c11e ora sono 11bUando1mll, e probnbllmcnte dovranno essere ablJRhuil, 1>erc11è fo11t111tl 111 terreno 11111dre1>0rlco nu,lsleuro. 1.11111eco1arerrOYIA~l1111Sa.un-Arch\co, e Ar(·hlco-Togodel 1 lns111ra1a da un"nllra. s1>eran:i:adel genero, 11011 ha ne1>11ure pii, rlnlrn«lll\Jlle Il 11lano Blr111111te. I 1101111 della rcrro,•ht )fas~aua•Sahatl furono di· strutti o rlr!,tu 11011 111 ricorda plì1 quanto YOltC. t. questo Il metodo. Om 81 8J)era. net cotone, 81 8JW!ranell'oro, 81 s1>er11nel tlla.nurnto nero. J; 11cr tutto que&to tra.fflco venturo 8. }:. tnl:.da la costruzione di 10:i km. di rcrrovla, che dovranno 8enlre, dOJ)OAsmara, un 11010 l"lll11gglo {Ohlnda), salendo 1111 una 111te1.1.11 rn 1.1rglorodel Gran Snn nern11rdo. Il commerolo frll A~ml\ra o lfllHRUfl /i Irrisorio, il scrvlzlo \"h1gglo.– torl è tll8lm1>ci:n11to011"~1 ad eg110era11z11 dll 1111acorriera a quattro 1101t1,qu11-~1 costantemente \·uotll; mll la ferrovia è 1i1ì,che glusi1n– ent!l1 oltr(l che 1111110 i1ullod11to 11ier11uzc, dn 111111 poderosa r11glono nff'noclntn <lllllnC-omml1Slo11e1111rl11ment11re: ne Yerri\ uti!!tK (udite 1) " iptcLolmtnlt all'e1·(11•fo della Colo11La 1u,· l'economlll utile spe!iJll //ef tn,spo1·1t 11er co11!0 dU Oo11e1·110 ,,. Tutto c1ò, come si \"ede, è chl11• raslmo. l,n 81)eSa tl'e&orc1zlo di una ferro1•1a che s11\e 11 2500 metri, 111u11 llllC!IO Che 11011ha carbono O IICJ)l)llrO l'lle(plll llCC'eHarla J)Cr nllmcu– tnro lo enldale 1 è scm1111cemontoenorme. SI nvri\ una pas1tv1tì, 11cr Il tlornrno di eo11ll11n111 di mlgllahi. lii lire; mn, come n\Jblamo ,·1,ito. no verri\ 111!1Ui'1 8PttklLmt11t, oll't,·r11·W tltll<I Col<mill f)f:r l'tco11omh1 11,11, 8PtH dd fros,,o,·U ! ('orlfunonte! pttrehè le IRrlff'c ,111110 bA&8C!

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