Critica Sociale - Anno XIII - n. 3 - 1 febbraio 1903

Bb ClllTICA SOCIALE :-n turco, l"nllcrnmcnto dei boz1.oli, In.,·ite. Pcrchò queste clicno il mi~lior risultato, li\ du,·o la 1>roprietlì ò disg-iunta dnl lavoro. i-i presenta di somma utilità che il lc1.,·orosin. stimolnto dnlln interessenza. La pot11turu della vite, In zu1>paturndel melgonc, le infi– nito o dclicutc cautele che 1'1tlle,•nmcntodel haco eia 8Cbt esigo non saranno mni curate con tanta dili– µ-enza e con tanto profitto dnl contadino pagato n g-iornati,, come dal contndìno partecipante ('). In fHCCil\. nel una tale constntftzionc mi pare che la 1>reoc– cupnzionc socialista, mcrnniento teorica, perda molto dcllu propria importRnzn. Il contratto di partecipa– ;dono e quindi di mczznllriu Milcg«, indissolubilmente alla piccola culturn, come In piccoln. cultura alla quulit1\ dello coltivttzioni e questo 11lla.natura dei tcrre11i. 8e il fatto si ribolla ad essere costretto nella rigida cd elcgnnto sompliciti\ di una formola., qucstR, non quello, dovo picgnl'si. J\lu, n parto ciò 1 ò sempre un fatto i1111cgabileche lit mozzttdrin ò grandomcnt.o diffusa in molto regioui d'lt11lin, così come irncho ò corto che non possono dall'o~,::i nll"i11do111nnisrildicarlu le as1>ir:1zioni cli 1111 J)urtito, Sl' nnrhr ll\!?ittimC' o riRl>01Hlcnti ,1 cii, ,.ho d('\'C' (',; ... ere in un l011111110 uvrenir<'. Xoi hnorh11110 11011 per 1'1n-,'e11irclontnno ftOltanto, ma anche 1,cr il futuro 1>ro:!simoo per il prt.-~cnte. Ecco pcrchè noi dohl,inmo rirol~erc h1 nostro attenzione alla mez– zadria, come a o:,:ni altra formn di raJ>porti oggi esistenti tra il hworo e In pro1>rict~ 1 1>erchè il no:,tro còm1>ito immodi11to ò di proc11mre ogni 1>ossibilcmi• ~liornmento dello condizioni dei lnvoratori, quale che ijia il contratto, secondo cui il ta,·oro è prestato. . .. Per nitre ragioni, chC' non <1uellodel partito soci11- lhshl, nitri 1>artiti cd l\ltri uomini, rmrc conYinti della ncccssitil. che lo 8tnto intcrvcngii ormai a sollernro lo condizioni delle J)OpOlflzioni campagnuole, non h11nno poi rirnlto i loro studi o le loro proposto olla. numcrosrt classe dei mczz11dri. Così hanno rifìu– tato di occupar~i dei mezzadri la Commissione go– vernativa e l'onorevole ~onnino nel dise~no di legg-o presentato nlla C11mer:1 il I :J dicembre 1900 sui con– ll•afli <1r1rari. ( moti\'i di una tale esclusione sono riassunti dal– l'on. Sonnino nelht Hclazionc premessa al progetto: "' Non vi ò - egli scri\'C - oggi una sufficiente rn– ., ,::iono 1>erfare innovnzioni nl contratto di mezza– " ùrht, sia perchò gil1rcgohtto ùal Codice, e sia pcrchò, " così com·ò, dà risultati soddisrticenti. " :\la l'on. Sonnino, a mio a,,,•iso, ha gran torto. Xou J>osso dire di scienza mia diretto, ise in Toscana, in Liguria, nell'Emilia, nello Marche, nelPl,;mbria (re– gioni eia lui stesso citnte, come classiche per la mez– zuclrin) le condizioni dri mezzadri siano tali da sriu– stificarc quel ch"cJ;li nncrnm .. \111nel Bergamasco, che pure l'ou. 8onnino cita come regione di mezzadrin, queste condizioni, da. discreto ch'erano in passato, sono OJ;µ-irnaidiventfitc pc8sime od intollerabili. Ln. miseria dei contadini mezz11dri ò in questa mia pro– vincin salita tanto, che ormni le stn. s01m1 la sola miscriit s<1unlliclndei ~iornnlirri snlnrinti e avvcn– tizii. Xù io ritengo probabile che le cause di una tale clcgrndnzione non abhillllO agito egualmente in tutto quelle altro rrJ;ioni, dovo pure la mezzadria fu un giorno istituto fiorente e - come clice,·o eia prin– cipio - connat11r11to ai bisogni della produzione. Mettendosi a clistanzfl. di poche lince in contraddi• ziono con sù stesso, lo stm1soon. Sonnino è costretto a convenirne nella Helnzione dianzi citata. (1) \'l'IIA,I al rht11Ardo : I\ IA\'Oro di ~. J \('ISI: I.a pn;p,-itM (OH• dkll'HI e lt p,p~la.:.Onl (lfll'kf'le lii 1.0mlmrJ.« - :\flllrno, 1s:.1 - <'!!1e "tllllRll:tR di me.u:o lttùlO, IIIHlnU~ "'"''"'"'· è temi)l'e liii olllln:) (jlllt.tlro dell't1JrlcoU11rn lo-nblrJg, li E:3 Xon si creda però cito tutto vada J>Crlo meglio anche h\ do\'e questa forma di produzlono regna sovrana: pur troppo le disagiate condizioni del proprieto.rii, la popo– lnzlonc cresciuta in misura maggiore della pubblica ric– chezza fllnno sì cho in nlcunl luoghi siensi ~ià intro– clotti, in nitri si ,·cngnno Introducendo, J)atti ed· onori nuo,•i cho snalurnno la fisionomia 1>atriarcale del con– trntto e rendono meno cordiali lo relazioni fra conL1dinl o J>Rdroni. Per non citnre che qualche esempio 1 risulta dal dati e dalle informazioni raccolto, come si \·en,:ll estendendo 11 ))atto cho motte a carico del colono J)arte dell'lm1>0sta rondinrinj in qualche luogo si comincia a J>rotendere dal colono Il fitto della casa; \'i sono già dei proprlctnrii, rarissime o ,·oro eccezioni, che rifiutano i soccorsi. Ma il malo noi suo comJ)losso non è ancora, por fòrtunn, tale dCI. i,riustiflcaro l'lntcrvonto del legislatore. Co1110 ognuno vede, dai i·isultafi. sod<lisfaceuti sinmo moli.o lontani. )1i1. se tutto nnche si limitasse :t quei:ito - men tre c'ò dcll'nltro o ben pii', gra"o - l"in– tcrrento del le~islntoro 1>nrrebhe ormai giustifìei1to c<I i11dis1>ensahile. Priiu:ipii,-, obsla 1 è un pro\ ·erhio con tanto cli barba. Forse che, 1>cr accorger.si dcllt• doloroso e rimediabili condizioni di una classe di <'ittAdini, lo Stato de\'C attendere che per tre qunrri sicno morti cli f11mo? 1,;como mai l"on. Sonnino non ha veduto cho il risanamento di una forma di con– trntto di la,•oro - tanto 11H1ft1cile, se il nrnle ò recente, come egli crode - è 1111 complemento ctlica– cisl'Simocli quanti 1>rovvcdime11tisi ndottino a. fayoro di lJUCgli stcssi 1 che sono R\'\'inti da. 1>il1tristi con• tratti? :\lentro esclude l'intencnto e l'opera dello St:lto, l'on. ~onnino mostra cli n,•erc grnn fede che 111 mez– zadria sia l)er trovare la medicina ai mali che la, travnglinno " nella buona YOlonL\di quei possirJenti " che intendono quali e c1uunti 1JO\'eri morali e so– " ciuli sono connessi colla proprietà della terra. "l' Ecco unfl. nuowt contraddizione. Di <1ucsta buona. volonb\ c,i.rlimostra di non faro alcun calcolo, quando si tmtti doi possidenti, che tengono altri sistemi di sfruttnmonto della terra, fonto che n contenerne l'in– gor<liA'illritiene necessario l'intervento sociale. Ora non si sa perchè questi debbano essere meno cli quelli coscienti dei do,•eri sociali insiti alla proprietà fondiaria, o \'iceversa porchò quelli lo debbano essere più di <1uosti. Forse che il proprietario cambia natum secondo che le sue terre vengono piuttosto condotto in economia a mezzo di salariati, o cedute in affitto, o lavorate in mezzadria? J/011. Sonnino ha scritto anche - vedemmo sopra - che ogni ragiono d 1 intcrvento ò tolta di mezzo dal· l'essere la mezzadria cli già rcµolnta. dal Codice. Ma nemmeno questa ragiono ò tale da contentare. Prima di tutto, il Coclico può aYere consacrnto dello putenfi iniquità. fii ricordino al riguardo l'arti– colo IG48 che non acC11rclacompenso alcuno a1 mez– znnto per la perdita di tntto o di parte del raccolto, e Part. 1000 che g1i contendo il diritto ,li guada• gnarsi qunlche soldo con correggiature fuori del fondo, ove il padrone non abbia. J}rcstato il suo so– vrano consenso (e ciò perchò con danno del fondo non ''llclnno perdute fuori ciel fondo le ricchezze che il qu11drupecle elnbora. meclianto la digestione - così ilhnono ho sentito dire a scuola). Si ricordi anche l'urt. LG52 che consento nl pndronc di buttar sulla strndn fuori, <li tempo il colono reso da malattia abi• tunlo inabile al lavoro. ~la sta. di fatto che, coutrilriamcnte all'asserto clcl– l'on. , onnino, il Codice nulla o hcn poco disci1>li1H\ dcl111.mezzadria, mentre non rorrnula disposizioni fuorchè r>cl caso in cui g-iÌl 11011 prO\"\'ed~no o la con,·cnzionc esprcs:;11 o In coni-1uerudiue. Qne:sto è

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