Critica Sociale - Anno XIII - n. 3 - 1 febbraio 1903

ÙRl'l'!CA SOCIALÉ Ebbene, il Parlamento, mentre accoglieva le con– clusioni dell'on. ]~Ilena pel' le industrie, respingeva completamente quelle del Larnpertico e decretava all'agricoltum una protezione, che insieme a quell;:~ francese e tedesca era la più elevata d'8uropa.. Ecco come si sacrificarono frli interessi dell'agri– coltura. Ed ora, abbattuti i sofismi della protezione del grano e dette le rngioni teoriche per cui il dazio sul grano appare insostenibile, ragioni teoriche che valgono ugualmente per tutti i pResi, ma che hanno maggior peso per l'Italia, dove la parte pili povera della popolazione geme ed av"izziscc sotto un peso eccezionale d'imposto indirette, Yediurno nei fatti se almeno i proprietari dei terreni coltivati a grano hanno saputo giustificare con le buone opere l'oro così ingiustamente e crudelmente acquistato. rntanto nessuna protezione li ha mai soddisfatti. Il dazio sul grano che non esisteva sotto Ca\'our, che era sh1to por tato poi a 1,. 1,30, venne innalzato a L. 3 al quin· tale nel 1887, a L. 5 nel 1888, a L. 7 nel 1889 1 a L. i,50 (in oro) nel 1898. E adesso i ceroalicultori sono ben lungi dal dichiarnrsi soddisfatti. Di questo d11zioAltissimo) una delle precipue cause delle inique stragi del 1898 e del 1.902 1 costoro intanto non hanno saputo valersi nella estensione della. colturn: l'area. seminata a. grano non è itumenta.ta; si semina solo qunnto è necessario all'a.vvicendamento agricolo e Alla rotazione dei prodotti: oltre non si va. Se ne son valsi almeno por migliorare e intensi– ficare la coltura? Ci rispondono queste cifre: in Italia il rendimento medio cli grano per ettaro è di circa JO ettolitri, mentre esso ammonta a 17 in J,'rancia. 1 18 in Germania, 25 in Tnghiltcrra, 27 nel Belgio e nell'Olanda. Quindi si deve dedurre che il solo effetto del claY.iosul grano è stato quello di far pagare fra. le ~.~ e le 2G lire al quintale quanto si pote,·it iwcre per L7 o 20. Difatti, come risulta dalle pubblicazioni della Dì• rezione Ocnenilo della statistica, il costo di produ– :dono del frumento in ltalin, compresa la rendita, sarebbe il seguente : l'roduzlono TOhllO deHn I Xumcro 1 costo tlcl I s-umcro I Costo tlcl 1:cglonl ldcl ilodorJ rru111cnto, 11cgloul dc\ J)O(ICrl frumento conslt1C· l)E'!r /!lt01 • COIISl<IC· ll4lr l!ttol ---~--· ---~!---· l..,iemonte I 15 14,40 A.l>ruzzi 17,- Loml>ardia 40 18 1 56 l'ugl ie 4 J 9 1 85 Veneto 35 13,33 Campania 13 16,10 Liguria 3 lG,- Basilicata Emilia 23 IG,81 e Calabria 16 JG,98 Marche 23 15,90 Sicilia 20 JG,33 Umbria G IG 1 41 Sardegna b li,- 'l'oscana 2.'1 I6,2(; Lazio 3 14,45 :.-irediaper il regno 22i H,,87 11 costo modio elci frumento quindi sarebbe di J.. 15,87 l'ettolitro, ossia L. I!:i,0-t il quintale. Il prezzo medio del frumento fuori clazio al quiu• tale fu cli: 18!!0 L. 20,·· 189G L. 1:\SO 1891 ,, 23,- IS9i " 19,- 1892 21,- 1898 ' 23,- 1893 17,- 1899 10,- 1894 :, 13,:",0 1!)00 " li,19 lf!9.J " 1-1,:,0 Dato il costo all'interno, appare quindi che la. coltura del grano, senza il dazio, è insostenibile. S'impone adunquc l'obbligo, o di trasformare le col– ture, riducendo così l'estensione elci terreno destinato ai cereali 1 o di iuteusificare e industrializzare la c0Hura 1 là.dove essa verrà mantenuta. Ma nè all'uno nè all\1ltro di questi scopi si potrìl mai giungere, sino a quando Ri favorin't la pigra inerzia dei nostri grandi proprietiui, protcggeudoli con dazi sempre piì1 elevati.- E diciamo dei 11ostrigrall(l·i vrovrietart, perchè il Loria ha magistralmente dimostrato che il dazio sul grnno non giovn ai piccoli proprietarì, ma ai latifondisti e ai possessori delle terre migliori, fruttanti già una rendita. Per dimostrare poi quanto sia immenso l'onere che il dazio porta a tutti i consumatori itAliani, ri· port.iamo il quadro seguente : QuRntltà rimasta a dlsposl1.lonc del consumo POJIOla1.tone nl !Il d\ceml>ro dell'nnno }:3crcl1.I ImporlR1.lonc proclu:lllOIIC Esportn1.lonc del rnccoLto lordn dCdOlttl e Clclln tota.lo 11er nllltRntc M<:Ondo Onnnzlnrl la semente lm11orh1.1.1011c l'AIIIIIU\rlo atallstleo Ettolllrl Tonnèllnle Tonnc1111te Tonnc1111.tc TormelllllO ·ronncllRlo Chllogrnmml Italiano 1885-S6 41.243.000 2.S20.2i9 804.944 3.G25.2i3 15.61 I 3.600.622 123 I 123 29.214.640 18S6-87 4:?.21S.000 2.89G.'129 9i7.943 3.Si4.2i2 10.290 3,803.982 131 I 29.403.393 188i-8S H.484.000 3.tli3.07i 953.07i 4.026.l 54 0.3fl0 4,019.804 136 j J93 29.592.146 1888-89 38.800.000 2.029.725 628)H2 3.258.09i 2.078 3.255.419 100 - 29.780.900 l8S9-90 38 391.000 2.59i .823 895.854 3.493.677 764 3.492.913 l 16 29.9G9.654 1890-91 46.320.000 3.215.285 493.763 3.709.048 814 3.708.234 123 I 123 30.158.144 1891•92 49.852.000 3.4S3.306 419.011 3.902.317 763 3.901.554 g~) 30.346.857 I892-93 40.767.000 2.i72.201 953.210 3.725.411 522 3.724.8 9 123 30.U35.591 1898-94 4i.654.000 3.290.572 G31.444 3.922.016 584 3.921.432 !~f ~ 30.724.319 1894·95 42.850.000 2.914,189 tJ13.387 3.427.5i6 327 3.42i.249 30.913.036 1895-06 41.499.000 2.806.805 850.%4 3.Gbi.849 384 3.65i.465 118 I 123 3l.l0l.i62 1896-9i 51.180.000 3.562.109 429.5G5 3.90 I.GH 267 3.991.40i 127 31.290.490 189i-98 30.GS0.OO0 1.959.210 I 941.840 2.901.050 621 2.900.429 92 ! 3l.4i!l.217 189S-99 48.400.000 3 345.264 421.0il 3.i66.33f, 311 3.iGG.024 119 _ 31.667.946 1899-900 48.600.000 3.360.864 540.425 :1.901.289 295 3.900.994 122 11 ' 31.850.000 1900·901 45.000.000 3.321.004 900.612 4.311.676 341 4.31 l.33tl 133 32.449.754 Questo quadro ci insegna molte cose : 1° Che, malgrado la protezione, la produzione non è per nulla aumentata. in Italia. bolito, che in quattro esercizi, compreso quello 1900·901 eccezionalmente propizio 1 non ai è conse– guita che una media cli 117 chilogrammi. Questo concordemente alla. diminuzione della ricchezza, pri· vatn, risentitasi in quegli anni, e all'aumento gene– rale dei prezzi del grano. Al qual proposito giova rilc,,nre ciò che ebbe a notare la Direzione Generale 2° Che, mentre il consumo individuale itfl\iano finiva attraverso a intervalli pH1 o meno lunghi di tempo, per condursi ad una media cli 12;3chilo– grammi alJlanno, dopo il 1897-98 rimase così inde- a G no B1r1rco

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