Critica Sociale - Anno XIII - n. 2 - 16 gennaio 1903
CRITICASOCIALE 21 ogt~i movimento rivoluzionario; certo, essa si inchina davanti alle rivoluzioni vittoriose, ma ogni classe vit– toriosa che si svilu1>J>ideve aspettar.il che la Chio.~a le volga contro tutte le armi di cui dispone. Essa odia so– pratutto i tentativi di so1>1>rirncre lo sfruttamento e le difffrenze di cla11si. Oli a,·anzi del comunh:;rno speciale, che ci.sa praticava in origine, le varie rorme, colle quali soccorre i po,·eri e i malati e i:-1truii-ce hl giovenU1, non le servono che a stacc,1re masse notevoli di proletari dal loro mo,•imento di clas~e. J rapporti tra lil Chie.-.a e la l)orghcsifl sono stati ,•nrì a seconda delle fa~I della e,•oluziono economica. Jntanto in fatto di politica estera la Chie!la e la borghesia si sono tro,':tte sem1>re sul medesimo terreno, ed ancorn oggi i misRionnri sono i com111e'l11i \' n(fgintori che n)lrono la ,·ia ai nuO\'i mercnti ))Cr le vnrio borghesie 1rnzionnli, compresa quella fr;rncese, persecutrice delle Congregn- zioni. I ))rimi urti n,•,•enncro allorquando, occorrendo alla borghesia un'autoritiì. ))Ubblica nnzionale, forte all'in– torno e all'e:.toro J>orassicurare alla nazione un po.;to conveniente nel mercato uni\'ersalc, si trattò cli ~))ezzare l'internnzionali11mo della Chie.ia dipemlente da ca))i re– sidenti al di lù. dello Alpi (1tllra mrmfes), donde la lotta contro Pultramontnnis1110, flhe durn a11corn oggi in Au– stria al gritlo di u /,QS l'Oli nom 111 s1acchiamoci da noma, tentando di costitniro un'organizzazione religiosa na- zianale. E siccome gll ordini religiosi, le Congregazioni, pii't particolarmente conservn.vano <1uel carattere internazio– nalo a dift'e1·enza del clero secolnre, che per essere pili mescolato alla \'ita della nazione (il matrimonio dei preti secolari fu in uso fino al secolo X.il, o fu poi riammesso colla Riforma o col clistacco da nomi, per i protestanti) mostra\'a maggior bene,•olenza \'Cr~o i poteri nazionnll, contro quelli si ap1mntò l'odio della borghesia. Jl conflitto si acuì sul terreno economico. La Chie:,a, divenuta ricca. 1 dimenticò i SltOi scopi originari di bene• flcenz:l o di soccorso ai malaU o, distribuendo zuppe agli straccioni affamati, e accumulando in immobili e In teiori d'oro o d'argento enormi capitali, toglie\'!\ alla borghesi.\ le rorzo proletario pili po,·ero e meno costoso e i capitali circolanti. Peggio ancora ru per le Congregazioni che, adattan– dosi ben presto al nuovi tempi, si fecero esse stesso Iniziatrici d'impreso industriali in regioni dove domina• nno piena monto sulle masse la\'orntrlci, che srrutta,•ano cosl a buonissimo mercato , 1 incendo nella concorrenza la borghesia. f:isO rinsci\'ano co.:l o. sottrarsi nuovamente al dominio dello Stato borghese, mentre il clero seco– nra era frattanto entrato nel!:, categoria dei runziouarr sti1>e11<1iati dello Stato. Di fronte allo Congl'Cgazioni, la borghesia si trova volta a \'Olta nell'1lllcrnatirn o cli distruggerle o di la– sciarle su11sìstero come 1mrti della Chie,n economica– mente indipendenti e, per con-.eguc11za 1 1>oliticamento libere. Ma anche que.~to nnlaff'onismo si è ,•enuto atteuunnclo mnno mano ohe l'int,.mrnzionali-;mo del capitalo ebbe meno <latemere dnll'interuazionuli.'ltnO della Chiesa, che Il numero dello resto ò diminuito, che il numero dei J>roletari e la massa dei capitali sono cresciuti e che hl concorrenza dello lm1>reso inclustriali religiose si andò esercitnndo in rami arretrati o nella ))roduzione di spe cinlità poco importanti, come i liquori, o che per il sor– gere minaccioso del proletariato si reso pili neces-.ario 11 narcotico della religione propinato dalla Chiesa. Volta a \'Oltn si viene alle mani tra la borghesia e la Chiesa, ma piì1 por la trndizione ohe ))Or altro e spe– cialmente perchè 1 delle sottocln.11siche In borghe!ò!ia ha creato ccl alle qnnli ha delegato l'esercizio dello sue funzioni, la Chlesn. - SJ>ecialmentc lo Congregazioni - ò la pii, in1111hordinata, la 1>iì1 indi1>endentc per lo spi– rito reazionario che ne forma il midollo o l'ossa. J\Ja non bisogna illudersi troppo - conclude il Kaul.;ky - sul chinsso che queste lotte prO\'OC!lllO.l..e duo parti 11011 J)Ossono separar,;i J)e1·chòl'uun ha IJi--ognodell'nltrn. Quale deve essere clunque l'atteggiamento del 1>roleta– riato? Quanto al clero secolare, tutti I socialisti sono cl'ac– cordo: nella sop1>res'lione del bilancio dei culti. Come per la burocrazia e pel militari.~mo, co.-.l J)er il clero ilecolaro, cOn\'iene priv:lrlo clei 1wi\•ilegi, che ancora esercit;1 sul resto dell'11maniH1. 111 Germania. la. Chiesa godo dei privilegi riconosciuti ditgli nrticoli l66 1 167, 196 <leiCodice J>Orrnletedesco, e lo Stato obbliga i fancinlll a rice,·ero l'in<;l'.!gnamento che essn impartisce; in Olnnda le sue scuoio sono sonenzionnto; nel Hl!lgio la Chiesa ò indipendente clallo Stato, ma. lo Stato è alle dipen– denze della Chie•ttl; in lnghiltorrn. di fotto l'educnziono ò afflrlata. alle scuoio confefliliOnali i in Frnncia 1 in Ttalia, iu Spagna, il clero è stipen<liato nl pari degli altri fun– zionari, per <1uanto non adempia pii't a funzioni pub– bliche. Occorre adunque non già trn<Jrormare la Chiesa in una amministrazione 1ml>blicn, e il prete in un runzio– nnrio pubblico come ,·uole la borghc~ia 1 ma, come av viene negli Stnti Uniti, farne un'nssociaziono ordiuarin, un privato qualsiasi. La borgheslsi vuole incorporare In Chiesa allo Stato, In democrnzin. socialista \'Uolo sopa.• raro la Chiesa dallo Stato. Xon sonennto dallo Stato coi fondi ciel :mnistero per il culto, il J)reto continuerà ad officiare in quelle par– rocchie dovo iil maggior,rnzn consigliare del Comune pronede alla spesn necessaria. Oo,•o in\'Cce, come gii\ ,·ecliamo accadere oggi in Italia In vari Consigli comu– nali per le speso J>er feste relii;iose, il fondo destinato al culto \'enisso soppresso, cccettnntn una piccola quota J)er il sen•izio funebre dei 1>0,·eri che lo richie<le:1sero, un certo numero di fedeli, se vi rosse, J>Otrebbe proHe• dere al mantenimento della chiesa o dell'officiante. Se neppur questi \'I fossero, egli esulerebbe e la chiesa sarebbe adibita ad altro ufficio. Si metterel>be cosl In pratica il pri11ci1>iomolto equo: chi \'ttOI Dio so lo J)reghi e se lo paghi, e si cancellerebbe di fatto il J>rimo articolo dello Stntnto. Non ci dissimuliamo però che 1 nelle campagne spe– cialmente, dO\'e la Chiesa. colle sue funzioni e lo suo reste rappresenta l'unico centro di riunione e di S\'/lgo dei redeli e <lei 11011 fedeli, e dove Il J>rcto è il domina– tore <lelle anime al pnnto da lanciare come cani ral>– biosi i contadiui contro chi si permetta andarne a Illu– minare le menti (vedi i ratti di Seregno nel l[onzese) 1 h> sradicamento Mrol>bo difficile e lungo. Ma anche le SOJ)raHhenze di rorme storiche suJ)ernte sono fenomeni sociali ordinari. Dove incomincia il dissenso tra gli Mrittori socialisti ò sull'atteggbuneuto che si de\·e tenere di rronto lllle Congreg-azioni relig10.;c. Si de\'e pe1· osso fucinare una legislazione eccezionale? I\'. - Le Con,g;ro,::;nzioni. Abbiamo vì<;to come siano nate e si siano S\'iluppate lo Congregazioni religiose. Oggi esse in modi s\'n.riatl si
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