Critica Sociale - Anno XII - n. 24 - 16 dicembre 1902
CIU1'1CASOCIALI<.: s'apre 11 locale di un Comitato a.n'ersario, è subito in– ,·aso dalla folla onnipotente, ri))ulito senza complimenti di tutto quanto contiene in uomini, mobili e altri simili nnimnll 1 chiuso a chiave, o la chi:we sparisce fin dopo le elezioni; i ceffoni sono una merce comunissimn 1 e chi ne tocca oggi tace per paura di J>Ol!'gloe si consola J>Cll{!ftndoai ceffoni che dette e a quelli che dnrit np– !)C'nn. ~il\ cambiato Il ).finistoro. f: intanto la Oo~..:efta u(flria/(' pubblica la Rela.7.ione a.I re, tu cui il )llnlstro degl'lnterni spiega come qual• mento sia stato necessario sciogliere quel certo Muni– cipio per instnurnrvi la moralità, l'ordine, la correttezza ammlnlstrnti,,n, o nelltt votazione il paese dà qua.~! ~cmpre ragione ngll scru1>0ll morali del llinbtro degli intorni; perchò ben di rado la cura ricostituente so))ra descritta rallisco nllo scopo: In J>rosente legge elettornlc, inra.ttl, eseluclen<lo dnl voto gli analfabeti e riducendo nel Mez1.odl n. propor1.ioni minime il numero degli elet– tori, rn. sl che lo spostamento di cento o duecento voti determini con slcuro1.za la vittoria; e basta che il regio Commlssnrio o Il Delegato di pubblica sicurezza sieno due 1>ezzl di galera - ed ò sempre questo il ca.-..o- perchò la Ylttorla del partito governativo sia matemati– camente sicura.. Queste i11(nmie,che commise Ieri Pellou:t e commet– terà domani :-ionnlno, commette oggi Giolitti; e perciò i socialisti meridionali, pei quali nulla ò mutato, deb• bono essere antlmlnlsteriali con Giolitti com'erano con Pellou:<; nò ò un artificio polemico o una iperbole, come son portati a crociere i nordici, quando un meridionnle afferma che Pelloux: e Oiolittl si equhalgouo: dal punto di ,•lsta delle condizioni meridionali q uest'affermazlone non ò che troppo dolorosnmente vern. lln un'altrn ragione anche piì1 ))rotonda. esiste, 1Jerchò I soclnllstl meridionali debbano eisere nntiministerinll: quand'anche il Oo,·erno lnscliuse alle organizznzioni proletario del Sud la libertà, di cui godono quelle del "Nord, i socialisti ctel Sud non potrelJbero questa libertà. che t\dopernrla contro Il Ooverno stesso J)er straJ)JJare rirorme poliliche, laddo,•e I socialisti del .Nord, appena conquistata la libertà, devono per necessiti~ di cose ado– perarla, non per le riformo J>Olitiche, ma per le con– quisto econornlcho o por le leggi sociali. Perchò 11el Xord, ricco o fiorente, lo Stato, specie dopo i recenti progre581 industriali e commerciali, è diventato molto mono oppressh•o che non rosse rra il 1860 e il 1S90; e le querimonie della stampa sulle troppe tasse sono in grnn parte soprnnenlenzn di un periodo oltrepassato, in cui In ricchezza ern minore di ad~so e la pressione tributaria relativamente piì1 gra,•e. Perciò il partito so– cialista dCt ~ord, so nei tem1>i di reazione, impedito nell'opera. economica e nella propaganda dello le!l'gl sociali, do,·e rnc<'ogllere le sue rorze sulla conqui~la della llbert:ì. e Aulla 1>ro1,aganda (mollo 11iit {llcile in periodi di reazione) delle rirorme politiche; ap1>erlf\si apro uno SJ)iragllo di libertà, de,·o sempro abbandonare le riformo politiche alla borghesia democratica, la quale ,,i ò più direttamente Interessata, e dedicarsi alla sua OJ>eraspecifica venm1t>11te 80Cialisf(I. di azione economica o sociale. Il p1~rtito sociallstn. del Sud al contrario, non potendo rare l'agitazlono economica, sai vo che non vo– glia s1>lngor i contadini affamati ad assalire i prOJ>rie– tarii pH1 uffamatl ancora, de,•e sempre raro aziono 1>0- litica; od ò naturale che sia avverso al llinistero Zn• nnrdelll, il quale In duo anni non 'ha eoml)iuto nulla in questo seusò, com'ò naturale che i socialisti del Xord sieno ministeriali, avendo a,•uto sotto Il Mini.stero Za- nardelll quella libertà politica che ba..~tada sè sola alla lotta economica. Quando, dunque, nel Congre!!.sOd'Imola il Labriola affcrman che Il Partito socialista ha commesso un grn,•o errore, nbba1Hlona11do le rirorme ))Olitiche (ri– rorma tributarla, cam1mgua antirnilitare e anti))rotezio– nista, ecc.), e correndo dietro nlle leggi sociali o all"or• gnnizzazione e alle conquiste economiche, e sostene,·a che In Italia il prolelnrinto, anzi che lottare contro lo sfruttamento del cRJ>ìtnie,de,·e lottare contro lo sfrut– tamento dello Stato dissanguatore, che ò il solo ca– pitalista esistente, diceva cosa ,•erlssinrn. J)er l'Italia meridionale; o ll'nltra. ))arto il 'l'urnti, quando, rrn lo o,·azloni della maggioranza settentrionale, clifencle,·tt il minlsterialismo, proclamando la necessità. della lotta economica e dello leggi sociali, e contrapponendo ;dio ncgaiioni del l,111.Jrlola Il f1ttto del mo,•imento J)rolotario per l'aumento del salarii o per la diminuzione del la– YOro, rappresentava mirabilmente le necessiti, sociali del 1,aese in cui egli vh'e, lo quali, con le necessità del Mezzogiorno, non hanno nulla di comune. Questo sono lo due solo, lo due ,·ere tendenze del socialismo italiano: la tendenza prevalentemente econo– mica nel Nord, la tendenza pre,•alenternente poli,ica nel Sud; le quali RIconronderanno nei periodi di reazione, qunndo il Nord sarà. respinto indietro sulla ,•ia del J,ro– gresso civile e andrà a ritrovare il Sud nella mancnnia di lilJcrtà J)Olitica e nella impossibilità di lotta econo– mica; ritorneranno a dividersi e a battagliarsi ftern– mento non appena la libertà politica. dia ni socialisti del .Nord mezzo di secondare le tendenze incoercibili del J>roletariato settentrionale. So - J)er impossibile iJ>O– tesi - un Oo,erno italiano desse mano a tutto un In– sieme di vere 1-irorrne politiche, intcrdice11do al prole– tariato settentrionale la. lottll economica, noi vedremmo subito i socialisti meridionali diventare ministeriali, non ostante la mancanza di llbert1ì. economic1t, e i socialisti del Nord combattere il ~Hnistero ad ontt, delle rirorrne J)Olitiohe (I). E questo dissidio ò acuito dalla circostanza che al– cune delle rirorrne politiche J>iÙnecessarie nel Sud ~0110 del tutto indifferenti e rors'trnche noch•e, almeno in via immediata, ni partiti democratici del Nord. Per esempio, noi slam co1l\'intl che il partito socialista meridionale, per crear solide basi a un moto rlmio,·atore, deblJa raccoglier tutto le sue rorze J>erconquistare il suffragio universale almeno amministrativo; perchè nel Sud, do,·e le scuole sono recenti, si trovano condanna.ti all'analfa– lJetlsmo, e non per colpa loro, quasi tutti i proletnri pila vecchi dei trent'anni, ai quali non si può certo imporre, nelle loro condizioni disagiate, che vadano ora alla scuola degli elettori; inoltre le scuole recenti runzio– nano cosl male, per la perfidia delle classi proprietarie desiderose di consenarsi nell'ignoranza uno strumento ( 1 ) \'ogllamo IIOIRre, J)Cr e~;iore 1110110 AlnC('r[, ('h(l 11Cll'Àl'(lllfU del G eorr., AhtHfU1dro T1'8c11, J)ttlcrmllflnO, l)RrRrrMIIH'ft RlltlCIJ)ftlflltlCIIIC e conrcrm11v11 culla ~IIR lejllmo111a11:u, (111('81a 1111rR1louuue 1n111tr.lo110 del IIOltro COl1abor11tore, Il cui lllllllOICrluo i'lftYft già 8111IIOalrO lll– \'011110: - • l'Cr JUlrle mia nlfcrmo (ecrh•eva Il Ta1en) che, ile dovec~I 1eegucro frll (1ue11e ctuo 1lt11Rzlon1 polltlehe: un 1)0' meno di 111.lerr,\ 11or 10 u111c10 lnvorntrlol del So1tontrlo11e o In dl!llrni.!one dello eu– morro del S1Hl, 1111e1,o co11 11unlcho VA11togglo 11cr 111 classe (lt'\ pro– prietari - o: llher11' (di (jUCIIAdt l'lll godono OltU-1) alle IIIR~I(' del :\"orti, con Il COllilt',IICnle arrC'IIO 1,: ... ) del loro 8Vlllll)J)O di Clll~8e C rcllttlYO ecceuo 1U •H(I011tmt11t P<'I benefh:I dell'u!one preuamente parlnml't1IAre tl l Jlarllto U ! !... ), ti Il 1>rogreuo 01;nora eresccnro (!elle camorre (ICIK1111, tlhHrur1tUrtel d'ogni germe di l.,e11eucre eo11ct11,·o 1e11za dl.atlnzlono frll 1iro11rteu1rl e lavoratori - lo non esiterei un ts1an1e • &ecgllere la prima. • (Xoto dello CRITICA).
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