Critica Sociale - Anno XII - n. 21 - 1 novembre 1902
CRITICA SOCIA.Ll': Quntlro c111i11li dei morti ubibinut0 c,1se che co– strmo meno di 300 nrnrC'hidi 11ffitto alranno: ciò dimostrerchbc chC' 1'1t111piezza delle abitazioni e 1>er con.::e~uenza l'a~iRtez:m degli abitanti esercitano no– te,•olo inf1ue111.a sulht mortalit,t. L'autore divide i ."',G:H morti, sN•ondo l'ctì1, il se::iso,e il fitto. La metil d<'i morti tra i J}()\'Cri e i miserabili ap1>:1rtiene ni bimbi sotto i 2 t1nni. Coll'aumentare del fitto, dimi– nuisee la mortolitiì tm i bamhini. !)e (ljr,xa ( 1 ) riforhmr che"" al Congresso degli igie– nisti tedeschi n Orrn1.ica 1 nrl 1874 1 ::ichwabe presentò In. sej?ncntc lil\'Ola di mortalità per 1>iania Berlino.,; rinchicHht comprende un periodo di dieci anni: Ablllll\lone Noi sotterrnnel :,.;01plnno torrono primo ROCOIHIO terzo qunrlo o 1Jiì1 ~ortamil. J)('r 100:) Allltllnll I·~ lo cituzioni si potr('hheM moltiplicare, pren– dendo nd edamc tutti i ma~giori centri di popola• zio11e 1 e tutte condurrebhcro alla stessa conclusione: l(i morie l>f11/e J}ilÌ /;•equenll' nl sollei-rcmeo, all(i .~of fitta, (dll' Nm1rracric umide e iWlUf/irie11fi dm·e !li m,wmrrhiano i p,-olet,,ri, che 11011 ayli apJ>t.u-lammli dore i rird,i lianuo t)ltlora d'm•ir, e tli Iure. Mnlnttie infettivo e nhili11.ione. - Per la diresa dclii\ società dallo msluttio infettive - cliresa che ha preso ol giorno d'oggi un'am1>ia e g-iusht im– portanza - ò di \'Ì\'O interesse stabilire quanta re• !azione ci sia tra ngglomenunento e diffusione dei morhi infetth•i. J(iiriisi ('} ~tudiò negli anni HH2·1873 la mort,1litÌl sn·,•enuta llur1111to alcune epidemie, in rapporto col· l'agglomernmento degli abitunti, e tro,·ò che la mor– tnlitÌLaurnenta 1 in una proporiione assai forte, colla d n~itÌLdclht popoluiio110 1 i11<1uestomodo: l'orilono por comorn 1-2 o-r, 0-10 oltro 10 Mortnllt~ tln lntèzlono 20 29 32 79 Lu difforonzn ù lmportantissimn. A conclusioni, se non pii, im1>ortanti, J>iùminute, è ~iunto il dott. Polla/.:('}. Le sue conclusioni sono cosl concepite: " t• L'aumento di abitanti esercita un'influenza notevole sulla mortnlitÌl per infezioni acute; " 2• Questa influenz11riguarda tanto ]a totalità dello malauio, quanto le sin~ole infezioni (ad ecce– zione del tiro, che si !)rende d11lracqua); " 3• L"influenzn crcz:1ce in rapporto diretto col crescere dcll'accu111ulodi nbitanti; '" 4• Cho se ò provato che tale influenza si de,·o attribuire essenzialmente allo povertà dei rioni piì1 abitati, nel cuso particolare della mortalità 1)Cr in– fezioni si dC\'0 tener conto dello :rrande foçilità che <1uesticentri prcscntnno per In. diffusione delle nrn– lottie infettive. ,, llro,•c i111lire1.t1,. - Oltre lo pr0\'0 diretto che Ah· hinmo citato, possiamo rcgistrnre qualche prova in• direttu. VAn1ould (') cito In diminuzione della mortalitÌt (I) DY. oux.1.: ,l/(1111/!llt d'IQlt,i, 1111/ibllca, pag. 1001. r-, D. llOCU.1.ffl): f.'MCtCIOpÌ(IU d'lltQllnt, 111, l)ag. 363. (') POLL.lK: Vl,if11m1:tt dtll'llQQ/OIIIU'WlltlllO dt!lli abi1011U '""" IHOrtalltd "'"' "H1la1t1, hl(tlllr• In HtrHt d'llt(JUHt, glu,rno 1898, (') All:);Ol'l.l): lotO Clf, 1 vai:, 1000. in un 1p1:1rlicn•01>l•rnio e.li l.ondrn tlal :;o •1 00 al t ti O 00 , in i-cguito nlresproprillzione delle case malsane cd 111111 r:ostituzione di rnso igieniche. Il R()('/u,,·d ( 1 1 rirordu cl,e nella Do11alio11Pealxxl!/ - una delle più i:rnndioso istituzioni di case operaie - h1 mortali ti', ò (h•l 1 G,4!) 0 00 , mentre a Londra hl mortolitù medin è (l<'I I7 1 4J 0 , 00 e molto 1>iùelovahl nri qunrticri operai. o~srrvnzioui nlle stntistiche. - I documenti so– vriiriforiti, eho sono nlcuni dei molti che avrei potuto rirnre, dchhono essrre nsso,![gcttati ad alcune corre• iioni. Per intorproturli in tutta ht. loro esattezza, nel modo piì1 oggettivo, che ò l'unico doYeroso per chi vuol stu11iuro i fenomeni socinli r;eriamente, bisogna tonol' 1u·rH011t<' che in osiji 11011 si vedo solo l'inftuenzfl doll'11hitnzion(' COJII(' l'onomono isolato (nello stesso modo elio 11ollil fh1lolo~iufii può stuclhue l'azione cli 1111 nrnHrolo, dlst.int11, dnlla uiione degli 11ltri), mil che in ossi ò compresa l'intluonza di nitri fattori sociali. Non ò solo 1'1,µ-glomerumontoche innnlza. il cooffìcicnto di mortnlit1ì, 11111 nnche la mancanza. cli ,•itto ristorntoro 1 il soprn-lnvoro, quella speciale <iéi,auche n cui si nbhandonu ,·olontieri il proletariato per ri1}1lg11rsi d<.lhl sun vita di miseria e di av\'ili– monto. Così pur<', quando, in un quartiere risanato, la mortalitÌt si nttcuun, non si deve credere che l'effetto sii\ solo derh·ato lini risanamento in :;è, ma anche dal fotto che uno 1mrtc del prolètnriato che abitava nel quartiere ha 1>ortntonltrove le sue miserie e i suoi dolori, in rase rorso ancor piì1 malsane, come ò 1wvcnuto n ~llf>Oli o come avviene ora a Torino. Queste rettifiche non tolttono però 11essun valore al f11ttochiarn111e11te ,1ccertuto clelhL stretta dipen· dcnza trn salute e ahitazione. Se <1uindisi vuole di· minuire In mortalit1ì, la 111orbilit1'i, l pericolo dello e1>ide111ie e nella lotto per In salute e per la ,·ita. ò in dcfinitivn riitss1mhl tutto. razione moderna delle classi luvorntrici - ò indispensabile affrontare hl questione dello ubitazioni igieniche e a buon mer• onto. La vastità del problema. Il prohlenrn è vnsto, como ò gra Ye. La sun vastitÌt è indicatn. dnll'enorme numero di persone che non lurn110 1111n cnsa sann. A dare il cnrattero di salu• brili\ ud nnn casa. non hnstr1 un criterio solo, occorro sapere su qual terreno è fon<lata, con quali mate– riali costruita, quule orienb1zione ha, quanto sono nm1)i i locali, come arieggiati, come soleggiati, come riscaldati, in qunl modo si eliminnno i materiali di rifiuto, <1unnte pcraono vivono per ambiente. Nello ricerche fatte finora, per determinare il fab– bisogno edilizio, si è tenuto conto di un criterio solo: l'ttgi:;lomeromento. Come ho eletto, 110n basta, ma, giacchò esso ha dato di J)Cr sè risultati tanto µ-mvi, RJ>pnlesandouna condizione di cose appena sosprttabilo, possiamo fidnrci di esso. Un t?samecom• pleto non schinrircbho mtl renderebbe J>iù scure lo tinto del fosco <1uadro. /Jerlillon ( 2 } 1 prendendo nd esame l'affollamento degli nlloJ;,?gi n Purigi nel 180G, veni\'R a conchiuderc che, su 1000 nbitonti 1 .149 ,•ivono in umbienti impos• sibili, 303 in ambienti insufficienti, 2GG in ambienti Appo11a sufllciouti. Cioò oltre il 50 % della. popola– zione \'ivevn in nlJihtiioni 1111tigicniche. Altro ricerche ( 3 ) f11tteper nlcune dello più grandi (I) l!OCIURI): loe-0 ctt., 1111,. ,n. (') I.. lh:IITll,1,0)(: 011 nl/01111'«/Ti)l/ali (I J'tll"i{ll Htl 1896. (1) K01tUs1 Ol Ul.:KTll,LO)i:: S111·~1111lt1Htlfl<ltl habUatu>11• In llt.r11t, d'JltflllHt, 189'.
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