Critica Sociale - Anno XII - n. 21 - 1 novembre 1902

CR!TlCA SOCIALE :.117 vora.rc pili che non la,·orino oggi, a patto di vedersi as– sicurate dignitoso condizioni di esistenza. e che sia ad essi possibile dedicare tutta la vita loro, tutta. l'anima loro alla scuola. :Ma anche questa riforma darebbe economie insufficienti allo scopo, tanto è vero che il prof. Pugliese, che l'ha difesa validamente, propone, a completarla, un aumento di tasse scolastiche; e avrebbe, L\11 ogni modo, anch'essa l'effetto necessario di produrre un grave au– mento nell'onere dello pensioni poi licenziamento cli pii'1 che mille insegnanti anziani. ,, .. Dunque niente nuove tasse; nocive alla scuola o in– 'sufflcicnti allo scopo lo proposte di rifo!'mo scolastiche; non resta che un'unica soluzione del problema: fa.r fronte alle maggiori spese ciel bilancio della P. 1. 1 procurando economie negli altri biltrnci dello Stato. - Quali? -– 'l'utti. - 11 Uilaucio dell'Istruzione noi lo confrontiamo con tutti gli altri bilanci, e affermiamo che esso ò il pili 11roclutth·o di tutti, perchè la i-cuoia crea le anime, le coscie11ze, le volonfa dei cittadini, In. scuola fonda le basi della grandezza della nazione. l'rima <li stanziare un centesimo solo )lei miglioramento delle razze equine) ricorliatc\'i che nella scuola si migliorano gli uomini. Prim:~ di dcdican) notevoli ca,pitali nella costruzione di fel'l'oYic elettorali di incerta uti1iti\, ricordatevi cho la scuola mette in circolazione una merce 1 la più 11reziosa di tutte, la merce ·ciel J)ensiero. Prima cli profondere nuovi milioni nell'ese1·cito e nella marina, ricordatc,•i che il fucilo è strumento di tirannide o di sconfitta quando non sia diretto dalla forza del pensiero, che solo la scuola può creare. E, se ci 01>ponetoche i bilanci civili non possono sop– portare nessuna sensibile economia, e che le poche po– sibili economie sarebbero di\'Orate dai bisogni crescenti con la c1·escente \'ertiginosa civii fa; so ci rato osseL'\'aro che le nostre richiesto potrebbero finire coll'in\'Cstire precisamente i bilanci militari, facendo coincidern la no• stra aziono scolastict\ e professionale con l'aziono J>Oli– tica dei partiti democratici, noi vi risponderemo: " Dei contraccolpi politici della nostra azione noi non ci pre– occupiamo, nò ci spaventiamo. Sari\ quel che sarà. E non potrà. essere che bene, perchè, quando avrete sal– yato la scuola dalla degenerazione~ o dalla rovina, voi avrete sal\'ato dalla degenerazione e dalla rorina. tutta la SOC',ieti\. , , (APJJi<msi). J,'arcmo noi con questo opem politica? - No: faremo semplicemente opera scolastica o professionale, senza 1>regiudiziali politiche e senza timore di contraccolpi 1>0• litici. (Applausi). ]~ un mezzo voi avete, o colleghi, poi· dimostrare a.I pnese, che ,·i guarda, la YOstra ferma intenzione di ele– rnro questo partito della scuola, che oggi fondate, su tutti i pa1·titi politici, por dominarli tutti con la forzi\ del pensiero ineluttabile, onnipotente. In questo convegno tutte le Ol)inioni politiche hanno la loro rappresentanza. Se le mio parole han trovato la Yin del YOsfro pen– siero e <lei vostro cuore, strap1>ato dall'anima vostra i preconcetti politici che Yi dividono, portate nel g-rancle partito della scuola la parto miglioro cH voi stessi 1 fon– dete le cento anime vostre in un'1inima sola, \'Otate una· nimi il voto del Congl'osso parziale cll Cremona JJer una mi:,:liore e pili giusta distribuzione delle S})esefra i vari bilanci dello Stato. Lanciato unanimi la. vostra idea nel 1mese, e sia promessa., consiglio, mònito, minaccia: beato il 1mrtito, che primo ascolterà la. ,,ostra. YOcc; chi non sarà con YOi, sarà. contro di \'Oi ! (Applausi ,vivissimi e prolungati. 1Jeralcuni minuti). Ult: 110 d lU UNGRANDE PROBLEMA SOCIALE LEABITAZIONI IG ENICHE E ABUON b!ERCATO I. IL PROJlLE:l!A IGrnNICO. La gravità del problema. L'intuizione più elementare ci dico quanto stretti od importanti debbano essere i rapporti tra. abita– zione o saluto, come tra abitazione e moralità. 1\fa poichò gli studiosi non si sono accontentati in questa - come nelle altre questioni - delle impressioni o dello deduzioni logiche, ma hanno ricercato la prova. tangibile, Yisibile, irrefutabile, trascegliamo, nella letteratura internazionale, i documenti pii1 parlanti. Così risalterà, a chiara luce, la graYità. e l'urgenza del problema. Pilt oltre, con ricerche d'altro ordino, stal>iliremo anche la sna ,•nstità.. Durata della vi1;L o abitazione. - J(,)r1J..;i (1) ha preso in esame la cittlt di B1ulapest, ricercando quale fosse l.t durnta della viht degli ahitanti secondo il mrniero delle p(m;onc dimoranti in og-ni vano. In questo modo è !)uscito a stabilire che la durata media della vìbt è di Anu\ li " Abllimll per \'I\UO 2-:'., 5-10 oltre 10 .Mcm111cmo che cresce l'agglomeramento degli abi– tanti, per og1ticamerci, diminuisce lei clw·ata mettici <lella loro vita. Uortnlitù, e nbitazione. - UgoRabbe110 (') accenna ad " una interessante statistica della mortalit;\ nelle otto pl'incipali citb\ della Scozia, in relaiione col numero dei;::lìambienti dello case abitate e col nu– mero modio delle persone viventi in ciascun am– hiento, dalla quale risulta. che lei morlalitù cre.r;ce 'iu- 1·agione llell'atldensamento della po1Jolazio1te nette case. Cosicchò tra Aberdeen e Gfascow si ha, por questa causa, una differenza di mortalità clcit 21l al 28,r; per mille. Così pure una. statistica di Manchester mostra cho 1 a parità. delle altre condizioni igieniche, la mortalihl. generalo è elci 40 °/ 0 maggiore nelle caso costruito a ridosso l'una clell'altrn.,che uon i11 quelle largamente ventilate, o per la mortalità eia malattie infetti,'o le differenza è del !J5 % ,,. 11 signor 1\'eefe (3), studiando il rapporto tra il be– nessere sociale e Ja mortalità in Breslavia, giunge alle seguenti conclusioni. Lo ricerche sono condotte sul censimento del lSDOe sul costo di affitto delle abitazioni a quell'epoca: Numero degli nbltunll Morti nel 18$0 llortal. 0 / 16 Pre1.1.o di nmtto In mnrelll fino a 150 151 a :JOO 301 a 500 Cifre 1<elat1,·c Cifre PrOJ). <!elle mrlo l\~SOlute Il 1000 I\SIJOllltO I~ 1000 catcg. !:15.4S~ 29S 257S 45S t J2,l..170 389 Hl83 352 i :1o, 7 41.318 1~9 493 501 a i50 25.987 Sl 2G2 8S 11,2 •16 751 I\ 1000 12.578 39 140 LOOI a 1500 l 1.251 35 115 20 10,1 20 oltre 9.IG2 29 GO Il G,5 'l'otnli 320.255 1000 5GaJ 1000 11,u (1) ARSOCLI) 0 soun~tOsT: .\'om:t(/1/X éléme11ls (l'IIV!Jièllt'1 ISO::;, J). IOSI. (') HAntu:so: Il prol>/ema delle tlfet OJ)trlltt, In Ri(ormll 80eiole 1 anno 189G,l)R!f. 117, (3) ).I. N►:►:n:: /J1fl11t11:a tltt be11etse1·e~otklle s1111011,orfaWti iu IJ1·e• slaVl(I tu mr•stll (/j Jgirire, flllUO 1897, ]Hlg. r,:,1-!>:.2.

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