Critica Sociale - Anno XII - n. 18 - 16 settembre 1902

CRITICA SOCI.A:LE 277 unh·cr,mle; i moti ed i disordini sCOJ)piati prima del momento la com1>romisero e se ne ebbe mm.triste ripor• cussione nelle susseguenti ele;doni. L'esempio J>Oidel Belgio ò rntrorzato dn quello della Francia, d0\'C non si ebbero conseguenze cos\ gra,•i, mn, essendosi voluto copinre dal Delgio l'orgnni1.zazione so– cialista delle Cooperativt:i e dnre analogo indirizr.o nlln Horsa di Parigi dello Coo11ern.tive,si ottenne che questa istituzione già fiorente rapidamente decndess:e, come si ò dovuto rilevare al Congres;;;odelle Coo1,erntive socialiste tenuto il 29-30 settembre 1001 a Lìlln, e come fu con– fessato dagli stessi socialisti, I quali J)roposoro di ritor– nare nll'nntico !<!lstoma (I). In Germania ed in Isvlzzern la neutralità dello Cooperative ò perrettnmente praticata dai socialisti, come spiega C.Mut.schler ( 1 ) in uno stuello relativo a questi due paesi. E por le Cooporati\•e mil\tnno lo ~tosso ragioni che 11er le Leghe, che cioè la politica di partito, portata dentro di esse, ne restringe CCC0SSi\'amente il campo di azione o ne. diminuisce il numero degli aderenti, ron– deudo innttual>ili molte riformo che soltanto colla grande cifra degli nfl'.l.risi possono comcguire. Quest'unica differenza corro: lo Leghe di partito i,ono im11ossll>ili,mentre le Coopcrati\•e di partito, per qunnto poilsil>ili,sono o dannose allo s,·ilu1tJ)Odo! Partito o in– cnJ)aci di svilupparsi da sò stes:,,ie. l.. 'or~nnizzazione economica non può essere di partito, ma di tutta la cll\Sse la,·oratrice. Ed allora ogni rorma cli azione politica snr:\ l>andita dalle Leghe? - Noi crediamo altrettanto da1111os11- la astensione completa dal In politica quanto In loro fusione con un J>artito. Disinteressarsi affatto della J>olitica è ,·ecchio errore corporativista od è anche un 1>0 1 desiderio della borghesin; d'al trn.parte ciò non è possibile, J>erchò qualsiasi azione di una collotth•ità. ha sempre un asJ)etto politico. E si ra della politica 11011 solo quando si agisce in quest.o campo secondo certi criteri, ma anche qunndo la si trascura. completamento, J)Crchè 11,rinuncia n far valere una detormiuata enorgia sociale, ha 1mre lo suo conseguenze sulla linea diretti\•a che in politica lo Stnto segue. Ed allora la politlca 1 uon solo permessa, ma do,·erosa, dello organizzazioni economiche si è la politica di classe, la ))Clitica proletaria. Vi ò tutto un insieme di rirorme, di dlrese 1 che non possono assolutamente scindersi dal– l'azione per I~ conquista del miqliornmento economico dei lavoratori: così la difesa delle lil>orth. primorclif\li che costituiscono l'ossigeno indlspcnsal>ilo 11erlo sviluppo di quell'azione, co:11la pressione sul Ooverno ))er strnp- 1,are la legislazione sociale e del la"oro, cosl le OJ)posi– zioni al sistema tributario occessivamento gra\'0SO poi proletariato, ad lm))rose militaresche rovinose per tutta la nazione; e cosl, via, ,•ia, la compa.rtecipnzione diretta ed atti\•a alla soluzione di tutti i problemi politici che man mano si ,•anno disegnando sull'orizzonte della vita nazionale e internazionale, o che interessano tutta la massa dei lavorntori, in quanto sono classe che con– quista il suo anenire lottando contro In classe borghese. Ma con,•iene tenersi lungi, in tutta questa. azione, da qualslai-i manifestnzione od ntto di J)nrtito, tenersi ben lun~i clalle comJ)otizioni dei paditi stessi, non mcscoli1rsi ad alcuna lotta elettorale. La persuasione nel la\'orntorc di raggiung-cre il suo 111 1•1111.u•n: 1..,11rn1u·, 1H:I ,llom·tmwt socfo/1.slf, 11> 110,·e111Uro l91ll. - l,e ,tw.1:i.ème C<>11q,•j4 ,hs Cooph'ff/fru ifOC.tt/1.ilu. \') (:. )IUTfiCuU:k, nel .1/0lll'tllltlll 80Git1/·>1lt. 10 UIA~5IO100'.?. 11t11t,·ollti dt,1 Coopl,•alii-ti!. o utile dando il 1>ro1>riosuffragio ai candidati socialisti deve ,•cnire dall'opera complcssh•a e continua dell'orga– nizzazione economica, non da una deliberazione presa dai J)Oteri direttivi di questa e dai loro ap))elli J>ul>l>licati nei manifesti o net giornali ( 1 ). Non ci indugiamo a svolgere questa nostra tesi in quanto essa ò stata illustrata i;;plcnclidnmente da 'Filippo '!'urati in un articolo com11nrso sulla Crilica Sociale ciel 1° diceml>re 1901 ed a cui noi ci associamo completa– mente; o ad esso rin\'iamo i compagni che desiderano avere la spiegazione precisa ed esatta di questo concetto, per cui l'orgauizzazionc economica, non essendo asso– ciazione di soli socialisti, ma di tlttti i 1tworntori 1 seguo la politica, uon di un partito, ma proletaria. Hioonoscimcnto giuridico doll'orgn11izznzionc. In questo tema noi crediamo debba essere accettata la deliberazione JJresa. dal Consiglio dello Camere a HeJ,t'~ioEmilia ( 1 ). 1'\Ò si può dire che questa delil>erazione sia nvventnta. Jnfatti o la Heln1.lone sopra l'nrgomonto, del Mingozzi, per quanto vaga e generica, era piutto~to fil\'Orevole al riconoscimento, e il CongresFòo antecedente del 1900 :weva delil>erato di OJ>J>Orsi bensì '" a qualunque dispo– sizione lcgisl11th•a che in qualsiasi modo venisse l\ mu– tilare od offendere lo s,•iluppo e la. e~pansione delle facoltll cd atlivith civili cd economiche delle Camere del Ln,·oro "' ma affermando In precedenza " nelle Camere del La.voro il diritto naturale all'esistenzl\ legale, perchò enti collettivi, formati eia indi\•idui n.venti personalità giuridica, e J)Orchè funzionano manifestamente come organi dì pul>l>lica utilità 11 • Questi\ delil>crnzione del Congresso del 1900 JJOÌse– guiva ad un Helnzione del Gnocchi Vianl che concludeva cosl: 11 Lo stato attuale delle Cnmere del l,avoro - lasciate dalla legge in l>nlla allo offese dei singoli individui ed agli arbitrii del Potere JJ0litico, esecuth·o, - ò una nega;r.ione del lii-piì1 elementare giw;tizia. " J..a legge deve tener conto del la. nostra istituzione operaia, per.citò composta di cittadini dalla legge stessa riconosciuti coscienti moralmente, responsabili giuridi · mente, ed utili o necessari al consorzio civile 1>erla loro professione e l'opera loro. 11 Ne de,·e toner conto, non già. per riconfermare e legali1.zare offese, soprusi o mutìlazìoni di diritti; non giil. 11er1nonrnlgaro proneclimenti SJ>ecialicli sospettosa e ingiuriosa. vigìlfinza, ma solo per riconoscerne pura– mente e semplicemente la 11ersonaliti\ giuridica come la. si riconosce in altri enti, che, come le nostre Ca.mero, hanno carattere di pul>l>lica utilità.,,. Quando si pensi che, dopo tali precedenti, il Congresso delle Camere ultimo fu unanime nel respingere ogni (1) ~:g1)rlmlamo In oueS,I\ termini una considerazione d'Indole gene– rale, 11011 ,·olendo però nè gludleare, nè blai!lmare l'0l)trato di 11ua\che C111ner11dol laxoro (.lofonzn, Savo11a, eoo,), la 11ua.Jo hl' cre111110 tll In• 1er,·c11lre dlreu11.111cntonella l0ltll flntrllln\ijlrKll\'M, 0 CIÒ l)Crchù og11I re11oh1. 11mmot10 10 11uo eccezioni o nucho In <1uo1toc11111po condh:lont 8p(lCIRll tll ambiente 11ouono oon&lgl \a.ro a vlolare, ma Il più rftrA– mentt' l)OUlbllc. LA 110111ralltà e1e11orale dell'org1mlxza%1oneèeonomlea. (-') li Co11i:-reuo delle Camere del laToro, eonaldcrato eho q11ah111que lll8t>OtlltL011e ICJ(l81Mll\'11, Intesa !UI aceordaro lo Stai<> gl11rlllle0 alle c111nere del 1a,·oro si rlsoh'crcUbo In 1111 ,•ero o vroprlo 1>erlo0IO11<:r l'h11111ion(h::nza o 111 111,ertà li',11;10110delle Camere del h1.voro; nel 111e11trentfcrma Il dovere lm11resch1(llblle llello 8111.10,di r1conoecero mora1111en10 como unlehe rap11N!1en1a1111 degli Interessi economici del 11ro1e1arla10, 111~IMlme1111.11er 111.urnto rlgtmrda Il conlrRIIO di lM\"OrO O la legl&lf-lZI0llfl011erRLll,le Cnmero di 1a,·oro, &1 dlchlnrn 11cth1mente contrarlo l\ 1111111.slll~L c!Cgfl che determini 11110 ,.,(ltQ ql11-

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