Critica Sociale - Anno XII - n. 16 - 16 agosto 1902

CRITICA SOCIALE 243 parare), sono fon~e, discutibili quanto si voglia, ma reali e vive, del :Partito socialista. italhtno, eia cui prendono o a cui danno un'indefessa attivihì, che è il circolo rnro della sua vita. La Dircziouc, organismo burocratico, artificiale e disperso, semp1·e improvvisato perchè non può che radunarsi di r11clo, e ogni voltn, quindi, nuovo alle cose o a sò stesso, ò una forma senza contenuto, di scarsa autorit;\ e di scarsissima etncacia.. Nei due ultimi anni esso esaurì quasi del tutto le suo forze - il Lercia stesso Io confessa - uol comporl'c, o nel non com• porre, innumerevoli vertenze, talrolta (i milanesi qualche cosa ne sanno) rinnegnndo il domani i suoi decreti cli ieri e aumentando, nonchè sanarle, le di• scordie e Ja confusione. E, a furia di occuparsi di " casi ,, pili o meno scandalosi, finì per generare il piì:1 scandaloso cli tutti i " casi ,, in sè stessa.: Ja Direzione che non riesce a dirigersi, una parte della Direzione (eppure non fu eletta con rappresentanza di minoranze) che si contrappone all'altra, all'Avcmli! al Grup1>0, al Partito, e si rende, con un organo pro– prio, volontario e irnconclo fomite cli dissensioni in– testine! Sovrnpporre un tale organismo - comunque mo– dificato - al Giornale e al Gruppo parlamentare, significherebbe volerli entrambi paralizzare, o allo obiezioni inspirate alht specifica divisione del lavoro e delle competenze,benissimo tratteggiate dal Bonomi, se ne nggiunge qualche altra derivante dirottamente dalla dignità personale dei deputati socialisti. 11 Bis– solati, per qtwnto riguarda il giornale, ha dato un imitabile esempio. Quanto agli altri temi, non crediamo che essi po– tranno sollevare grosso controversie. Le org,1nizza– zioni indus'triali e campagnuolc, bonchò Animate o dirette per Jo pii.1 da socialisti 1 hanno ragioni pro– prie di condotta e cli ,,ita, che esorbitano dai concett.i precisi di partito. Esse s'infornrnno ancora, con piì:1 o mono cli coscienza e di abilità, ma sempre pilt perfezionandosi alla scuola dell'esperienza, a quella " politica proletaria,, che altra volta tratteggiammo in queste colonne, fatta cli tatto, cli misura, di be– nintesi adattamenti e di avanzamenti graduali, che ò condizione per esse cli vita e di sviluppo, e alla quale non rinunceranno per seguire astratti aprio– rismi e inelast.iche formule cli partito. Sulle conven– ;doni ferrovi.uic, il Congresso accetterà. dogmatica– mente le conclusioni concordi dei relatori per l'esercizio di Stato, senza che il .Partito abbia mai (per quanto ve lo stimolassimo) agitata e studiata la grave o im– minente questione. JI Partito socialista italiano è an– cora posseduto da una invincibile accidia (e dire che lo si accusa di troppo riformismo!!!) cli fronte a tutte le c1uestioni pratiche, complesse, positive, legisht– tive, ecc., che formano il pascolo quotidiàno dei so– cialisti dell'estero, e, all'infuori di qualche disquisi– zione astratta sulla tattica, ripetentesi eternamente colle stesse parole, ha un sacro orrore delle coutro– \'craic dottriuali. Segno sintomatico: fu dimenticato di porre alPorcline del giorno la questiono - ossia le <1uestioni - del progr2unma minimo: il phrno or– ~anico, cioè, ùi tutto il htvoro prntico del Partito. I~ si era) pel programma minimo, nominata anche una Commissiono permanente di revisione! 'l'utt'assiemc, il Congresso nazionale, al pari della più bella donna, non potrà dare pii'1 di quello che ha: una rassegna delle forze, un maggior af'finta– mento su certe c1ucstioni, 1111 po' di rinnovata cono– scenza rnciproca fra i militanti lontani, la comunica– zione di qualche esperienza, e forse il principio o la promessa di qualche iniziativa. Non è molto, ma sarà. abbastanza, e sarebbe peggio se, per esser d.i più, fosse troppo. Sarh abbastunza, sopratutto so verranno sventati i propositi di ammorbare il Con• grosso colla disamina cli querele e di casi personali e locali, pei quali esso non ha competenza e i quali per esso non hanno utilità. nè interesse. Se guardiamo aJla realtà, ci dobbiamo convincere che, varcati i periodi delle prime affermazioni, nò i Cir– coli, onde i Congressi promanano) sono tutto il Pa1·tito, nè il Partito, nelle sue chiosfrc formali, ò tutto il so– cialismo di un paese. Questo, per buona ventura., si esplica in molto forino e modi, nello organizzazioni cli litvoro, nel moto generale degli interessi e dello idee, nell'opinione, che si va educando, delle masso e dei corpi elettorali - ai quali avvenne qualche yolta di combattere, contro i Circoli, per il buon senso socialista - e cresce al disopra della. testa. (per dirla alla tedesca) delle organizzazioni chiuse di partito. In (Juesto fermento cli vita 1rnova, il Par– tito e i Congressi sono un coefficiente, nè gioYerebbo che fossero di piì:1.Nuocerebbe anzi se, a furia di de– lil>erati preventivi, col pretesto della cliciplina, coar– t»ssero l'azione, molteplice a seconda dei momenti, degli ambienti e degli uomini, che ciascuna forzrL del partito può esercitare - in direzione centri– fuga - sulla vita e sug-li istituti che stanno al di fuori. l,'idcale ciel socialismo è di essct·e sempre mono setta, sempre pÌll partito, nel senso pili ampio della parola, fino al giorno che cessi anche di essere partito, per diventare lo spirito nuovo di tutta una societ.'L nelle ultime fasi della propria, trasforma– zione. Noi sentiamo, per ciò che ò chiesa, un nwdiocre entusiasmo, e umi itvversione cordiale per le sa– cl'istie. LA CH!TICA SOC'IALE, P.S. Sta,•amo lice1rniando Jc bozze di questo arti– colo, quando ci giunge (LG agosto) la Relazione clel– l'on. Montcmartini su l'oraanizzazione clei lacomtori della-terra. J~ssa ò tutta un documento a favore delle idee propugnate in questa Rivish,, compilato da- un uomo che sa unire le preoccupazioni dello studioso d'economia, le cognizioni del tecnico e l'esperienza del 1>ropaganclista specializzato, il quale sdegna le girandole oratorie e si cura dei fatti. 11 :l[ontemartini constata come il l'atto nuorn del risveglio dei lavoratori della terra., la cui espressione sintetica è nella Federazione nazionale uscita dal Congresso di Bologna (novembre HlOL), sia per dare nl .Partito socialista. italiano uno dei posti pit't im– portanti fra i partiti socialisti d'Europa e gPimponga gravissimi doveri, al cui adempimento esso si trovtt affatto impreparato. Giusta le notizie raccolte dal I Vezzani, abbiamo o~gi, ncll'[talia agricola 1 J 235 Leghe federate, con un totale di soci 227.7111. Queste somme, però, gitt– dicando dai fattori quasi scmpl'c in cifro tonde, dc• Yono essere largamente approssimative. Colcolando le Leghe non federate della 'l'oscana, delrUmbria, del Leccese e della Calabria, ci si avvicinerebbe ai ::SOO mi\<1. JI movimento delle Leghe federate ò finorn quasi tutto nelPltaliu alta e centrale, che dttnno 1158 l.cghc o 195.591 associati. JI Piemonte {Alessandria, .Novilra, Vercelli) vi figura con 78 Leghe e lG.000 associati; la Liguria. (Portomaurizio) con sole 3 l.cghc e 300 associati j la Lombardia (tutte le provincie, ec– cetto Brescia e Soncll'io) con 47:! Leghe e 65.9G~ as– sociati; il Veneto (Verona e Padoni) co1151 Leghe e 11.800 associati; l'J◄;miiia con 288 Leghe e 5G.059 associati; la nomagna con 192 Leghe o 31.000 asso– ciati; le ~l:al'chc con 8 Leghe e 1000 associati; la '1.'osc,urn con :_rnLeghe e 4000 associati i Homa, l'Um– bria e l'Abruzzo con 27 Leghe o DHO associati. Vrt.alia del Sud, viceversa, 11011 cl;\ fìnom che 77 Leghe federate e 32.200 associati, quasi tutt.ì (27.000) dello l'uglie. Napoli, Caserta e Basilicata vi figurano con 15 Leghe e 3350 associati ; la. Sicilia) la terra

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