Critica Sociale - Anno XII - n. 16 - 16 agosto 1902
250 CRITICA SOCIALE raro In propngnnda socinlista soltanto nel periodo elet– torale, ha ratto credere a molti che la lotta elettorale non sia che un mezzo rier diffondere la conoscenza dello finalità lontane. Quindi, quanto J>Ìlt In lotta sarà semplice e permetterì~ di scri\'erc sulla scheda soltanto nomi di socialisti, tanto J>il1 essn scnirà alla 11 \'lsiono dell'idealo,,, alla creazione delle II coscienze socialiste 11• Ma ò e,•icleute <'omoquesta concezione sia.ancora In– fantile. r.,a lotta elettorale può senire esclush•nmente alla propngnnda ladclovo il partito è agli inizi e la pre– dicazione dello nostro ideo non è mai stati\ tentata. Jfn nelle località dove il partito ò robusto, dO\'e lotta dll molti anni, do\'e lo scrh•ere alcuni nomi sulla scheda elettorale non esaurisce tutta l'attività socialista. dello masse operaie, subordinare la tattica alle ragioni della JJropaganda è un errore veramente esi;dalo. Del resto, tutto ciò che ttbbinmo detto può parere anche superftuo dopo le recenti elezioni nmministrati\'e. Jn queste ultime elezioni la tattica dello alleanze ha ri– cevuto l:l sun consacrazione pii1 solenne, JJerbche, anche dove il partito socialisl.a ha lottato di\ solo, non ha do• dotta la sun deliberazione a:~ una formula astratta e generale, ma l'ha. adottata o por la mancanza di un partito democratico come a 'l'orino e in gcnernlo nel Piemonte, o per lo recenti lotte contro i rCJHti>blicl\ni come in molti paesi delle )!arche e delle Homagne, o per il poco afll– damento che davano lo persone ascritto ai Jlartiti demo· crntici lorali. Della quale cosa noi slamo lieti per l'ilY\'Cnire del nostro partito. Però che, so un pericolo grave insidia l'anima rlvol:izionaria del proletariato, ò appunto quello di toler assumere - anche <1uandoc'ò la 1>ossibilitàdi lasciaro nel altri partiti democratici il potere - il grtt\'fl J>eso delle amministrazioni locali, obbligando così lo migliori attiYitìl nostro a logorarsi nell'attuazione di quei minuscoli programmi che, anche I:\ dO\'Opit'1si ama.in· tit.olarsi rh•oluzionari, hanno ser\'ito di J>iat.tarormanelle recenti lotto comunnli. L'azione parlamentare. L'azione parlamentare non è che un caso parlicolare 1lella tattica elettorale. Come in ogni singola località Il partito socialista è liboro cli discutere In convenienza di aiutare questa o quella frazione della 1Jorghesia 1 cosl nell'assemblea cletti\'a i raJ>presentanti del nostro partito debbono ayere la racoltìl di esaminare se loro com•enga ap1>oggiaroquesta o quella legge, questo o. quell'indirizzo di Go,·erno. Le stesse norme quindi, che rcgohtno la tattica clot– tora.lc , dcblJono regolare :wche l'uziono parlamentare. Nessuna coercizione per Il\. tattica noi paese, e nessuna coercizione per la tattica nel Parlamento. Xessun aprio– rismo ruori, e nessun a.1>riorismodentro. Ed ecco come In tatticn, praticata noi JJaese e sanzio• nata dal Congresso di noma, condanna ftn da ora tutto le pro1>ostcche intendouo prefiggere una norma precisa, immutabile, unirormc all'azione dei nostri deputati. Come gli ambienti diversi esigono una tattica diversa, cosl la varietà delle circostanze esige una mutabilità continua nell'atteggiamento pnrlarnontare. La scelta di questo J)iuttosto che di quell'indirizzo non può deriYare che da un esame intelligente delle oppor– tunità ciel momento, e, come ogni località. è (111lo11omci in fatto di tattica elettorale, così ogni situazione parla• mentare ò incli1>endenteda quella che l'ha preceduta e dn. quella che la seguirà immediatamente. Ad ogni localitù. la sua tattica, ad ogni II caso politico 11 In sua soluziono. o Siamo, dunque, alla tattica del II cnso per caso "'? Preci.!lamcnte. Senonchò noi dissentiamo dal Ferri nel modo con cui deve esaminarsi caso 1m· caso uua situa– zione politica.. li .Ferri, teorir.zando, pnro \'Oglia escludere, nell'esame di un II caso m tutto ciò cho può deri\•are dn. una dc• terminata soluzione. Per esempio, trattandosi del bilancio degli esteri, non si do,·rcbbe vedere che il problema della nostra J)olitica estera, senza tener conto nò della ri))ercussiono che quel voto J)UÒ avere su tutto l'indirizzo J)Olitico,nò del colore dolio frazioni J)arlnmentari a cui un Yoto contrario 1rnò dischiudere lo porte clel potere. Limitazione assurda, che è apparsa tale anche all'ono– revole Ferri, il qua.le , nella. seduta del 15 giugno 1901 conrormò il suo voto sulla politica estera, non all'indi– rizzo di <1uestapolitica, ma al contraccolpo che il voto pote\'a avere su tutto l'indirizzo del Gabinetto. Ma la. tattica del u. cn80 per caso II non solo non am• mette regolo rigido ed uuirormi, ma, logicamente, aftldn al Gruppo parlamentare - o a lui solo - l'esame di eia• scun u. caso ,,. Come la tattica elettorale ò lasciata ai socialisti di ciascuna località, perchò essi soltanto hanno intera conoscenza dello condizioni locali, cosl il mute– \'Ole atteggiamento parlamentare non può che essere affidato a coloro che sono 1>il1 in grado di apprezzare una situazione, come di coglierne, giorno per giorno, ora per ora, tutte le mutazioni rapido C(l lmpre\'edute. f,'attualo Congresso non può dunque, senza venir meno al metodo seguito ftn qui, stabilire quale de\'e essere l'azione dei suoi deJ>Utatinegli anni ruturi 1 cioè in con• dizioni J>robabilmente molto clh 1 erse. Esso può solo as– sentire o meno alle deliberazioni che, uei maggiori e piì1 recenti II casi politici ,,, il Gruppo J>arlamentare ha cre– duto di prendere. Cioò può solo riesaminare i 14 casi rt J)assati, per giudicare so la nostra tattica J>arlamentare sia stata sempre conrorme nì supremi interessi del J>rO• letariato. Ed eccoci così all'esame generalo della nostra azione 1>olitica .. · L'opera del Gruppo parlamentare. Quando, do1>0le repressioni militari del 1898 e du– rante i tentntiYi ciel gabinetto Pelloux per rendere or– ganica, continua e legale la reazione, il Partito Socia– lista si schiera\'a a difesa delle libertà minacciate, un senso di mnlessere, di anormalità, di crisi occupiwa gli spiriti J)iù pre,•eggenti e meditati\'!. Si sentinl che, in fondo, la campagna ostruzionista, la lotta. 1>olitlca. comb1\ttuta nella stampa e nei Comizi, i \'Olidi protesta assorbenti tutta Pa.tti\'ità dei nostri Circoli, snatura\'ano n poco a poco la. flsouornia. .lei nostro partito, esaurendo le migliori energie in una quasi esclusiva combatti\'ilà. repubblicana. Da ciò ti bisogno di uscire il più presto possilJilo da una situazione eccezionale e quindi la necessità. cli in– tensificare lt\ lotta por superare gli ostacoli e riprerulere l'opera larga, molteplice, raticosa della organizzazione OJJeraia.Quella fretti\ par\'O ad alcuni, che oggi si chia– ma.no rivoluzionari, trO))))Opoco riformista ed eccessiva– mente l"Ì\'Oluzionaria.Ala noi siamo lieti di a.\'ere,con la nostra aziono energica o risoluta, e co,n,ergendo im– t>ronisamcnte tutte le forze socialiste contro l'ostacolo politico che ci sbarrava la strada, affrettata quella. ri• conquista delle liberti\ elementari 1 che Enrico Ferri - nei tristi giorni della reazione pellouxinna - affermava eloquentemente essere la meta modesta, ma incrollabil– mente prefissa, dei socialisti italiani.
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